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Forza Motorsport 2
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Forza Motorsport 2 - presentazione alla stampa

In una cornice tipicamente autunnale, presso la sede Microsoft di Segrate, Milano, è avvenuta la presentazione alla stampa italiana di quello che si preannuncia essere il titolo principale su cui punterà la grande M per la sua line-up estiva: ovviamente stiamo parlando dell’ormai conosciutissimo Forza Motorsport 2.

Forza Motorsport 2 - presentazione alla stampa

Vista l’importanza dell’evento, Microsoft ha fatto arrivare direttamente da Seattle Dan Greenawalt, game director di Microsoft Studios e Turn 10. Dopo una breve introduzione si parte con la presentazione vera e propria del titolo. La prima feature che Dan ci illustra riguarda la customizzazione della nostra auto sia per quel che riguarda il lato estetico che quello di elaborazione. Lo sviluppatore ci rimembra come nel precedente Forza lo possibilità di sovrapporre i vari layer era possibile solo per 6 volte, e già cosi si potevano ottenere risultati incredibili: in questo seguito potremo sovrapporre fino a 100 layer, con milioni di combinazioni per quel che riguarda lettere, simboli, disegni, tribali e cosi via. La possibilità di customizzare la nostra auto è totale anche per quel che riguarda i colori, che sono tantissimi, si passa dai classici colori opachi a quelli lucidi per arrivare a quelli speciali che in base al riflesso della luce cambiano il colore della carrozzeria.

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Superata la parte puramente estetica della nostra personalizzazione arriviamo alla parte sicuramente più interessante, ovvero il tuning. Dan ci spiega come per lui sia importate l’attaccamento alle proprie macchine, portandoci l’esempio della prima auto che si possiede nella propria vita, dicendo che non si dimentica mai e ti rimane nel cuore, e lo stesso sarà all’interno di Forza 2. Presa infatti la nostra prima macchina (nel caso della demo era una Civic del 1999), nella nostra schermata verrà visualizzata la storia della vettura, tutte le caratteristiche ad essa legata e una lettera con un numero (esempio D 321). Questa classificazione, ci spiega Dan, serve ai giocatori per capire quanto sia potente l’auto che hanno in mano in modo da capire quanto dovranno personalizzarla per farla gareggiare ai massimi livelli della propria categoria oppure spingersi oltre facendola gareggiare con auto di categoria superiore. Questa è sicuramente la feature più interessante di forza, infatti ogni macchina potrà essere portata dalla classe più bassa a quella più alta, ma con le dovute accortezze che ci vogliono nel rendere troppo potente una macchina che in realtà non dovrebbe esserlo, proprio come nella realtà.

La possibilità di customizzazione è altissima, si potrà cambiare qualsiasi parte della macchina: tubi di scarico, pneumatici, ammortizzatori, sospensioni, elettronica e persino il motore, infatti si potrà ad esempio montare su un modello d’auto del 1999 il motore dello stesso modello ma del 2003. Insomma sotto il profilo della personalizzazione avrete capito che il gioco ha tutte le carte in regola per rendere davvero speciale la macchina di ogni giocatore.

In seguito siamo passati alla vera e propria prova su strada del titolo: la prima cosa che abbiamo notato è stato sicuramente il profilo grafico del gioco, niente a che vedere con tutto quello che era circolato in rete negli ultimi mesi. Un vero spettacolo per gli occhi con texture definite, asfalto ottimo e un cielo splendido. Dan ci mostra alcuni giri sul Mugello con una Lamborghini Murcielago: con la pressione del dorsale è possibile vedere in tempo reale tutta la telemetria dell’auto, e vista dal vivo è qualcosa di impressionante! In tempo reale si può vedere il bilanciamento dell’auto, la pressione degli pneumatici, la loro velocità singola (già, come nella realtà ogni gomma avrà una velocità leggermente diversa dalle altre), la temperatura del tracciato e quella degli pneumatici, la sollecitazione delle sospensioni e tantissimo altro ancora, insomma un vero titolo per piccoli meccanici. Inutile dire che tutti questi parametri influiranno sul comportamento della vettura in gara e saranno modificabili personalizzando opportunamente le varie parti, ad esempio adottando gomme che usano una diversa miscela.

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Infine i danni. Greenawalt ci dice che come nella realtà non ci sarà una predisposizione automatica dei danni ma in base a come avverrà l’incidente potremo subire danni in diverse parti dell’auto fino a compromettere la nostra gara perdendo carrozzeria e quindi diminuendo l’aerodinamica oltre che le prestazioni della meccanica. Questo servirà molto anche sul Live per cercare di rendere più corretti anche i giocatori che solitamente non lo so, visto che ora sapranno che una mossa azzardata potrebbe compromettere anche la propria gara e non solo quella del pilota davanti a loro.

Passando a snocciolare alcuni dati, Dan ci spiega che per creare questo Forza si sono ispirati anche ad altri giochi non di macchine, portando l’esempio di Final Fantasy e Pokemon: quello che i turn 10 hanno cercato di realizzare è un gioco che invogliasse a continuare a migliorarsi proprio come fanno i giocatori di Final Fantasy quando fanno avanzare di livello i propri personaggi. I numeri di questo titolo non sono meno ambiziosi: 300 auto con cui correre tra compatte e sportive (tra le ultime annunciate la McLaren F1 GTR e la Ferrari F430GT), tutte personalizzabili. 60 diversi circuiti su cui correre tra cui il Nurburgring (F1 e originale), Laguna Seca, Mugello, Road America, Tsukuba e Silverstone, oltre a molti tracciati di fantasia. Una IA sopraffina che simulera il comportamento di un vero pilota facendosi vedere negli specchietti, prendendo la scia e chiudendo le traiettorie di sorpasso e sbagliando qualche manovra se messa sotto pressione. Supporto totale del Live, possibilità di creare tornei, condividere auto e guardare i migliori piloti girare su Forza Motorsport TV. Possibilità tramite la modalità foto di uploadare sul portale di Forza le proprie foto e renderle disponibili su internet per inserirle per esempio sui forum.

Insomma, di carne al fuoco ce n’è parecchia: Gran Turismo ha trovato un degno rivale e ovviamente chi ci guadagna siamo sempre noi videogiocatori!

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