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Tekken 8
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Tekken 8 - provato alla gamescom

Oltre a svelare la sua data d'uscita in uno splendido trailer, Tekken 8 era presente alla gamescom anche in forma giocabile per la stampa: non ci siamo quindi lasciati sfuggire l’occasione di passare dagli amici di Bandai Namco per mettere le mani sul gioco e sfidare quante più persone possibile per capire al meglio cosa ci aspetta in questo nuovo capitolo del Torneo del Pugno di Ferro. Eccovi le nostre prime impressioni!
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La presentazione privata di Bandai Namco si è aperta una piccola sala dove ci sono stati mostrati alcuni trailer e filmati di tutti i loro giochi presenti in fiera, tra cui Tekken 8. Purtroppo, a differenza di altri titoli non ci è stato mostrato nulla di esclusivo, se non lo stesso identico video mostrato durante la Gamescom Opening Night Live, dove oltre a rivelarci la data di uscita fissata per il 26 gennaio 2024 e confermare la presenza di 32 personaggi al lancio, è stata rivelata anche la nuova modalità Arcade Quest. Si tratta di un contenuto single player in cui potremo esplorare una sala giochi arcade nei panni di un avatar personalizzabile, e nel filmato si nota come potremo sfidare altri giocatori in tornei con tanto di commentatori come se fosse un evento di eSport. Purtroppo non ci sono stati forniti dettagli su questa modalità, anche se l’impressione è che sia qualcosa di molto simile a quanto visto recentemente in Street Fighter 6, ma dovremo aspettare l’uscita (o una nuova prova) per confermare o smentire questa impressione.

MX Video - Tekken 8

Dopo esserci rinfrescati la memoria con il trailer, finalmente abbiamo avuto modo di provare con mano il gioco in qualche partita, anche se unicamente in modalità Versus 1 vs 1. Il roster a disposizione era di 16 lottatori, ovvero la metà di quelli che saranno presenti al lancio, e si trattava di tutte vecchie conoscenze, per cui non c’è stato modo di provare qualche new entry come la peruviana Azucena. Tra i lottatori disponibili invece c’erano Jin Kazama, Bryan, Kazuya, Paul, King, Lars, Jack 8, Nina, Leroy, Lili, Xiaoyu, Asuka, Hwoarang, Claudio & Marshall Law, e la mia scelta per la prova è ricaduta spesso su quest’ultimo essendo il mio main character da anni. Pad alla mano la sensazione è di essere subito a casa, e con piacere ho notato che alcune delle combo sono rimaste identiche al precedente capitolo (compresa quella da 10 colpi), per cui è bastato poco per riprendere il ritmo. Non ritroviamo però solo mosse note, infatti sia Law che gli altri personaggi sfoggiano delle mosse e combo totalmente inedite, ma è apprezzabile non dover ricominciare da zero per usare un personaggio a cui siamo affezionati. Basta uno sguardo al menu di pausa per vedere tutte le varie combo a disposizione per rendersi conto che Tekken 8 rimane un picchiaduro all’apparenza semplice ma che richiede un grande studio e allenamento per sfruttare al massimo le potenzialità di ogni personaggio, e dopo aver visto come sia Street Fighter 6 che Mortal Kombat 1 si siano impegnati a rendere i tutorial e gli allenamenti per le combo il più esaustivi e interattivi possibili la speranza è che anche Tekken 8 abbia qualcosa di simile.

Anche su questo al momento non si può rispondere, ma quello che che possiamo dire con certezza è che anche Bandai vuole cercare di rendere Tekken 8 il più accessibile possibile anche per i neofiti. Tramite la pressione del dorsale sinistro, infatti, in qualsiasi momento si può cambiare la configurazione dei comandi nella versione semplificata, facendo comparire a schermo un piccolo box con una serie di input semplici da eseguire (come tre volte triangolo) per eseguire delle combo o mosse speciali che altrimenti richiederebbero comandi più complessi. Le opzioni sono abbastanza limitate e durante la mia prova non mi è sembrato sbilanciassero troppo la partita, anche perché vista la quantità di combo possibili affidarsi unicamente a quelle semplificate difficilmente porterà al successo contro giocatori più esperti, ma sicuramente è un ottimo incentivo per chi agli inizi ha ancora difficoltà con il tempismo degli input e può comunque divertirsi senza troppe pretese.

