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2K Sports a 360 gradi

Pur essendo solo al 40% delle loro potenzialità, i titoli sportivi 2K Games in sviluppo per Xbox 360 ci hanno lasciato increduli, a bocca aperta. Un dettaglio grafico fuori parametro per un’esperienza al limite del fotorealismo: Top Spin 2, NBA 2K6 e NHL 2K6 si preparano per farci saggiare qualcosa di molto simile alla realtà. Come se non bastasse, le loro controparti per l’attuale generazione di console non scherzano affatto, anzi...
La nostra visita agli studi Take2 non poteva certo andare meglio: la possibilità di mettere mano alle versioni in sviluppo per Xbox 360 (su kit di sviluppo "Alpha") di Top Spin 2, NBA 2K6 e NHL 2K6 ci ha lasciato davvero basiti. Il livello grafico che si può ottenere dalla console next-gen di Microsoft può essere descritto da un solo e semplice aggettivo: incredibile. Una dichiarazione degli sviluppatori di 2K Games è in tal senso eloquente: "con Xbox sapevamo quale era la soglia di potenza massima ottenibile dalla macchina; ora con Xbox 360 non sappiamo con precisione quale sia il limite, tanta è la potenza che è in grado di sviluppare la prossima console Microsoft..."

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Dei titoli che sono solo al 30-40% del loro stadio di sviluppo ma che mettono davanti agli occhi di chi guarda qualcosa di veramente fenomenale: l’impatto iniziale che si ha rasenta senza mezzi termini il fotorealismo. E’ proprio così, la next-gen ci metterà di fronte a videogiochi che punteranno in tutto e per tutto a riprodurre la realtà nel modo più verosimile possibile: questo è quanto emerge dopo aver potuto ammirare Top Spin 2, NBA 2K6 e NHL 2K6.
Tutto ciò deriva in parte, ovviamente, dalla quantità esagerata di particolari e dettagli che gli sviluppatori di 2K Games hanno implementato con cura nei loro titoli e in parte dalla perizia con la quale essi hanno creato un ambiente vivo e assolutamente realistico a cornice dell’azione di gioco vera e propria.

Iniziamo innanzitutto con il dire che mai prima d’ora avevamo potuto apprezzare dei modelli fisici di tale fattura: parlando a livello generale, sia quindi per Top Spin 2 che per NBA 2K6 e NHL 2K6, l’attenzione riposta dagli sviluppatori nella modellazione del corpo e dei vestiti dei giocatori è imponente; il livello di dettaglio dei volti rasenta l’impensabile, con tanto di bulbi piliferi della barba degli uomini distinguibili uno ad uno e sfumature di colore della pelle differenti a seconda del punto del volto osservato. Se prima (ma anche ora) spesso i capelli erano costituiti da pochi poligoni, adesso si individua la chioma capello per capello!
Discorso analogo va fatto per i vestiti che indossano i giocatori: la maestria con la quale essi si piegano e si increspano sotto i movimenti della muscolatura rende tutto quanto ancor più realistico, senza contare l’ottimo effetto di bump mapping che rende distinguibili a colpo d’occhio i diversi tipi di tessuto e la fattura stessa degli indumenti.

A ciò si aggiunge inoltre la scioltezza assoluta che contraddistingue le movenze dei giocatori, soprattutto in NBA 2K6: la sensazione è proprio quella di essere di fronte a persone in carne ed ossa tanta è la bontà delle animazioni. Scatti, salti, movimenti di braccia e chi ne ha più ne metta, tutti incredibilmente e ottimamente implementati.
Come accennato, stupisce molto l’ambiente di gioco che fa da cornice di lusso all’azione: 2K Games ha posto grande attenzione nello sviluppo e nella gestione di tutto ciò che circonda il campo (sia esso da tennis, basket o hockey). Una folla eterogenea e mai uguale nei suoi componenti che si agita e brulica in un continuum di movimento che riproduce con fedeltà le situazioni reali che ogni giorno vediamo durante gli eventi sportivi.
Per cercare il pelo nell’uovo possiamo affermare che si denotano ancora momenti meno "puliti" graficamente, ma da qui all’uscita di tutti e tre i titoli vi è tempo per limare queste piccole imperfezioni; inoltre le versioni da noi testate giravano sui 30 fps che si tradurranno in 60 fps fissi nelle versioni finali, per un impatto grafico ancora più sconvolgente.


