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Zombie Army Trilogy
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Recensione - Zombie Army TrilogyXbox OneGame

Piccolo ripassino di storia: ricordate quando nel 1945 l'impero di Hitler stava cadendo a pezzi, e le uniche opzioni per lui erano la resa e il suicidio? Quando scelse invece il piano Z, grazie alla quale con l'aiuto di Satana resuscitò tutto il suo esercito di nazisti per riconquistare il mondo? Dite che non è andata esattamente così? Eppure è la premessa di Zombie Army Trilogy, spin-off della serie Sniper Elite e l'ultima opera di Rebellion Developments. Pronti a sterminare un po' di zombie nazisti?

Il Gioco

Zombie Army Trilogy è una collezione rimasterizzata dell'omonima saga spin-off di Sniper Elite, uscita in due episodi su PC nel 2013. Questa collezione comprende entrambe le storie in un unico gioco, con in più un terzo capitolo conclusivo e qualche piccola miglioria generale tra grafica e contenuti. Come già accennato, nella creazione di Rebellion la Seconda Guerra Mondiale prende una piega inaspettata: invece di arrendersi, Hitler ricorre a forze demoniache per resuscitare la sua intera armata di nazisti, riconquistando in un batter d'occhio l'intera Germania. Tra una resistenza invidiabile e la possibilità di ricorrere alla magia nera, questi morti viventi si dimostrano persino più letali dell'esercito nazista, pertanto alle forze alleate serve un commando speciale per fermarli. Un gruppo di coraggiosi eroi, dal cecchino leggendario allo scienziato pazzo, sono chiamati alla battaglia attraverso 15 missioni per arrivare a battere il Führer, passando per città in rovina, campagne malridotte, metropolitane abbandonate e così via.

Il gameplay è pressoché identico a quello visto nella saga di Sniper Elite. Si controlla un abile cecchino in terza persona che, ove possibile, deve cercare di eliminare le minacce dalla distanza e senza essere visto, dato che si è in palese inferiorità numerica e di equipaggiamento. Ma se nella serie originale le meccaniche stealth la facevano da padrone, in Zombie Army Trilogy è tutto l'opposto: ci si trova davanti ad orde di zombie che fiutano i giocatori, marciando lentamente ma inesorabilmente verso di loro nel tentativo di divorarli. Pertanto non è più soltanto una ricerca di punti vantaggiosi per cecchinare più nemici possibile, ma bisogna essere svelti nel muoversi perché basta un attimo per farsi chiudere in un angolo dai morti viventi. I nemici incontrati inzialmente per fortuna sono tutti lenti e prevedibili, ma con il proseguo della trama ci si imbatte in zombie suicida, cecchini che ricorrono alla magia nera o resistentissimi zombie che ricorrono ad armi come mitra o addirittura una motosega (per non parlare dei boss che ci buttano addosso ogni magia immaginabile!). Gli obiettivi delle varie missioni possono a loro volta cambiare molto il modo di approcciarsi ai nemici: zone da liberare, invasioni a cui resistere, oggetti da trovare... sapersi adeguare ad ogni nemico e situazione è indispensabile per la sopravvivenza.

Prima di ognuna delle 15 missioni è possibile scegliere il proprio equipaggiamento per la battaglia: una vasta selezione di fucili da cecchino come arma primaria, una varietà di mitra e fucili a pompa come secondaria, una serie di pistole come ultima risorsa, ma anche diversi esplosivi per quando la quantità di morti che camminano si fa troppo elevata. Si trovano comunque altri rifornimenti in giro per i livelli, che spesso sono spezzati da dei veri e propri rifugi dove rifornirsi e riprendere il fiato, similmente a quanto succede nella saga di Left 4 Dead, ma persino gli zombie rispediti all'inferno possono essere saccheggiati per qualche proiettile extra. E' anche possibile trovare armi non convenzionali, come il potentissimo fucile a pompa Preacher o il leggendario anticarro Panzerfaust, ma solitamente bisogna esplorare al meglio le aree per trovare tali armi di distruzione di massa. Controllando accuratamente ogni percorso ci si può imbattere anche in una serie di segreti ed easter egg, alcuni di essi indispensabili per un completamento del gioco al 100%. Ed arrivare a tale traguardo può richiedere abbastanza: sono richieste circa 15-20 ore per completare la campagna, ma se si punta a trovare tutto e a battere ogni livello alla massima difficoltà, il numero può salire parecchio.

