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Far Cry Instincts Evolution
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Recensione - Far Cry Instincts EvolutionXboxGame

Sei mesi fa Ubisoft ha portato su Xbox la serie di Far Cry dopo una lunga operazione di ripensamento del gioco originale per PC, stravolgendone storia e meccaniche di gioco: il risultato fu uno dei migliori FPS visti sulla console Microsoft, dotato di una modalità in singolo adrenalinica e di una solidissima componente multiplayer. Capitalizzando sul successo del primo titolo, l'editore francese ha ora realizzato il nuovo Far Cry Instincts Evolution, titolo che sfrutta il motore di gioco originale per gettarci in una avventura nuova di zecca. Bentornati sull'isola!



Dopo l'avventura di Far Cry Instincts, abbiamo lasciato il protagonista Jack Carver mutato, in possesso di stupefacenti poteri ferali capaci di farlo sopravvivere in una guerra contro centinaia di nemici: un super-Rambo dei giorni nostri. Jack rimane però in bolletta e decide quindi di mettere a frutto le proprie abilità diventando un mercenario: incontra così la attraente Kade, una commerciante d'armi che lo assume per scortare un carico diretto ai signori della guerra delle isole del Pacifico. Nanche a dirlo, la situazione precipita presto e Jack si trova nel bel mezzo di una guerra civile, finendo incolpato per un crimine che non ha commesso e braccato da orde di mercenati ed indigeni mutanti con i suoi stessi poteri ferali. Non ci si annoia mai, in compagnia di Jack!

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Artigli sguainati dall'inizio
Diversamente dal primo episodio della serie, questa volta inizieremo l'azione completamente equipaggiati: disponiamo di tutto quel che serve per mettere a ferro e fuoco gli scenari in cui si svolge l'azione, e soprattutto possiamo contare fin da subito sui poteri ferali del protagonista. Possiamo quindi usare la super-forza, che ci permette di sventrare i nemici a mani nude, la super-velocità, il super-salto e l'utilissima visione ferale, con la quale possiamo tracciare le scie di odore lasciate dai nemici tra la vegetazione, oltre che individuare delle piante speciali che ci permettono di rirpistinare l'energia ferale consumata con l'utilizzo dei poteri. Tornano anche le capacità stealth del protagonista, con la possibilità di piazzare trappole sugli alberi e richiamare i nemici lanciando dei sassolini, ma si tratta di una componente che in questo titolo assume un ruolo assolutamente secondario: chi vorrebbe perdere tempo con trappole e sassolini quando si posseggono i poteri di Jack?

Anche sul fronte degli armamenti, gli sviluppatori di Ubisoft non ci fanno mancare nulla: accanto alle solite pistole, mitra (impugnabili anche due alla volta) e fucile da cecchino troviamo granate e bombe molotov oltre a delle nuove granate ad esplosione comandata a distanza ed una cerbottana armata di dardi capaci di disattivare i poteri ferali dei nostri nemici. Conclude il mix il ritorno dei veicoli sia acquatici che terrestri, tutti guidabili come nel precedente episodio.

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Libertà totale
Fin qui il modello di gioco sembrerebbe ricalcare molto da vicino quello del primo episodio, ma c'è una differenza importante. La vera novità di Far Cry Instincts Evolution è infatti rappresentata dal grado di libertà offerto al giocatore: mentre prima eravamo piuttosto guidati nei percorsi da seguire per arrivare agli obiettivi, al massimo con due o tre percorsi alternativi, questa volta gli sviluppatori hanno realizzato degli ambienti più aperti, dandoci la possibilità di decidere autonomamente come raggiungere ogni obiettivo. Questo si evidenzia già dalle prime ore di gioco, quando ci saranno assegnati tre obiettivi dislocati su tre diverse isole, e l'ordine con il quale raggiungerli ed i percorsi da fare saranno del tutto affidati alla nostra iniziativa. Inizialmente tutta questa libertà può però risultare spiazzante, e ci si mette un poco per orientarsi: forse la presenza di una mappa del terreno di gioco che mostrasse la posizione dei diversi obiettivi sarebbe stata di aiuto.

