Recensione - EA Sports FC 26
di
Mirko Rossi / Thor
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Il Gioco
EA Sports FC 26 è il nuovo capitolo della saga calcistica targata EA, che dopo aver definitivamente archiviato la lunga collaborazione con la FIFA sembra finalmente intenzionata ad apportare alcuni cambiamenti più radicali, il tutto però senza rivoluzionare di punto in bianco un sistema di gioco che, pur senza raggiungere la perfezione e senza avere la pretesa di accontentare tutti, ha saputo negli anni catturare l’interesse e l’apprezzamento dei giocatori in tutto il mondo. Partiamo dunque parlando della novità principale di questo nuovo capitolo, ovvero la presenza di due modalità di gioco distinte.La prima, denominata Competitiva, riprende sostanzialmente il sistema di gameplay presente nei precedenti capitoli, fatto di azione serrata, ritmi elevati, cambi palla frequenti e, più in generale, un sistema di gioco pensato per premiare la spettacolarità dell’azione e le abilità pure del giocatore piuttosto che la disposizione della squadra sul campo da gioco e l’approccio tattico alle partite. In EA Sports FC 26 a questa modalità si affianca quella denominata come “Realistica”, che propone un gameplay più lento, una I.A. difensiva rivista, una fisica del pallone più credibile, che si traduce in errori più frequenti da parte dei giocatori, e un impatto tangibile delle condizioni meteo, tra cui anche il vento, sulle partite.
MX Video - EA Sports FC 26
Proprio in virtù di queste differenze, EA ha deciso di contingentare l’utilizzo della nuova modalità solo ed esclusivamente ad alcune tipologie di incontri offline, ovvero le Partite Rapide e la Carriera, sia essa quella nei panni di un giocatore sia se si decide di giocare nei panni dell’allenatore. In tutte le altre modalità è obbligatorio continuare a usare l’opzione Competitiva, che volendo può essere però estesa anche alle rimanenti. Al netto di questa differenziazione, EA Sports FC 26 propone poi la consueta carrellata di novità e modifiche più o meno evidenti alla propria struttura di gioco, che vanno da piccoli aggiustamenti come l’introduzione di nuove animazioni e il bilanciamento di quelle esistenti, con un occhio di riguardo alla gestione delle collisioni tra i calciatori, a variazioni più consistenti, come l’introduzione di una I.A. aggiornata grazie ai dati raccolti attraverso la tecnologia Hypermotion V, dribbling e movimenti più fluidi e naturali, portieri migliorati e una fisica del pallone rivisitata, che si traduce in conclusioni più convincenti in praticamente tutte le situazioni.
A farla da padrone è nuovamente la tecnologia FC IQ, il sistema tattico avanzato messo a punto dalla casa di sviluppo canadese e che, basandosi su dati di gioco reali e modelli di intelligenza artificiale, mira a riprodurre nel modo più credibile possibile il comportamento dei calciatori in campo. Per raggiungere questo risultato, il sistema prende in considerazione 3 elementi fondamentali, ovvero il ruolo dei giocatori, le tattiche della squadra e il sistema Smart Tactics. Il comportamento di ogni calciatore è infatti influenzato dalla sua posizione in campo e dalle sue caratteristiche attraverso più di 50 ruoli diversi, con impatto differente in base alla familiarità del giocatore il compito assegnato, e questa varietà viene poi tenuta in considerazione dalla I.A. per gestire il posizionamento dell’intera squadra e le transizioni tra le varie fasi di attacco e difesa, il tutto con riferimento alle impostazioni tattiche scelte dal giocatore, che possono poi essere modificato rapidamente durante gli scontri attraverso il menù rapido dedicato raggiungibile agendo sulla croce direzionale.
