MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



img Halo 5: Guardians
copertina

LIVE NOW!

Halo 5 e Hunt the Truth, Seconda Stagione: la traduzione dell'Episodio 01

Sul fanta-blog Hunt the Truth continua il racconto di Maya Sankar, nota in precedenza come l'hacker FERO, sulle operazioni dell'ONI in cui era coinvolta. Vi riportiamo oggi la traduzione dell'episodio 01 della seconda stagione, proposta sempre in collaborazione con i ragazzi di 17K Group che ringraziamo nuovamente. Buona lettura!


Elenco traduzioni precedenti:


 

Episodio 01 - Cubo B-349

 

Per quanto riguarda la mia copertura, nessuno al di fuori dell’operazione sapeva che io ero un’agente, per questo motivo mi stavano portando verso la Midnight Facility, un’oscuro segreto dell’ONI nascosto all’interno di una fascia di asteroidi. Nello spazio ci sono diversi penitenziari la cui fama li precede, il cui nome stesso causa paura nel cuore dei “nemici dello stato”, ma questo non era uno di loro; Midnight non è un posto in cui riformare i prigionieri, è più un posto dove farli sparire. Lungo il viaggio per raggiungere il complesso chiesi tre volte di verificare la lista dei decessi, feci riprodurre il video delle squadre a terra ancora e ancora, obbligandomi a guardare il massacro, per accettare il mio ruolo all’interno di esso. Fortunatamente non tutto era andato perduto: un mio amico e braccio destro nella ribellione era riuscito a fuggire assieme ad altri; questo mi dava speranza, ma non riuscivo a rilassarmi mentre guardavo i miei amici e i miei seguaci cadere a terra e morire, ancora e ancora.

UOMO 1: Comandante, stiamo per atterrare.
Maya/FERO: Grazie.

Guardai fuori dalla finestra, ma non riuscii a vedere altro che un enorme asteroide; difficile da credere che al suo interno fosse nascosta una potenza di fuoco così grande da poter abbattere un’intera flotta Covenant. Mentre entravamo da un’accesso situato dall’altra parte dell’asteroide, l’enormità del complesso si palesò: segnali luminosi pulsavano in un tunnel buio; dopo quella che era sembrata un’eternità, raggiungemmo l’hangar.

VOCE IA: Benvenuti alla Midnight Facility.

Appena si aprirono le porte, corsi subito per scendere dalla nave: uno degli ODST si stava dando delle arie e volevo semplicemente andarmene lontana. Mi trovai all’interno di quel gigantesco hangar, con muri alti centinaia di metri, completamente vuoti salvo per una serie di luci che ci facevano strada verso due piccole porte; questo era un posto desolato.

UOMO 1: Signori, voglio ricordarvi che questa operazione è totalmente segreta.
UOMO 2: Sissignore.
UOMO 3: Hey, FERO? Prego.
Maya/FERO: Prego per cosa?
UOMO 3: Per averti salvato il culo, là fuori.

Non ricordavo nemmeno di averlo preso a pugni.

*Maya aggredisce l’ODST*

UOMO 2: Oh, calma!
UOMO 3: NON AVRESTI DOVUTO FARLO!
Maya/FERO: Tu non sai NIENTE!
UOMO 3: Avrei dovuto lasciarti a crepare con quei ratti di fogna!
UOMO 1: MARINE?!? FALLA FINITA! FALLA FINITA, ORA!

Presumo di averlo fatto piuttosto bene.

UOMO 3: Sissignore.
VOCE IA: Salve comandante Sankar, benvenuta a Midnight. Il capitano la sta aspettando al piano 18, se vuole-
Maya/FERO: Devo scendere al cubo, prima.
VOCE IA: il comandante-

Decisi di fare una tappa aggiuntiva: avevo bisogno di vedere qualcuno. L’IA sembrò sopresa, ma avevo l’autorizzazione.

VOCE IA: Affermativo. La prego di seguire le indicazioni fino alla sua destinazione.

Delle luci blu pulsanti mi fecero strada attraverso un corridoio apparentemente infinito, popolato da cubi ognuno uguale all’altro. Salvo per il rumore delle luci, tutto era silenzioso. Mi fermai al Cubo B-349.

VOCE IA: Il soggetto non è in buone condizioni, comandante.
Maya/FERO: Mostramelo.

