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RUSE
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Ruse - Anteprima hands-on

Negli utlimi anni abbiamo assistito a diversi tentativi, più o meno riusciti, di adattare il genere strategico ai controlli tipici del mondo console. Ubisoft ci aveva già provato con l'originale EndWar ed ora porta in campo RUSE, spostando l'attenzione sulle battaglie della Seconda Guerra Mondiale ma continuando a perseguire la strada dell'innovazione. Abbiamo potuto mettere alla prova il gioco grazie ad una versione preliminare inviataci dall'editore: eccovi le nostre prime impressioni.

RUSE - Anteprima hands-on


Lo scopo dei francesi Eugen Systems, gli sviluppatori di RUSE, è quello di ricreare alcune delle più importanti battaglie della Seconda Guerra Mondiale avvenute nella linea immaginaria che collega il Nordafrica con la Germania (e passando per l'Italia), innovando al contempo il genere con un tipo di gameplay diverso da quello degli altri strategici in tempo reale. Il gioco ci proporrà una campagna in single-player oltre alla possibilità di giocare scenari singoli e confrontarci con avversari umani in partite online uno contro uno o due contro due.

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Per questa anteprima mi sono concentrato nel testare la campagna in singolo: qui seguiamo la carriera del maggiore Sheridan dell'esercito USA, mentre di battaglia in battaglia passa dall'Africa fino ad arrivare ad attaccare i nazisti in casa, in Germania, salendo di grado man mano che vince scontri sempre più importanti. Trattandosi di un ufficiale dedicato all'elaborazione delle strategie di battaglia, Sheridan passa tutto il suo tempo nelle sale tattiche di vari quartier generali, pianificando le mosse delle proprie truppe su grandi plastici riproducenti il terreno di gioco. E qui troviamo la prima innovazione di RUSE: zoomando completamente all'indietro la visuale sul campo di battaglia, possiamo vedere chiaramente che si tratta di un plastico, posato su un tavolo di legno e circondato dall'arredamento classico di un accampamento o un ufficio militare, con tanto del tipico vocio di sottofondo di questi ambienti. A questo livello di zoom tutto quello che vediamo sono dei segnaposto colorati che indicano la posizione delle nostre truppe. Zoomando però all'interno, il campo di battaglia prende vita mostrandoci nel dettaglio le singole truppe amiche e nemiche, permettendoci di seguire gli scontri con un livello di dettaglio che arriva ai singoli alberi e costruzioni presenti nei territori esaminati. L'effetto finale è di alta spettacolarità: già lo zoom che ci permette vi passare velocemente dalla visualizzazione di un'intera regione fino ai tetti del singolo paesino è di per sè stupefacente, ma il tutto è completato dai classici avvenimenti di una guerra su grande scala, come il fuoco dei mortai che disegna in aria lunghe scie bianche, gli scontri nei cieli tra gruppi di caccia e così via. Inoltre gli avvenimenti particolarmente drammatici o importanti, come il lancio di un gruppo di paracadutisti alleati oppure l'arrivo di un temibilissimo panzer Tigre, vengono sottolineati da delle cut-scene dettagliate riprodotte in delle sezioni dello schermo: un gradito tocco di cinematograficità.

La progressione delle missioni nel gioco è ottimamente strutturata, permettendoci di padroneggiare un po' alla volta tutte le meccaniche e le tecniche di combattimento, senza essere inondati di nozioni sin dall'inizio. Si parte con semplici scenari in cui ci viene spiegato come selezionare e muovere truppe base di fanteria e carri leggeri, fino ad arrivare poi a gestire unità più specializzate come quelle anticarro e le unità di ricognizione, ad usare efficacemente carri leggeri e carri pesanti e ci verranno inoltre illustrate tecniche avanzate come la possibilità di tendere imboscate da fitte selve o dalle piazze delle città. Una componente importante del gioco è la linea di visuale di ogni unità: selezionando sia le nostre truppe che quelle nemiche, un ampio cerchio ci mostra qual è il raggio entro il quale queste possono individuare e quindi attaccare un avversario. Questo cerchio viene deformato dalle irregolarità del terreno e dalle costruzioni che sono intorno, riuscendo così a riflettere il fatto che edifici o colline bloccano la linea di visuale delle unità. Inoltre cliccando sui vari tipi di unità abbiamo la possibilità di aprire una scheda che ce ne mostra le caratteristiche così come l'efficacia contro altri tipi di unità: una truppa di fanteria non ha ovviamente possibilità in uno scontro diretto contro dei carri armati, così come un carro leggero ha una grande efficacia contro la fanteria ma non contro carri pesanti, per i quali è più adatto schierare delle unità anticarro.

