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Hitman - Episodio 2: Sapienza

Nonostante le traversie di ritardi e rinvii durante il lancio del primo episodio, IO Interactive rilascia il secondo episodio con gradita puntualità, trasportandoci dalle esclusive passerelle parigine del prêt-à-porter alle assolate spiagge amalfitane della città di Sapienza. Ma sarà vero che i killer italiani sono tutti pizza, mandolino e silenziatore? Scopritelo nella nostra recensione di Hitman - Episodio 2: Sapienza.
SPOILER WARNING: Hitman è una serie episodica, quindi questo articolo parla di eventi accaduti sia in questo che nei precedenti episodi. Ne consigliamo quindi la lettura solo qualora non vogliate rovinarvi la sorpresa o abbiate già giocato il capitolo in questione.

Stanchi del solito tran tran quotidiano? Vi sentite giù di corda, stressati dal lavoro o dallo studio? Non sarebbe bello stendersi al sole, abbronzarsi un po’ e concedersi un buon gelato passeggiando sul lungomare, magari con un bel bagno nelle acque tiepide del golfo? Allora non perdete tempo: prenotate anche voi un soggiorno estivo a Sapienza! Se amate il sole, il mare, le belle donne e la dolce vita, Sapienza è la meta che fa per voi. Ci sentiamo solo di avvisarvi che durante la vostra permanenza c’è una buona probabilità… di rimanerci secchi.

Questo perché c’è in giro il buon vecchio 47 che, si sa, è uno di poche parole ma di molteplici fatti. E per un killer professionista, “fatti” significa infiltrarsi, confondersi tra la folla, travestirsi e ovviamente uccidere i suoi bersagli, cercando di contenere quanto possibile le vittime innocenti. Ma intendiamoci: 47 non è venuto a Sapienza per godersi le bellezze del golfo di Amalfi né per abbronzare la sua barcodata crapa pelada, bensì per portare a termine un contratto che anche stavolta contemplerà due nomi illustri sulla sua lista di morte. Infatti, dopo la kermesse parigina che ci ha visto calpestare le mondane passerelle del prêt-à-porter, l’instancabile 47 torna in servizio alla volta della ridente (e immaginaria) Sapienza, cittadella lambita dal mare e abbarbicata sui monti del nostro bel paese. Come per la meta parigina, Sapienza diventa il nostro parco dei divertimenti dove sfogare tutta la nostra creatività di assassini provetti e sfruttare l’istinto per avere la meglio sui nostri obiettivi.

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Sulla lista nera dell’Agenzia stavolta ci sono un ricco e viziato ingegnere della Ether Biotech Corporation, Silvio Caruso, e la sua pupilla ricercatrice, Francesca De Santis, entrambi colpevoli della creazione di un virus letale destinato al mercato terroristico, coltivato in un remoto laboratorio sotterraneo a Sapienza. Il nostro compito, nei panni di 47, non è soltanto di infiltrarci a villa Caruso e accoppare i due obiettivi, ma anche quello di localizzare il laboratorio segreto e distruggere la coltivazione del virus per evitare che altri possano proseguirne lo sviluppo.

La città di Sapienza è liberamente esplorabile sin dall’inizio. L’intricato dedalo di viuzze pietrose, puntinato dai vasi di fiori colorati che si rincorrono sulle ripide salite fino alle ampie balconate a picco sul golfo, rappresentano una cornice unica nel suo genere per una missione di omicidio. Ma il sottile incantesimo in bilico tra il via vai di turisti stranieri intenti a visitare la città e i sonnolenti locali indaffarati nelle loro faccende quotidiane è però spezzato dalla presenza degli agenti di sicurezza di Silvio Caruso, che perlustrano le strade nel goffo tentativo di non dare nell’occhio. Anche in questo episodio, le Opportunità vengono incontro alle nostre esigenze d’infiltrazione, a patto di voler investire un bel po’ del nostro tempo ad esplorare l’enorme Sapienza.

