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Destiny 2: Oltre la Luce

Il mese di novembre non ha segnato solo l’inizio della nuova generazione, ma anche l’arrivo della nuova espansione di Destiny 2: Oltre la Luce. Desiderosi di tornare a vestire i panni del Guardiano, e con la curiosità di scoprire le novità introdotte da Bungie con la nuova espansione e la relativa nuova stagione, siamo tornati a combattere l’Oscurità strisciante… o forse no?
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IL RITORNO DELL’OSCURITA’

Devo confessare che non accedevo a Destiny 2 dai tempi di Ombre dal Profondo, l’ultima grossa espansione pubblicata da Bungie e che ancora risentiva dei ritmi e dei processi di sviluppo nati mentre la software house era sotto etichetta Activision. Europa, però, mi è sembrata subito una meta troppo interessante per rimanere fuori dalla battaglia e l’arrivo del gioco, con tutte le sue espansioni, nell’offerta del Game Pass, mi ha permesso di poter arruolare altri due compagni di avventura che, fino a quel momento, non avevano mai affrontato lo sparatutto cooperativo in modo intensivo. Così facendo ho avuto modo di provare in un sol colpo sia le novità introdotte da Oltre la Luce che vedere in prima persona se (e come) Destiny 2 è ancora un treno sul quale possono salire i nuovi arrivati. A tal proposito, se vi stuzzica l’idea di arruolarvi per la prima volta fra le file dei Guardiani, vi segnalo l’ottima guida introduttiva che abbiamo realizzato per chi vuole lanciarsi nella mischia.

Sono passati quasi due anni dall’annuncio della nuova indipendenza Bungie, non più legata ad Activision per la produzione di una trilogia, e questa nuova espansione è di fatto il primo vero banco di prova della ritrovata libertà del team. Come a voler rimarcare ulteriormente questo fatto, prima dell’arrivo di Oltre la Luce un evento pubblico ha ridefinito i confini del sistema solare e riportato al centro della scena l’Oscurità, il leggendario nemico intorno al quale ruota bene o male tutto fin dall’esordio della serie.

MX Video - Destiny 2

Tutto è cominciato alla fine della scorsa stagione, quando il Viaggiatore, per rispondere all’avanzata delle tenebre, ha richiamato la luce presente nel sistema solare e ha risanato le ferite che si era inflitto per respingere l’assalto dell’impero Cabal durante la campagna principale. Questo ha permesso alla Terra di rimanere protetta dalla luce. Oltre alla Terra anche altri posti sono ancora protetti, ma lo sforzo e la pressione delle tenebre, hanno lasciato scoperte alcune destinazioni, come Marte per esempio, che non sono quindi più accessibili ai Guardiani. In compenso, una delle lune di Giove, Europa, è diventata esplorabile. Sulle sue lande congelate, dove spira vento di tempesta, i Guardiani possono trovare nuovi poteri e un nuovo temibile nemico.

Le novità introdotte da Oltre la Luce non sono poche, e Bungie le ha confezionate con un occhio anche all’end-game, così da renderlo meno piatto che in passato. I nuovi poteri legati all’oscurità, chiamati Stasi, che si sbloccano al termine della campagna non offrono semplicemente una semplice sotto-classe aggiuntiva per i Guardiani, ma ridefiniscono l’approccio tattico alla definizione del proprio personaggio. Il sistema con cui è possibile potenziare le varie abilità legate alla Stasi è diviso in un sistema a blocchi chiamato Nature e Frammenti, e offre un approccio molto più profondo rispetto a quanto visto fino ad oggi. Fra l’altro, ora i poteri della Stasi possono essere usati in sinergia fra le diverse classi. Se in passato le abilità speciali di Stregoni, Cacciatori o Titani erano isolate in termini di effetti al semplice impatto sulla battaglia del singolo, con la Stasi è possibile far interagire fra loro i diversi poteri, combinandone gli effetti ed ottenendo una svolta significativa allo stile di gioco e anche al livello di spettacolo raggiungibile durante gli scontri.

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Bungie, nel confezionare Oltre la Luce, ha optato per una struttura molto più asciutta e diretta rispetto a Ombre dal profondo, che soffriva di un fastidioso quantitativo di missioni di riempimento. Ora la campagna, focalizzata sulla scoperta e sperimentazione dei poteri della Stasi, scorre in modo più fluido e lineare, con personaggi più intriganti e, soprattutto, nuovi. Non siamo più di fronte al completo riciclo dei boss passati con la scusa dell’Incubo, ma ad un vero e proprio nuovo cattivo con tanto di motivazioni capaci di far luce sul passato di una delle razze presenti in Destiny: i Caduti. Una nuova incursione, La Cripta di Pietrafonda, infine, tiene alto il tasso di sfida per chi vuole cimentarsi in quello che è l’evento più duro disponibile nel gioco.

Nel complesso, Oltre la Luce, offre forse un’aggiunta che sulla bilancia della quantità pesa meno rispetto ad altre espansioni (ad esempio i Rinnegati), ma che in termini qualitativi è un ottimo biglietto da visita per quello che si prospetta essere il futuro dell’universo creato da Bungie. In tale ottica, non mi stupirei se venissero accantonati i progetti per un vero e proprio Destiny 3 e nel tempo ciò che ora viene ancora definito come Destiny 2 perdesse la connotazione numerica e diventasse semplicemente una piattaforma alla quale possono essere aggiunti i pezzi necessari a portare avanti l’epica della lotta fra Luce e Oscurità.

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In tal senso, un appunto che mi sento di fare, è la necessità di introdurre qualche nuovo nemico, e non parlo di variazioni dei Vex, dei Caduti o dei Cabal, ma una vera e propria nuova razza capace di portare un ulteriore elemento di novità nel gioco e nella galassia.

SALIRE SU UN TRENO IN CORSA

Come detto in apertura, il mio ritorno su Destiny 2 è stata anche l’occasione per accompagnare due nuovi Guardiani nella lotta contro i nemici del sistema solare. In questo senso le campagne passate sono ancora disponibili, nello specifico I Rinnegati e Ombre dal Profondo. Tutti i nuovi guardiani partono direttamente dal livello di Potere 1050, valore che durante l’attuale stagione potrà essere alzato fino a 1260, e possono beneficiare di una rivista campagna introduttiva nel Cosmodromo, così da prendere familiarità con le meccaniche di gioco, gli elementi delle classi e l’uso dei poteri. Si tratta di una mossa saggia, perché permette a tutti di accedere a Destiny 2 pur non avendo vissuto l’avventura dall’inizio.

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Le espansioni passate, poi, sono disponibili e segnate come Contenuto Storico. Possono essere giocate da tutti i membri della squadra, anche chi le aveva già fatte in precedenza. A tal proposito, un consiglio che mi sento di dare è quello di affidare l’incarico di caposquadra al compagno di gioco che non ha mai fatto l’espansione desiderata, così da essere sicuri di procedere nell’ordine corretto delle missioni. Giocando nuovamente ad Ombre dal Profondo, mi è capitato di avere dei progressi diversi rispetto agli altri compagni di squadra proprio perché arrivati magari in un secondo momento.

Nel complesso, comunque, Bungie ha fatto un buon lavoro nel riorganizzare l’esperienza generale, anche in termini di interfacci e accessibilità agli elementi passati. Un’accortezza che permette sostanzialmente a chiunque di poter iniziare da ora la propria avventura come Guardiano, in attesa di un futuro che appare tanto misterioso quanto intrigante.

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L'autore

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Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

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