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EA Sports College Football 26

Recensione - EA Sports College Football 26Xbox Series X | S DigitalGame

Dopo il grande ritorno dello scorso anno, EA Sports tenta il bis con EA Sports College Football 26, la nuova edizione del suo apprezzatissimo gioco dedicato al Football di College. Noi di MondoXbox lo abbiamo testato a fondo per scoprire se l'evoluzione del franchise prosegue sulla giusta strada.
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Il Gioco

Dopo un'assenza durata quasi un decennio, la serie NCAA Football è tornata nel 2024 scuotendo una vasta fetta di videogiocatori che da sempre apprezzano le edizioni sportive dedicate al mondo dei College. Storicamente, infatti, gli sviluppatori hanno spesso utilizzato le versioni "collegiali" per sperimentare novità da implementare poi nei titoli dedicati al professionismo, e non di rado le innovazioni più interessanti sono state proprio quelle viste in questi giochi.

Sulla scia del successo precedente, EA Orlando ha cercato di evolvere la formula vincente, basata su un gameplay dinamico e una grande cura per i dettagli. La base di partenza era già ottima, ma con questa nuova edizione gli sviluppatori hanno puntato a potenziare le novità già introdotte, aggiungendo un pathos ancora maggiore, un ritmo di gioco più intenso e una realizzazione tecnica che punta con decisione verso il fotorealismo.

MX Video - EA Sports College Football 26

Prima di analizzare il gameplay, è utile ricordare il contesto del gioco. A partire da questa stagione, la NCAA ha posto un freno ai trasferimenti multipli per limitare gli effetti dei contratti NIL (Name, Image, Likeness), che avevano permesso ad alcune squadre di trasformarsi rapidamente da piccoli team a contendenti di valore. Tra le star di quest'anno spiccano nomi come Arch Manning (Texas University), Faizon Brandon (Tennessee) e Justice Fitzpatrick (Georgia), mentre tra le squadre, oltre alle favorite Alabama e Georgia, si tengono d'occhio possibili outsider come Kansas e Miami.

Una delle prime cose che colpiscono in termini di realismo è l'incredibile profondità del playbook, il libro delle tattiche offensive e difensive, che offre oltre 3000 opzioni di gioco. A questo si aggiunge un ulteriore perfezionamento delle caratteristiche di ogni singolo giocatore: gli atleti più promettenti spiccano per le loro abilità uniche nel lanciare, ricevere o muoversi, mentre quelli meno dotati mostrano più realisticamente i segni della fatica e cedono sotto la pressione avversaria.

L'immersione è ulteriormente amplificata dalla gestione delle rivalità storiche. EA Orlando ha ricreato oltre 80 di queste sfide iconiche con introduzioni personalizzate, grafiche d'epoca e statistiche dedicate. Giocare un match come Army vs. Navy non è solo una partita, ma un'occasione per rivivere la storia del college football e sbloccare premi unici.

Passando al gameplay vero e proprio, si notano subito importanti miglioramenti. Il realismo dei giochi di corsa è stato potenziato, consentendo di schivare anche i placcaggi più duri, e i running back più possenti si fanno largo tra le linee di difesa con una fisicità credibile. Le animazioni fanno la differenza: i ricevitori si allungano per afferrare il pallone e i placcaggi sono una riproduzione fedele di quanto avviene sul campo.

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Un correttivo importante, richiesto a gran voce dai fan, riguarda la gestione delle difese. Se nell'edizione precedente il gioco era sbilanciato a favore dell'attacco, ora tutto è più equilibrato, con un'attenzione maniacale agli angoli di placcaggio e alla gestione delle coperture. I defensive back, ad esempio, non possono più effettuare intercetti "alla cieca", ma devono guardare attivamente in direzione dell'ovale; allo stesso tempo, i wide receiver si muovono con più decisione verso il pallone per contenderlo ai difensori.

Anche l'intelligenza artificiale dei quarterback è stata migliorata: ora leggono le difese con maggiore rapidità e la loro statura impatta sulla profondità di campo visiva. La presenza di oltre 300 allenatori reali, che si comportano in modo fedele alle loro controparti, aggiunge un ulteriore strato di profondità simulativa all'esperienza.

Il sistema di gestione di affaticamento e infortuni, chiamato Wear and Tear 2.0, aggiunge nuovi livelli di realismo. Lanci lunghi che comportano corse e collisioni importanti per i ricevitori possono ora costringere un giocatore a uscire dal campo dopo pochi minuti se colpito duramente. Ho notato, però, che i giocatori della CPU sembrano essere quasi sempre più freschi e tonici di quelli controllati dall'utente, un aspetto che necessita forse di un ulteriore bilanciamento.

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Analizzando le modalità di gioco, Dynasty è stata ulteriormente perfezionata, rendendo ancora più coinvolgente il percorso che porta il nostro coach da una piccola università a un ruolo da protagonista a livello nazionale. La fase di ingaggio dei giocatori è più intrigante grazie a nuove abilità da sbloccare, e spesso si rivela più saggio puntare su giocatori di livello leggermente inferiore piuttosto che sulle future star. Il portale trasferimenti è stato ampliato, permettendo di portare a segno colpi importanti durante l'offseason.