Il vetro passò dall’essere opaco ad essere trasparente; all’interno, tra un bagno e un letto, vidi lui, seduto sul pavimento a gambe incrociate, che scriveva con una penna su della vera carta; era molto impegnato, cercando accuratamente le sillabe mentre lavorava: l’uomo più odiato sulla Terra, l’amato simbolo decine di migliaia di proteste nelle colonie esterne, il coraggioso giornalista accusato di tradimento. Lui era Benjamin Giraud, o per lo meno quello che di lui era rimasto. Avevo promesso ai miei seguaci che lo avrei liberato, ma non lo avrei mai fatto; nessuno lo avrebbe mai fatto. L’ONI aveva confinato Ben ai margini del proprio impero e là sarebbe rimasto. Riuscivo a malapena a guardarlo, in parte perché in qualche modo lo consideravo mio amico, ma soprattutto perché ero stata io a farlo finire là dentro; ad ogni modo non ero in cerca di perdono, sentivo che avrei dovuto scontare una pena, speravo che Ben mi avrebbe fatto a pezzi.

Maya/FERO: Rendi il vetro trasparente anche per lui.
Benjamin Giraud: Mi spiace, mi spiace, non posso ancora discutere dei dettagli ora, ci sto ancora lavorando-
Maya/FERO: Ben?

Non vidi nemmeno la sua testa girare, ma lui ora mi stava guardando, coi suoi occhi incredibilmente svegli e fissi verso di me; questo non era il Ben che io ricordavo, questo era… qualcun altro. Mi sentii come allo scoperto, come se fossi stata catturata. Si alzò in piedi, lentamente, e poi rimasi di ghiaccio: non mi trovavo più alla Midnight, mi trovavo nel mondo di Ben, ero un’intrusa. Lui camminò verso il vetro e poi si fermò. Volevo avere un’occasione per affrontare Ben, volevo dargli una possibilità di eviscerarmi con le parole, ma ora che si trovava di fronte a me, non riuscivo a fare a meno di pensare che il vetro che ci separava sembrava terribilmente sottile.

Benjamin: Oh, TU?
Maya/FERO: Ben, lo so.
Benjamin: Lo sapevo.
Maya/FERO: Ben, ascolta, volevo solo dirti che:

*Benjamin picchia il vetro*

Benjamin: SEI VIVA!
Maya/FERO: Io…

*Benjamin si lascia andare in una risata isterica*

Benjamin: Allora sei viva! Lo sapevo che non ti saresti fiondata in quella missione suicida! Ho passato il tempo a dire a me stesso ancora e ancora, anche dopo aver mandato tutto all’aria che FERO avrebbe trovato un’altra strada!

*Benjamin continua a parlare come voce fuori campo in sottofondo*

Lui non sapeva niente, era felice di vedermi! Non riuscivo a crederci, presumo che avevo passato tutto il tempo cercando una punizione per me stessa senza neanche pensare che alla fine Ben avrebbe continuato a credere in FERO! Non sapevo cosa dire.

Benjamin: Aspetta… ASPETTA! Tu non puoi essere qui. Non devi essere qui! Lo sai dove siamo? Devi andartene ora! Le IA, loro, loro tengono sotto controllo tutto! Ti staranno già cercando!
Maya/FERO: Non starò qui ancora per molto. Fidati di me, avevo solo bisogno di –
Benjamin: Nessun problema. Sai cosa stai facendo, è chiaro! Non ci avevo nemmeno pensato, io… oh dio, è così bello vederti. Stai bene?
Maya/FERO: Io… uhm… sto bene. E tu, come stai?
Benjamin: Piuttosto bene. Sìsì, decisamente bene, ho scritto un pò, mi sono tenuto occupato-
Maya/FERO: Quello…. Quello è sangue? Quello sulla tua scrivania?
Benjamin: Oh, eh… sì-
Maya/FERO: Cosa è successo? È una delle guardie? È questo che fanno qui?
Benjamin: Nonono, quello sono stato io, solo colpa mia. Non ero pronto per tutto questo. Sai, l’isolamento… avevo letto al riguardo, ma viverlo di persona è tutta un’altra cosa… chiaramente. Ho avuto degli attacchi di panico a volte, ho perso il controllo delle mie emozioni, sai, non è una reazione psicologica esattamente normale ma NO, è stata tutta colpa mia. Ci sono delle contromisure ora, se divento stressato fanno partire della musica, se impazzisco attivano il gas e semplicemente mi addormento; VA TUTTO BENE.
Maya/FERO: Oh Ben…
Benjamin: NO, sul serio, SEMBRA BRUTTO, ma è stato tempo fa; guarda qui, le mie mani, vedi? Sono a posto, è tutto a posto ora. Oh aspetta… nononononono….
Maya/FERO: Cosa?
Benjamin: aspetta, mostrami il palmare.
Maya/FERO: Ben?
Benjamin: Fammi vedere l’ora. Non pensarci adesso, devo solo vedere il palmare, mostrami l’ora!

