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img Edge of Eternity

Edge of Eternity - visto in anteprima

Il terzo e ultimo titolo mostratoci al recente Showcase ID@XBOX è Edge of Eternity, ispirato ai classici JRPG del passato e dotato di alcune caratteristiche davvero interessanti tra cui un sistema di controllo ibrido studiato per accontentare sia i giocatori più tattici che gli amanti dei combattimenti più serrati. Scopriamo insieme cos'abbia in serbo per noi l’ultima fatica di Midgar Studio!
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Se dovessi descrivere Edge of Eternity nel modo più diretto possibile, direi che si tratta di un F-JRPG, ovvero di un gioco di ruolo in stile orientale, ma sviluppato da una software house francese. Questa particolare combinazione si traduce in un GDR che abbraccia tutti gli elementi fondamentali del genere al quale appartiene, come il character design molto ispirato e la presenza di una trama che coinvolge la salvezza di un mondo, ma che non ha paura di osare introducendo una serie di elementi più “occidentali” e raccontando l’intera vicenda dal punto di vista di due fratelli che lottano solo per trovare la cura a una misteriosa malattia. A fare da filo conduttore tra tradizione e innovazione c’è la grande passione degli sviluppatori per titoli come Breath of Fire, Lost Odyssey e Xenogears ma, soprattutto, la volontà di creare un gioco al passo coi tempi e in grado di accontentare tutti gli amanti dei JRPG. E’ con queste precise parole che Guillaume Veer, Producer e Narrative Designer del gioco, ci presenta il titolo prima di entrare dal vivo nella dimostrazione.

MX Video - Edge of Eternity

Edge of Eternity è ambientato nel mondo di Heryon e, come detto, racconta la storia di due fratelli, Daryon e Selene, e del loro viaggio alla ricerca di una cura per una terribile malattia conosciuta come “Corrosione”. Sono stati gli “Archelites”, una misteriosa razza di alieni invasori, a diffondere il morbo su Heryon nel tentativo di volgere le sorti della guerra a proprio vantaggio, ma senza ottenere il risultato sperato. Gli abitanti del pianeta infatti si sono riorganizzati e lottano strenuamente per respingere gli invasori. Daryon è uno degli eroici soldati che combattono in prima linea, ma proprio nel momento in cui è chiamato a dimostrare il proprio valore attraverso un sacrificio si vede costretto a compiere una scelta che avrà ripercussioni sul suo destino e sulle sorti dell’intero pianeta. Sono queste le premesse narrative dalle quali prenderà il via un’avventura ricca di sfaccettature e di colpi di scena che, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori, saprà tenere impegnati i giocatori per 40/50 ore senza particolari difficoltà. Una promessa molto ambiziosa e che si basa, oltre che su una trama epica, su tre elementi fondamentali: l’esplorazione, il sistema di combattimento e le meccaniche di crafting

Edge of Eternity propone infatti un vasto mondo liberamente esplorabile, nel quale trovano spazio oltre 15 tipologie di ambientazioni differenti come spiagge, foreste, villaggi di varie dimensioni, città industriali, montagne innevate e molte altre ancora. Nel corso della prova abbiamo potuto ammirare brevemente una palude devastata dalla guerra e dalla corrosione, ma anche una verdeggiante area situata nei pressi di villaggio costiero ed entrambe hanno dimostrato una discreta caratterizzazione. Purtroppo non abbiamo avuto modo di saggiare con mano l’effettiva estensione delle due aree, ma la distanza visiva e i brevi scorci di mappa intravisti durante la presentazione fanno ben sperare anche sotto questo punto di vista. A confermare, seppur solo in parte, questa sensazione ci pensano poi i portali dedicati al viaggio rapido, che permettono ai nostri valorosi personaggi di spostarsi rapidamente da un’area all’altra, e i Nekaroo, dei giganteschi animali con fattezze feline che possono essere utilizzati per muoversi più rapidamente all’interno delle ampie regioni presenti nel titolo. I Nekaroo rivestiranno inoltre un ruolo importante durante l’esplorazione, perché possono fiutare tesori e aiutarci a individuare persone o oggetti in alcune specifiche missioni.