Road to Glory è la modalità dedicata a chi vuole gestire la carriera di un singolo atleta, partendo addirittura dalla High School. In base alle prestazioni al liceo, si verrà notati dagli scout delle università e corteggiati per le proprie abilità. L'unico neo è la limitazione ai soli ruoli di maggiore visibilità, come quarterback, running back, wide receiver, linebacker centrale e cornerback.

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Infine, in College Ultimate Team (CUT), la novità principale per il single player è "Study Hall", una serie di 12 partite a difficoltà crescente con ricompense sempre più interessanti. Nonostante i tentativi di sganciare la modalità dalle microtransazioni, CUT resta un'esperienza fortemente influenzata da dinamiche economiche.

Amore

Gameplay di nuova generazione

- Per molti versi, il gameplay di EA Sports College Football 26 sembra appartenere a una generazione successiva. Una delle novità più appaganti riguarda le animazioni dei difensori: ora possono intercettare i passaggi solo guardando attivamente la palla, modificando la loro posizione anche mentre sono in aria. Questo ha un duplice effetto: dà un motivo per respingere la palla invece di tentare sempre l'intercetto e permette ai difensori più abili di compiere giocate che gli altri non possono fare. Un'altra grande novità è l'introduzione dei cambi dinamici in campo e delle zone personalizzate per i difensori, che arricchiscono enormemente la strategia.

Atmosfera impagabile

- Mai come in questo titolo l'atmosfera di una partita di College Football era stata riprodotta con tale fedeltà. Gli stadi sono cattedrali pulsanti di vita, con luci dinamiche che rendono uniche le 136 formazioni presenti. Dalle entrate più scenografiche, come il "Jump Around" dei Badgers, alle singole mascotte, ogni dettaglio è curato. Il pubblico canta, i tamburi rullano e le colonne sonore risuonano. A differenza di Madden, qui il fattore campo si sente davvero, e quando parte lo "Stadium Pulse" sembra di percepire la pressione dello stadio direttamente sulla pelle.

Una "Dinastia" ancora più profonda

- Dynasty, la modalità più giocata, ha beneficiato di importanti migliorie. L'inclusione di oltre 300 allenatori reali, con i loro playbook e le loro tendenze, aggiunge spessore. I coach creati dall'utente hanno più opzioni di personalizzazione e un limite di livello alzato a 100. Sono state introdotte anche tante piccole modifiche che migliorano la qualità della vita, come il fatto che reclutare un giocatore vicino alla propria scuola richiede meno ore rispetto a uno che arriva dall'altra parte del paese.

Ultimate Team meno indigesto

- Pur non essendo un fan di questa modalità, devo riconoscere due novità interessanti in College Ultimate Team. La prima è il "Pack Helper", che segnala immediatamente se un giocatore è migliore di qualcuno già in formazione, permettendo di equipaggiarlo subito. La seconda è la possibilità di visualizzare le sfide direttamente dalla schermata delle chiamate di gioco, senza bisogno di mettere in pausa. Sono piccoli accorgimenti, ma lo sforzo di rendere l'esperienza più fluida è apprezzabile.

Odio

Piccoli bug crescono

- Si tratta di minuzie, probabilmente risolvibili con una patch. Durante la mia prova, in rare occasioni mi è capitato di perdere la visuale del pallone dopo lo snap o di osservare un "mountain glitch", dove dopo un touchdown i modelli dei giocatori si deformano. Ho notato anche piccole imperfezioni nell'intelligenza artificiale, con la difesa della CPU che a volte sembra andare in confusione su alcuni schemi d'attacco. Infine, ancora più raramente, alcune cut-scene nella modalità Road to Glory tendono a ripetersi o a bloccare l'avanzamento.

Tiriamo le somme

EA Sports College Football 26 è un fantastico videogioco di football universitario e, probabilmente, la miglior simulazione di football americano oggi disponibile. La versione di quest'anno alza ulteriormente l'asticella, presentando una serie di upgrade che rendono l'esperienza di gioco decisamente superiore a quella, già notevole, dello scorso anno. Con un gameplay migliorato, soprattutto in difesa, e un'immersività eccezionale, EA Orlando ha evitato la "trappola del secondo anno", sfornando un prodotto di altissimo livello. È un titolo che rasenta la perfezione e che mi sento di raccomandare calorosamente a tutti gli appassionati e a chiunque voglia provare un gioco realizzato con competenza e passione.
9.0

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L'autore

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Da sempre grande amante di tutti gli sport, ha trasferito questa passione nel mondo dei videogiochi non disdegnando però anche gli altri generi. Ama il nostro calcio quanto sport come il football e l'hockey, ma è sempre pronto a blastare qualche alieno quando ce n'è il bisogno!

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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