Un aspetto che è sempre piaciuto ai fan della serie di Sniper Elite è la telecamera d'azione che segue i colpi da cecchino meglio riusciti e mostra come trapassano cervello o cuore del malcapitato nemico, con tanto di visuale a raggi X a sottolineare la brutalità della morte appena inflitta. Prevedibilmente Zombie Army Trilogy non è da meno, offrendoci quindi delle inquadrature in bullet time (alla Matrix per intenderci) dei migliori smembramenti che abbiamo causato, che poi il gioco si impegna a salvare automaticamente in clip spettacolari. Anche il resto delle meccaniche relative al cecchinaggio restano le stesse della saga originale: bisogna infatti tenere presente il battito cardiaco per una mira ottimale, con la possibilità di poter attivare per brevi periodi la concentrazione che di fatto rallenta il tempo per poter sparare con maggior precisione. La qualità di questi colpi conta parecchio, poiché viene assegnato un punteggio a qualsiasi uccisione, che aumenta man mano in base alla distanza e se si è trattato di un colpo in testa o meno. Esiste inoltre un moltiplicatore che aumenta per ogni assassinio riuscito senza che ci siano stati colpi a vuoto in mezzo, pertanto colpire i nemici sempre è essenziale per fare punteggi di rilievo, che poi serviranno per scalare le classifiche.

Queste ultime rappresentano la vera componente competitiva del gioco, ed è parecchio complicato mantenere combo alte o una precisione accettabile con nemici sempre più ostici e veloci. Per chi invece vuole cooperare, buone notizie: ognuna delle 15 missioni della campagna può essere giocata in modalità co-op fino a 4 giocatori (solo online però), con un'ampia selezione di personaggi utilizzabili. Questo si estende anche alla modalità Orda, dove in 5 mappe che sanno di vere e proprie arene bisognerà contrastare ondate di zombie, crescenti nel numero e nella tenacia. Giocando in cooperativa è possibile anche rianimare i propri compagni quando vengono atterrati, contrariamente a quanto succede giocando si gioca da soli dove si riparte dall'ultimo checkpoint in campagna, e dall'inizio della partita in Orda. Zombie Army Trilogy si basa infine su una versione leggermente migliorata del motore grafico di Sniper Elite V2 e presenta una colonna sonora originale di musiche inquietanti, ideali per i tetri ambienti incontrati durante le battaglie. Il gioco è localizzato in italiano per quanto riguarda i testi e sottotitoli, mentre i pochi dialoghi sono per lo più inglese con forte accento tedesco.

Amore

La vita del cecchino

- Prendendo spunto dalla buona base della popolare saga di Sniper Elite, Zombie Army Trilogy vanta un solido e testato gameplay dove il fucile da cecchino la fa da padrone. A differenza della maggior parte degli sparatutto in terza persona, si preferisce un gameplay ragionato, alla ricerca di postazioni strategiche dalle quali eliminare il maggior numero di morti viventi prima di essere sopraffatti e doverne trovare un'altra. Le armi a medio o corto raggio hanno potenza e proiettili limitati e pure gli esplosivi sono in netta minoranza, pertanto il cecchinaggio è una scelta obbligata ma grazie al bullet time che segue il proiettile nei colpi meglio piazzati con tanto di raggi X a dimostrare i danni ad organi ed ossa, risulta anche dannatamente soddisfacente trovare colpi da maestro da distanze siderali!

Zombie nazisti dall'inferno!

- Per quanto l'idea di proporre nazisti resuscitati non sia propriamente originale, in Zombie Army Trilogy è un concetto che fa la sua figura. Ci sono pochi intermezzi o filmati ad ampliare la trama, però risulta sempre divertente vedere Hitler in versione non-morto delirare, così com'è soddisfacente ammazzare le sue ondate di morti viventi. Tra l'altro la meccanica improntata sui fucili di cecchino e la precisione si sposa perfettamente con gli zombie, visto che per eliminarli definitivamente bisogna fargli saltare la testa - in caso contrario possono rinascere più e più volte. Intriganti anche i riferimenti all'inferno, tra scheletri evocati dal nulla, pentacoli dai poteri magici e inquietanti personaggi demoniaci che ostacoleranno la nostra avanzata.

