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Lobb: giochi non ancora annunciati in arrivo quest'anno, dettagli su Scalebound e Phantom Dust

Il Partner Creative Director dei Microsoft Games Studios Ken Lobb ha recentemente rilasciato una lunga intervista al canale YouTube TiC Podcast, chiacchierando del più e del meno riguardo alla line-up futura di Xbox One e rivelando diverse informazioni interessanti.

Per prima cosa, Lobb ha spiegato che, per quanto riguarda le esclusive in arrivo nel 2015, ci sono un paio di giochi non ancora annunciati che arriveranno prima delle grandi "bombe" del periodo autunnale e che i giocatori ne saranno piuttosto sorpresi quando verranno rivelati. Parlando invece dei titoli di più imminente rilascio, Lobb ha voluto elogiare le qualità del titolo scaricabile Ori and the Blind Forest, spiegando che si tratta di un gioco "fenomenale", aggiungendo inoltre che anche il simulatore di montagne russe Screamride, del quale finora non s'è parlato molto, è "follemente folle".

Lobb è poi passato a parlare di alcune produzioni finora solo annunciate ma delle quali si sa molto poco. Una di queste è Scalebound, dei talentuosissimi giapponesi Platinum Games: il manager ha spiegato che lo vedremo finalmente in forma giocabile nel corso dell'anno e che si tratta di un gioco "fantastico", qualcosa che i giocatori riconosceranno come una grande produzione AAA. Lobb ha spiegato che i Microsoft Games Studios stanno dando il massimo per aiutare Platinum - che Edge ha definito recentemente il miglior sviluppatore al mondo - a fare di Scalebound un titolo fenomenale, che potrebbe essere ricordato per molto tempo a venire. Riguardi al genere del gioco, Lobb ha spiegato che Platinum sta facendo il tipo di gioco "che gli riesce meglio", e se pensiamo che tra le loro produzioni ci sono titoli come Bayonetta, Vanquish e MGR: Revengeance, questo dovrebbe darci un'idea del genere che ci verrà proposto.

Lobb è poi passato a parlare di un altro titolo finora avvolto dal mistero: Phantom Dust. Lobb ci spiega che il gioco manterrà la struttura di titolo di combattimenti in arene con struttura da card game, ma che il tutto sarà molto più chiaro ai giocatori rispetto al gioco originale per Xbox e soprattutto che questa struttura di base sarà immersa in una campagna JRPG di circa 30 ore. Inoltre è stato confermato che il titolo ci permetterà di scontrarci con altri giocatori online e che questo sarà fattibile dopo poche ore dall'inizio del gioco, perché i giocatori avranno "mazzi" di carte utili al combattimento relativamente presto, mentre nel gioco originale servivano anche 15 ore prima di poter essere in grado di competere nelle arene online. In merito al periodo d'uscita, invece, è probabile che il titolo non esca nel 2015 perché il team sta ancora sperimentando con alcune meccaniche di gameplay e comunque non si vuole affollare troppo di esclusive il periodo natalizio.

Il manager statunitense ha anche voluto lodare il lavoro finora compiuto su Crackdown, spiegando che il gioco introdurrà livelli di distruzione e simulazione fisica mai visti prima e che mostrerà realmente il potere del cloud computing. Lobb spiega che al team di sviluppo piace parlare del gioco come di "chimica della fisica", qualcosa che lui stesso ritiene essere il futuro del game design: combiniamo tra loro diversi effetti ed elementi ed otteniamo risultati spettacolari.

Per quanto riguarda altri rumor recenti, infine, Lobb ha dichiarato che al momento non ci sono nuovi titoli in sviluppo per i brand Perfect Dark e Battletoads, ma che Microsoft - e Phil Spencer in particolare - sa bene quanto questi franchise siano amati dai fan e che sicuramente in futuro verranno sfruttati per creare titoli degni di nota.

Sembra quindi che il futuro di Xbox One, relativamente ai giochi futuri, sia assolutamente interessante: aspettiamo ora di vedere cosa ci riserverà l'E3, a giugno.

MX Video - Xbox One
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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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