Ultime recensioni

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Shiftlings

di Győző Baki / Baboy P 14 mar 2015
Shiftlings è un puzzle game tecnicamente accettabile, con una grafica non eccezionale ma dei bei colori e un discreto design. Le idee originali ci sono e il gameplay in sè funziona. Difficile però togliersi la sensazione che questo gioco sia davvero anonimo alla fine dei conti, e che finisca per annoiare dopo troppo pochi livelli. L'unico modo per evitare ciò è trovare un amico, perché in cooperativa il titolo sa offrire momenti esilaranti. Per il resto però, pur non presentando difetti particolari, Shiftlings non è un gioco che vi resterà impresso nella memoria per gli anni a venire, per colpa della ripetitività del gameplay e dell'umorismo che diventa velocemente scontato. Ma se siete alla disperata ricerca di qualche puzzle game da giocare con un amico, un'occhiata la merita. 6.3
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Ori and The Blind Forest

di Carlo Burigana / Carlito P 11 mar 2015
Ori and The Blind Forest è un titolo splendido che ci lascia senza fiato dal punto di vista estetico e sonoro e che sfoggia un comparto artistico inaspettato per una produzione di questo tipo che prende vita sul motore grafico Unity; poter mettere le mani su questo gioco ha soltanto confermato le sensazioni provate durante quella sera di mezza estate di un anno fa, quando i colori vibranti del suo trailer di annuncio hanno lambito il buio dell’enorme sala gremita del Galen Center di Los Angeles. Nonostante le sue sembianze di platform in chiave metroidvania a scorrimento orizzontale, Ori and The Blind Forest riesce a emozionare e a commuovere con la dolcezza e la delicatezza degli eventi e dei suoi personaggi, a cominciare dal suo piccolo tenero protagonista. Il titolo, che omaggia con affetto e rispetto gli stilemi tipici dell’animazione giapponese di Studio Ghibli e delle opere del maestro Hayao Miyazaki, è forte anche di un’ottima giocabilità, a patto di essere giocatori smaliziati del genere arcade per via della presenza di sezioni platform particolarmente ostiche per un’utenza neofita, che potrebbero sfociare presto o tardi in frustrazione. 9.0
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OlliOlli

di Győző Baki / Baboy P 10 mar 2015
OlliOlli è un runner 2D basato sullo skateboard che ci vede saltare, grindare, concatenare trick pazzeschi e atterrare al meglio dopo ciascuna acrobazia. E' frenetico e come tale richiede molta abilità e precisione già per finire i livelli senza badare al resto, ma completare ogni sfida secondaria e modalità resa ulteriormente difficile è un'impresa non da pochi. Le meccaniche di gioco sono precise ed efficienti, nelle sue complicazioni il titolo offre comunque una sfida leale, che può comunque essere eccessiva per la maggioranza dei giocatori. La semplicità e ripetitività del gameplay fanno trasparire il fatto che OlliOlli possa trovarsi maggiormente a suo agio come gioco portatile piuttosto che su console casalinga, ma essendo venduto a un prezzo competitivo e presentando molti contenuti e sfide, posso comunque consigliarne l'acquisto a chi cerca un gioco facile da comprendere ma difficile da domare, e in quell'ambito OlliOlli ha le carte in tavola per intrattenere il giocatore per molte ore. 7.7
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LA Cops

di Győző Baki / Baboy P 9 mar 2015
LA Cops è il videogioco su Xbox One che più si avvicina al fenomeno indie Hotline Miami, uscito su PC nel 2012. Si sentiva senza dubbio la mancanza di un difficile gioco stealth isometrico sulla console Microsoft, e la nuova opera dei ragazzi di Modern Dream ci aggiunge un intrigante tocco di polizieschi anni '70, nonché diverse novità nel gameplay che lo rendono un'esperienza sufficientemente nuova da essere considerata. Il problema principale sta però nella realizzazione: un'IA stupida e inconsistente, dei muri di dubbia solidità e una troppo elevata componente di casualità vanno a minare pesantemente le ambizioni di questo titolo, che difficilmente verrà ricordato a lungo termine quanto la sua fonte di ispirazione principale. E' un vero peccato, perché quando il gioco decide di non mettervi i bastoni tra le ruote con scelte di design discutibili, ci si diverte abbastanza seppur per poco tempo, vista la durata ridottissima. Non stiamo parlando di un totale disastro quindi, ma se persino quel poco che offre un gioco il più delle volte non funziona a dovere, non ritengo che meriti la sufficienza. 5.5
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White Night

