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Microsoft ci ripensa: niente più DRM su Xbox One

Sembra proprio che Microsoft sia stata a sentire: dopo il clamore e le lamentele degli utenti fin da prima dell'E3, la casa di Redmond sembra aver rinunciato ufficialmente ad applicare il DRM sui giochi Xbox One. La notizie è stata data dal blog ufficiale di Microsoft: continuate a leggere.

Microsoft ha annunciato che su Xbox One i giochi saranno utilizzabili e rivendibili esattamente come su Xbox 360; non ci sarà alcun check ogni 24 ore e che anche i giochi scaricati digitalmente (che come da programma saranno disponibili dal day 1) funzioneranno con la console offline senza alcuna necessità di check. Ovviamente questo richiederà che, per i giochi acquistati in negozio, il disco sia presente nella console per poterli giocare. Come nota aggiuntiva, sono stati eliminati anche i region lock, rendendo la console region free.

L'unico requisito sull'online è che, solo per la prima configurazione della console, servirà poterla connettere ad Internet.

Quindi, ripetiamo per chiarezza:

  • Nessun limite sull'usato. Si potrà vendere, prestare, acquistare i giochi esattamente come facciamo oggi
  • Nessun check online. Sarà possibile giocare anche se non abbiamo Internet per settimane o mesi.
  • Nessun region lock: sarà possibile acquistare giochi venduti in USA o Giappone
  • Alla prima attivazione della console, servirà potersi connettere ad Internet.
Microsoft ha specificato che questo ritorno al "modello classico" comporta però la perdita di alcune delle cose annunciate in passato, come ad esempio lo sharing in digitale e probabilmente anche la condivisione familiare. Vi aggiorneremo non appena sarà fatta maggior chiarezza su questi punti.

 

Come dicono in America, 'nuff said! Siamo sicuri che questa è la notizia che molti di voi aspettavano di leggere.

MX Video - Xbox One
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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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