Pad alla mano, tutte queste novità hanno un impatto tangibile sul sistema di gioco, a partire ovviamente dalla tipologia di gameplay. Anche se apparentemente i due stili possono sembrare molto simili, dopo aver passato parecchie ore alternando la modalità Realistica e quella Competitiva posso affermare che la differenza c’è eccome, tanto che sono necessarie alcune partite di “riscaldamento” per abituarsi nuovamente a una modalità dopo aver passato un po’ di tempo sull’altra. A questo si sommano poi le novità generali introdotte dal team di sviluppo, che magari non riescono subito a far percepire la propria presenza, ma che sul lungo periodo permettono a EA Sports FC 26 di risultare sensibilmente diverso dal suo predecessore, in primis per quanto riguarda il movimento dei giocatori sul terreno e il comportamento degli stessi quando controllati dalla I.A., inclusi i portieri. Anche sotto il profilo contenutistico, EA Sports FC 26 ripropone l’ormai tradizionale ventaglio di opzioni che spaziano dall’immancabile Ultimate Team alla Carriera, passando per le Partite Rapide, la modalità Club (ex Pro Club), i Tornei, su licenza e personalizzati, le Stagioni, giocabili sia in singolo sia in co-op, e gli incontri Rush.

Analogamente a quanto accade con il gameplay, il team di sviluppo ha deciso di apportare svariate modifiche in quasi tutte le modalità a disposizione, alcune più marcate e alcune meno. Una delle modalità che ha ricevuto il maggior numero di attenzioni è sicuramente Ultimate Team, da tempo uno dei pilastri della proposta targata EA e che, anche in questa occasione, si conferma come una delle modalità più ramificate e ricche. Le novità principali sotto questo punto di vista, oltre a un nuovo hub principale riprogettato, riguardano l’introduzione degli Eventi Live, che subentrano alle Amichevoli e propongono sfide a tema il cui accesso può essere subordinato ad alcuni criteri particolari come completare obiettivi, raggiungere una specifica Divisione in Rivals, ottenere un grado di intesa specifico della squadra e così via. Gli eventi Live possono inoltre prevedere l’utilizzo di regole speciali mutuate dalle Partite Veloci o essere destinati solo a chi gioca in singolo, alla co-op o prevedere un matchmaking aperto.
Un’altra novità importante è l’introduzione del cosiddetto “Guanto di sfida” che permette ai giocatori di cimentarsi con una sequenza di cinque partite nelle quali è obbligatorio usare ogni volta una rosa completamente diversa, inclusa la panchina. In EA Sports FC 26 fanno inoltre ritorno i tornei UT nel loro formato classico con eliminazione diretta, senza possibilità di rientrare, e calendario flessibile, con anche qui la possibilità che l’accesso sia in qualche modo subordinato al completamento di particolari requisiti. Per rendere più varia e meno frustrante le modalità Divisioni e Rivals, il team di sviluppo ha inoltre introdotto rispettivamente la possibilità di retrocedere in seguito a troppe sconfitte, così da non rimanere per troppo tempo bloccati in un loop in grado di spezzare il divertimento, e gli obiettivi bonus, come le taglie o ricompense doppie in caso di vittorie in sequenza.
A completare l’offerta Ultimate Team troviamo alcune modifiche al sistema di Intesa, che passa da un sistema a 4/8/12 punti a uno a 3/6/9 punti così da ridurre il divario tra le statistiche, un miglior bilanciamento della cosiddetta “power curve” degli oggetti base finalizzata a mantenere un valore più alto degli stessi durante l’anno, l’allargamento delle possibilità di evoluzione anche ai portieri e la presenza di potenziamenti dedicati ai ritocchi estetici. Torna poi, anche in questa nuova edizione, il Season Pass che, in modo analogo a quanto accade in altri generi, consente di sbloccare progressivamente nuovi elementi e nuovi contenuti in gioco, sia con un percorso “gratuito” sia con un percorso “premium” a pagamento.

Il secondo pilastro dell’offerta di EA Sports FC 26 è ovviamente la Carriera, alla quale sono ovviamente state dedicate parecchie attenzioni in questo nuovo episodio. La novità principale dedicata alla Carriera Giocatore riguarda l’introduzione degli Archetipi, che vanno a modificare non solo gli attributi e le caratteristiche base del nostro alter-ego ma influenzano anche il suo sviluppo sulla base di 13 differenti stili, inclusi alcuni ispirati ad alcune leggende del passato. L’altra grande novità riguarda la presenza di un maggior numero di imprevisti durante le stagioni, una maggiore varietà di scenari e la presenza di obiettivi stagionali migliorati, anche con l’introduzione di traguardi intermedi, il tutto finalizzato a rendere meno lineare e più coinvolgente l’intera esperienza. In modo analogo, anche la Carriera Allenatore è stata aggiornata con lo stesso obiettivo.
