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img Splinter Cell: Blacklist
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Anteprima - Splinter Cell: Blacklist

Molte delle critiche post-E3 emerse l’anno scorso riguardavano titoli accusati di aver tradito la loro natura originale, modificando alcuni aspetti fondamentali del gameplay. Nell’occhio del ciclone era finito pure Splinter Cell: Blacklist; l’idea che Sam Fisher potesse liberarsi di alcuni terroristi di guardia ordinando un bombardamento aveva fatto implodere gli occhi dei puristi del genere stealth. Ormai però sono uscite molte più informazioni sul titolo, offrendoci un quadro complessivo più chiaro: riordiniamo i dati intel in nostro possesso, cercando di anticipare le mosse di Fisher per capire se sia davvero un traditore del gameplay che lo ha reso famoso.
Immagino il presidente degli Stati Uniti che una mattina si sveglia, si mette la vestaglia (rigorosamente rossa e lucente, da leader mondiale) e si accomoda al bancone della cucina della Casa Bianca per spararsi un bel macchiatone. Giornale alla mano si sta godendo il suo rito mattutino quando una guardia, una di quelle con auricolare e occhiali da sole anche di notte, si avvicina e con fare sommesso lo informa che il Third Echelon non esiste più. Ora, questo presidente è arrivato alla guida del più grande paese occidentale perché uomo dalla mente pronta, e prima di lasciarsi prendere da un eventuale panico vuole avere tutte le informazioni del caso. “È stato Fisher, Sam Fisher. Praticamente da solo. Ha scoperto che i vertici erano corrotti e ha smantellato il Third Echelon” è la risposta. A questo punto il suo genio politico esplode in una soluzione tanto logica quanto perfetta: “Bene. Create il Fourth Echelon e metteteci lui al comando. Ora se permette avrei un macchiatone da finire prima che diventi freddo. Buona giornata.”

Anche se è difficile credere che le cose siano andate realmente così, è il macchiatone che tradisce, la storia alla base di Splinter Cell: Blacklist ha tutti gli elementi appena descritti: Fisher, in Convinction, ha vinto la sua guerra contro il Third Echelon e non ha affatto perso la voglia di combattere, di mettersi in gioco contro i nemici dell’America. Per questo accetta la guida del Fourth Echelon, nuova organizzazione di spionaggio mondiale con poteri che molto spesso escono dai confini delle leggi governative. Ma nemmeno il tempo di mettere sulla scrivania la foto della figlia ritrovata, che il brizzolato Sam viene sparato in giro per il mondo nel tentativo di fermare una nuova minaccia su scala globale: The Engineers. Si tratta di una cellula terroristica che, in un certo senso, prende spunto proprio dalle azioni di Fisher. Se lui ha smantellato il Third Echelon loro si pongono come obbiettivo quello di annichilire in toto la presenza militare degli Stati Uniti in giro per il mondo. Il tutto tramite attacchi informatici ad una serie di posizioni chiave che vanno a comporre una lista nera: la Blacklist.

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Queste premesse influenzano la trama quanto il gameplay in generale. Infatti, il nuovo ruolo di Sam Fisher offre una maggior varietà all’interno del gioco data dall’essere a capo delle operazioni che si andranno a compiere. La nostra spia preferita non è più un soldato che obbedisce agli ordini calati dall’alto, ma il mandante, l’organizzatore e l’esecutore. Nonché giudice, giuria e boia.
Nonostante ci sia una storia principale a collegare tutte le vicende del gioco, sarà possibile affrontare le missioni in ordine sparso. Sia le principali che le secondarie, delle quali alcune saranno pensate principalmente per la cooperativa. Il tutto sarà gestibile dal Paladin, un aereo militare che svolgerà il ruolo di hub centrale e base operativa del Fourth Echelon. Qui sarà anche possibile migliorare il proprio equipaggiamento, le abilità di Fisher e l’attrezzatura del suo team spendendo le risorse accumulate durante le missioni: un alto grado di personalizzazioni che, nelle intenzioni degli sviluppatori, vuole restituire l’idea di essere al comando del 4th Echelon.

Calmo come acqua stagnante...

