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NieR Replicant ver.1.22474487139...
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Recensione - NieR Replicant ver.1.22474487139...Xbox OneGame

Tornato alla ribalta dopo l’enorme successo di NieR: Automata, Square Enix ci offre insieme al leggendario Yoko Taro una riproposizione del tanto bistrattato NieR Replicant ver.1.22474487139..., uscito originariamente nel 2010. I ragazzi di Toylogic saranno riusciti a rendergli maggiore giustizia con questo interessante remaster?
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Il Gioco

Molti anni fa ero uno dei pochi che credeva in questo enorme progetto creato da Yoko Taro, tra quelli che sperava in un ritorno forte di questa proprietà intellettuale, ma ancor di più del YTEU (Yoko Taro Extendend Universe) che era partito con Drakengard negli anni passati. Nel 2010, a fronte di una voglia matta di scoprire titoli di nicchia, un vecchio amico mi consigliò di provare NieR Gestalt e qualcosa in me si smosse. Le prime ore nel gioco non furono troppo convincenti: la lingua inglese, il comparto tecnico terribile, comandi altrettanto deficitari e una struttura piena di fetch quest ripetitive e a tratti “banali” mi fecero davvero un brutto effetto. Eppure, leggevo di gente che era innamorata del gioco e continuavo a chiedermi il motivo, ma ben presto trovai tutte le mie risposte. Yoko Taro è un personaggio singolare e anche nelle sue opere non è da meno: basti pensare a tutte le varie sfaccettature di Drakengard o allo stesso NieR: non è il director che si preoccupa di creare il classico “cammino dell’eroe” che possiamo vedere nei vari Final Fantasy, Dragon Quest e altri, ma piuttosto è colui che cerca sempre di raccontare qualcosa dall’apparenza innocua ma che nasconde vortici di drammaticità mai vista. Ciò che succede in Drakengard e NieR, entrambi parte del YTEU, è qualcosa che vi potrebbe colpire nell’animo e mai più andarsene. La risposta relativa a quella assurda schiera di fan era lì dinanzi a me: trama indimenticabile, personaggi scritti meravigliosamente, colonna sonora nella top five delle migliori mai create in un videogioco, ironia incredibile e una serie di shock che ancora oggi mi perseguitano. Non era un’opera perfetta, ma tutti dovevano conoscerlo. Ora è il momento giusto.

MX Video - NieR Replicant ver.1.22474487139...

In collegamento al Finale E di Drakengard, il mondo così come lo conosciamo oggi, inizia un declino terribile verso la scomparsa del genere umano: una terribile malattia virale sta colpendo il Giappone, ma non troppo tardi ha iniziato a colpire anche la Cina e gli Stati Uniti. Il degrado è totale e già dai primi minuti si assiste ad una Tokyo completamente devastata, vuota e colpita dalla neve in piena estate. Il giovane NieR e la piccola Yonah si ritrovano a cercare aiuto e rifugio attraverso le strade deserte, ma la dolce sorellina del protagonista è afflitta da questo terribile male che sta colpendo il mondo, e questo richiama le “shades”, delle ombre antropomorfe che sono comparse poco dopo l’inizio della pandemia. Un attimo dopo ci troviamo di 1412 anni nel futuro, dove il giovane NieR aiuta il suo umile villaggio di mercanti a trovare sicurezza dalle shades, in cambio di aiuti economici e salutari per la malattia terribile della sua sorellina Yonah, che la sta pian piano portando via dal mondo dei vivi. Ma rispetto a prima, tante cose sono diverse. Come ho già anticipato, la trama di NieR Replicant ver.1.22474487139... è veramente fuori dai classici schemi che abbiamo potuto ammirare in altri titoli action-gdr degni di nota. Nelle prime ore è facile sentirsi confusi e persi, ma basterà dargli un po’ di fiducia, che dopo vi sentirete in colpa per non aver creduto in ciò che Yoko Taro sia stato capace di scrivere. Non è il caso di entrare ulteriormente del dettaglio della storia del gioco, sarebbe veramente una cattiveria spoilerare ad ignoti tutte le sorprese che NieR Replicant ver.1.22474487139... ha da offrire, ma vi basta sapere che ogni personaggio vi sarà memorabile, dalla dolcezza di Yonah al coraggio di NieR, dalla terribile sfacciataggine di Kainé alla saggezza di Grimoire Weiss, senza dimenticare Emil, senza riserve uno dei personaggi migliori dell’intera opera.