Il tennis di prossima generazione
Il primo titolo ad essere presentato è stato il fantastico Top Spin 2: seguito dell’ottimo Top Spin (probabilmente la migliore simulazione tennistica di sempre) propone le meccaniche che hanno reso grande il predecessore potenziando all’inverosimile tutto ciò che concerne come detto l’impatto visivo.
Va sottolineato che le demo da noi giocate avevano più che altro lo scopo di dimostrare l’elevata potenzialità tecnica e grafica della futura console Microsoft: la bassa percentuale di sviluppo si risente infatti soprattutto a livello di giocabilità e di svolgimento dell’azione di gioco vera e propria (in questo senso Top Spin 2 è probabilmente il più arretrato nello sviluppo rispetto a NBA 2K6 e NHL 2K6).
Prendendo il pad in mano si denota infatti una elevata velocità di gioco che ancora deve essere limata per ottenere un risultato più ponderato ed equilibrato; le collisioni con la palla risultano attualmente un tantino forzate ma, come accennato, è proprio l’aspetto tecnico puro a stupire incredibilmente.

Al di là del dettaglio grafico di ogni giocatore prima descritto, sono assolutamente da urlo i movimenti dei tennisti sia in fase di gioco che nei momenti di stasi tra una sessione e l’altra (tutti gli intermezzi sono realizzati con la stessa grafica in-game); a questo proposito va menzionata l’assoluta fedeltà con le movenze tipiche dei giocatori reali: Federer per esempio ruota la racchetta agendo sui polsi esattamente come la sua controparte in carne ed ossa. Particolari come questo, uniti ad una riproduzione maniacale del modello fisico e facciale, fanno ottenere come risultato persone in tutto e per tutto identiche a quelle che possiamo ammirare sui campi da gioco reali. I tennisti reali presenti saranno ben 16 (sia uomini che donne), tutti riprodotti minuziosamente in tutte le loro caratteristiche.
Come se ciò non bastasse, è proprio l’ambiente che circonda il campo che stupisce per la sua realizzazione: persone che si siedono sugli spalti, che si alzano per recarsi a prendere da bere, che escono dallo stadio... è tutto incredibilmente reale e verosimile.

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La punta dell’iceberg si tocca con la realizzazione tecnica del terreno di gioco: nella demo era possibile ammirare solo superfici sintetiche, rese in maniera impeccabile da un effetto di bump mapping a dir poco sconvolgente che riproduce in scioltezza la granulosità tipica di tali terreni e che viene in parte livellata dalle strisce bianche di delimitazione del campo di pertinenza. Fantastico.
Il comparto sonoro, come quello riferito prettamente al gameplay, è ora in fase di sviluppo: al momento è possibile apprezzare l’ottima fattura degli effetti sonori dovuti al colpo delle racchette o alle urla puntali del pubblico. Molto di atmosfera sono il cinguettio dei volatili o il rumore di sottofondo del traffico (il campo da noi testato nella sessione di gioco era un campo pratica).
Le opzioni di carriera, tornei e partite di esibizione vengono affiancate dalla imponente modalità Live che permetterà finalmente a quattro giocatori diversi sparsi per il globo (non a coppie sulla stessa console come avviene ora in Top Spin su Xbox Live) di prendere parte a partite in doppio per un’esperienza di gioco definitiva. Proprio a livello di supporto Live ci è stato comunicato che Top Spin 2 godrà appieno delle novità che Microsoft introdurrà nel servizio per Xbox 360: una serie infinita di statistiche personali documentate (dalla precisione nel diritto alla potenza dello smash o delle volèe e via dicendo) e soprattutto la possibilità di prendere "lezioni" dai più forti in classifica scaricando i loro profili per imparare tecniche e movimenti sul campo.
C’è da scommettere che se gli sviluppatori di 2K Games riusciranno a riprodurre, con qualche ritocco essenziale, l’ottima giocabilità del primo capitolo affiancandola al reparto tecnico che abbiamo potuto ammirare estasiati, il risultato che si otterrà sarà alquanto incredibile, per la gioia di tutti noi sportivi.


Parquet e ghiaccio ai massimi livelli
NBA 2K6 e NHL 2K6 sono i titoli allo stadio probabilmente più avanzato: per quanto riguarda il primo, ancora una volta ciò che sorprende fin dall’inizio è la realizzazione tecnica che i ragazzi di 2K Games sono riusciti a sfoderare. Su tutto spicca il parquet del campo di gioco: riflessi dinamici di cartelloni pubblicitari, giocatori, palla e quant’altro si muove su di esso lo rendono estremamente liscio, concreto e vero.
La dinamica di movimento dei giocatori è addirittura più realistica che in Top Spin: al di là della resa della muscolatura, sono proprio i movimenti di gambe, braccia, gomiti e bacino tutti legati l’un l’altro con estrema fluidità che rendono il tutto ancora una vota molto realistico. Anche le divise dei giocatori (o delle pon-pon girl ai lati del campo) si muovono verosimilmente a seconda dei movimenti cui sono sottoposte; la muscolatura degli atleti si produce in tensioni e sforzi quantomai verosimili (gli sviluppatori ci hanno mostrato delle sessioni di gioco con i cestisti senza canottiera, proprio per dimostrarci l’attenzione riposta su tutta la muscolatura del corpo e non soltanto sulle parti visibili e non coperte dalle divise).

