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Magic 2015: Duels of the Planeswalkers

Recensione - Magic 2015: Duels of the PlaneswalkersXbox One Xbox 360 DigitalGame

Puntuale come ogni anno, Wizards of the Coast rilascia la versione digitale di Magic: The Gathering anche su console. L'edizione di quest'anno è Magic 2015: Duels of the Planeswalkers, portando con sé alcune novità ma anche diverse critiche; eccovi quel che c'è da sapere sul gioco.

Il Gioco

A meno che non abbiate vissuto in una caverna negli ultimi 21 anni, avrete almeno sentito parlare di Magic. Il gioco di carte inventato nel 1993 dal matematico Richard Garfield è il più giocato nel mondo e ogni anno si aggiungono migliaia di nuovi giocatori. I motivi di questo successo sono molteplici, come il taglio strategico delle partite, l'enorme vastità di carte e combinazioni possibili, la bellezza delle illustrazioni e il divertimento che si prova giocando in compagnia. Tuttavia parte del perchè sempre nuove persone giocano a Magic, almeno negli ultimi anni, è anche grazie alla serie Duels of the Planeswalker, una versione più semplice e meno vasta di Magic Online, ma soprattutto l'unica ad arrivare su Xbox 360 e, prossimamente, anche su Xbox One.

Lo scopo di Magic 2015: Duels of the Planeswalkers è principalmente quello di introdurre i novizi nell'immenso mondo di Magic, e si può intuire fin da subito dal completo ed esaustivo tutorial, che oltre alle istruzioni testuali si avvale anche di una voce guida in italiano. Grazie alle spiegazioni passo passo chiunque potrà imparare le regole e le strategie base, arrivando infine all'esame finale in cui applicare tutto ciò che si è imparato in una partita e iniziare ad entrare nel vivo del gioco.

La Campagna ci vede visitare cinque piani del Multiverso (Innistrad, Zendikar, Ravnica, Theros e Shandalar), ognuno con cinque sfide di difficoltà crescente che culminano con un boss. Protagonista della storia è Garruk Cacciatore Spietato, ovvero il famoso Planeswalker affine al mana verde e di natura forte e gentile, ma che in questa versione è stato corrotto dal potere della malvagia Planeswalker Liliana Vess. Garruk si è quindi trasformato in una macchina assassina pronta ad uccidere tutti gli altri stregoni del Multiverso, e la prossima vittima saremo (neanche a dirlo) noi. Dopo aver scelto un colore per il nostro mazzo (o grimorio) iniziale dovremo anche decidere con quale altro mana mixarlo, ad esempio con combinazioni verde-rosso, verde-nero, verde-blu e via dicendo, il che potrebbe creare qualche antipatia per gli amanti dei mazzi monocolori.

Vincendo le varie battaglie si sbloccano delle bustine, ognuna contenente delle carte casuali con cui espandere e potenziare il grimorio in vista delle sfide più impegnative, ma solo la prima volta che si vince la partita del relativo piano.
Per ottenere altre si può accedere alla modalità “Esplora”, in cui semplicemente si continua a “grindare” bustine sconfiggendo i vari duelli, ma per chi vuole è possibile velocizzare il processo di sbloccamento delle carte. Ovviamente pagando. Nel Negozio si possono infatti acquistare con soldi veri bustine oppure comprare direttamente tutte le carte di una determinata espansione, il set completo oppure convertire carte normali in foil (quelle “brillanti” per intenderci).

Una grande critica che si è sempre fatta ai precedenti capitoli di era l'impossibilità di creare un mazzo da zero, difetto che è stato risolto in questo Magic 2015: Duels of the Planeswalkers. Finalmente potremo quindi sbizarrirci e creare il nostro grimorio personale scegliendo tra le oltre 700 carte disponibili (ovviamente da sbloccare), senza essere più limitati alla modifica di mazzi precostruiti. Interessante inoltre la sezione Extra, con delle rapide descrizioni dei vari piani del Multiverso e Planeswalker: chi è completamente estraneo al gioco naturalmente non diventerà un esperto, ma quantomeno otterrà una infarinatura iniziale che sicuramente invoglia ad approfondire il vasto tema del mondo di Magic. Ultima nota infine per il comparto grafico, che in un gioco di carte è l'ultima cosa che conta, e infatti la schermata durante le partite è estremamente minimalista, così come sono ridotte all'osso animazioni ed effetti speciali, che svolgono il loro dovere senza disturbare troppo la concentrazione dal duello.