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Dopo questo preambolo sulla storia, la scrittura e la presentazione di Yoko Taro e del suo gioco, è giusto parlare di questa opera di remake/remaster, come il buon Taro adora chiamarla. Come di cui sopra, NieR Replicant ver.1.22474487139... nel 2010 ebbe tantissime critiche da parte del settore specializzato e questo andò ad influire negativamente anche sulle vendite, con persone sempre meno convinte di acquistarlo: oltretutto, come poc’anzi accennato, la presentazione estetica e generale del gioco era veramente al di sotto di certi standard dell’epoca, quindi era molto difficile credere in un prodotto che di positivo aveva soltanto il nome di Yoko Taro. Fu grazie alla community, ai traduttori amatoriali e al passaparola generale che negli anni dopo, complice anche l’amore di Platinum Games per la serie, che uscì NieR: Automata, praticamente osannato dalla critica e dalla community. Questa remaster è quindi il voler dare una seconda chance ad un titolo che aveva un potenziale incredibile ma mal sfruttato: il sistema di combattimento è stato completamente rivisto partendo però da alcune buone idee che aveva l’originale. Ora è possibile attaccare i nemici con una velocità maggiore e soprattutto con un’agilità superiore: le schivate e le parate non saranno più quindi un problema come nell’originale, qui l’esecuzione è istantanea e veloce, tanto da rendere il sistema di combattimento decisamente più fruibile. Anche la varietà è notevolmente aumentata, con possibilità di cambiare molto più velocemente l’arma e dare vita ad una serie di combo particolari grazie agli attacchi pesanti e leggeri. A migliorare è stato anche tutto il sistema di animazioni e movimenti, decisamente meno pesanti e soprattutto più equilibrati per quanto concerne il viaggio: correre per gli spazi aperti o i villaggi sarà meno tedioso per il giocatore e soprattutto più veloce in quanto lo scatto del protagonista è più rapido.

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L’opera di rifacimento però non è perfetta, seppur sembra essere una scelta voluta ma anche poco comprensibile. In termini estetici, sono stati rifatti da zero i modelli poligonali di tutti i personaggi del gioco, dai primari ai secondari, ma se guardiamo invece agli abitanti dei villaggi, le shades o anche le strutture paesaggistiche e di estetica di contorno, siamo rimasti praticamente al 2010. Stessa cosa per alcune strutture ormai antiquate e tediose sia nelle fasi di gameplay, sia anche in quelle estetiche e tecniche: passare dal villaggio principale ad altre zone richiederà l’entrata nelle famose “porte invisibili” che richiedono un leggero caricamento. Ancora, i paesaggi e i villaggi sono scarni come l’originale, ma anche la riproposizione delle stesse identiche fetch quest presenti nel gioco, di cui dopo discuteremo meglio, sembra essere una scelta un po’ infelice. Pare che Toylogic abbia voluto quindi rendere omaggio all’opera originale anche nei suoi difetti, cercando di valorizzare l’aspetto negativo che però è diventato una forma iconica. Purtroppo, questo aspetto non è stato valorizzato al meglio, per quanto alcuni dialoghi facciano capire l’autoironia ancora non ci siamo. Dopo undici anni e due generazioni di console passate ci si aspettava un lavoro di svecchiamento maggiore e anche una produzione più in linea con gli standard odierni. L’esempio più lampante è la questione dei finali: chiunque conosca NieR sa bene che non ci si ferma assolutamente ai primi titoli di coda, ma bensì si va avanti per altri tre almeno, portando complessivamente ad una durata di circa 40 ore. In NieR: Automata le run successive venivano evidenziate da alcune scelte geniali e aggiunte che andavano a sostituire completamente la nostra idea del momento. In NieR Replicant ver.1.22474487139... invece la struttura era più classica, riprendere il gioco dalla metà con alcune aggiunte. In questo lavoro di svecchiamento sarebbe stato bello vedere dei cambiamenti a questa struttura lineare e troppo ripetitiva, a tratti tediosa, soprattutto con gli ultimi due finali, ma purtroppo non c’è stata alcuna modifica a riguardo.