di Carlo Burigana / Carlito P 8 mar 2015
White Night, con i suoi pregi e difetti, è un titolo che merita tutta l’attenzione di chi adora il genere survival horror, specie di chi è rimasto affezionato allo stile retro e alle atmosfere tipiche delle opere di genere delle passate generazioni videoludiche. Il titolo colpisce per il suo originale comparto grafico monocromatico, che rende omaggio ad autori come Frank Miller e Danijel Zezelj, e per la qualità delle animazioni mosse dal motore proprietario OEngine. Menzione speciale all’impianto narrativo, degno di un noir con tinte adulte e mature ispirato a opere cinematografiche e teatrali, e ad un comparto audio davvero molto elaborato, nonché complice dell’enfasi dell’atmosfera di tensione che pervade l’intera avventura. Nonostante i difetti dovuti all’utilizzo delle inquadrature fisse che talvolta rendono complessa la navigazione degli ambienti e a un sistema di controllo e una difficoltà un po’ troppo severi, White Night è un titolo sorprendente ed evocativo. I ragazzi di OSome Studio con la loro opera prima sfoggiano senza dubbio un biglietto da visita di tutto rispetto: gli amanti del genere horror lo ameranno. 8.4
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Dragon Ball: Xenoverse

di Andrea Giuliani / Linker360 P 8 mar 2015
Dragon Ball: Xenoverse si è rivelato un esperimento tutto sommato positivo. Dimps è risuscita a portare una ventata d'aria fresca al genere con un picchiaduro di buona fattura che introduce anche numerosi elementi da gioco di ruolo. Alcuni elementi del gameplay e alcuni difetti sono ancora da sistemare, ma di sicuro si tratta di un'ottima base da cui partire per creare il gioco di Dragon Ball definitivo... possibilmente solo su next-gen, così avremo anche un miglioramento del comparto tecnico, che ancora non riesce a convincere del tutto. A meno che non abbiate motivi personali per odiare Dragon Ball consiglio quindi l'acquisto a tutti, anche solo per vivere la saga con un personaggio personalizzato e vedere gli eventi da un punto di vista inedito. 8.0
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Zombie Army Trilogy

di Győző Baki / Baboy P 5 mar 2015
Fondandosi sulla buonissima saga Sniper Elite, Zombie Army Trilogy presenta un gameplay solido e divertente nel quale far fuori ondate di zombie minacciosi, con in mano un fucile da cecchino e poco altro. Se avete fino a 3 amici che giocherebbero volentieri con voi online, il divertimento sale notevolmente come succede comunque nella maggior parte dei giochi cooperativi. Non siamo ai livelli di Left 4 Dead o della modalità Zombie dei Call Of Duty della Treyarch, ma risulta divertente e soddisfacente. Il problema principale sta nella mancanza di coraggio da parte di Rebellion nel creare il gioco: pochissima varietà nella giocabilità, nelle ambientazioni, nei nemici, nelle armi, persino le battaglie contro i boss si riciclano di volta in volta. Ciò che c'è diverte e funziona, ma rischia di annoiare dopo poco perché il gameplay non si schioda praticamente mai da quanto visto nelle primissime missioni. Fondamentalmente Zombie Army Trilogy si accontenta di essere di buon livello, senza mai voler strafare o rischiare. Un valido acquisto per chi vuole far saltare un po' di cervelli di non-morti, specialmente in compagnia, ma chi vuole innovazione o varietà non le troverà in questo gioco. 7.2
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Resident Evil: Revelations 2 - Episodi 1 e 2

