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Blair Witch

Recensione - Blair WitchXbox One DigitalGame

A venti anni dall'uscita nelle sale del rivoluzionario The Blair Witch Project, i polacchi Bloober Team riprendono in mano questa terrificante storia e la trasportano in un videogioco Blair Witch appunto. Vediamo insieme di cosa si tratta!

Il Gioco

Chiunque ha giocato le opere di Bloober Team, Layers of Fear in primis, troverà non poche somiglianze giocando a questo nuovo titolo. Blair Witch mette il suo protagonista dinanzi ad un incubo sempre crescente, sempre più misterioso e soprattutto sempre più spaventoso, dove soltanto il coraggio e la determinazione possono spingere il giocatore a proseguire e trovare la soluzione a tutta quella lista di enigmi, talvolta utili anche per spezzare il ritmo e tentate di variare la forma. Il gioco è infatti un perfetto mix tra le vicende lineari ma inquietanti di Layers of Fear e di enigmi semplici ma funzionali presenti in >Observer_, fondendo il tutto in maniera piuttosto accattivante anche se non senza qualche problema. La trama di Blair Witch è un vero e proprio seguito dell’omonimo film uscito nel 2016, tra l’altro non particolarmente apprezzato dai fan veterani del primo capitolo, dimostrando che probabilmente la strega di Blair avesse poco da dire nel nostro presente.

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Il gioco ci mette nei panni di Ellis, un uomo dal passato particolare, una situazione sentimentale non propriamente stabile e un rapporto con il proprio lavoro che oserei definire “malsano”, ma non andrò oltre per non spoilerarvi nulla. All'inizio del gioco Ellis si ritrova nella foresta di Burkittsville insieme al suo fido compagno, il cane Bullet, vero co-protagonista dell’intera storia. Già dai primi minuti di gioco si respira un senso di vuotezza e inquietudine a causa di auto della polizia semi-abbandonate, degli scorci di luce ridotti al minimo e un silenzio disarmante. In questi primi istanti di gioco ci vengono insegnati i primi comandi: Ellis può innanzitutto prendersi cura del suo fedele cane accarezzandolo, sgridandolo, chiedendogli di cercare oggetti o strade oppure di restare vicino per non allontanarsi. Altri alleati di Ellis sono inoltre il suo walkie-talkie, un cellulare Nokia datato, uno zaino per l’inventario e una torcia, con altri oggetti che si aggiungeranno nel corso della storia.

MX Video - Blair Witch

Ellis è un ex poliziotto ed ex soldato tormentato da orribili visioni post-traumatiche a causa di ciò che ha vissuto e ciò che ha compiuto. Questo trauma ha leso in maniera importante i rapporti con la fidanzata, Jesse, con cui possiamo però parlare ogni tanto grazie al cellulare a nostra disposizione. Ogni tanto, durante il gioco, avremo la possibilità di utilizzare il cellulare per chiamare altra gente e fare conversazione con loro (vi consiglio di chiamare per circa una ventina di volte la pizzeria, non ve ne pentirete). Questa meccanica porta a vivere al meglio la profondità del personaggio di Ellis e del suo rapporto con Jesse, che non è proprio felice della sua avventura in quella foresta. Ellis è però in quel luogo per cercare un bambino scomparso, il giovane Peter, e anche per ricongiungersi con lo sceriffo Lanning, vecchio collega di lavoro e amico, insieme alla sua squadra di ricerca.

Le vicende ci porteranno a trovare una videocamera portatile che diventerà poi centrale nelle meccaniche di gioco: durante l’avventura ci capiterà infatti di imbatterci in alcuni enigmi uniti al ritrovamento di una videocassetta rossa, la quale una volta riprodotta sulla videocamera causerà l'alterazione della realtà in base a quello che avviene sul nastro. Se ad esempio durante la visione di una di queste cassette viene mostrato un particolare oggetto utile, questo si materializzerà proprio dinanzi a noi, anche se un attimo prima non c’era, oppure se siamo davanti ad una porta bloccata e nel nastro questa viene aperta e poi chiusa, basterà mettere in pausa nel punto in cui è aperta per trovarla aperta anche nella realtà. Si tratta di una meccanica assolutamente interessante ma comunque "pilotata" dal gioco, quindi non pensate di poter scegliere voi quali oggetti recuperare o quali cose far accadere. Oltre alle videocassette rosse ci sono poi quelle blu, che però non vanno a modificare la realtà. Queste sono utili maggiormente per comprendere l’ambiente intorno a noi, per avvisarci di particolari pericoli o per introdurci maggiormente nelle follie della strega di Blair.

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Per quanto concerne l’ambientazione, stavolta non ci troviamo in una casa chiusa come in Layers of Fear o in un labirinto mentale come in >Observer_, ma cerca di espandersi in modo anche ambizioso viste le non enormi risorse degli sviluppatori. Non a caso il team si è spesso lamentato della difficoltà incontrata nel rendere lo spazio della foresta accessibile e utile all’esplorazione sfruttando il sistema del loop. In alcune zone proseguire verso una direzione porta il giocatore a trovarsi nel punto di partenza, rendendo l’esplorazione a tratti inquietante esattamente come avviene negli altri giochi di Bloober Team, quasi come se fosse un marchio di fabbrica. Ma la foresta non è l’unico luogo di esplorazione, nonostante sia quello principale dell’intera avventura, anche ulteriori zone, prevalentemente oniriche, sono presenti.

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All’interno di questa foresta Ellis potrà trovare numerosi collezionabili interessanti, alcuni anche capaci di modificare il sentiero verso il finale: potremmo incorrere in bambole di legno, foto di vittime ignote, totem di Blair, spazzatura da raccogliere per essere ecologista e altri tipi di oggetti. Per quanto riguarda i pericoli, invece, questi non sono tantissimi e si presentano sotto l’aspetto di mostri ombra che possiamo annientare con la luce della torcia, mentre altri sono semplicemente da evitare strategicamente.