Amore

Magic è sempre Magic

- Il fascino del gioco ovviamente risiede tutto nello stesso Magic. Profondità, tattica, strategia e un pizzico di fortuna rendono sempre avvincenti le battaglie, che grazie ad una IA abbastanza competitiva (ma non esente da errori grossolani) garantisce duelli sempre al limite e difficilmente scontati, specialmente a difficoltà Planeswalker.

Adatto a tutti i tipi di giocatori

- Come già accennato Magic 2015: Duels of the Planeswalkers è ottimo per i novizi che si vogliono avvicinare al gioco di carte, ma anche i più esperti sapranno sicuramente divertirsi, a patto di essere consapevoli che si tratta di un formato più leggero rispetto al vero Magic e con dei limiti di carte presenti. Se siete quindi giocatori navigati e sperate di poter ricreare il vostro Jund, Splinter Twin, o altri mazzi competitivi rimarrete delusi, siete avvisati.

Editor libero

- Ok, non potrete ricreare il vostro mazzo da torneo, ma almeno finalmente si ha la libertà di sperimentare e creare grimori a partire da zero, gestendo ogni singola carta. I comodi filtri inoltre permettono inoltre di avere subito una chiara visuale delle carte a disposizione, della curva del mana e altri settaggi, oltre alla possibilità di lasciare al gioco il compito di completare il mazzo come meglio crede se non vogliamo sforzarci troppo.

Odio

Un passo avanti, due indietro

- L'editor è sicuramente la novità di maggior rilievo in Magic 2015: Duels of the Planeswalkers, ma inspiegabilmente Wizards of the Coast continua, di anno in anno, ad aggiungere e poi togliere modalità di gioco. Niente più Sealed, Draft, Two-Headed Giants, Archenemy, Sfide e modalità che erano presenti nei precedenti capitoli. Un vero peccato, anche perchè in questo modo l'offerta del gioco risulta piuttosto povera, con la sola Campagna, Esplora e il multiplayer a tenerci occupati in classiche partite, senza praticamente nessuna variazione.

Shop invasivo

- La modalità Esplora è l'unico modo per ottenere bustine una volta finita la Campagna, ma prima di ottenere le oltre 700 carte disponibili passerà sicuramente molto tempo, rendendo l'operazione piuttosto noiosa. Si tratta di un sistema creato appositamente per invogliarci a sborsare altri soldi nello shop, e reso ancora più evidente dalla presenza di 42 carte “Premium” ottenibili unicamente acquistandole con moneta vera. Insomma, se volete completare la collezione dovrete per forza metter mano al portafoglio.

Duels… senza Planeswalkers

- Questo è un difetto che si portano dietro tutti i capitoli della serie: non c'è traccia delle carte Planeswalkers. Una mancanza non da poco, in quanto si tratta di carte dalla notevole potenza e influenza all'interno dei veri mazzi di Magic, e proprio ora che finalmente si aveva la possibilità di creare il proprio mazzo senza limitazione, alcune formule sono semplicemente impossibili da replicare senza la presenza della carte Planeswalkers. Peccato.

Menu lenti e confusionari

- I menu di gioco non convincono del tutto, risultando un po' troppo lenti (ogni sezione è rappresentata da una immagine che rallenta lo scorrimento) e soprattutto dispersivi, con sezioni e sottosezioni che potevano tranquillamente essere racchiuse in un'unica voce.

Tiriamo le somme

Magic 2015: Duels of the Planeswalkers ha il merito di aggiungere finalmente l'editor libero del mazzo, ma paradossalmente taglia le vecchie modalità di gioco alternative, rendendolo quindi il capitolo più povero da questo punto di vista. Rimane comunque inalterato il fascino della strategia del gioco di carte e la grande accessibilità per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo, ma la castrazione delle modalità, l'assenza (di nuovo) dei Planeswalkers e le microtransazioni invasive lo rendono un passo indietro rispetto al precedente capitolo. Speriamo nel prossimo anno di vedere un gioco finalmente completo.
6.0

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L'autore

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I videogame lo intrigano fin da piccolo nonostante il disappunto della nazi-mamma, che alla fine è costretta a cedere e sopporta anche la sua mania per i Comics, i Manga e il collezionismo di Limited Edition. Spera di farsi strada nel mondo del giornalismo videoludico iniziando nel dicembre 2011 a collaborare per MX, inoltre studia psicologia per cercare di capire il comportamento dei fanboy.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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