Eh si, perché tra i vicoli del paese, una passeggiata sul molo, un gelato da Bella e un taglio di capelli da Di Milano, potremo scoprire svariati gossip su Caruso e la De Santis, utili a raggiungerli e ghermirli senza troppo sforzo. Ad esempio, sapevate che Silvio Caruso è affetto da una peculiare forma di complesso di Edipo e che attende nella sua sontuosa villa la visita di uno psicoterapeuta? O che la De Santis ha un flirt segreto con uno degli uomini della sua scorta? Tutte opportunità sfruttabili a nostro vantaggio, vista l’adattabilità e le abilità camaleontiche di 47. Una volta scoperte le Opportunità da seguire, possiamo decidere il nostro personale approccio alla missione in base al travestimento scelto, oppure prediligere lo stealth nudo e crudo, magari aggirando la sicurezza e penetrando all’interno delle aree sorvegliate dalle finestre o dai tetti. Il limite, anche stavolta, è la nostra fantasia.

Se la struttura di gioco di Hitman - Episodio 2: Sapienza rimane esattamente quella del precedente capitolo, ad ampliarsi è invece l’area di gioco, che stavolta offre un piatto decisamente ricco di spunti creativi per mettere fuori combattimento i nostri obiettivi, arricchito da un’eccezionale personalità, vibrante e del tutto rinnovata rispetto a quanto mostrato in precedenza, valorizzando l’italianità, costantemente in bilico tra sacro e profano, che pervade la città di Sapienza. Personalità non esente da qualche sbavatura, tanto goffa da risultare esilarante come ad esempio i brani neomelodici ascoltabili mediante le radioline e gli impianti stereo, realizzati ad hoc e cantati da improbabili artisti stonati, oppure le sgangherate telecronache di remote partite di calcio. Tutti questi elementi, per quanto impacciati luoghi comuni sull’Italia, fanno emergere l’amore degli sviluppatori verso il nostro paese.

Sulla trama il titolo sceglie di non pronunciarsi ancora apertamente, continuando il suo gioco a carte coperte e dedicando alla storia principale soltanto un minuto striminzito di cut-scene al termine del nostro incarico, di cui è possibile apprezzare davvero poco. Il complotto che fa da sfondo agli incarichi di 47 è ormai assodato e tende ad allargarsi a macchia d’olio, ma non sappiamo in che modo (e soprattutto quando) il protagonista potrà venirne a capo. Per adesso Hitman - Episodio 2: Sapienza ci intrattiene proponendoci la sua splendida location italiana, la sua appagante missione principale e una serie di nuovi contratti da portare a termine sotto il sole di Sapienza nell’attesa del prossimo episodio.

Gli unici difetti imputabili al gioco sono relativi alla discutibile intelligenza artificiale dei nemici e soprattutto alla fallibile struttura online creata da IO Interactive. Infatti il gioco necessita di essere sempre loggati al servizio di rete offerto da Square Enix, con tutti i problemi che questo comporta. Purtroppo mi è capitato piuttosto spesso di essere espulso dalla partita e rispedito al menu principale, magari proprio mentre ero intento ad affrontare un momento delicato della missione. Fortunatamente i checkpoint presenti nel titolo sono tanti e c’è anche la possibilità di salvare la partita manualmente su più slot, per cui il problema delle disconnessioni, per quanto noioso, è relativamente impattante. Mi auguro comunque che, strada facendo, Square Enix cerchi di tamponare al meglio questa spiacevole falla.

Al netto dei pregi e dei difetti offerti da Hitman - Episodio 2: Sapienza, il giudizio positivo espresso nella recensione del precedente episodio resta invariato, arricchito da qualche punticino in più per merito della splendida realizzazione della location italiana.

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L'autore

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Classe '79, sound designer di professione. La sua incrollabile passione per i videogiochi nasce solo all'inizio degli anni '90 e viene presto affiancata da quella per il doppiaggio. Col passare del tempo la sua carriera di videogiocatore onnivoro si focalizza sulla scena PC, ma poi assume sembianze più mature con l'avvento di PlayStation e di tutte le successive console che prenderanno lentamente possesso di casa sua.

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