...silenzioso come un fantasma, letale come una pantera o casinaro come un tagliaerba. Dopo aver visto il contorno, ora non manca che speculare sulla portata principale: il gameplay puro. Come già detto, Sam Fisher è ora il comandante supremo dell’organizzazione che prima lo usava come una pedina. Non dovrebbe stupire quindi se ogni tanto si prende qualche libertà in più durante le missioni. Arrivato di fronte ad una porta blindata, presidiata da quattro ceffi tanto armati da avere pure le sopracciglia potenzialmente letali, potrebbe strisciare nei condotti d’aria della casa affianco per infilarsi nella cantina, passare dalle fogne, aspettare che passi una guardia per poi attaccarsi alla grondaia, strisciare sul soffitto e superare il tutto in silenzio. Oppure aprire una comunicazione radio e ordinare un bombardamento a tappeto della zona e passare sui cadaveri carbonizzati intonando un “Trollololo…” mica da ridere. Sarà il giocatore a decidere come comportarsi, e se nei mesi passati alcuni video di gameplay hanno mostrato il lato più sparacchino, non significa che quello stealth sia stato rigettato. Le tre parole d’ordine sono: Assaltatore, Fantasma o Pantera. Il giocatore che non ha paura di disturbare i vicini potrà lanciarsi all’assalto dei drappelli nemici e mazzuolarli, mentre il pacifista avrà tutti i passaggi a disposizione per poter superare lo stage di gioco senza farsi vedere. Infine, i più inclementi potranno vagare per l’area della missione reclamando vittime nel silenzio tipico dell’oscura mietitrice. I tre stili saranno ugualmente validi e impegnativi allo stesso modo. Non s’illuda il fan di Rambo: partire armati di fucile d’assalto per fare bisboccia ai danni dei nemici non sarà una passeggiata, i nemici risponderanno prontamente al fuoco e, con la dovuta cura, spediranno il nostro uomo a cenare nell’Ade. Lo stesso vale per i Fantasmi e le Pantere, due stili di gioco che richiederanno la massima concentrazione e capacità di adattamento e osservazione. Insomma, Ubisoft Montreal ha sviluppato il titolo pensando a tutti i possibili percorsi ma non per questo ha facilitato uno rispetto all’altro. Starà poi alla prova dei fatti confutare o meno tali promesse. C’è comunque da dire che se dovessero essere mantenute, il ritorno di Splinter Cell sarà potenzialmente in grado di accontentare tutti gli aspiranti agenti segreti, indipendentemente dal loro stile di gioco.

Nota a margine sulla varietà delle missioni proposte, con location che spazieranno da Bengasi a Londra, dove ordinare un bombardamento potrebbe risultare controproducente.

MX Video - Splinter Cell: Blacklist


Sam, non sei solo. Quindi occhio!

Già si è accennato alla presenza di alcune missioni da giocarsi in co-op, ma Splinter Cell: Blacklist offrirà anche il multiplayer competitivo con una modalità già vista in passato e ampiamente apprezzata per lo stile offerto. Si tratta di Spie vs Mercenari, un tipo di partita multiplayer che mette un manipolo di spie a fronteggiare una squadra di mercenari pesantemente armati. Le spie dovranno rubare, attivare… insomma, avranno un obiettivo preciso. I Mercenari dovranno evitare che ci riescano. La particolarità di questa modalità sta nel fatto che mentre gli agenti segreti giocheranno con la visuale in terza persona tipica della serie, i mercenari vagheranno per le arene di gioco con visuale da FPS. Uno scontro di punti di vista e di luci e ombre, due condizioni che favoriranno una o l’altra squadra. Immaginatevi di essere un mercenario: mira più precisa e veloce grazie alla visuale in prima persona, armi particolarmente letali e… il nulla dietro la testa. La visuale in prima persona è potenzialmente in grado di generare quel fastidioso senso di scomodità nel momento in cui si percepisce del movimento dove non si può guardare. Valor contrari per le spie, che a fronte di una maggiore mobilità, anche in verticale, nulla potranno contro la potenza di fuoco nemica nel caso di uno scontro diretto.

È comunque probabile che siano rivelate altre modalità nei prossimi mesi, come il classico deathmatch o partite ad obbiettivi da farsi spie contro spie a colpi di gadget e passi felpati.

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Stare al buio in Agosto sarà più pericoloso

Inserire nuovi elementi all’interno della serie non è inusuale per Splinter Cell. Basti pensare ai cambiamenti avvenuta dal Chaos Theory al Convinction, passando per il Double Agent. Quello che rende interessante Splinter Cell: Blacklist è la volontà di combinare le diverse anime incarnate negli ultimi anni da Sam Fisher per unirle in un solo titolo, lasciando poi al giocatore la decisione finale, quella che caratterizza e definisce il divertimento allo stato puro. Se tali opzioni risulteranno ben bilanciate e proposte con intelligenza, Splinter Cell: Blacklist potrebbe rivelarsi un nuovo, meraviglioso, inizio per una delle serie più amate delle ultime due generazioni. Sam Fisher e Co. Saranno sotto giudizio a partire dal 22 Agosto, ma noi non mancheremo di aggiornarvi con nuove impressioni e informazioni sulla nuova fatica Ubisoft a breve, durante l’E3 di Los Angels.

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L'autore

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Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

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