Un ritorno non tanto gradito è invece quello dell'IA dei nemici, spesso piuttosto stupidi ed incapaci di reagire efficacemente a quello che accade loro intorno: vi capiterà ad esempio di trovare soldati che vi camminano ad un palmo dal naso dicendo "ho sentito un rumore... cosa sarà?", quando avete appena scaricato un caricatore su un loro compagno, ma comunque per la maggior parte del gioco questo non è un problema e non inficia il gameplay altamente adrenalinico del titolo.


Back to the jungle
Come nell'episodio precedente, esplorare la giungla è una delle esperienze più appaganti disponibili su Xbox: la fitta vegetazione, i giochi di luci ed ombre, gli specchi d'acqua e gli effetti visivi dei poteri ferali, il tutto accompagnato da un ambiente sonoro realistico e convincente ci portano ad un altissimo livello di immersione e ci fanno prendere atto di come, agli albori della next-gen, Xbox sia ancora una console estremamente capace. In questo episodio è intoltre presente un maggior livello di varietà nelle ambientazioni: oltre alla giungla ci troveremo tra villaggi di palafitte ed insediamenti di maggiori dimensioni, accampamenti nemici, templi orientali dispersi tra le montagne ed una bella sorpresa nel gran finale. Come accennato, il sonoro è molto ben curato, riproducendo in maniera eccellente sia i suoni ambientali che gli effetti della battaglia, ed il doppiaggio completamente in italiano ci aiuta ad immergerci ulteriormente nella storia.

Uno dei punti di forza del gioco è poi la narrazione: la storia è interessante e coinvolgente, ed il tutto è narrato molto bene tramite incontri con personaggi chiave come Kade, la quale ci accompagnerà anche i alcune parti di missione. Gli autori non si sono inoltre creati problemi nel realizzare una trama "adulta" con riferimenti sessuali ed uso di parole volgari: ovviamente nulla che non si sia possibile vedere in un moderno film d'azione, e questo rende ancor più realistico il tutto, anche se meno adatto ai più giovani (il gioco è consigliato ai giocatori dai 16 anni in su).

La pecca maggiore del gioco è invece la longevità: la storia si completa in circa 6 ore di gioco, risultando un pò troppo breve. Il gioco è comunque venduto in fascia economica a 29,99 Euro e questo aiuta a giustificare la bassa longevità: fortunatamente la modalità multigiocatore viene in aiuto per regalarci ulteriori ore di divertimento.


Il multiplayer, un gradito ritorno
Con Far Cry Instincts Evolution torna l'eccellente modalità multiplayer già vista nel primo episodio: una serie di nuove mappe si aggiungono alle modalità Caos (deathmatch), Ruba il campione (capture the flag) e Predator, inoltre la nuova modalità Ricerca colma la lacuna del precedente episodio aggiungendo un set di regole stile "king of the hill". Ritorna in versione migliorata il potente editor di mappe, che ci consente di creare le nostre ambientazioni "isolane" per le partite con gli amici, consentendo anche l'importazione delle mappe create con il precedente episodio. Il tipo di gioco multiplayer offerto è estremamente frenetico ed appagante, ed a nostro avviso si tratta del gioco Xbox che finora più si avvicina alla giocabilità multiplayer dell'osannatissimo Halo 2: assolutamente imperdibile per tutti gli appassionati degli FPS multigiocatore.

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Far Cry Instincts Evolution si conferma come un ottimo successore del titolo uscito sei mesi fa: la modalità single-player è coinvolgente e divertente, e grazie ad un gameplay maggiormente aperto ed ad una maggiore varietà di ambientazioni è scongiurato l'effetto "deja-vù". Unica pecca la scarsa longevità, bilanciata però da una ottima componente multigiocatore che può tenervi incollati al joypad per molte ore, impegnate sia giocando che creando le vostre mappe personalizzate. 29,99 Euro è un prezzo più che ottimo per un titolo di questa caratura qualitativa: se amate gli FPS ed i bei giochi in generale l'acquisto è altamente consigliato. Se poi avete già apprezzato l'episodio precedente, saprete che Jack Carver non vi deluderà.
8.2

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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