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Chiudiamo con l’aspetto puramente grafico e sonoro. Come ho già accennato, ma è sotto gli occhi di tutti guardando qualsiasi trailer, che su questi due aspetti, Toylogic non si sia mossa completamente al meglio. C’è da dire che il gioco vuole innanzitutto proporre una fluidità maggiore su ogni console: Xbox One riesce a gestire ad una risoluzione sub-hd i 60fps solidi, mentre su Xbox One X il gioco viaggia a 1440p e 60fps solidi come una roccia. Inutile da dire che su Xbox Series X|S il gioco funziona in retrocompatibilità, quindi rispecchiano praticamente le controparti della vecchia generazione, anche se Xbox Series S riesce in qualche modo a migliorare la resa visiva grazie alle feature incredibili della retrocompatibilità. In comparazione all’originale del 2010, sul versante grafico sarebbe assurdo negare i cambiamenti, soprattutto all’illuminazione e alle texture, ma nel 2021 ci si aspettava un miglioramento generale migliore e magari più in linea con alcune produzioni moderne. Questo è abbastanza sorprendente, ma è probabile non fosse una particolare priorità per gli sviluppatori.

Amore

NieR è tornato

- Ciò che rende NieR Replicant ver.1.22474487139... un’opera di grande spessore è proprio la sua componente intrinseca. Giocare a questo titolo è come inserirsi in una spirale discendente di emozioni e dolori, ma anche sorrisi e altri valori non meno importanti. L’incredibile storia che ci si cela dietro il gioco non fa altro che avvalorare la tesi di cui sopra: tutti dovrebbero giocarlo almeno una volta, anche solo per godere di momenti incredibili e di conoscere un quartetto davvero eccezionale.

Personaggi e narrazione

- La scrittura dietro ogni singola parola detta dai personaggi è perfettamente bilanciata e sensata: nulla è lasciato al caso. Ovviamente all’inizio non ci si rende conto di ciò che sta accadendo, e anche il finale A di gioco potrebbe non aiutare a capirci granché, ma completare i vari finali B, C, D e il nuovissimo E daranno una più chiara visione delle cose, sul perché alcuni personaggi hanno dei comportamenti, perché in determinati momenti accadono cose assurde. I momenti shock non finiranno presto, anzi, saranno il motore che spingerà il giocatore a voler completare ogni singolo parte del gioco.

Sistema di combattimento migliorato

- Sicuramente uno dei principali problemi che affliggeva l’originale opera di Yoko Taro. In questa remastered il sistema di combattimento è stato modellato sulla base dell’originale e dalle influenze di NieR: Automata. Il risultato è molto positivo, con una struttura più veloce e rapida, più istantanea e in linea con gli action-gdr moderni. Per quanto concerne le parate e le schivate, come già accennato, sono fruibili in maggiori circostanze e risultano essere un valore aggiunto e non più un'aggravante come lo erano in passato.

stile artistico e colonna sonora

- Mi ripeterò, ma è veramente impossibile non apprezzare la colonna sonora di NieR Replicant ver.1.22474487139.... Creata da Keiichi Okabe, ogni traccia è perfettamente bilanciata sul personaggio e mostra i suoi segni di forza e i suoi punti deboli con una perfetta sintonia, aiutata anche da cutscene e dialoghi veramente d’impatto. Rimanere folgorati è quindi alla base del gioco, grazie anche allo stile artistico decadente del mondo di gioco. I villaggi sono poveri e perlopiù atipici, ma anche le distese desertiche o collinari sono spesso decadenti, mostrando i resti di un passato ormai dimenticato, palazzi e edifici che sembrano raccontare tecnologie non più presenti o visibili, rendendo il tutto molto criptico.