La guerra non si combatte però unicamente "a vista": gli eserciti hanno strumenti importanti per scoprire la posizione e le mosse del nemico, e tutto questo trova posto in RUSE negli Stratagemmi, un'altra delle novità apportate dal gioco al genere strategico. Si tratta di una serie di azioni speciali che possiamo attivare in maniera limitata e che diventeranno disponibili un po' alla volta man mano che completiamo le missioni: si va dalla possibilità di decifrare le comunicazioni radio nemiche o all'infiltrazione di spie nella retroguardia avversaria per capire le loro mosse, fino alla possibilità di porre un'area in silenzio radio per non far scoprire le nostre mosse, oppure schierare delle finte unità, fatte di legno e stoffa, per trarre in inganno i nemici mentre in realtà muoviamo il grosso delle nostre truppe altrove. Gli Stratagemmi ci offrono in pratica un ampio ventaglio di possibilità tattiche per contrastare il nemico con l'astuzia piuttosto che con la sola forza delle nostre truppe e, unite alle altre caratteristiche del gioco come la linea di visuale e le imboscate, vi permetteranno di elaborare strategie vincenti ed estremamente soddisfacenti anche nei casi apparentemente più disperati.

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Per il resto, il gioco ricalca le meccaniche più collaudate dei titoli di questo genere: avremo la possibilità di raccogliere risorse monetarie installando appositi depositi o rubando quelli nemici, dausare così nella creazione di campi di addestramento o fabbriche dove produrre unità di fanteria o carri di vario tipo. Zoomando sul campo di gioco possiamo selezionare le singole unità, tutte quelle dello stesso tipo visibili a schermo oppure usare un marcatore circolare per selezionare tutte quelle presenti in un'area come visto anche in Halo Wars. Il sistema di selezione truppe non mi è sembrato comunque infallibile e soprattutto nelle battaglie più concitate in cui sono coinvolte più unità molto vicine tra loro, ho trovato difficile dare comandi alle singole truppe, finendo a volte per spostare senza volerlo anche altre unità oltre a quella che avevo selezionato. Si tratta probabilmente di abituarsi a zoomare al massimo livello di ingrandimento per selenzionare accuratamente le unità che si vuole spostare, ma a volte non è così immediato.

In definitiva, sono rimasto molto favorevolmente impressionato da RUSE: il gioco ci propone un ottimo realismo nella ricostruzione storica delle battaglie (e questo significa che vi troverete a combattere anche contro le truppe di Mussolini) ed un alto livello di strategia e tatticità. Alcuni scontri possono sembrare impossibili e vi costringeranno probabilmente ad affrontarli più volte, ma una volta individuata la strategia più adatta scoprirete che è estremamente soddisfacente ribaltare le sorti della battaglia solo grazie alla vostra superiorità tattica. Il tutto è poi legato da una storia convincente e dai commenti (doppiati in italiano) tra Sheridan e gli altri ufficiali con i quali pianifica gli scontri, che vi ricordano sempre che non siete davvero sul campo di battaglia ma siete dei comandanti che decidono il destino delle truppe da una sala di comando. Sono convinto che gli amanti della strategia e delle ricostruzioni belliche saranno molto soddisfatti da questo titolo. Appuntamento per il nostro giudizio finale all'uscita del gioco, attesa per il 9 settembre.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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