di Carlo Burigana / Carlito P 3 mar 2015
I primi due episodi di Resident Evil Revelations 2 rivelano un buon titolo con spunti narrativi apprezzabili, proponendo un catalogo originale di mostri e abomini. Il gioco è pregno di situazioni e citazioni provenienti dagli storici capitoli della saga e offre azione e una fase sparatutto sempre più incalzanti. La struttura a episodi scelta da Capcom, per quanto non strettamente necessaria su un titolo del genere, è ben realizzata anche se a fare le spese di questa operazione è il ritmo narrativo che si dimostra, durante i due capitoli giocati, inconcludente e fin troppo diluito. Purtroppo anche il comparto grafico è inferiore alle aspettative e scopre il fianco ad una matrice cross-generazionale che non rende giustizia alle macchine di attuale generazione, difetto controbilanciato da un impianto sonoro degno delle migliori produzioni a tema survival horror, da un gameplay divertente e da un’altissima rigiocabilità. Per gli amanti della saga di Resident Evil è un acquisto molto consigliato. 8.3
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ScreamRide

di Győző Baki / Baboy P 3 mar 2015
ScreamRide è l'ennesimo esperimento di Frontier Developments nel creare un gioco basato sulle montagne russe, e questa volta puntano in alto: distruzione, urla, velocità assurde e grandissima libertà di azione con l'editor di gioco. Creare le montagne russe e gareggiarci risulta molto divertente e offre anche una sana dose di sfida, e le possibilità di creare o scoprire idee originali mesi e mesi dopo il lancio del gioco lo fanno rimanere un titolo valido a lungo termine. Purtroppo altri aspetti del gioco funzionano meno, come la modalità Esperto di demolizioni, poco rifinita e non molto originale; manca inoltre qualsiasi modalità multiplayer, che a sua volta avrebbe potuto offrire interesse a lungo termine. La quantità di livelli inclusi nel gioco è buona, ma è con l'editor che la longevità sale alle stelle anche se per godere appieno delle potenzialità del titolo è consigliata una mente creativa, capace e paziente nel creare giostre particolari. Altrimenti ci si trova davanti a un gioco valido e divertente che però dà il meglio di sé solo a chi ha voglia di sperimentare. 7.7
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Pneuma: Breath of Life

di Győző Baki / Baboy P 27 feb 2015
Pneuma: Breath of Life mi ha messo davvero in difficoltà nel decidere un voto giusto. Il gioco è impressionante a livello grafico, è divertente, coinvolgente, originale e sa affrontare tematiche interessanti. Avrebbe potuto ambire a un voto abbastanza alto, ma per un costo di 19,99 Euro avrete una storia di circa 2 ore la prima volta, con un'ulteriore oretta per ricompletare il tutto facendo attenzione a trovare i pochi segreti presenti. A quel punto è finita lì, perché non c'è online, classifiche e la rigiocabilità è bassa visto che una volta capito come finire gli enigmi, il livello di sfida scende a zero. E' un'esperienza notevole e ne consiglio l'acquisto a chiunque cerchi un puzzle game originale e intrigante, ma il prezzo è indubbiamente troppo alto per quello che offre. Se i soldi non sono un problema o avete modo di recuperarlo scontato, non abbiate dubbi sulle qualità di Pneuma: Breath of Life. Sappiate però che finirà molto prima di quanto spererete. 7.0
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Evolve

di Davide Ambrosiani / Ambro P 23 feb 2015
Spesso ci lamentiamo (mi metto anch’io fra gli imputati) della scarsa intraprendenza dell’industria, specialmente nelle produzioni ad alto budget. Sarebbe quindi facile stendere un tappeto rosso di fronte a qualsiasi nuova idea, a qualsiasi promessa di innovare; è necessario, però, riuscire a gestire lo strumento di critica nel miglior modo possibile anche di fronte a cose nuove, premiandole per il coraggio ma indicando i punti deboli e quello che non funziona. Evolve è un titolo capace di fare la felicità di chi sapeva bene a cosa stava andando incontro in quanto non presenta difetti debilitanti (se si esclude il bug che sembra cancellare i progressi quando si utilizza il proprio profilo su una diversa console); nel recente passato altri titoli hanno offerto ore di divertimento a chi ha saputo accontentarsi della loro pura e limitata essenza, nonostante sembrassero Destinati a cambiare il mondo. Allo stesso tempo Evolve è un gioco che non punta alle stelle, non ha un mordente capace di imporre la sua presenza a tutti e, di qui a qualche mese, è probabile che la compagine di cacciatori si restringa ai fan più accaniti. 7.0
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Roundabout