Amore

Bullet, il cane

- Vi basteranno appena pochi minuti per capire quanto sia importante Bullet in termini di gameplay e soprattutto di narrativa. Ciò che maggiormente colpisce di Blair Witch è proprio il rapporto che si crea tra il giocatore e quel cagnolone digitale: l’armonia e la sintonia tra il protagonista bipede e quello a quattro zampe rende tutta l’epopea più vera ed emozionante, capace di toccare quelle corde dell’animo molto sensibili, arrivando a capire sempre più quanta importanza abbia quel rapporto. Possiamo accarezzare così come sgridare Bullet, e questo comporterà degli ovvi cambiamenti in termini di resa e di fiducia. Ah, dategli da mangiare!

Componente psicologica

- Nonostante la trama di Blair Witch non colpisca per sceneggiatura né tantomeno per colpi di scena o altro, la componente psicologica assume invece un ruolo determinante che vi farà apprezzare maggiormente il tutto. Ellis è un personaggio tormentato dal suo passato, e questo lo scopriremo piano piano attraverso alcuni dialoghi, talvolta opzionali, così come tramite i rapporti che ha con la fidanzata o anche col suo cane.

Odio

Trama

- Ho trovato la storia veramente molto basilare e banale. L’incipit iniziale è la classica ricerca nella foresta, dalla quale però poi si devia senza troppe spiegazioni. Il rapporto conflittuale presente nel gioco è sicuramente interessante, ma il modo in cui è rappresentato nel contesto di tutta la trama è spesso confusionario. Inoltre fino ad un certo punto della trama si percepisce poco e niente, rendendo tutto nell’ultima mezz’ora prima dei titoli di coda. E su un titolo che dura massimo cinque ore, non è di certo accettabile.

Non fa paura

- Altro grave problema, forse quello principale del gioco, è che, per essere un gioco horror, non inquieta neanche un po'. Mi sono confrontato con conoscenti ed alcuni di voi lettori del sito, proprio per capire se fossi io a non spaventarmi oppure se il titolo avesse effettivamente questa pecca. Quasi tutti mi hanno confermato le stesse impressioni al netto di qualche jumpscare, peraltro davvero telefonati.

Noioso e poco valorizzato

- Dopo i primi quindici minuti di gioco avete più o meno visto tutto ciò che il titolo ha da offrire. Le meccaniche presenti non sono nemmeno così male, ma sono davvero poco valorizzate. La possibilità di usare il cellulare si limita a due o massimo tre volte, perché nella foresta – anche giustamente – non c'è campo. Ma anche quando questo è presente, oltre a chiamare Jesse per motivi talvolta anche di trama, il resto della rubrica o non risponde o è occupato. Il walkie talkie viene utilizzato praticamente allo stesso modo, solo quando lo richiede il gioco. Il sistema di loop mostra il fianco ad un'imperfezione evidente che destabilizza non poco la sospensione dell’incredulità. Il cane invece dovrebbe fare da braccio destro, peccato che spesso non risponda ai comandi o non aiuti veramente il giocatore come dovrebbe, anche se rappresenta sicuramente la meccanica meglio riuscita e anche più interessante. Inoltre il titolo soffre di una ripetitività disarmante e di tempi morti veramente inopportuni, che in un viaggio complessivo di quattro o cinque ore rappresentano un problema grave. Soltanto l’ultima mezz’ora tutto si risveglia e rende la progressione quantomeno più interessante e calzante.

Bug e imperfezioni

- Che i ragazzi di Bloober Team non siano dei maestri dell’ottimizzazione si era capito dai loro precedenti titoli, ma qui siamo di fronte ad una serie di problematiche che mostrano palesemente il fianco ad un tempo di sviluppo ridotto. Per far sì che il gioco uscisse in contemporanea con il 20° anniversario del film, il team avrà velocizzato non poco il processo di sviluppo. Due anni non sono bastati e questo si nota da, oltre che dai problemi già elencati, anche da una realizzazione tecnica molto al di sotto degli standard. Su Xbox One X il gioco soffre di rallentamenti vistosi e non riesce a mantenere frame-rate costante sui 30fps, il tutto in un mondo apparentemente vasto ma pieno di limitazioni con muri invisibili, porte invalicabili e scalini impossibili da superare, e una serie di bug come l’inventario degli oggetti non propriamente preciso, e oggetti che spesso non funzionano, principalmente il cellulare.

Tiriamo le somme

Personalmente ho trovato l’esperienza con Blair Witch a tratti tediosa e non molto coinvolgente. L’atmosfera è sicuramente carina, ma nulla che in altri titoli di questo tipo non si sia già visto. La trama ha buoni presupposti, ma purtroppo viene eccessivamente banalizzata e le meccaniche di gioco non introducono nulla di particolare tranne che per il cane, con il quale comunque si poteva fare molto di più. Se avete amato alla follia Layers of Fear o anche >Observer_, non posso sicuramente sconsigliarvi Blair Witch anche perché si tratta in effetti di un titolo in pieno stile Bloober Team, ma se questi titoli non vi hanno entusiasmato o anzi li avete addirittura abbandonati, Blair Witch non vi farà cambiare idea.
6.5

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L'autore

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Personaggio particolare, simpatico e con la curiosità di un gatto. Cresciuto a pane e videogiochi, che ha scoperto nei primi anni di età, si è poi appassionato alla scrittura, alla filosofia e al cinema. Fedele al movimento multipiattaforma, che prima o poi metterà la parola fine alla console war.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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