*maya avvicina il palmare al vetro*

Benjamin: le 7 e 43… capito. Abbassalo ora. Mostramelo ancora. NON PARLARE! Mostramelo e basta. 7 e 43… grazie. WOAH, va bene. Tutto questo è reale. QUESTO è reale, ho capito. Va bene. Scusa, davvero, è questo trucchetto che uso per assicurarmi che non sto sognando. So che sembra una cavolata, ma il tempo non è cambiato, quindi so che non è un sogno. Lo so lo so, sembra una cosa da matti, ma devi sapere che non ho un orologio, tutto questo ti confonde la testa! All’inizio se ero fuori dalla cella sapevo che era un sogno perché nella realtà non mi fanno uscire, ma poi i sogni e la mia conoscenza si sono confusi, non riuscivo più a capire cosa fosse reale e cosa non lo fosse!

Che cosa è reale e cosa non lo è. L’intera storia di Ben riguardava questo interrogativo: si era fatto strada tra decadi di menzogne per poter portare alla luce la verità sulle atrocità che il nostro governo aveva sepolto, perché lui credeva che il pubblico meritava la dignità di conoscere la verità. E ora, rinchiuso tra le mura di Midnight, combatteva per la più basilare delle verità. Ben non aveva più la dignità di distinguere il vero dal falso.

Benjamin: FERO?
Maya/FERO: Sì, Ben?
Benjamin: Tutti sanno che io sono il cattivo, vero?
Maya/FERO: Osannano ancora il tuo nome, Ben. Le persone nelle colonie esterne credono ancora in te, ti vogliono libero, vogliono che sia fatta giustizia.
Benjamin: NO, NO NO! NON LO VOGLIO!
Maya/FERO: perché?
Benjamin: Io voglio aiutare! Ascolta, se la gente dovesse sentire di questo- Senti, non so su cosa tu ti sia messa al lavoro ma ho in serbo una cosa, è il mio modo di sistemare le cose; è ancora grezzo, ma è un messaggio di pace. Con una richiesta di scuse! E alla fine ringrazierò te personalmente!
Maya/FERO: Ben-
Benjamin: No no, non hai bisogno di dire nulla, non ho bisogno di te per questo, ma tu, tu mi hai salvato la vita. E non intendo solo al mio appartamento, loro-
Maya/FERO: No! Non.. .ti ho salvato la vita, ho ucciso due persone innocenti! Loro-
Benjamin: No nonono, sei stata costretta a farlo, se c’è qualcuno che ha le mani sporche del loro sangue quello sono io! IO ti ho messo in quella posizione, IO ho fatto sì che quegli agenti-
Maya/FERO: Non ti avrebbero ucciso! Loro semplicemente-

*megafono viene acceso*

Michael Sullivan: PARLA IL COMANDANTE MICHAEL SULLIVAN, AL MOMENTO STATE COMMETTENDO DELLE VIOLAZIONI AL REGOLAMENTO DI LEGGI FEDERALI IN MATERIA DI PRIGIONIA.
Benjamin: vattene! FERO via di qui!
Maya/FERO: Io…
Benjamin: Vai via, ora!
Maya/FERO: Io!…
Sullivan: ALLONTANATI DAL VETRO E FAI RAPPORTO AL MIO UFFICIO, IMMEDIATAMENTE.
Benjamin: Di cosa sta parlando? Aspetta?…
Sullivan: NON AVETE Più IL DIRITTO DI PARLARE COL MIO PRIGIONIERO, AGENTE SANKAR.
Benjamin: Agente Sankar? Cosa vuol dire?
Maya/FERO: Mi spiace Ben.
Benjamin: Cosa significa tutto questo? Nonono, mostrami l’ora, mostrami il palmare…
Maya/FERO: Ben mi spiace davvero-
Sullivan: INDIETRO, COMANDANTE.
Benjamin: No no no no… No?
Maya/FERO: Mi spiace.
Benjamin: Ma… Tu sei? Ma… Tu sei mia amica? Ma cos- TU LAVORI PER L’ONI?
Maya/FERO: Ben, mi spiace!

