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Death's Door

Recensione - Death's DoorXbox Series X | S Xbox One DigitalGame

Dopo il travolgente ma imperfetto Titan Souls, Mark Foster e David Fenn mostrano la loro maturità di sviluppatori con Death's Door, nuova perla prodotta dal duo Acid Nerve e pubblicata da Devolver Digital. Saranno riusciti a confezionare un prodotto valido? Scopriamolo insieme!
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Il Gioco

L’autobus ci porta al Quartier Generale della Commissione Mietiture. Il nostro giorno di lavoro sta iniziando. Siamo un piccolo Corvo il cui lavoro è quello di recuperare le anime dei defunti dal mondo dei vivi per portarle in quello dei morti. Arrivati in ufficio e timbrato il cartellino, i nostri colleghi ci avvertono di uno strano problema: pare che un’anima sia e tocca a noi recuperarla passando attraverso delle Death’s Door, ossia delle porte giganti che fungono da passaggio tra un mondo e l’altro. Ma provando a recuperare l’anima accade l’inevitabile: qualcosa o qualcuno aveva programmato una trappola e l’anima risulta essere già scomparsa. Il Quartier Generale della Commissione Mietiture, quindi, ci chiede di recuperare l’anima e scoprire anche cosa sta accadendo in questo mondo. Un vecchio e saggio corvo ci spiega che si è aperta una frazione “astrale” tra questo mondo e l’altro, e per entrarci dobbiamo assimilare le più potenti anime del mondo, che sono tre. Recuperate queste tre, possiamo finalmente portare ordine nel mondo e aprire lo squarcio, così da recuperare la potente anima persa in precedenza e mettere la parola fine a quella strana giornata di imprevisti.

MX Video - Death's Door

La struttura narrativa di Death's Door è essenzialmente molto semplice, ma è contornata da una serie di dialoghi davvero splendidi e ben scritti. L’ironia che si cela dietro ogni personaggio, sia nelle movenze che nelle parole è ciò che colpisce di più, soprattutto per alcuni tratti da black humour che rendono l’esperienza ancora più coinvolgente e tagliente. Il tutto in accoppiata allo splendido stile artistico adottato, un design colorato ma dalle tinte dark, minimale ma concentrato su dettagli talvolta impercettibili. Death's Door su questo aspetto mostra il suo principale punto di forza, con un design di assoluta bellezza, una colonna sonora d’autore che impreziosisce ogni istante del gioco e dialoghi ironici, divertenti e riflessivi. Purtroppo per noi italiani, però, Death's Door manca di una traduzione nostrana, ma comprende al suo interno praticamente tutte le altre lingue. Credo a questo punto che l’eventuale traduzione possa arrivare tramite aggiornamento nei prossimi tempi, ma non c’è nulla di ufficiale.

Chiunque di voi abbia buttato un occhio al gameplay del gioco, ha forse capito di cosa si tratta: Death's Door è un action-GdR con visuale dall'alto che non nasconde l'influenza di The Legend of Zelda e dei titoli di From Software. Il nostro corvo si muove in un mondo labirintico e pieno di creature pericolose, armato di spada con cui farsi strada e mietere le anime di ognuno di loro. Dopo i primi minuti di esplorazione viene automatico cercare il tasto per aprire la mappa per orientarsi, scoprendo però che Death's Door non ha una mappa nonostante il mondo vasto e labirintico pieno di sorprese da scoprire. Prendere una strada piuttosto che un’altra può essere rischioso, non tanto per la difficoltà degli incontri, visto che Death's Door presenta una difficoltà equilibrata e misurata, quanto perché c'è il rischio reale di smarrirsi, rendendo molto difficile tornare sui nostri passi. Un giocatore in gamba e con una buona memoria riuscirà a ricordare i dettagli chiave per orientarsi nella mappa, ma inizialmente potrebbe essere difficoltoso. Ciò che mi ha stupito è come il mio approccio al gioco cambiasse ora dopo ora: se inizialmente non riuscivo ad esplorare la mappa con la profondità che avrei desiderato, poco a poco il mio risentimento nella mancanza di una mappa è diventato un fattore da premiare in positivo. Porte segrete, cunicoli, leve inarrivabili ci premiano con delle anime perdute o altre armi con cui attaccare i nemici, ma anche piccoli abbozzi di Lore sul mondo dei vivi e quello dei morti.

