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Sea of Thieves: Forsaken Shores - visto alla Gamescom

Nello stesso momento in cui molti fan ascoltavano le parole dell’Executive Producer di Sea of Thieves durante l’ultimo episodio di Inside Xbox, noi di MondoXbox incontravamo gli altri membri del team di sviluppo presenti alla Gamescom per scoprire maggiori dettagli sull'aggiornamento Forsaken Shores e su quello che verrà introdotto nel gioco con il rilascio della prossima grande espansione gratuita. Siete curiosi di saperne di più? Non vi resta che continuare a leggere.
Sono Ryan Stevenson ed Andrew Preston, rispettivamente Art Director e Senior Game Designer del titolo, ad accoglierci nello spazio dedicato a Sea of Thieves dentro lo stand Xbox alla Gamescom e ad illustrarci alcune delle caratteristiche principali di Forsaken Shores, che come noto dal 19 settembre andrà ad espandere il mondo del gioco con una nuova zona, introducendo contemporaneamente una minaccia completamente inedita. Nel corso dei cinque mesi trascorsi dal lancio del titolo, i giocatori hanno infatti affrontato avversari guidati dalla IA come megalodonti, scheletri armati di barili esplosivi e navi guidate da ciurme fantasma, ma ora saranno le isole stesse della nuova area, con le loro eruzioni vulcaniche, a rappresentare il “nemico”, con tutto quello che ne consegue. Per darci un’idea di cosa ci aspetta, gli sviluppatori ci hanno innanzitutto mostrato l’aspetto di una di queste isole, illustrandoci passo passo le varie differenze. La prima, impossibile da non notare, è la presenza di un enorme vulcano attivo al centro dell’isola, dal quale fuoriescono massi infuocati e fiumi di lava bollente, due elementi che, sommati alla presenza di geyser capaci di lanciare letteralmente in aria il giocatore, rendono estremamente più complessa la permanenza sull’isola e lo svolgimento delle varie missioni, che vengono però bilanciate dalla presenza di ricompense maggiori per ogni incarico completato in questa zona.

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Cattive notizie anche per coloro che stavano già progettando di rimanere al sicuro sulle navi o nelle acque costiere, lasciando il lavoro sporco ai compagni. Le bombe vulcaniche, oltre a cadere sull’isola ferendo il giocatore, possono infatti colpire le navi ormeggiate nelle vicinanze, mentre il calore sprigionato dall’eruzione fa ribollire le acque circostanti, rendendole quasi impraticabili. Nuotare nell'acqua che circonda queste isole ci porterà infatti a perdere costantemente salute a causa dell'intenso calore. Ed è’ qui che entrano in gioco le barche a remi/scialuppe, una delle novità più attese dai fan del titolo che verrà introdotta proprio con Forsaken Shores; queste barche potranno essere utilizzate per avvicinarsi alle isole vulcaniche senza subire danni dopo aver posizionato la nave a distanza di sicurezza, ed ovviamente anche per trasportare sulla nave eventuali tesori recuperati sulle isole.

Ma come funzionano nel dettaglio le scialuppe? Gli sviluppatori ci spiegano innanzitutto che queste imbarcazioni non saranno disponibili all’inizio della partita ma dovranno essere recuperate sulle isole, spinte in acqua e trasportate fino alla nostra nave a colpi di remi. Solo a questo punto potremo agganciare la scialuppa alla nostra nave principale, trasportarla ed utilizzarla liberamente. Le scialuppe infatti non hanno limiti di equipaggio, possono essere governate anche da un solo pirata e possono essere utilizzate ovunque nel gioco, aprendo la porta a nuovi scenari e nuove strategie. I giocatori potranno quindi decidere se utilizzarle per avvicinarsi alle isole senza dare troppo nell’occhio, se sfruttare i contenitori presenti sulle stesse per evitare di dover fare mille volte avanti indietro dall’isola alla nave per raccogliere risorse o, perché no, se andarci semplicemente in giro per la mappa.

