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FIFA 16
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Recensione - FIFA 16Xbox One Xbox 360Game

L’autunno è ufficialmente iniziato e la stagione calcistica 2015/2016 è pronta ad entrare nel vivo. In questo periodo prendono infatti il via i maggiori campionati nazionali e le coppe Europee, che ci accompagneranno fino ai prossimi Europei di Francia. E quale modo migliore per “salutare” la nuova annata se non dedicandosi anima e pad a FIFA 16, il nuovo capitolo della serie calcistica più famosa del Mondo? Noi lo abbiamo giocato a fondo e questa è la nostra opinione!

Il Gioco

Sia chiaro. Le caratteristiche di FIFA 16 non hanno ovviamente bisogno di lunghe presentazioni ma, vista la mole di contenuti e la presenza di numerose novità, un ripasso è quantomeno doveroso. Partiamo dai numeri, vero fiore all’occhiello della serie. Il titolo calcistico virtuale per eccellenza si presenta puntuale anche quest’anno sulle nostre piattaforme casalinghe con un database aggiornato ricco di squadre e arene, basato in molti casi su licenza ufficiale FIFA. A conti fatti si tratta di oltre 30 campionati, per un totale di 650 squadre giocabili (qui trovate l’elenco completo) e quasi 80 stadi, reali o di fantasia. Molte le aggiunte rispetto alla versione 2015, tra cui spiccano ovviamente le 12 Nazionali di Calcio Femminile annunciate in primavera e numerosi nuovi stadi famosi come il Borussia Park o lo Stade Vélodrome, che vanno ad aggiungersi al già corposo catalogo della serie. Vastissimo come sempre anche il ventaglio di opportunità a disposizione dei giocatori, sia in modalità singola che multigiocatore. Si parte dai classici scontri singoli per poi passare ai tornei, ufficiali o personalizzati, alla modalità Carriera, che ci permette di vestire i panni dell’allenatore o di un singolo giocatore, alle Stagioni, mini-campionati da giocare online da soli o con un compagno umano, per arrivare infine alla modalità Ultimate Team, dove dovremo creare una squadra affiatata acquistando ed “aprendo” montagne di pacchetti di figurine virtuali, con tanto di Companion App dedicata. Non mancano poi alcuni piacevoli diversivi come i Match Days, che ci permettono di rivivere gli scontri più importanti della settimana, le Sfide, semplici minigiochi di difficoltà variabile con i quali migliorare e mettere alla prova le proprie abilità, o la nuova (almeno per le console più recenti) FIFA World Cup, che permette di prendere parte ad una vera e propria competizione mondiale sponsorizzata, basata su un regolamento ufficiale e che culminerà con finali in grande stile che vedranno i giocatori più forti del mondo sfidarsi sotto gli occhi dell’intera community.

Fin qui nessuna novità, vero? E invece no, perché praticamente ogni modalità ha ricevuto qualche aggiunta o qualche miglioramento. La modalità Carriera, per esempio, ora permette di partecipare ad alcuni tornei pre-campionato, utili per testare la propria squadra o sperimentare un nuovo modulo, e di impostare un massimo di 5 sessioni di allenamento settimanale che, attraverso i classici minigiochi, aiutano a familiarizzare con alcuni aspetti del gioco facendo nel contempo progredire i propri giocatori. Tante anche le migliorie apportate alle fasi di ricerca, contrattazione e ingaggio che ora risultano meno macchinose che in passato. La modalità Ultimate Team, sia locale che online, si amplia invece con l’arrivo delle sfide Draft, tornei speciali che richiedono il pagamento di un “ticket” di ingresso sottoforma di crediti e nei quali dovremo costruire di volta in volta la squadra selezionando il modulo e ogni singolo giocatore tra 5 proposti casualmente dal sistema. Le modalità Stagioni e Torneo sono rimaste praticamente invariate ma quest’ultima presenta una grande novità essendo l’unica sezione che “accoglie” le 12 Nazionali femminili, che potranno di fatto essere utilizzare solo in questa modalità o nei classici scontri diretti.

Ma il calcio,si sa, non è fatto solo di numeri o chiacchiere e in FIFA 16 sono presenti anche tanti cambiamenti che riguardano la giocabilità. L’introduzione del “gentil sesso” non ha solo obbligato lo studio canadese a ripensare il motore Ignite per adattarlo alle nuove giocatrici ma ha infatti fornito agli sviluppatori l’opportunità di rivedere e migliorare il sistema fisico già presente, così da gestire al meglio tutte le situazioni. I contatti sono ora più credibili, le “sportellate” tra attaccanti e difensori hanno acquisito maggiore importanza e gli stacchi di testa, soprattutto quando si tratta di conclusioni dirette in porta, risultano più fluidi e remunerativi, a patto di saper trovare il giusto tempismo. E’ poi stata data una maggiore rilevanza alle caratteristiche fisiche dei giocatori, che hanno ora un impatto maggiore sull’esperienza di gioco, e i controlli sono stati rifiniti risultando ancora più reattivi che in passato.

