skate. - visto e provato in anteprima

Era l'ormai lontanissimo 2007 quando EA, visto l'incredibile successo della serie Tony Hawk’s Pro Skater, decise di rispondere ad Activision proponendo la loro visione dei giochi di skateboard con il primo, indimenticabile skate.. Era chiaro che la differenza principale era la ricerca di un maggior realismo, da non confondere con simulazione, proponendo un sistema di controllo assolutamente innovativo. Telecamera bassissima esattamente come nei DVD dell'epoca dedicati a questo sport ed il Flick-It, un gameplay basato interamente sull'uso delle levette, lasciando ai tasti la sola funzione dedicata alla spinta. Fu una vera e propria rivoluzione che andò a stravolgere tutto quello che rappresentavano i giochi dedicati a questa disciplina. Arrivammo al 2010 con Skate 3, un vero e proprio capolavoro, ma da lì in poi il silenzio più totale, sino ad ora!
Finalmente, ben quindici anni dopo, potremo rimettere le mani, o meglio i pollici, su una nuova iterazione di questa serie e partiamo dalle cose importanti: il 16 settembre il nuovo skate. sarà disponibile per tutti gratuitamente in Early Access. EA abbraccerà infatti anche per questa serie la formula del Free to Play, già foriera di grandi successi come Apex Legends, e supporterà inoltre il Cross Play ed anche la Cross Progression, garantendo un’esperienza assolutamente fluida tra tutte le piattaforme.
Diventa subito chiaro che, leggendo i termini “Free to Play” ed “Early Access”, non avremo a che fare con un classico gioco stand alone, ma bensì con la tanto vituperata formula del Live Service Game. Una scelta decisamente rischiosa, specialmente per la naturale allergia che una sostanziosa fetta di giocatori ha sviluppato nel tempo verso questa formula di gioco, ma anche potenzialmente di successo viste le idee alla base del progetto. I ragazzi di Full Circle infatti vogliono creare un sandbox in continuo sviluppo, un mondo virtuale dedicato interamente allo Skateboard, in continua evoluzione seguendo anche il feedback dei giocatori che già hanno aiutato a plasmarlo durante le fasi di testing a cui ho potuto partecipare.

A fare da sfondo a questo progetto sarà la città di San Vansterdam, o San Van per farla breve, un vero e proprio skate park urbano, dove tutto sarà a misura di tavola ed ogni angolo di questa bellissima località sarà perfetto per creare una linea spettacolare. La città sarà interamente esplorabile sin dal principio, senza posti da sbloccare, e l'esplorazione punterà molto anche sulla verticalità, visto che, scendendo dalla tavola, potremo correre ed arrampicarci praticamente ovunque per raggiungere zone in cui compiere le più folli acrobazie.
La progressione del gioco si baserà su un'enorme serie di missioni che ci faranno procedere nella storia, da compiere in solitaria o con un gruppo di amici. Ogni sessione di skate. infatti potrà contare sulla partecipazione di ben 150 giocatori contemporaneamente, permettendoci di vivere in un vero e proprio mondo virtuale dedicato allo skateboard. Naturalmente non ci saranno solo queste missioni; San Van ospiterà anche una serie di eventi a rotazione, oltre a diversi skate park disseminati per la città.
La formula del Live Service punta a creare un mondo vivo ed in continuo mutamento, cercando di mantenere l'interesse del giocatore sempre alto. Queste evoluzioni saranno rappresentate dalle classiche Season, che avranno una road map ben definita già da ora: nella prima stagione verranno introdotti nuovi trick come l'Impossibile e tutte le sue varianti, mentre nella seconda verranno introdotte novità come l'editor dei Replay, la Party Chat ed altri trick come il Darkslide. Avere sin da questo momento le idee ben chiare ed una programmazione articolata è decisamente un ottimo aspetto, fondamentale per la crescita di un Live Service.

