di Davide Ambrosiani / Ambro P 23 dic 2010
Nelle classiche situazioni horror in cui un solo individuo attraversa scenari infernali e situazioni al limite dell’umano spinto solo dall’istinto di sopravvivenza, la cosa a cui si pensa è sempre il momento finale, quando una volta giunto all’interno del bunker, nave di soccorso, capsula di salvataggio, si può tirare un sospiro e pensare: “E’ finita”. Molto probabilmente Isaac Clarke stava tirando quell’atteso sospiro quando la sua ragazza, o quello che ne rimaneva, l’ha aggredito alle spalle nella cabina della navetta di salvataggio dimostrando che l’USG Ishimura era solo l’inizio: eccovi la nostra anteprima di Dead Space 2.