High on Life 2 - provato alla gamescom

La nostra prova si apre all'interno di una macchina volante nel bel mezzo di quello che sembra un vero e proprio scenario di guerra, con la contraerea nemica intenta a colpire qualsiasi cosa si muova in cielo. Insieme a noi c'è l'intera, sgangherata banda di giustizieri, e la scena prepara efficacemente il terreno per l'azione che seguirà, introducendoci all'obiettivo della missione: eliminare un senatore che, manipolando l'elettorato con sostanze mutagene, sta accumulando un potere tale da minacciare la libertà dell'intera galassia. Il primo, surreale compito? Trovare parcheggio. Esatto, per prima cosa dovremo liberare un'area di sosta dai nemici per far atterrare il nostro veicolo.
Armati della nostra fida e simpatica pistola parlante, iniziamo a fare fuoco su tutto ciò che si muove. La superficie da coprire è vasta, e questo ci dà subito modo di testare la novità più importante del gameplay: lo skateboard. La preoccupazione che potesse snaturare le dinamiche di gioco svanisce in fretta; al contrario, l'azione risulta molto più frenetica e coinvolgente. L'utilizzo dello skate è facile e intuitivo, ben supportato da un level design che ne permette un uso sereno e senza troppe preoccupazioni.
MX Video - High On Life 2
Lo skate, inoltre, si rivela essere una vera e propria arma aggiuntiva. Al termine di una "rollata" possiamo infatti lanciarlo contro i nemici per abbatterli, una mossa estremamente utile che ci permette di colpire un avversario con la tavola, un secondo con l'arma da fuoco e, nelle situazioni più concitate, un terzo con il nostro fido coltello Knifey.
Dopo aver faticato non poco per liberare un posto auto, tra l'eliminazione di un numero considerevole di nemici e la rimozione di oggetti che occupano la piazzola, assistiamo all'inevitabile: qualcuno si approfitta della situazione e ci ruba il parcheggio. Si ricomincia quindi a sparare, sfrecciando da una parte all'altra dell'area con lo skate per eliminare anche dei tiratori scelti appostati in punti strategici. Alla fine, la squadra abbandona l'idea del parcheggio e ci suggerisce un piano alternativo: usare delle strutture sospese per raggiungere il luogo dove si sta tenendo l'evento del senatore.
In questa fase, lo skateboard diventa uno strumento indispensabile. Unito alle abilità del nostro amico Knifey, ci permette di grindare sopra dei tubi, correre sulle pareti e aggrapparci a sporgenze per colmare i vuoti tra le piattaforme, in una dinamica che ricorda altri celebri titoli action.

Raggiungiamo finalmente la struttura che ospita il congresso, ma l'ingresso principale è bloccato. Suit-O, l'esilarante e insicura IA della nostra tuta, ci informa che l'unico modo per entrare è partecipare e vincere una competizione locale, la KillCon. Accettiamo senza esitare, e l'IA riavvia il nostro visore proiettandoci direttamente nell'arena, tra il tifo del pubblico, effetti speciali e, ovviamente, orde di nemici da abbattere per raggiungere il punteggio necessario a sconfiggere Brutus, il campione in carica.
Superata qualche indiavolata ondata di nemici, arriva il momento del confronto con Brutus. Una volta sconfitto, veniamo finalmente catapultati alla convention del senatore. Il nostro bersaglio, però, non si fa trovare impreparato e ci scaglia contro non solo i suoi trucchetti basati su una tecnologia ingannatrice, ma anche un altro cacciatore di taglie assoldato per eliminarci.
Mentre il senatore riesce a darsela a gambe, il nostro avversario soccombe alla nostra maestria. In una scena tanto cruenta quanto commovente, il cacciatore sconfitto si offre di diventare la nostra nuova arma. Dopo aver rassicurato un Knifey visibilmente contrariato (e una Sweezy un po' gelosa), lo usiamo per sezionare l'unica parte ancora viva del nostro ex-nemico, che diventerà così un nuovo, grottesco compagno d'armi parlante. Le parti più truculente dell'operazione vengono censurate alla vista, ma non all'udito, tra i suoni dei tagli e le immancabili battute dei nostri "ferri del mestiere".
Dotati di questa nuova potenza di fuoco, ci rimettiamo sulle tracce del nostro target, che ha disseminato il percorso di ulteriori ostacoli. Per proseguire siamo costretti a risolvere alcuni puzzle ambientali, sfruttando anche armi tattiche come la sfera che rallenta il tempo. Superate queste tribolazioni, arriviamo allo scontro finale con il perfido boss, che le tenta tutte per sopravvivere, arrivando persino a trasformarsi in un'IA pirata che si infiltra nel nostro sistema per sabotare la tuta di sopravvivenza. In una sequenza geniale, siamo costretti a dargli la caccia all'interno dei menu e delle finestre delle impostazioni del gioco, mentre Suit-O ci aiuta a stanarlo tra un sottomenu e l'altro.
Alla fine, tra una schermata di opzioni e l'altra, riusciamo ad avere la meglio, e con la sua definitiva sconfitta si conclude la nostra demo.

Le impressioni a caldo sono quelle di un titolo più veloce e meno legnoso rispetto al suo predecessore. L'aggiunta dello skateboard ha senza dubbio giovato alle dinamiche di gioco, rendendolo più frenetico e coinvolgente senza mai risultare stressante. I vari personaggi di contorno, con il loro umorismo tagliente, contribuiscono a creare un'atmosfera rilassata e divertente. Una grafica ben curata e un frame-rate granitico (la prova si è svolta su un PC di fascia alta) fanno di questo secondo capitolo una promettente alternativa nel panorama degli sparatutto. Speriamo che il gioco completo, atteso per il 13 febbraio, mantenga tutte le promesse viste in questa demo.


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