*Benjamin si lascia andare ad un raptus di follia, prendendo a pugni il vetro*

Benjamin: COME HAI POTUTO FARMI QUESTO?!?
Sullivan: Calmati, Ben.
Maya/FERO: Ben non farlo! Mi spiace, mi spiace io volevo solo-
Benjamin: OGNI GIORNO! OGNI GIORNO DA QUANDO SON DA QUI! MI SONO PREOCCUPATO PER TE! MI SONO PREOCCUPATO PER FERO! NNNOOOOOO!!! E NON SEI NEMMENO REALE?!?
Maya/FERO: Ben, mi spiace!
Benjamin: CHI SEI?!?
Benjamin: BEN CALMATI O DOVREMO SEDARTI.
Benjamin: DIMMI CHI SEI! CHI SEI? CHI SEIII?!?? CHI SEI?!? OOOOH HO HO…. NOOOO….
VOCE IA: Somministro tranquillante.
Maya/FERO: No, non farlo!
Sullivan: BLOCCA IL VETRO.
Maya/FERO: BEN?!?

E poi il silenzio. Mi fiondai nell’ufficio di Sullivan.

Maya/FERO: Sei pazzo per caso?
Sullivan: Maya! Siediti, prego.
Maya/FERO: Preferirei stare in piedi.
Sullivan: Insisto.
Maya/FERO: Oh e magari sederai anche me?
Sullivan: La sedazione è una indesiderabile contromisura che dobbiamo usare per evitare che Ben si faccia male da solo. Prima che io giungessi qui lui prendeva a pugni le pareti, non ha avuto contatto umano per settimane e ha sviluppato un tic, ha continuato a strofinarsi la testa ogni giorno per ore, lo ha fatto così tanto che alla fine ha inciso lo scalpo. Ma poi arrivo io, cambio i protocolli, faccio una terapia medica, ricevo anche dei complimenti per questo e alla fine gli fornisco anche del materiale per scrivere al fine di aiutarlo a passare il tempo e indovina un po’? Benjamin comincia a migliorare, niente più sedativi, FINO A OGGI, quando tu hai preso e deciso di fare una visita non autorizzata ad un prigioniero e mandare all’aria IL MIO LAVORO, TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO CERCATO DI-
Maya/FERO: Piantala con le stronzate Sully! Perché sei qui?
Sullivan: Stiamo preparando Benjamin come risorsa sociale. Vogliamo fare un videomessaggio per la gente là fuori.
Maya/FERO: Lo state corrompendo? Così potete mandarlo in giro a fare le vostre cose depravate?
Sullivan: Se per “cose depravate” intendi risolvere i tumulti civili, allora direi di sì.
Maya/FERO: wooow…
Sullivan: Lo vuole fare lui stesso, lo hai sentito!
Maya/FERO: Non è quello il punto! Lo avete dissanguato e state cercando di spremerlo ancora! E comunque la tua idea non funzionerà coi simpatizzanti-
Sullivan: Ascoltami, io rispetto davvero la tua opinione in materia, la rispetto davvero, ma apparentemente il miglior analista dell’organizzazione ha deciso di non consultarsi con te, ciononostante sono sicuro che l’opinione di una persona che negli ultimi 5 anni ha dovuto fare i propri bisogni in una palude sia davvero molto importante. Ad ogni modo preferisco seguire la linea di comando per questa cosa.
Maya/FERO: Vedi? È proprio questo il problema che avete. Ve ne state nella vostra torre di vetro a Boston e non avete la MINIMA idea di cosa succeda a terra.
Sullivan: Senti, ho ascoltato le voci su FERO. Stavi de focalizzando l’attenzione dei gruppi ribelli dagli scontri e questo è grandioso. Ma a meno che la tua coalizione di abbracci riesca a far cessare spontaneamente il conflitto dovremo distruggere cuori e menti di persone.
Maya/FERO: Torturando persone innocenti tipo Ben?
Sullivan: Ben ha mandato all’aria la sua innocenza quando ha cercato di mettersi contro di noi!
Maya/FERO: bhe magari avremmo dovuto lasciare che ci ostacolasse sul serio.
Sullivan: Parole da vero traditore.
Maya/FERO: Risparmiatelo Sully, per favore, hai mandato Ben dritto dritto in questa vita di-