di Győző Baki / Baboy P 20 feb 2015
Roundabout è un'assoluta sorpresa. Si presenta come un simpatico gioco di guida con visuale isometrica che si combina ad elementi puzzle e platform, invece offre molto più di così. Uno humor assurdo, una quantità impressionante di cose da fare e da sbloccare, un gameplay fresco e divertente, citazioni ed easter egg ad ogni angolo... tra una cosa e l'altra il tempo vola con la nuova creazione dei No Goblin. Pur non presentando un comparto multiplayer, grazie anche alle classifiche e i collezionabili saprà intrattenere ben oltre la durata della storia, di base piuttosto breve. Con una simpatia contagiosa, un gameplay facile da capire ma difficile da padroneggiare e infine una longevità sorprendente per un gioco di questo tipo, Roundabout è caldamente consigliato a chi cerca qualcosa di nuovo che sappia divertire ma anche intrattenere abbastanza a lungo, a patto di non essere alla ricerca di videogiochi impegnati e profondi. 8.4
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Hand of Fate

di Győző Baki / Baboy P 19 feb 2015
Hand of Fate è un gioco assolutamente unico. Unisce con stile e naturalità tanti generi apparentemente lontani come il gioco di ruolo d'azione, il roguelike, l'avventura e l'azione con combattimenti basati sulle combo. Incredibilmente tutto questo funziona e diverte, offrendo un'esperienza memorabile in un panorama dove le novità faticano ad emergere. Ogni partita presenta insidie inaspettate e difficilmente il giocatore affronterà due battaglie simili. Con solo due modalità e nessuna componente online, il gioco si affida solamente all'ottima modalità Storia e quella Infinita, ma queste limitazioni e qualche piccolo problema tecnico (così come la totale mancanza della lingua italiana) potrebbero far storcere il naso a chi vorrebbe qualcosa in più. Si tratta comunque di un ottimo gioco, originale e curato, che se saprà convincervi nel gameplay potrebbe rubarvi dozzine di ore di vita senza mai annoiarvi. 8.0
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The Escapists (Xbox One)

di Carlo Burigana / Carlito P 9 feb 2015
The Escapists è una perla videoludica che ci immerge negli scomodi panni di un detenuto, che ci fa spremere le meningi e ci fa usare l’astuzia e la fantasia per elaborare un piano di fuga perfetto. Le meccaniche di crafting e di gioco di ruolo rendono il titolo estremamente rigiocabile, a patto di avere la pazienza necessaria per portarlo a termine. Le uniche critiche che possono essere mosse al team di sviluppo riguardano l’assenza della lingua italiana ed un comparto grafico volutamente stilizzato, che poco si sposa con la sua grande atmosfera, il suo ottimo livello di sfida e la sua ottima giocabilità. 8.5
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Life is Strange

di Carlo Burigana / Carlito P 1 feb 2015
Chrysalis, il primo episodio di Life is Strange, nasce e prospera all’ombra delle acclamate produzioni Telltale Games, riproponendone l’architettura ramificata di scelte morali seppur cesellandone alcuni degli aspetti più spigolosi e criticati, creando il giusto compromesso tra avventura grafica e esplorazione interattiva e presentandosi come un teen drama dalle tinte mature e dalle tematiche incredibilmente contemporanee. Il comparto grafico, seppur lontano dall’eccellenza (specie in quanto ad animazioni), ha molto in comune con Remember Me, primo titolo del team francese, ereditandone la cifra stilistica, i bei modelli poligonali e la piacevole illuminazione. Se da un punto di vista estetico Life is Strange non fa gridare al miracolo, il suo comparto sonoro si dimostra ottimamente fornito, sia in quanto a sound design degli ambienti che per quanto riguarda la colonna sonora, tutti elementi che esaltano egregiamente l’atmosfera già molto riuscita del titolo; peccato solo per la totale assenza di localizzazione italiana, qualcosa che lo penalizzerà molto con chi non ha familiarità con l'inglese. Nonostante gli avvenimenti di questo primo capitolo partano fin troppo in sordina, sollevando più interrogativi che altro durante le tre ore di gioco necessarie a finirlo, mi sento di fidarmi della promessa di Dontnod Entertainment e rimango in attesa dei capitoli successivi di Life is Strange per un giudizio più oculato. 8.0