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Per quanto concerne il sistema di combattimento, quello di Death's Door è semplice ma perfettamente funzionale. Abbiamo il tasto di attacco che prevede una serie di attacchi in sequenza in base alle armi che stiamo usando in quel momento: la spada presente all’inizio del gioco ha tre attacchi concatenati, mentre l’ascia pesante ne prevede due e le due lame leggere ne hanno quattro. La differenza tra le armi è sottile, in quanto con sono perfettamente equilibrate tra potenza e cooldown di attacco: la spada ha una velocità maggiore e fa un attacco in più rispetto all’ascia che invece ha una potenza maggiore ma anche un tempo di ripresa più lungo. La scelta delle armi è sicuramente un’ottima aggiunta per la varietà e per venire incontro ai diversi stili di gioco, ma si può arrivare ai crediti finali anche con la semplice spada con cui si inizia. Gli altri tasti del controller vedono la schivata, l’attacco caricato e l’utilizzo dei manufatti magici. Questi sono quattro e possono essere utilizzati sia per attaccare dalla distanza che per superare alcuni ostacoli ambientali o meccanismi da attivare: abbiamo l’arco magico che può essere utilizzato contro i nemici e anche per attivare meccanismi distanti, lo stesso dicasi per la palla di fuoco e la sfera magica, che possono essere usati in combattimento o attivare/rompere passaggi prima inaccessibili. Alcune di queste magie si recuperano avanzando nella trama di gioco, sarà quindi nostro interesse tornare dove siamo già passati per scoprire passaggi segreti e collezionabili. La schivata è utilissima in combattimento, perché spesso i nemici hanno dei pattern molto veloci e sarà nostra premura schivarli per poi riattaccare, anche perché la morte è dietro l’angolo: il gioco non ha una difficoltà elevata, ma la nostra barra della salute non si ricarica autonomamente, in quanto bisogna recuperare dei semi di pianta che poi vanno piantati in appositi vasi trovati in dei punti strategici. In caso di morte, si ricomincerà dall’ultima porta aperta e quindi andare a ritroso tra i nemici già affrontati.

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Visto così il combat system sembrerebbe non essere nulla di particolare, e in parte è vero, ma è così funzionale e semplice che risulta appagante in ogni scontro, tanto da farsi apprezzare molto soprattutto contro i boss e i mini boss. Per quanto riguarda i nemici, questi sono caratterizzati bene in base al design della mappa e alcuni di loro sono più grossi di altri e quindi richiedono maggiore attenzione, così come i boss, ma in tutti i casi basta memorizzare il pattern di attacco e schivare nei tempi giusti per non avere troppi problemi.

La durata del gioco è molto soggettiva, ma orientativamente ci vogliono circa dalle 7 alle 10 ore per arrivare ai titoli di coda senza dare troppo peso alle questioni secondarie come collezionabili e potenziamenti. Trattandosi di un action-GdR, il nostro corvo può essere potenziato in quattro rami dello skill-tree: potenza, destrezza, velocità e magia. La potenza ovviamente si riferisce al potere di attacco, mentre la destrezza sulla velocità con cui si attacca, mentre la velocità s’intende il cooldown delle schivate e il movimento del nostro protagonista, mentre per magia la potenza degli attacchi a distanza magici. Ci si può potenziare assorbendo le anime dei nemici uccisi, molto in stile souls-like, ma questi non andranno persi se malauguratamente andiamo incontro alla morte: non è infatti difficile trovare il modo di farmare anime per poi potenziarsi, anche se richiede tempo, in quanto ogni nemico comune ucciso rilascia una o due anime, mentre solo i più grossi o i mini boss ce ne danno sopra la decina.