Sullivan: NO! IO L’HO AVVISATO! GLI HO DATO MOLTE OCCASIONI PER FARE MARCIA INDIETRO! Ma non mi ha dato retta.
Maya/FERO: I pianeti vetrificati non sono fonti affidabili? Davvero cristallino, Sully.
Sullivan: Per te magari può sembrare facile la questione, ma per noi all’interno di quella torre di vetro non è così facile. È problematico trovarsi col tuo impiegato che cerca di fregarti mentre hai la sorveglianza su per il culo tutto il tempo. Non potevamo di certo passargli i panni sporchi, per cosa poi? Un cambiamento positivo? Dialogo aperto? NO! Il pubblico non vede di buon occhio il vero orrore. Hai mai visto la gente farsi a pezzi a vicenda per salire a bordo di una nave di evacuazione?
Maya/FERO: Sì, coi miei occhi. E tu?
Sullivan: Beh, io non so dirti come fare pulizia di uno spazioporto dopo un’assalto, ma io dispongo di una serie di dati che tu non hai,che servono ad evitare, e forse l’hai anche capito, che tutte i tuoi aneddoti diventino teorie su tutto. Se la storia di Ben avesse interrotto gli scambi commerciali per un mese, TUTTO sarebbe andato all’aria.
Maya/FERO: Per quanto odiassi ammetterlo, Sully aveva ragione. Il panico è davvero un mostro. Il panico ha causato tante e forse anche più vittime di quante non ne avessero prese i Covenant. Ma Benjamin era incappato nel piccolo cimitero di sacrifici silenziosi dell’ONI e beh, terrificare le masse con la cruda verità non era decisamente la soluzione. Se sei Benjamin Giraud, se sei un civile qualunque… che cos’altro hai nell’arsenale?
Sullivan: Ma basta parlare di me. Io devo essere qui a Midnight per ordine di superiori. Quando chiamerò l’ammiraglio, come farò a spiegargli che tu hai condiviso delle informazioni riservate con uno dei prigionieri più pericolosi di sempre? MHM? Niente? Va bene. Stai alla larga dal mio prigioniero. È solo un’avvertimento.
Maya/FERO: E tu stai alla larga da me. È solo una minaccia.
Sullivan: Io dormo la notte, Maya, e tu? Come dormi la notte?
UOMO: Comandante Sullivan?
Sullivan: Caporale?
UOMO: Comandante Sankar, il capitano Rightback la attende.
Sullivan: Buona fortuna Maya e non ti preoccupare, tutta questa storia non farà altro che agevolarti, credimi.

Il mio sangue ribolliva, non avevo idea di come avrei gestito quel rapporto, ma comunque non era per quello che stavo per entrare all’inferno.

Noah: MAYA?

Noah Rightback fu una delle prime persone che incontrai all’ONI; fu il mio istruttore, mi aveva aiutato parecchio.

Maya/FERO: Credo di averne passate abbastanza per una giornata sola, quindi se possiamo andare al punto… Dobbiamo riorganizzarci e ripreparare la copertura, così posso tornare operativa.
Noah: Non sei stata convocata qui per la missione Giraud.
Maya/FERO: Cosa? E allora Noah perché diavolo sono qui?
Noah: Per favore, Maya! Siediti. Ieri… abbiamo ricevuto delle trasmissioni inquietanti. Registrazioni da parte di diverse colonie nella regione.

Mi sedetti e guardai registrazioni video di distruzioni di massa su diversi pianeti, terremoti, infrastrutture che esplodevano ed edifici scaraventati in aria! Città rase al suolo all’istante.

Noah: Abbiamo cercato dei sopravvissuti, ma purtroppo si tratta di devastazione totale.
Maya/FERO: E chi è questo?
Noah: Non lo sappiamo.
Maya/FERO: Ma… chi spara? A cosa sparano?
Noah:… non lo sappiamo. Qualcosa riguardo a questi eventi… è come se friggessero tutto nell’area.