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Uno degli utilizzi più interessanti, almeno a detta degli sviluppatori, sarà però legato ad una nuova tipologia di quest che verrà introdotta proprio con la nuova espansione, ovvero le missioni “cargo”. Questi incarichi potranno essere acquistati da uno qualunque dei membri dell’Alleanza del Mercante e, invece che richiedere ai giocatori di recuperare un certo quantitativo di risorse, gli chiederanno di trasportare tre diverse tipologie di merci preziose da un avamposto ad un altro, ognuna delle quali avrà però un punto debole. Ci saranno le casse di fragili bottiglie, che dovranno essere tenute al sicuro e trasportate con la massima attenzione per non farne diminuire il valore, le casse di seta, che non devono in alcun modo entrare in contatto con l’acqua e per le quali sarà praticamente indispensabile l’uso di una scialuppa, e le piante, che invece avranno bisogno di un costante apporto di acqua per sopravvivere. Ovviamente anche tutte queste risorse potranno essere rubate, ma con una sostanziale differenza rispetto alle altre missioni di questo tipo. Sulle casse delle merci preziose è riportato il loro valore e dove devono essere consegnate, il che permette a chi le sottrae di portare a termine il trasporto ed ottenere l’intera ricompensa, aprendo di fatto la porta a nuove ed interessanti opportunità di guadagno per chi ama depredare le navi avversarie.

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Per quanto riguarda la trama alla base della nuova espansione, gli sviluppatori non hanno purtroppo voluto rilasciare troppi dettagli. Sappiamo solo che l’evento introdurrà nel gioco nuovi elementi estetici, alcuni dei quali disponibili solo per un tempo limitato, e che la campagna sarà basata sia su una serie di sfide che su una quest ricca di lore, che permetterà ai giocatori di scoprire alcuni retroscena del mondo di gioco e che ci verrà affidata da un nuovo personaggio, in modo simile a quanto accaduto con Merrick in “The Hungering Deep”. Agganciandosi a questo discorso gli sviluppatori hanno inoltre sottolineato più volte di aver fatto tesoro dei feedback ricevuti proprio dopo il rilascio delle precedenti espansioni, confermando che stavolta non ci saranno eventi legati ad orari specifici e che verranno introdotti titoli ed onorificenze studiati ad hoc per favorire l’interazione tra i giocatori e la rigiocabilità delle varie sfide presenti. Gli sviluppatori hanno inoltre sottolineato che la nuova regione sarà composta da varie isole ed un nuovo avamposto, ma che al momento le sessioni non prenderanno mai il via in questa zona poiché si tratta di un luogo pericoloso che i giocatori devono raggiungere volontariamente, magari dopo aver fatto scorta di risorse o dopo essersi alleati con un’altra ciurma. Anche dal punto di vista estetico la nuova area appare infatti particolarmente inospitale. Durante la dimostrazione abbiamo potuto ammirare la cura riposta nel riprodurre nel migliore dei modi l’intera gamma di effetti che ci si aspetterebbe di vedere durante un’eruzione vulcanica di stampo cinematografico come fiamme, esplosioni, fumo e terremoti, ed il risultato ci è parso estremamente convincente, oltre che in perfetto stile Rare. La sessione mostrataci era ambientata di notte, ma gli sviluppatori ci hanno assicurato sul fatto che la nuova regione presenterà le stesse condizioni climatiche presenti nelle altre zone, che assumeranno però una connotazione più cupa e minacciosa durante le eruzioni.

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In conclusione non posso quindi che ritenermi soddisfatto di quanto visto ed appreso durante questo incontro con Rare. Con Forsaken Shores gli sviluppatori sembrano aver messo in campo di tutta l’esperienza accumulata dal lancio ed i nuovi contenuti introdotti, ovvero le scialuppe e le missioni “cargo”, hanno tutte le carte in regola per espandere ulteriormente le possibilità a disposizione dei giocatori così da garantire nuove ed interessanti opportunità di gioco. Ora non ci resta che attende il rilascio dell’espansione, previsto per il 19 settembre in concomitanza con l’annuale giornata “Parla Come un Pirata”, per scoprire se sarà davvero così. Io nel frattempo vado a fare scorta di palle di cannone ed assi di legno!

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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