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Amore

Stile artistico

- Ciò che sorprende maggiormente di Death's Door è proprio lo stile adottato per quanto riguarda l’aspetto estetico. Il gioco ha una bellissima componente grafica contornata da una serie davvero minuziosa di dettagli: camminare sulle foglie cadute per l’autunno le farà alzare nel vento, così come camminare su un piano sabbioso è diverso che camminare su altri tipi di superfici. Molto belli anche i riflessi sui pavimenti lucidi, presenti in grande quantità. Ma non è solo la componente grafica a convincere: c'è lo stile cartoon a tema dark che fa da sfondo per la nostra avventura, con un sacco di dettagli disegnati, mentre la colonna sonora è perfetta in ogni occasione e rende ogni singolo passo del corvo molto interessante.

Sistema di combattimento

- Per quanto sia molto semplice e non troppo profondo, il sistema di combattimento di Death's Door riesce ad offrire un gran livello di appagamento. Vedere il nostro corvo danzare in ogni combattimento è davvero bello, tra schivate e attacchi melee, ma anche riprendere fiato attaccando dalla distanza e imparando il pattern d’attacco del nemico dà grandi soddisfazioni.

Ironia e riflessione

- La struttura narrativa di Death's Door è molto semplice, ma è contornata da una serie di bellissimi dialoghi molto ironici che sfociano spesso nel black humour. La cosa più interessante è quando si arriva nella zona del boss da sconfiggere: qui il nostro corvo dovrà recuperare delle anime perdute per aprire una porta e nel frattempo si esplora alla ricerca di questi, i boss appaiono e spiegano ciò che li ha condotti lì, ciò che li ha trasformati in quello che sono. Quando si arriva alla scazzottata finale, le motivazioni che abbiamo per combattere il nemico sono quindi condizionate da questi dialoghi e ci si ritrova a vivere il momento con emozioni diverse.

Prezzo e qualità

- Se sulla qualità del gioco non ci sono dubbi, un altro punto a favore di Death's Door è il prezzo: il gioco sviluppato da Mark Foster e David Fenn costa soltanto €19,99, ma la qualità di gioco è veramente una sorpresa. Difficilmente a questo prezzo potreste acquistare un titolo indie con una qualità così elevata.

Odio

Dove sono finito?

- Come già spiegato, Death's Door è privo di una mappa in-game, chiara scelta di design volta a farci esplorare con attenzione le ambientazioni, ma il level design labirintico rende molto facile perdersi, soprattutto nelle prime ore di gioco. Inizialmente è facile sentirsi smarriti, ma poi dopo qualche ora si iniziano a memorizzare le location creandoci una mappa mentale man mano che esploriamo ogni angolo dei livelli.

Localizzazione italiano non pervenuta

- Death's Door si aggiunge alla folta schiera di titoli indipendenti privi di traduzione italiana. E questo nonostante il gioco supporti "la qualunque": cinese, coreano, cinese semplificato, russo, giapponese, spagnolo, francese, tedesco e portoghese. Speriamo in un aggiornamento futuro che introduca la nostra lingua.

Tiriamo le somme

Giocare Death's Door è stato un vero piacere. La bellezza estetica, l’appagamento dato dal sistema di combattimento, lo stile artistico e la struttura narrativa semplice e ironica, in accoppiata ad un prezzo veramente interessante, rendono Death's Door una perla videoludica. Non posso quindi che consigliare caldamente l’acquisto di questo titolo: non ve ne pentirete.
8.5

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L'autore

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Personaggio particolare, simpatico e con la curiosità di un gatto. Cresciuto a pane e videogiochi, che ha scoperto nei primi anni di età, si è poi appassionato alla scrittura, alla filosofia e al cinema. Fedele al movimento multipiattaforma, che prima o poi metterà la parola fine alla console war.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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