Qualunque cosa fosse, l’ONI non poteva rimanere a guardare ancora a lungo. La forza con cui accadeva tutto questo era sbalorditiva e la distruzione era catastrofica.

Maya/FERO: perché sono qui dunque?
Noah: Sei stata riassegnata. Abbiamo ancora bisogno di FERO- ma ora questa è la tua missione. Abbiamo bisogno che ti rechi in queste colonie e raccogli informazioni, nella speranza che ci aiuti a capire cosa diavolo siano ste cose.

Chiesi perché mandassero me a fare questo, avevano abbastanza scienziati a cui fornivano la busta paga.

Noah: abbiamo fatto il possibile per isolare le zone di questi attacchi; finora ne abbiamo prese 4, ma la quinta è sotto il controllo della NCA.
Maya/FERO: La Nuova Alleanza Coloniale? Credi che centrino qualcosa?
Noah: Non lo sappiamo. Ma di qualunque cosa si tratti non possiamo rischiare che cada nelle loro mani. Abbiamo anche cercato di tenere a bada le voci su questa storia, ma col panico e il chaos generati pare che l’NCA stia cercando di alimentare la cosa.

Avevo già avuto a che fare con l’NCA in passato, e sinceramente avrei preferito non averci a che fare ancora.

Maya/FERO: Ma comunque, perché me? Perché non mandare gli Spartan?
Noah: Non vogliamo mandare in campo la cavalleria prima di sapere cosa diavolo stia accadendo laggiù. Ci serve qualcuno a terra, qualcuno di cui i ribelli si possano fidare.

Prima ancora che potessi fare domande ulteriori, Noah prese una spilla dell’NCA e me la consegnò.

Maya/FERO: e questo cos’è?
Noah: è una delle migliori. Dì ciao, Black Box.
Black Box: Dì, ciao, Black Box. Ahaha, scusate, non sono riuscito a trattenermi.
Maya/FERO: Mi prendi in giro? Un’IA?
Noah: Gli ordini arrivano dall’alto. Questa missione è estremamente importante e non possiamo correre rischi.
Black Box: Maya, non vedo l’ora di passare del tempo assieme, ho sentito un sacco di… cose su di te.
Maya/FERO: Non mi va tutto questo.
Black Box: Non ti va cosa di preciso? Essere riassegnata ad una missione pericolosa che va ben oltre le tue ambizioni preconsiderate? O per caso è a causa della parte in cui vieni assegnata a collaborare con un’IA altamente intelligente? Le cui qualità ed esperienza sono fondamentali per il successo della missione?
Maya/FERO: dunque ora vengo micro gestita?
Noah: Non hai scelta, Maya.
Maya/FERO: Noi… E per quanto riguarda Ari? È con l’NCA?
Noah: Abbiamo cercato di ristabilire il contatto, ma è scomparso dopo che abbiamo ricevuto informazione dell’attacco.
Maya/FERO: Aspetta, sapevate di questi attacchi e non avete fatto nulla?!?
Noah: Non sapevamo niente Maya, le informazioni sono arrivate da una fonte inaffidabile. Abbiamo lavorato duro per verificare che-
Maya/FERO: Da dove arriva l’informazione?
Noah: Non posso dirtelo, ma diciamo che è qualcuno che ci ha fatto fare buchi nell’acqua in passato.
Maya/FERO: Ori per caso è…?
Noah: Ori potrebbe essere andato Maya, siamo accecati a terra. Dobbiamo scoprire cosa sta succedendo in quell’accampamento.

Questo incarico era molto più grande di me o dei ribelli. Mentre imbastivamo la storia per spiegare la mia fuga, mi venne alla mente una terribile verità. In tutte le mie missioni trascorse avevo avuto a che fare con persone – certo, persone pericolose, radicali, ma comunque persone. Questa volta c’era in ballo qualcosa di diverso, qualcosa di grande e potente; qualunque cosa avesse attaccato quelle colonie, qualunque cosa fosse la causa di questi attacchi… tutta l’umanità era in pericolo.

Maya/FERO: Va bene, ci sto.

Traduzione a cura di Andrea Buzzi.

MX Video - Halo 5: Guardians
headerimage

Amazon Offerte in evidenza

TUTTE LE OFFERTE

L'autore

autore

Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

c

Commenti

x Invio commenti disattivato per le notizie più vecchie di un mese.
caricamento Caricamento commenti...
logo