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Song of Nunu: A League of Legends Story

Song of Nunu: A League of Legends Story - provato alla gamescom

Negli ultimi anni Riot Games ha lanciato diversi progetti legati all’universo di League of Legends, e tra questi troviamo anche Song of Nunu: A League of Legends Story, realizzato in collaborazione con gli iberici Tequila Works. Durante la gamescom 2023 abbiamo avuto modo di giocare per una mezz’ora in compagnia degli sviluppatori: ecco com'è andata!
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Quando sono andato allo stand di Riot Games per la presentazione di Song of Nunu: A League of Legends Story, ammetto che ero abbastanza teso. Questo perché ammetto una scarsa conoscenza del mondo di League of Legends, non rientra nei miei gusti di videogiocatore. Sono sempre stato tuttavia estremamente affascinato dalla lore e dai personaggi presenti, tanto che Arkane su Netflix è diventata immediatamente una delle mie serie preferite. Ho quindi accolto con gioia l’annuncio di Riot di voler espandere l’universo di LoL attraverso altri progetti e medium, e Song of Nunu: A League of Legends Story mi era sembrato uno dei più interessanti. Questo perché il gioco è stato affidato a Tequila Works, studio dietro alcuni giochi che ho particolarmente apprezzato come RiME e Deadlight. Ad accogliermi ho trovato sia un membro di Tequila Works che uno di Riot Games, e una volta preso posto alla postazione la prima domanda che mi hanno fatto è stata proprio quanto conoscessi League of Legends. Con un pochino di soggezione ho ammesso di non essere per nulla fan del gioco, ma di apprezzare invece l’universo narrativo e i personaggi. Ero convinto di aver appena fatto una mezza figuraccia considerato che uno degli sviluppatori era proprio di Riot Games, invece i due hanno sorriso e mi hanno detto “Perfetto, allora sei esattamente il tipo di giocatore a cui è rivolto Song of Nunu!”

MX Video - Song of Nunu: A League of Legends Story

I giochi di Tequila Works hanno infatti la caratteristica di avere un grande focus sulla narrazione e le emozioni che i personaggi possono trasmettere, e l’obiettivo di Song of Nunu: A League of Legends Story è avvicinare proprio i giocatori che sono interessati a questi elementi dell’universo di LoL, anche senza avere nessuna esperienza con il gioco originale. Come suggerisce il titolo, Song of Nunu: A League of Legends Story narra la storia del piccolo Nunu, uno dei Campioni presenti in LoL, e del suo viaggio alla ricerca della madre scomparsa. Ad accompagnarlo in questo viaggio ci sarà Willump, un enorme yeti dal cuore d’oro, e gli sviluppatori hanno specificato come il loro legame e la crescita personale saranno alcuni dei pilastri della narrazione. L’esperienza che il team ha voluto ricreare non è quella “classica” con i protagonisti che partono con un obiettivo fino ad arrivare a qualcosa di molto più grande come la salvezza del mondo, ma vuole essere un’esperienza molto più “intima” e introspettiva: Nunu è solo un bambino che vuole ritrovare sua madre, non un eroe predestinato.

Il fatto che Song of Nunu: A League of Legends Story sia un gioco che punta molto sull’aspetto narrativo non significa che il gameplay sia stato trascurato, e durante la mia prova ho avuto modo di giocare una delle prime fasi che fungono anche da tutorial. La coppia formata dal piccolo Nunu e dall’enorme Willump ha permesso agli sviluppatori di creare una certa varietà nel sistema di gioco, con lo yeti che sfrutta la sua stazza per i combattimenti corpo a corpo e l’esplorazione scalando pareti mettendosi in spalla il bambino, che invece può contare sui poteri magici del suo flauto. La musica è una parte fondamentale di Song of Nunu: A League of Legends Story, sia a livello narrativo sia di gameplay: i quattro dorsali del pad infatti sono associati a quattro note (ognuna con uno specifico simbolo), e nel corso della mia prova più volte ho trovato delle sezioni in cui dovevo suonare una canzone seguendo i simboli a schermo.