Finalmente la lingua italiana

- Nel mercato occidentale il gioco arrivò soltanto con il doppiaggio e i sottotitoli inglesi. Chiunque all’epoca volesse giocarlo o conosceva bene l’inglese oppure doveva sperare in traduzioni scritte fatte da alcuni eroi del web, che hanno fatto questo senza profitto alcuno ma solo per amore del gioco. Oggi abbiamo finalmente un doppiaggio giapponese anche nel nostro mercato, ma soprattutto i sottotitoli italiani che aiuteranno chiunque a godersi il gioco al meglio, soprattutto nelle fasi in cui il gioco cerca di colpirci con dei colpi di scena.

Odio

Bello… ma non basta

- Quando fu annunciato NieR Replicant ver.1.22474487139... mi aspettavo maggiori miglioramenti e cambiamenti. Nel 2010 le cose che non andavano erano veramente troppe, e qui non sono poi troppo di meno. Migliorato lo stile visivo, migliorato il sistema di combattimento e delle animazioni per quanto concerne il movimento, ma tantissime altre strutture sono rimaste invariate. Cambiare zone richiederà sempre una porta invisibile con un caricamento, così come non sono stati aggiunti nuovi punti di viaggio rapido o ulteriori miglioramenti alla navigazione. Anche i menu sono rimasti identici e all’inizio possono essere un po’ confusionari. Inoltre, non è stato toccato nulla per quanto riguarda l’HUD del gioco, con la barra della vita e del mana prese di peso dall’originale, così come tutte le icone sulla minimappa o i segnali di interesse. Serviva una svecchiata anche qui.

Fetch quest e ripetitività

- Lo sappiamo bene che l’intento originale era quello di parodiare le quest di molti giochi dello stesso genere, così come voleva prendere in giro i giocatori che stanno lì a fare commissioni assurde come “devo portare un fiore alla mia fidanzata, lo faresti per me?”. Il problema è che questo sarebbe stato interessante se fosse stato fatto solo con alcune delle quest e non tutte, dove magari i dialoghi sprezzanti di Grimoire Weiss, che più volte ribadisce “perché facciamo queste commissioni così inutili e stupide che non ci danno nulla?”, potevano avere ancora più senso e magari essere più sprezzanti. Purtroppo, in questo lavoro di rimasterizzazione le missioni sono rimaste praticamente identiche, non sono state né modificate, né tagliate e né aggiunte. Ed è un vero peccato.

Tiriamo le somme

Rigiocare NieR Replicant ver.1.22474487139... è stata per me una gioia incredibile e mi ha fatto innamorare nuovamente del modo di fare di Yoko Taro e soprattutto delle atmosfere e delle incredibili scene della serie NieR. Il lavoro di rifacimento non è tra i migliori e sicuramente alcune scelte sono discutibili, come quella di tenere quelle tediose e insopportabili fetch quest, una struttura antiquata già nel 2010 e tante altre scelte infelici. Il voto rappresenta infatti anche “l’impegno” preso da Square Enix e Toylogic nel riproporre questo titolo sulla nuova generazione. Rimango però dell’idea che si tratti di un’epopea emozionante e valida, ed è per questo che, a prescindere, consiglio a tutti di recuperarlo.
8.0

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L'autore

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Personaggio particolare, simpatico e con la curiosità di un gatto. Cresciuto a pane e videogiochi, che ha scoperto nei primi anni di età, si è poi appassionato alla scrittura, alla filosofia e al cinema. Fedele al movimento multipiattaforma, che prima o poi metterà la parola fine alla console war.

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