Sono state introdotte anche alcune importanti novità sia in attacco che in difesa, come il No Touch Dribbling, i passaggi tesi e la possibilità di rialzarsi rapidamente dopo una scivolata. Il No Touch Dribbling permette di effettuare delle agili finte di corpo prima di entrare in possesso di palla, così da disorientare gli avversari, mentre i passaggi tesi ampliano le opzioni disponibili in fase di costruzione consentendo di effettuare lanci rasoterra molto rapidi e potenti, così da rendere difficoltoso l’intervento avversario. In fase difensiva è ora possibile interrompere, o almeno tentare di interrompere, un contrasto in scivolata premendo nuovamente il tasto dedicato, così da rialzarsi quanto prima per recuperare il pallone o rimediare ad un intervento fuori tempo. La buona riuscita di ogni azione dipenderà come sempre dalle caratteristiche del giocatore utilizzato e dalle nostre abilità quindi sarà necessaria un po’ di pratica per utilizzare al meglio queste nuove opzioni. Non disperate comunque. I ragazzi di EA hanno deciso di tendere una mano anche ai giocatori meno esperti o a quelli che si avvicinano per la prima volta alla serie introducendo il FIFA Trainer, una sorta di assistente virtuale che potrà essere attivato in tempo reale durante ogni partita e che mostrerà sopra la testa dei giocatori un elenco dei comandi che potranno essere utilizzati in base al contesto e al proprio livello di abilità, così da facilitare l’apprendimento e il miglioramento.

Buone notizie anche per uno degli aspetti più criticati della scorsa edizione, l’I.A. di avversari e compagni. In FIFA 16 la fase difensiva è stata completamente rivista e il risultato è tangibile sin dalle prime partite. Le difese sono più attente ed ordinate, applicano il fuorigioco in modo più sensato e soprattutto tentano di anticipare le nostre mosse pressando o interrompendo le linee di passaggio senza particolari “svarioni” , almeno ai livelli di difficoltà più elevati. Anche i centrocampisti godono di una ritrovata aggressività, marcano con efficacia gli avversari e sono pronti a ripartire o a ripiegare quando devono affrontare un rapido ribaltamento di fronte. Stesso discorso vale ora anche per gli attaccanti, pronti ad infilarsi nello spazio con il giusto tempismo o ad effettuare traiettorie meno lineari per smarcarsi e ricevere palla. E i portieri? Ovviamente non potevano restare esclusi da questo percorso di miglioramento, risultando di fatto meno vulnerabili alle conclusioni da lontano e più reattivi su quelle ravvicinate. Il risultato è un sistema di gioco meno impulsivo che in passato, dove la costruzione del gioco ed il possesso di palla contano più della sola velocità di esecuzione e dove l’esito di ogni azione non dipende quasi mai dalle caratteristiche di un singolo giocatore. Anche la fisica del pallone è stata limata ulteriormente, con la sfera che reagisce in modo credibile alle asperità del terreno di gioco o alla rotazione che le viene impressa con un tiro o un passaggio.

Dal punto di vista tecnico FIFA 16 prosegue sulla strada tracciata dai suoi predecessori e si affida al motore Ignite di EA, capace di riprodurre al meglio le atmosfere del calcio televisivo con un livello di dettaglio davvero elevato. La rappresentazione degli stadi più famosi è davvero stupefacente, con tantissime coreografie vive e ben realizzate, valorizzate al meglio dalle numerose inquadrature di chiara ispirazione mediatica. Davvero notevole la resa a schermo di alcune condizioni atmosferiche come pioggia e foschia, che riducono la visibilità complessiva con un realismo mai visto prima nella serie. Di ottimo livello anche i modelli di giocatori e giocatrici, ora più proporzionati che in passato e dotati di un sistema di animazioni ancora più completo e verosimile. Buona la riproduzione dei volti dei giocatori più famosi anche se, forse anche per colpa dell’enorme database, si inizia ad avvertire una certa ripetitività e il livello di dettaglio globale non brilla come tutto il resto.

Anche in questo caso nessuno stravolgimento quindi, ma solo tante piccole innovazioni. Oltre ad un nuovo set completo di animazioni dedicate alle giocatrici sono state introdotte infatti numerose nuove movenze che hanno un riscontro diretto sul gioco, come quelle per il No Touch Dribbling, quelle specifiche per i portieri e per gli stop a media altezza, o che fanno solo da contorno come le nuove esultanze o la presenza dell’ormai famosa bomboletta spray in dotazione agli arbitri.

