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img Assassin's Creed III
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AC III - La Tirannia di Re Washington: Il Tradimento

Chi si è appassionato alle vicende di Re Washington diventato un tiranno crudele e sanguinario può ora riprendere la storia dal finale del precedente episodio nel secondo episodio della trilogia di DLC di Assassin's Creed III, La Tirannia di Re Washington: Il Tradimento.
Come ogni serie che si rispetti, si parte dall’immancabile ma utilissimo riassunto dei principali avvenimenti dell’episodio precedente. Ratonhnhaké:ton si risveglia nella prigione in cui è stato rinchiuso dopo lo scontro con lo scettro di Re Washington. Dall’interno della sua cella ascolta le trame del tiranno che vuole giustiziarlo insieme ad un gruppetto, scelto a caso, di persone. Durante questo dialogo si nota la prima incrinatura dell’entourage del malvagio Re: Franklin osa infatti dubitare della necessità di una simile crudeltà, mostrandosi riottoso all’applicazione di una simile malvagità. Finito il dialogo e liquidati i dubbi, i tre si ritirano dalla prigione con il nostro eroe che ha ormai recuperato le forze e utilizza il potere del Lupo per attirare le guardie all’interno della cella e, complice l’invisibilità, disfarsene. Nelle altre celle sono detenuti due personaggi importanti in questo episodio: il capo indiano di una tribu di guerrieri, come quella decimata di Ratonhnhaké:ton, ed un ufficiale dei ribelli. Saranno degli alleati molto utili nel tentativo di fermare la follia del tiranno.

Come nel primo episodio della trilogia, anche in questo “Il Tradimento” il nostro eroe acquisirà una nuovo ed utilissimo potere: quello dell’Aquila. Per acquisirlo dovrete difendere, durante “il viaggio”, le uova nel nido di un'aquila dall’attacco dei lupi. Una volta superata questa prova otterrete il potere che vi permetterà di volare da un punto all’altro come un rapace. Questa abilità aggiunge anche la capacità di effettuare l’attacco dell’aquila: una vera e propria picchiata sul malcapitato nemico (o coppia di nemici) che avrete inquadrato nel mirino. La dinamica di utilizzo è appena più complessa del potere del lupo, poiché è necessario mirare la destinazione e poi premere Y: da quel momento verrete trasformati in un’aquila invisibile.

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Ratonhnhaké:ton disporrà quindi di entrambi i poteri che sarà possibile scegliere alternativamente in base a quello che maggiormente si adatta alla situazione di gioco. In particolare il potere dell’aquila è particolarmente utile per la fuga in caso di numerosi soldati che vi inseguano: con un paio di voli ben scelti sarete fuori dalla portata delle loro armi. Ovviamente, come per il potere del lupo, anche quello dell’aquila consuma energia vitale: un utilizzo continuativo abbasserà la vostra resistenza.

La storia è ambientata nel porto di Boston e ruota intorno all’inizio della redenzione di alcuni personaggi apparentemente perfettamente allineati alla volontà del Re tiranno. In particolare la gelosia tra subalterni scatenerà delle lotte interne alla fazione di un Washington accecato dal potere dello scettro e gli sforzi di Ratonhnhaké:ton inizieranno ad essere premiati da defezioni nelle linee nemiche che gli procurano amici potenti in vista dell’assalto finale. Avrete anche l’opportunità di confrontarvi personalmente con il tiranno in un scontro tra poteri magici, forse un po’ troppo forzato nella dinamica del gioco. L’azione si conclude con un finale al cardiopalma, che ci introduce al prossimo luogo di scontro, una località già nota a chi ha giocato il titolo originale.

Questo secondo episodio della storia La Tirannia di Re Washington aggiunge una nuova modalità di gioco, una variazione sul tema stealth, sempre nel solco di poteri magici dispensati da un altrettanto magico albero. La trama si arricchisce di colpi di scena e nuovi personaggi che contribuiscono a mantenere viva l’attenzione e la voglia di scoprire l’evoluzione della storia. La durata dell’episodio dipende molto dalla vostra esperienza nella serie ma, come il precedente, va dalle 2 alle 4 ore in dipendenza anche delle missioni secondarie che vorrete intraprendere.

Come in ogni produzione seriale che si rispetti, in “Il Tradimento” vengono progressivamente resi più chiari e coerenti punti della tram del precedente episodio finora non completamente comprensibili; la trama è riuscita ad appassionarmi anche se l'ho trovata, a voler cavillare, solo un po’ troppo esplicita e scontata in alcuni passaggi. Niente di nuovo infine, ed era strano aspettarsi il contrario, dal punto di vista tecnico: l’Anvil Engine continua a realizzare grafica di ottimo livello con qualche rifinitura per quanto riguarda le collisione di poligoni.

In conclusione questo nuovo episodio mantiene quanto di buono fatto nel gioco principale e nel precedente della serie, arricchendo di dettagli la storia. Consigliato per un pomeriggio in cui si ha nostalgia del tipico gameplay di Assassin's Creed.

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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