Sempre meglio in compagnia

- Pur non presentando particolari accorgimenti che la differenzino dal single player, la componente cooperativa del titolo è sicuramente quella che offre il maggior divertimento a lungo termine. Che sia in campagna o nella modalità Orda, avere alleati può ampliare molto le strategie utilizzabili grazie anche al buon design di alcune aree che permettono ai giocatori di coprire la visuale da punti totalmente diversi. Doversi rianimare a vicenda e gestire le provviste in gruppo offre sfida e divertimento ulteriore, e per quanto i personaggi non abbiano differenze oltre a quelle estetiche, Zombie Army Trilogy offre una validissima opzione cooperativa fino a 4 giocatori, dimostrandosi un ottimo acquisto per chi cerca divertimento con i propri amici - solo online però, poiché la cooperativa locale non è supportata.

Odio

Sniper Elite Redux

- Il buon gameplay di base della saga di Sniper Elite è riproposto bene in Zombie Army Trilogy, ma manca uno degli aspetti che contraddistinguevano la nota saga di cecchini: la componente stealth. Con zombie in quantità industriale che sanno sempre dove vi trovate, qualsiasi componente realmente strategica viene cestinata; resta solo il dover correre da un riparo all'altro quando si rischia di essere sopraffatti. Non aiuta nemmeno il fatto che molte aree sono chiuse e ridotte, pertanto i pregi di un gameplay basato sul fucile da cecchino a volte diventano quasi dei difetti, perché diventa pressoché impossibile usufruirne dovendo ricorrere ad armi più classiche.

Già visto

- Uno dei principali problemi di Zombie Army Trilogy è la mancanza di idee. Come già abbondantemente scritto, la giocabilità è divertente e abbastanza originale rispetto agli sparatutto in terza persona classici, ma la varietà è fin troppo ridotta. Ogni missione prevede di proseguire in ambienti piuttosto monotoni, al massimo fermandosi per resistere a un'ondata di zombie o dovendo cercare un oggetto qua e là. Ogni livello è piuttosto lineare con ben poche deviazioni o esplorazione possibile, e quel poco che c'è è spesso bloccato da muri invisibili o fin troppo bassi per essere considerati barriere credibili. Ovunque si vada si uccidono zombie; basta. Il senso del gioco è quello, però ci si poteva sbizzarrire un po' di più sicuramente. Lo stesso vale per ogni altro aspetto: poche tipologie di nemici, stesse armi che si trovano dappertutto, si ripetono le location e persino le battaglie contro i boss si riciclano! Praticamente visti i primi due livelli potete farvi un'idea chiara sul resto del gioco, perché incontrerete ben poche idee nuove successivamente.

Un remake discutibile

- Gli episodi individuali della saga di Zombie Army su PC, usciti nell'ormai lontano 2013, furono venduti al prezzo di 14,99 Euro ciascuno. Discutibile pertanto la scelta di proporre due capitoli così vecchi con l'aggiunta di un terzo episodio inedito alla cifra di 49,99 Euro, che è superiore alla somma di 3 titoli. E' particolarmente fastidioso per chi ha già giocato ai primi due giochi, perché l'unico modo per ottenere il terzo è comprare la trilogia completa a prezzo pieno. Per gli altri non è un brutto affare vista la buona durata della campagna, resta però il rammarico per il lavoro di porting: grafica, suoni e gameplay sono rimasti praticamente invariati rispetto alla versione PC, tant'è che Zombie Army Trilogy avrebbe potuto girare tranquillamente su console della precedente generazione.

Tiriamo le somme

Fondandosi sulla buonissima saga Sniper Elite, Zombie Army Trilogy presenta un gameplay solido e divertente nel quale far fuori ondate di zombie minacciosi, con in mano un fucile da cecchino e poco altro. Se avete fino a 3 amici che giocherebbero volentieri con voi online, il divertimento sale notevolmente come succede comunque nella maggior parte dei giochi cooperativi. Non siamo ai livelli di Left 4 Dead o della modalità Zombie dei Call Of Duty della Treyarch, ma risulta divertente e soddisfacente. Il problema principale sta nella mancanza di coraggio da parte di Rebellion nel creare il gioco: pochissima varietà nella giocabilità, nelle ambientazioni, nei nemici, nelle armi, persino le battaglie contro i boss si riciclano di volta in volta. Ciò che c'è diverte e funziona, ma rischia di annoiare dopo poco perché il gameplay non si schioda praticamente mai da quanto visto nelle primissime missioni. Fondamentalmente Zombie Army Trilogy si accontenta di essere di buon livello, senza mai voler strafare o rischiare. Un valido acquisto per chi vuole far saltare un po' di cervelli di non-morti, specialmente in compagnia, ma chi vuole innovazione o varietà non le troverà in questo gioco.
7.2

Recensione realizzata grazie al supporto di Rebellion e Xbox.


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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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