La sezione audio si comporta come sempre egregiamente, avvolgendo il giocatore durante le partite con suoni immersivi e numerosi cori di ottima qualità, che si adattano dinamicamente all’azione o al risultato. La telecronaca in lingua italiana è affidata anche quest’anno a Pierluigi Pardo e Stefano Nava mentre le musiche dei menu pescano come da tradizione in un ampio catalogo di brani pop/rock recenti più o meno famosi. Menzione speciale per il net-code che durante le mie sfide si è rivelato sempre solido e con lag praticamente inesistente. Buona la velocità di Matchmaking e di connessione, anche se per valutare al meglio questo aspetto bisognerà ovviamente attendere che i server di EA siano presi d’assalto dai milioni di appassionati sparsi in tutto il mondo.

Amore

E’ sempre FIFA, ma con qualcosa in più!

- A prima vista, guardando i menu di FIFA 16, si fatica a trovare differenze sostanziali con il passato. Solo esplorando e dedicando un po’ di tempo ad ogni sezione si riesce davvero a capire che ogni singolo aspetto del gioco presenta novità e differenze con la versione precedente. La volontà di EA di migliorare con costanza il proprio gioco senza stravolgere quanto di buono fatto in passato è evidente, e i passi in avanti questa edizione sono tangibili e, soprattutto, apprezzabili. L’introduzione dei tornei pre-stagionali e degli allenamenti nella Carriera cancella in un solo colpo le uniche due vere pecche di questa modalità, permettendo al giocatore di pianificare al meglio il proprio campionato e di intervenire in modo diretto sulla crescita dei propri giocatori. L’introduzione della modalità Draft espande le potenzialità delle sfide Ultimate Team con una componente di casualità che mette alla prova la capacità di adattamento del giocatore, ricompensandolo al contempo con una buona dose di crediti. Le squadre femminili, seppur limitate a sole 12 nazionali, sono ben caratterizzate e le sfide tra donne risultano divertenti e godibili proprio come quelle tra uomini. Ma non basta. Ogni sezione ha beneficiato di qualche miglioria e tutto quello che avete imparato a conoscere, e magari ad apprezzare, negli ultimi anni è presente in splendida forma in questa nuova edizione. Il merito è sicuramente della consueta attenzione dedicata dagli sviluppatori ad ogni singolo aspetto del loro simulatore che quest’anno è davvero capace di offrire qualcosa di godibile a qualunque tipologia di giocatore.

Giocabilità

- Controlli, fisica e I.A. Sono queste le caratteristiche che vengono prese in considerazione, singolarmente e nel complesso, quando si tratta di valutare le potenzialità di un gioco di calcio. FIFA 16 eccelle in tutte e tre le componenti e propone uno stile di gioco più compassato e ragionato rispetto alla scorsa edizione. Il possesso palla ora conta davvero, così come la costruzione tattica della manovra, offensiva o difensiva che sia. I controlli precisi e personalizzabili permettono di eseguire ogni azione senza difficoltà e l’intelligenza artificiale sembra aver colmato le lacune evidenziate in passato. Mai, sia negli scontri con la CPU che contro avversari umani, ho subito gol dopo che un filtrante aveva lasciato immobile la mia difesa o dopo che il “fenomeno” di turno aveva saltato l’intera mia squadra, panchina compresa. Anche la gestione tattica della difesa appare più efficace, con raddoppi e anticipi molto più efficaci che in passato. Certo, nelle sfide online c’è sempre qualcuno che tenta di sfruttare i limiti del gioco per vincere facilmente (e purtroppo qui c’è poco da fare..), ma il passo avanti è netto, a patto di mettere in conto un periodo di adattamento. Per quanto sembri simile al suo predecessore FIFA 16 è infatti profondamente diverso, si potrebbe dire maturo, e per padroneggiarlo al meglio ci vuole quale ora. Abbiate pazienza quindi, poiché solo dopo questa fase di adattamento si potrà apprezzare e godere a pieno delle potenzialità del gioco!