Non potrà di certo mancare l'ormai classico Skate Pass, l'equivalente del Battle Pass tipico di ogni FPS online. Come ogni gioco Free to Play, anche skate. avrà bisogno di monetizzare, ma i ragazzi presenti alla presentazione sono stati chiarissimi sulla ferma volontà di evitare qualsivoglia tattica da Pay To Win. Ogni ricompensa presente nel Pass sarà sempre e comunque puramente estetica, senza mai portare alcun tipo di vantaggio a chiunque decida di comprarla. Avremo quindi nuovi capi d'abbigliamento per personalizzare il nostro avatar e nuove tavole, nuovi grip, ruote e così via.
La prima cosa che faremo non appena avvieremo skate. sarà infatti quella di creare il nostro alter ego digitale sfruttando l'editor. Partiremo scegliendo uno dei modelli predefiniti per poi personalizzarlo nel dettaglio, modificandone i tratti somatici, l'acconciatura e così via. Procedendo nel gioco sbloccheremo poi i negozi – visitabili di persona o consultabili dai menù – nei quali potremo spendere i crediti guadagnati per acquistare vestiti ed accessori dei marchi
più famosi.
Dal punto di vista dell'estetica, specialmente per quel che riguarda i personaggi, i ragazzi di Full Circle hanno chiaramente preso d'ispirazione lo stile che caratterizza Fortnite. Una scelta che ha fatto storcere il naso a parte della comunità, specialmente ai veterani della serie. Personalmente non ne faccio un problema particolarmente opprimente, ma gli sviluppatori hanno affrontato la questione sottolineando che anche un aspetto come questo potrà subire modifiche col passare del tempo per venire incontro alle richieste dei giocatori, evidenziando ulteriormente la natura di Early Access dell'intero progetto.

Il gioco si basa sul potente e flessibile motore grafico Frostbite. Gli sviluppatori stessi, alla domanda sul perché skate. ritorni proprio adesso, hanno risposto attribuendo il merito proprio al motore proprietario di Electronic Arts, definendolo uno dei motivi principali visto che ha reso possibile la realizzazione delle loro idee.
Nel mio piccolo posso assolutamente confermare la flessibilità del Frostbite; la build di gioco che ho potuto provare era disponibile nella sola versione PC tramite Steam e, pur avendo solo un banale laptop senza alcuna velleità da gaming, sono riuscito comunque a giocare senza alcun problema. Il gioco è riuscito a sorprendermi girando in maniera perfettamente fluida, quando la mia massima aspettativa era semplicemente quella di riuscire ad avviarlo! Per le considerazioni sull'aspetto tecnico dovremo quindi attendere l'uscita delle versioni per console, tenendo però in considerazione la natura di gioco in accesso anticipato.
Alla base del gameplay, ovviamente, non può che esserci il Flick-It, quel sistema che affida tutti i trick all'uso delle levette analogiche. Questo è stato uno degli aspetti che ha decretato il successo della serie e sono sicuro che lo farà anche con questo episodio, visto che riesce a coniugare alla perfezione la facilità di utilizzo per il giocatore principiante alla profondità che solo i veri Pro sapranno sfruttare a dovere.
Fortunatamente gli sviluppatori hanno messo a nostra disposizione la cosiddetta Skatepedia, un menù raggiungibile in qualsiasi momento in cui potremo vedere i movimenti da fare per compiere ognuno dei trick presenti nel gioco. Potremo inoltre sfruttare una particolare modalità “spettatore” per osservare i migliori giocatori e carpirne i segreti. La prima fase del gioco, ancor prima di raggiungere San Van, sarà rappresentata da un tutorial che ci insegnerà le basi di questo particolare sistema di controllo, preparandoci a godere fino in fondo di tutte le strade di San Vansterdam.

Questa prima prova di skate. su una build vicina a quella che sarà disponibile al lancio mi ha davvero conquistato, lasciando un’impronta più che positiva, soprattutto per il cuore pulsante del gameplay. Il sistema Flick It è una gioia per le dita, capace di riportare alla mente le soddisfazioni dei vecchi capitoli, con quella fluidità e precisione che fanno la differenza. Rispetto ad altri titoli dedicati a questa disciplina, qui il ritmo è più rilassato, quasi contemplativo, e si sposa alla perfezione con l’essenza autentica dello skateboard. San Vansterdam è un vero paradiso per gli skater: un immenso skate park a cielo aperto dove perdersi, sperimentare e creare linee da capogiro, con una libertà d’azione che ci permette di fare tutto quello che vorremmo poter fare con una tavola sotto ai piedi. Certo, resta da vedere come si comporterà il modello Live Service e se le tante belle promesse verranno mantenute; questo è un aspetto cruciale che potrebbe consacrare il gioco o metterlo in difficoltà. Per ora, però, l’ottimismo è alle stelle: skate. sembra avere tutte le carte in regola per regalarci grandi emozioni. Ci vediamo per le strade di San Vansterdam il 16 settembre!


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