La cornice di pubblico è ottimamente realizzata, anche se non al livello di Top Spin 2, e riesce a ricreare l’atmosfera concitata tipica delle partite dell’NBA, anche grazie al buon comparto sonoro che finora è stato implementato nella demo mostrataci.
Tutto quanto di buono detto finora si ripete per NHL 2K6, per il quale, ancora una volta, non possiamo che tessere fitte trame di elogi per la resa che il titolo riesce a trasmettere del campo ghiacciato su cui si svolge l’azione di gioco: come per NBA 2K6, anche qui il ghiaccio riflette in maniera fotorealistica tutto ciò che circonda il campo; questa volta però esso è sottoposto all’usura dovuta al passaggio delle lame dei pattini dei giocatori che, con il trascorrere del tempo e con il sommarsi dei solchi tracciati, trasforma il ghiaccio in una pista fatta di binari che distorcono addirittura i riflessi. Fantastico il dondolio delle paratie laterali nel caso in cui vengano colpite con energia: provate a dirigervi contro di esse e vedrete oscillare pericolosamente i vetri di divisione tra il campo e le tribune (tanto per fare un banale esempio, questo particolare è assente nella versione prevista per l’attuale Xbox). Elementi come questo potrebbero sembrare qualcosa di poco conto ed invece vi assicuriamo che incidono fortemente sulla resa globale proprio a livello di realismo trasmesso a colui che impugna il joypad o anche più semplicemente per coloro che fanno da spettatori alla partita.

A livello di gameplay, i due titoli dimostrano di essere appunto più avanti nello sviluppo rispetto a Top Spin 2: dopo una stupenda partita Miami Heat – Phoenix Suns non possiamo che rimanere soddisfatti di quanto prodotto finora da 2K Games. Ciò che fa molto piacere sottolineare (e che riveste una grande importanza) è il fatto che ci si sente effettivamente padroni dei movimenti ultrarealistici che i giocatori snocciolano sul campo dinanzi ai nostri occhi: tutto ciò è frutto di una attenzione riposta nel sistema di controllo che è presto e facilmente assimilabile in tutte le sue componenti.
Una interessante novità riguarda la gestione dei profili durante le partite offline multiplayer: è infatti possibile memorizzare l’attitudine e il comportamento di ognuna delle persone che prendono parte alle gare, così da poter in seguito giocare dei match contro la CPU che usufruisce di un IA non programmata ma che ricalca quella dei propri amici precedentemente salvata.


Non solo 360
Dopo averci lustrato gli occhi con i tre titoli per Xbox 360 appena descritti, 2K Games ci ha mostrato in anteprima le loro controparti per l’attuale console Microsoft.
Resta ovvio che dopo aver ammirato il fotorealismo di Xbox 360 l’impatto con i titoli appena menzionati sia stato un tantino strano ma in ogni caso emblematico: pareva di essere di fronte davvero a titoli di una generazione precedente.
E se si sottolinea il fatto che tali titoli sono realizzati comunque in maniera ottima, si capisce facilmente il divario che ci aspetta con la nuova generazione di console.
In ogni caso, come detto, sia NBA 2K6 e NHL 2K6 facevano sfoggio di una realizzazione tecnica più che buona, con un motore grafico solido e fluido ed una giocabilità decisamente coinvolgente ed immediata. Il divertimento, soprattutto in multiplayer online, è certamente assicurato.
L’unico appunto va mosso nei confronti di NHL 2K6, per il quale l’inquadratura predefinita risulta ottima da una parte per tenere sott’occhio l’azione di gioco ma non agevole dall’altra per la visualizzazione nitida dei momenti più concitati e della messa in gioco del disco.
Concludiamo dicendo che tutti i titoli presentati saranno disponibili in autunno con il completo supporto Live.

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Niente da dire, anzi, molto da essere stupiti: Top Spin 2, NBA 2K6 e NHL 2K6 dimostrano a conti fatti l’enorme potenzialità di Xbox 360. Non ci possiamo stancare di ripetere che l’impatto con l’azione di gioco sfoggiato dai titoli presentati da 2K Games è assolutamente quanto di più vicino alla realtà si possa aver immaginato finora. Pensando poi che i titoli presentati da 2K Games sono solo al 30-40% del loro sviluppo non osiamo immaginare come si possa evolvere la situazione.
Ah, un’ultima interessante precisazione: Top Spin , NBA 2K6 e NHL 2K6 saranno disponibili al lancio di Xbox 360!


Ringraziamo Take Two Interactive e GameSurf per la collaborazione.

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