Play Beautiful

- Ogni anno gli sviluppatori coniano un sottotitolo che possa sintetizzare il vero obiettivo del lavoro svolto, con esiti talvolta discutibili. Non stavolta però, visto che ogni aspetto di FIFA 16 spinge davvero il giocatore a dare il massimo ricompensandolo con azioni spettacolari e partite emozionanti, valorizzate al meglio dalle ottime inquadrature di stampo televisivo. Il risultato è un titolo bello da giocare e bello da vedere, con match appassionanti e azioni delle quali andare fieri. Ma questo è solo l’aspetto più in vista. Più di una volta, al termine di un incontro, mi sono soffermato ad ammirare le azioni salienti e solo così ho potuto notare i molti tocchi di classe che impreziosiscono la serie. I giocatori osservano in modo “credibile” l’azione e i propri compagni, l’arbitro segue con lo sguardo quanto accade sul campo così come le riserve impegnate nel riscaldamento. L’erba si muove realisticamente al passaggio del pallone e la sfera reagisce realisticamente ai tocchi. Si tratta di aspetti secondari certo ma, in fondo, è proprio la presenza di tutti questi fattori che dona alla serie di FIFA il suo aspetto finale e se l’obiettivo era quello di creare un gioco “bello” sotto tutti i punti di vista direi che i ragazzi di EA hanno davvero fatto centro.

FIFA Trainer

- Siete neofiti in cerca di un aiuto per imparare a giocare? Siete giocatori esperti che vogliono perfezionarsi? FIFA trainer è qui per aiutarvi. L’assistente virtuale progettato da EA è la risposta a chi da anni chiede l’introduzione di una vera e propria modalità tutorial dove apprendere sia le basi del gioco che i comandi più avanzati. Con la semplice pressione dello stick analogico destro è ora possibile visualizzare sopra la testa del proprio giocatore i comandi a disposizione, che si baseranno sul proprio livello di abilità. Se siete a digiuno di giochi di calcio e volete partire da zero vi verranno infatti proposti inizialmente solo i comandi base e, solo dopo che li avrete padroneggiati, anche quelli più complessi. Se invece siete esperti potrete selezionare manualmente uno dei 6 livelli disponibili, così da ricevere suggerimenti adeguati alle vostre abilità. Insomma, un sistema semplice ma efficace, capace di prendere per mano chiunque e permettergli di apprendere al meglio l’enorme quantità di comandi a disposizione evitando frustranti liti con il pad.

Odio

Qualche imperfezione qua e là

- FIFA 16 ovviamente non è perfetto, e per quanto sia possibile notare un netto miglioramento praticamente in ogni settore qualche sbavatura è purtroppo ancora presente. Giocando molte partite contro la CPU si può infatti notare una certa ripetitività nella gestione offensiva dell’ I.A. che talvolta sembra seguire uno schema standard senza sfruttare le caratteristiche proprie della squadra. Le difese sono migliorate ma, proprio come nella realtà, a volte si assiste comunque a qualche vuoto clamoroso e nei replay ravvicinati è ancora possibile ammirare qualche animazione innaturale. La resa visiva dei volti dei giocatori è altalenante, anche nel caso di calciatori famosi e la clamorosa mancanza di alcune licenze ufficiali non aiuta in questo senso. Piccoli dettagli che però complessivamente impoveriscono l’esperienza globale e che speriamo vengano corretti nelle prossime edizioni.

Calciatrici dal potenziale inespresso

- L’introduzione delle nazionali femminili è sicuramente apprezzabile e la loro realizzazione tecnica regge alla grande il confronto con il resto del gioco. L’approccio più lento e meno fisico rispetto alle controparti maschili rappresenta un diversivo davvero interessante, e proprio per questo, partita dopo partita, ci si accorge di quanto potenziale inespresso ci sia. Certo, pensare di “duplicare” tutte le modalità fin da subito forse era eccessivo, ma sicuramente qualche squadra e qualche opzione in più sarebbero state ben accette. Il calcio femminile sta crescendo rapidamente, così come l’interesse del grande pubblico nei suoi confronti quindi la speranza è che EA abbia usato FIFA 16 come semplice versione di prova, così da introdurre in grande stile questa modalità anche nelle prossime edizioni.

Tiriamo le somme

Anche quest’anno FIFA riesce a migliorare sé stesso senza grossi stravolgimenti, proponendo ai giocatori un FIFA 16 davvero divertente ed appassionante. La solidità del motore Ignite è ormai una certezza e i sensibili miglioramenti apportati alla struttura di gioco eliminano quasi del tutto le pecche dei predecessori. Come sempre non è perfetto, e se non vi piace questo stile di gioco magari non cambierete idea, ma le molte novità introdotte e la giocabilità più ragionata modificano sensibilmente le caratteristiche della serie settando nuovi standard di qualità. Ci sono ancora margini di perfezionamento, ma già cosi ci troviamo di fronte ad un ottimo titolo calcistico, godibile e con una varietà di opzioni davvero immensa, capace di regalare ore e ore di divertimento a tutti gli appassionati.
9.3

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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