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Hitman HD Trilogy
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Recensione - Hitman HD TrilogyXbox 360Game

A pochi mesi di distanza dal ritorno della serie di Hitman, Square Enix stuzzica il pubblico amante degli stealth game proponendo in un’unica corposa raccolta i 3 precedenti titoli della serie - Silent Assassin, Contracts e Blood Money - rimasterizzando per l’occasione in alta definizione i primi 2, pubblicati per Xbox nel corso della scorsa generazione, e inserendo come bonus anche il recente Live Arcade Hitman:Sniper Challenge. Scopriamo insieme se queste vecchie glorie riescano ancora a reggere il confronto con il moderno Absolution.

Il Gioco

Mettiamo subito in chiaro le cose: Hitman HD Trilogy è una riproposizione fedele delle tre apparizioni dell’agente 47, pubblicate da Eidos tra il 2002 e il 2006. Gli sviluppatori di Io Interactive si sono limitati a traghettare nell’era dell’alta definizione tutta la saga di Hitman ad esclusione del primo capitolo pubblicato unicamente su PC, senza apportare modifiche alla struttura originale. Le trame, ben congegnate e coinvolgenti, scorrono fluide anche se la narrazione risulta meno raffinata rispetto agli standard attuali soprattutto confrontando i titoli della Trilogy con Absolution. L’assenza del titolo originale è abilmente compensata dalla presenza Contracts,che ripropone molte delle missioni incontrate nella primissima apparizione dell'Agente 47 seppur con qualche piccola variazione e permettono ai giocatori di comprendere facilmente l’intreccio delle vicende. Nei panni di 47 dovremo portare a termine numerose missioni in giro per il globo, che avranno sempre come obiettivo finale l’eliminazione di uno o più malcapitati bersagli. Ci ritroviamo quindi ad affrontare 3 titoli profondamente stealth, con un livello di difficoltà elevato rispetto agli standard moderni e con una giocabilità lenta e laboriosa, lontana anni luce da quella di un qualunque titolo action di oggi, compreso Hitman: Absolution.

Il gameplay, elemento fondamentale in produzioni di questo genere,è un mix di pianificazione, libertà di gioco e azione ragionata ed è l’unico aspetto a non risentire troppo del peso degli anni. Le possibilità di scelta offerte al giocatore sono infatti moltissime e permettono di affrontare ogni incarico secondo il proprio stile, decidendo di volta in volta non solo l’arsenale a nostra disposizione ma anche il percorso e la strategia da utilizzare per arrivare ad uccidere il bersaglio designato evitando, se possibile, di allertare il nemico con la nostra presenza. L’indicatore di attenzione di guardie e civili presente nell'hud di gioco reagisce ad ogni situazione anomala aumentando l’interesse nei nostri confronti e capiterà spesso di ritrovarsi sotto tiro semplicemente per un movimento troppo rapido o per un errore nello sfruttare un travestimento. Questo sistema, soprattutto nei primi 2 episodi, presenta alcune evidenti lacune nella gestione dell’intelligenza artificiale nemica che si rivela poco reattiva in alcune situazioni e troppo in altre. Un ulteriore esempio della complessità dei primi Hitman è rappresentata dalla totale assenza di checkpoint: l’unico strumento fornito per non dover ripetere dall’inizio le missioni è sfruttare uno dei salvataggi che abbiamo a disposizione, considerando che il loro numero varia in base alla difficoltà selezionata. Ai livelli più alti dovremo quindi decidere con molta attenzione dove e quando utilizzarne uno e questo contribuisce a rendere ancora più tattica l’esperienza.

Le mappe,ampie e ben congegnate,sono ricche di alternative ed è necessario sperimentare in ogni situazione percorsi, strategie e travestimenti differenti. La profondità e il livello di difficoltà offerti dai titoli sono ancora oggi sinonimo di soddisfazione e ripagano come allora dell’impegno richiesto, ma solo se decideremo di affrontare ogni incarico con pazienza ed attenzione, evitando approcci in stile John Rambo. Il sistema di controllo fedele all’originale è infatti poco adatto ad affrontare sparatorie in campo aperto, con i suoi movimenti lenti e l’abbondante uso di menu contestuali. E' quindi necessaria molta pratica per padroneggiarlo al meglio, anche considerando che nessuno dei titoli sfrutta a pieno le potenzialità offerte dal pad.