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Conclusa la panoramica dedicata al mondo di gioco, il focus si sposta sul sistema di combattimento, che miscela le caratteristiche dei GDR in tempo reale con quelle dei giochi a turni. La gestione degli scontri prevede un party composto da un massimo di 6 unità e viene gestita attraverso una griglia esagonale, sulla quale è possibile posizionare e muovere i personaggi sia prima che durante gli scontri, così da modificare la loro resa sul campo di battaglia, posizionare trappole e/o dare vita a manovre avvolgenti per colpire alle spalle gli avversari o per distogliere la loro attenzione dai personaggi più vulnerabili in quel momento. Muovendosi sul campo di battaglia, i membri del party potranno inoltre sfruttare a loro vantaggio alcuni elementi dello scenario. Durante la prova abbiamo visto uno dei guerrieri raggiungere una balista e usarla per infliggere ingenti danni a un Metacarnissimus, una gigantesca creatura corazzata dotata di pericolose chele. A detta degli sviluppatori, Edge of Eternity offrirà al giocatore una vasta gamma di armi da assedio con cui interagire, così da rendere più vari gli scontri. Da quanto sappiamo, anche le condizioni atmosferiche andranno a influire sullo svolgimento delle battaglie, ma non sono purtroppo stai rivelati altri dettagli riguardo a questo aspetto durante la prova . Per il resto, Edge of Eternity si presenta come un JRPG di stampo molto classico. Ci sono i punti salute, i punti MP e ogni personaggio dispone di attacchi e abilità specifici per la propria classe.

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A rendere le cose più interessanti ci pensano però il crafting, attraverso cui sembra sarà possibile creare tantissime parti di equipaggiamento diverse, e un sistema di potenziamento basato su combinazioni di cristalli magici. Nel corso dell’avventura, il giocatore avrà infatti modo di raccogliere delle pietre dotate di specifiche caratteristiche, che potranno poi essere utilizzate per migliorare le abilità di un personaggio o finire incastonate nelle armi, così da alterarne le caratteristiche base. Ogni cristallo possiede delle proprietà specifiche, che possono anche essere combinate tra loro per dare vita a combinazioni di effetti in grado di modificare radicalmente le statistiche di un personaggio o i danni causati da un’arma. Questa meccanica, affiancata a una gestione del loot che prevede una certa dose di casualità solo per quanto riguarda i cristalli, amplia notevolmente le possibilità di personalizzazione a disposizione del giocatore, contribuendo a rendere ancora più profondo e stratificato il gameplay alla base di Edge of Eternity. Come sempre, è praticamente impossibile valutare la bontà e il bilanciamento di sistemi simili con una dimostrazione di pochi minuti, ma l’impressione generale è sicuramente positiva.

Il merito di questo risultato è, in parte, sicuramente dovuto al peculiare percorso di sviluppo portato avanti dalla software house francese. Edge of Eternity è in lavorazione dal lontano 2013 e già da due anni è disponibile in Early Access su PC. Nel corso del tempo, il team di sviluppo è cresciuto passando dai 4 elementi originali ai 15 sviluppatori attuali, e lo stesso è successo al gioco, che negli ultimi mesi ha subito numerose modifiche e miglioramenti basati proprio sui feedback inviati da chi lo ha provato in accesso anticipato. Lo sviluppo prolungato di Edge of Eternity ha sicuramente influito anche sulla sua componente tecnica, che da quanto visto durante la dimostrazione alterna alti e bassi. I modelli dei personaggi, le creature di Heryon e le ambientazioni mettono infatti in mostra una buona qualità, seppur senza stupire particolarmente per quanto riguarda il livello di dettaglio generale, mentre le animazioni e gli effetti speciali legati alle magie mi sono sembrati molto meno rifiniti. Ottime sensazioni arrivano invece dalla colonna sonora originale, che può contare sulla collaborazione del leggendario compositore Yasunori Mitsuda, che in passato ha curato le OST di titoli come Chrono Triggers, Xenogears e Chrono Cross.

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A conti fatti sembra quindi che Edge of Eternity, con il suo mix di elementi, possa tranquillamente ritagliarsi il proprio spazio nel cuore degli amanti del genere JRPG e accontentare sia gli amanti degli scontri strategici sia i giocatori più interessati all’esplorazione e all’azione. A fare la differenza sarà, come spesso accade nei titoli di questo tipo, la trama. Se la sceneggiatura manterrà tutte le promesse e sarà supportata in modo adeguato dal gameplay, a fine anno potremmo davvero ritrovarci tra le mani un JRPG capace di regalare tantissime ore di divertimento. L’uscita del titolo su Xbox, con ingresso diretto nel catalogo Game Pass, è infatti prevista per la fine del 2021 e sarà preceduta dal rilascio della versione finale su PC, pianificato per il mese di Giugno.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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