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Un’operazione non proprio semplice all’inizio, ma una volta memorizzato a cosa corrispondeva ogni tasto (comprese alcune combinazioni con simboli che rappresentavano due o più note premute insieme) sono riuscito a suonare le melodie richieste. Queste sezioni servivano per attivare meccanismi o sbloccare aree segrete e collezionabili sparsi per la mappa, anche se Song of Nunu: A League of Legends Story non è un titolo che punta ad avere mappe particolarmente grandi o complicate. Nel corso della partita gli sviluppatori mi hanno confermato che, nonostante la presenza di attività ed aree nascoste, non vogliono distrarre troppo il giocatore dalla sua missione principale, anche se l’esplorazione viene sempre ricompensata con oggetti o dialoghi che ampliano la lore e il background dei personaggi e del mondo di gioco.

Rimanendo in tema, Song of Nunu: A League of Legends Story è ambientato a Freljord, una delle regioni più ostiche e selvagge di LoL, caratterizzata da paesaggi innevati e tribù primitive. Durante la mia prova ho esplorato un’area ricoperta da neve e ghiaccio, ma gli sviluppatori hanno assicurato che ci saranno ambienti diversi, come foreste e vulcani. Per sopravvivere a in questo mondo ostile possiamo contare sulla forza fisica di Willump, che una volta preso in spalla Nunu può usare le sue possenti braccia sia per prendere a pugni i nemici che si parano sul cammino sia per arrampicarsi su alcune pareti. Oltre all'uso del flauto, Nunu può lanciare palle di neve utili per colpire dalla distanza, e unito alla magia di Willump i due generano un raggio congelante utile ad esempio per esplorare le zone ricoperte d’acqua creando delle piattaforme di ghiaccio, oppure congelare delle cascate per trasformarle in pareti scalabili. Il gioco quindi mescola action e platform con alcuni puzzle ambientali, il tutto condito da uno stile artistico dai colori molto accesi e cartooneschi.

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Nonostante il poco tempo ovviamente non mi abbia permesso di avere un quadro completo della storia i pochi minuti mi sono bastati per affezionarmi sia a Nunu che soprattutto a Willump, che anche senza l’uso della parola riesce a trasmettere perfettamente le sue emozioni e stato d’animo. In particolare quando si ha il controllo di Nunu (il gioco decide automaticamente quando far controllare un personaggio o l’altro) ho trovato adorabile come Willump abbia un proprio comportamente autonomo e non si limiti a seguirci e basta, ma ad esempio decida di allontanarsi per giocare con un animaletto, ci chiami per indicarci un segreto o cerchi comunque di comunicare in qualche modo, rendendolo un personaggio vivo e con cui legare. Gli sviluppatori hanno comunque confermato che nel corso dell’avventura ci saranno anche altri volti noti ai giocatori di LoL, alcuni come semplici cameo mentre altri avranno un ruolo attivo nella storia.

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Durante la mia prova Song of Nunu: A League of Legends Story non mi è sembrato un gioco particolarmente rivoluzionario nelle meccaniche o impressionante tecnicamente, ma un titolo con tanto cuore, e su questo Tequila Works è sempre una garanzia. Al momento Song of Nunu: A League of Legends Story non ha ancora una data di uscita, anche se la finestra di lancio è fissata per l’autunno 2023, quindi non dovrebbe mancare molto, ma si tratta di un titolo da tenere d’occhio sia per i fan sia per chi vuole avvicinarsi alla lore pur non avendo mai giocato a LoL.

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L'autore

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I videogame lo intrigano fin da piccolo nonostante il disappunto della nazi-mamma, che alla fine è costretta a cedere e sopporta anche la sua mania per i Comics, i Manga e il collezionismo di Limited Edition. Spera di farsi strada nel mondo del giornalismo videoludico iniziando nel dicembre 2011 a collaborare per MX, inoltre studia psicologia per cercare di capire il comportamento dei fanboy.

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