Se a livello di giocabilità i tre titoli proposti sono molto simili tra loro,con delle piccole eccezioni e miglioramenti in Blood Money, a livello tecnico le differenze tra le varie apparizioni sono evidenti. Anche in questo caso è ovviamente la penultima avventura di 47 ad essere la migliore, con un aspetto visivo accettabile e un reparto audio di tutto rispetto. Il passaggio in alta definizione non ha giovato ai primi due episodi, che risentono pesantemente degli anni trascorsi, presentandosi con un aspetto grafico decisamente datato. Il sistema di illuminazione, le texture in bassa risoluzione e i modelli poligonali spigolosi sono solo alcune delle numerose pecche messe in luce nel corso della prova ed evidenziano ancora di più il poco impegno riposto nella creazione di Hitman HD Trilogy. Anche il comparto audio di Silent Assasin e Contracts non brilla per qualità, con volumi poco omogenei e un ricorrente effetto metallico. Unico titolo in linea con gli standard grafici attuali è il recente Sniper Challenge, quasi un mini-gioco nel quale l’agente 47 veste i panni del “semplice” cecchino con meccaniche totalmente diverse da quelle classiche della serie.

Amore

Il fascino del killer silenzioso

- Impersonare un killer a contratto è un’esperienza unica e Hitman HD Trilogy propone in un’unica soluzione un’epopea stealth enorme che, se affrontata con lo spirito giusto, regalerà al giocatore molte ore di divertimento e tantissima soddisfazione. Muoversi silenziosamente nei vari scenari, sfruttando l’ampia libertà di azione e le numerose variabili al fine di sfuggire alle guardie ed uccidere il bersaglio, non è un’esperienza per tutti i palati ma chi si lascerà rapire dal fascino dell’agente 47 potrà godere di un titolo davvero appagante.

Longevità

- Come da tradizione della serie,ognuno dei titoli che compone questa collection unisce sapientemente un’elevata longevità e un’ottima rigiocabilità. Portare a termine la storia principale vi impegnerà per molte ore, soprattutto alle difficoltà più elevate. Aggiungiamo la possibilità di ripetere ogni missione tentando di migliorare la valutazione ottenuta o per sperimentare una strategia differente e moltiplichiamo il tutto per tre, ottenendo una durata globale decisamente al di sopra della media e ad un prezzo contenuto.

Impegnativo

- La serie di Hitman è sinonimo di difficoltà e la Hitman HD Trilogy richiede abbondanti dosi di impegno per essere portata a termine. Ci saranno concesse poche possibilità di errore e ogni passo falso ci vedrà obbligati a ripetere tutta o in parte la missione. Fortunatamente la soddisfazione per aver compiuto un’eliminazione silenziosa ripaga abbondantemente del tempo speso in cerca della tattica migliore.

Odio

Rischio frustrazione

- Uno dei tratti distintivi della serie di Hitman rischia da sempre di essere uno dei suoi punti deboli. Anche in questa occasione l’elevato grado di sfida rischia di spaventare i giocatori poco avvezzi al genere,che potrebbero trovare snervante il dover pianificare ogni singola mossa. Inoltre, la continua ripetizione in cerca della strategia giusta e alcune carenze nell’IA nemica rischiano di peggiorare la situazione, rendendo l’esperienza di gioco frustrante in alcuni contesti.

Azione lenta e ripetitiva

- Un killer si muove lentamente e la serie di Square Enix ha da sempre tentato di trasmette questa sensazione ai giocatori. Se 10 anni fa lo stile poteva risultare innovativo e godibile, ad oggi risulta macchinoso e poco immediato. I controlli non sfruttano appieno le potenzialità dei pad moderni,non permettono un’azione fluida ed è necessario ripetere allo sfinimento alcune sezioni per capire come uscirne indenni.

Il peso degli anni

- Il protagonista di Hitman invecchiando ha acquistato carisma ma purtroppo non si può dire lo stesso delle sue prime avventure. Silent Assasin e Contracts hanno subito un semplice aumento di risoluzione e si presentano a noi con un comparto tecnico decisamente superato da ogni punto di vista. Grafica, audio e controlli sono abbondantemente sotto la sufficienza e minano profondamente le potenzialità del titolo. Blood Money migliora un po’ la situazione risultando meno datato ma da solo non riesce a reggere il peso di tutta la collection.

Tiriamo le somme

Hitman HD Trilogy è un prodotto controverso. La ritrovata notorietà dell’Agente 47, le qualità storiche della serie e il fascino del protagonista stesso vengono purtroppo offuscate dal poco impegno profuso nella creazione di questa collection. Pad alla mano è evidente che sarebbero bastati pochi accorgimenti per rendere meno datata e “grezza” l’intera trilogia, rendendo il titolo godibile da tutti. La scelta di mantenere inalterato lo spirito originale è apprezzabile ma gli anni hanno reso la serie di Hitman quasi un prodotto di nicchia,almeno nelle sue prime apparizioni. Solo i super-appassionati del genere stealth e i fan più tenaci riusciranno infatti a superare gli evidenti limiti tecnici del titolo, godendo della profondità offerta da tutti gli episodi, mentre gli altri rischiano di ritrovarsi tra le mani un titolo frustrate e tecnicamente datato e dovrebbero probabilmente rivolgere altrove le loro attenzioni videoludiche.
6.5

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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