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La vera novità tuttavia è rappresentata dall’Heat System, ovvero una barra che si carica mandando a segno i colpi, e una volta riempita si può attivare manualmente con il dorsale destro oppure automaticamente dopo alcune mosse speciali contraddistinte dall’icona Heat Engager. In questo caso subito dopo il colpo il personaggio viene circondato da un’aura bianca ed esegue uno scatto (Heart Rush) e fino a che l’indicatore non si svuota infligge più danni ed è più veloce. Questo permette l’esecuzione di combo che normalmente non si concatenerebbero tra loro, aprendo così la strada a strategie inedite che i giocatori migliori sapranno sicuramente sfruttare al massimo. Con il poco tempo a disposizione non c’è stato modo di riuscire ad apprezzare al meglio l’Heat System, ma è qualcosa che andrà analizzato con la dovuta calma e soprattutto pratica. È chiaro tuttavia come lo scopo di questo sistema sia premiare l’aggressività e scoraggiare tattiche troppo difensive per rendere gli scontri più adrenalinici e veloci. Durante lo stato di Heat infatti anche gli attacchi normali infliggono comunque un piccolo quantitativo di danni (chip damage), mentre quelli che vanno a segno rallentano lo svuotamento della barra. Più si attacca e più si può mantenere attivo lo stato, oppure si può decidere di consumare completamente la barra per una mossa speciale potenziata in grado di infliggere gravi danni. Quando la salute scende alla soglia critica infine torna lo stato di Rage, dove le statistiche sono aumentate oppure si può utilizzare una spettacolare Rage Art in grado di ribaltare le sorti di un match.

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La spettacolarità è evidenziata anche dallo splendido comparto tecnico, e il passaggio ad Unreal Engine 5 si sente tutto. I modelli appaiono impressionanti per la quantità di dettagli, come ad esempio le vene in evidenza e i muscoli tesi di Law, oppure le stravaganti capigliature o le piume dell’ala demoniaca di Jin. Anche gli scenari colpiscono per quantità di dettagli e profondità visiva, oltre ad alle interazioni con cui possiamo “cambiare stage” se riusciamo a sbattere l’avversario in alcune specifiche aree, ad esempio facendolo cadere da una balconata o sfondando un muro. Si notava tuttavia come fosse una build ancora non definitiva per qualche problema di scatti durante la selezione del personaggio o texture non pulitissime, ma mancano ancora alcuni mesi all’uscita per far arrivare il gioco nei negozi in forma smagliante.

Durante la mia prova, comunque, mi sono divertito molto ed ho apprezzato il fatto di trovarmi subito a casa con mosse che già conoscevo; non vedo l’ora di approfondire le possibilità dell’Heat System e vedere quanto l’approccio più aggressivo influenzerà il ritmo degli scontri, soprattutto a livelli alti, così come se il sistema di comandi semplificati riuscirà a rendere il gioco più accessibile a chi si avvicina alla saga per la prima volta. C’è ancora molto da scoprire su Tekken 8, soprattutto per quanto riguarda i nuovi personaggi e le modalità single player, non resta quindi che attendere il 26 gennaio per l’uscita del gioco completo!

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L'autore

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I videogame lo intrigano fin da piccolo nonostante il disappunto della nazi-mamma, che alla fine è costretta a cedere e sopporta anche la sua mania per i Comics, i Manga e il collezionismo di Limited Edition. Spera di farsi strada nel mondo del giornalismo videoludico iniziando nel dicembre 2011 a collaborare per MX, inoltre studia psicologia per cercare di capire il comportamento dei fanboy.

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