La prima grande novità ruota attorno alle Sfide Live, che si aggiornano dinamicamente durante la stagione sulla base degli eventi reali e che influenzano il corso della nostra carriera con eventi inattesi quali penalizzazioni, cambi di società e infortuni che possono cambiare radicalmente il corso di una stagione rendendo il tutto più simile al calcio reale. La carriera Allenatore può inoltre contare su una nuova serie di scenari personalizzati, su un mercato dei manager più articolato e su un’esperienza di gestione e scouting ancora più ricca e dettagliata rispetto al passato. A questo si somma poi la possibilità inedita di accogliere in squadra e gestire anche alcune Icone del passato, anche se la maggior parte di esse deve prima essere sbloccata attraverso il Season Pass. Qualche piccolo ritocco meritevole di menzione è stato infine apportato anche alla modalità Club, con il debutto degli Archetipi finora rimasti esclusi da questa particolare tipologia di sfide, l’aggiunta di nuovi stili di gioco e di nuovi ruoli, così da rendere ancora più ampio il già smisurato ventaglio di possibilità di personalizzazione, e la possibilità di unirsi contemporaneamente ad un massimo di 3 club diversi.

A rendere concreta e appetibile per tutti gli appassionati l’offerta di EA Sports FC 26 ci pensa come ogni anno un database senza eguali, che include oltre 20.000 giocatori, 750 squadre diverse, tra cui una sempre più ampia selezione di team femminili, 45 campionati su licenza e ben 300 partner ufficiali. Tra questi troviamo come sempre i principali campionati, molti dei quali presenti con più leghe, e tutte le competizioni europee, incluse le varianti dedicate al calcio femminile. Per quanto ci riguarda, il campionato italiano è presente con una licenza ufficiale sia per quanto riguarda la Serie A Tim sia per la Serie B BKT, seppur con qualche mancanza di rilievo. Anche quest’anno il titolo calcistico di EA deve infatti rinunciare alle licenze ufficiali di Milan, Inter, Lazio e Atalanta, con tutto ciò che ne consegue. Sul fronte degli stadi, il nuovo capitolo può contare su oltre 160 proposte differenti, di cui 120 basate su licenza ufficiale tra cui, per gli italiani, troviamo l’Allianz Stadium, il Bluenergy Stadium e lo stadio Diego Armando Maradona.
Sul fronte tecnico, EA Sports FC 26 si affida nuovamente al motore grafico Frostbite, aggiornato come ormai tradizione per accogliere nel migliore dei modi tutte le modifiche apportate al gameplay e per riprodurre nella maniera più spettacolare possibile la visione calcistica di EA. Anche quest’anno, la versione Xbox Series può contare su due differenti modalità di rendering, entrambe a 60fps. La prima, cosiddetta “Migliorata” permette di godere di alcuni effetti di ray-tracing sacrificando la risoluzione nativa mentre la seconda rinuncia agli effetti grafici extra per concentrare tutta la potenza nel portare a schermo il maggior numero di pixel possibile su qualunque piattaforma. Il gioco è come sempre interamente localizzato in in italiano sia per quanto riguarda i menù sia per quanto riguarda la telecronaca, affidata anche quest’anno alla coppia Pardo – Adani coadiuvati da qualche altro piccolo intervento qua e là. Imponente come sempre la colonna sonora, che conta oltre 100 brani differenti di artisti come Ed Sheeran, Bad Bunny e i Franz Ferdinand. Sul fronte delle opzioni disponibili per il giocatore, EA Sports FC 26 propone la consueta pletora di menù e slider con cui cesellare al meglio l’esperienza per adattarla ai propri gusti e alle proprie possibilità, resa ancora più valida e ampia dalla presenza di tante opzioni dedicate all’accessibilità, sia dal punto di vista grafico/visivo sia per quanto riguarda l’esperienza di gioco e i controlli.




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