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Alan Wake
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Alan Wake - The Signal provato

Come da programma, Remedy sta per rilasciare su Xbox Live la prima delle espansioni previste per la loro ultima opera, quell' Alan Wake che è riuscito ad incollarci allo schermo per la sua intera ed appassionante durata. Microsoft ci ha offerto la possibilità di provare in anteprima "The Signal": vediamo di scoprire insieme di più sulle vicende del tormentato scrittore. "Non è un lago, è un oceano"...

Alan Wake - The Signal provato


Bentornati a Bright Falls
Prima di iniziare, un avvertimento importante: se non avete ancora finito il titolo Remedy, state alla larga da questo articolo; visto lo svolgimento e la collocazione temporale del nuovo episodio, sarà inevitabile fare qualche riferimento a quanto già avvenuto.

The Signal si svolge esattamente dopo la conclusione del sesto ed ultimo episodio del gioco originale: Alan è riuscito a compiere la sua impresa, a salvare la moglie rapita dalla presenza oscura, ma rimanendone a sua volta vittima, intrappolato in una dimensione parallela, prigioniero dei suoi stessi pensieri e della sua stessa storia. Siamo di fronte ad un vero e proprio settimo episodio che ci calerà in una realtà, se possibile, ancora peggiore di quella incontrata a Bright Falls.

L'azione comincia in un luogo familiare, la tavola calda in cui tutto ebbe inizio; Rose, gli Old Gods of Asgard e tutti gli altri personaggi incontrati saranno ancora presenti, ma lo scrittore si accorgerà ben presto di essere vittima di un deja-vù distorto, corrotto dalla propria mente. Infatti i personaggi non faranno altro che presentarsi quasi come fantasmi, presenze oniriche senza una vera e propria funzione, solo dei ricordi sbiaditi frutto della fantasia di Wake. Dopo pochi istanti dall' inizio verremo a contatto con Thomas Zane, quella che è la nostra sola ed unica ancora di salvezza in questa dimensione parallela; appena incontrato il poeta ci spiegherà la situazione: Alan è prigioniero della presenza oscura, ma anche dei suoi stessi pensieri. Pensieri che si rivelano tenebrosi, contaminati dall'oscurità che ne ha sconvolto la vita, una gabbia ai limiti della follia. La nostra unica possibilità di salvezza sarà quella di ascoltare Zane e cercare una via d'uscita da questo spaventoso incubo.

La cittadina e tutto ciò che la circonda è sconvolta dal male, tutto è come se fosse una marionetta comandata dall' oscurità, nulla è sicuro, nessuna certezza è presente nell'animo dello scrittore e questo non fa altro che dar più potere all'oscurità stessa, permettendole di plasmare ogni cosa a suo piacimento.
Ho trovato una Bright Falls ancora più cupa e spaventosa, senza quel minimo senso di sicurezza concessoci negli scorsi episodi da elementi quale il ciclo giorno e notte ed anche dalla sensazione di aver a che fare con qualcosa che, sebbene al di fuori di ogni logica, presentava comunque dei punti di contatto con la realtà e con la sicurezza che questo riesce a dare al giocatore. Questo è un vero e proprio incubo, una visione modificata dagli eventi successi ad Alan senza alcuna possibilità di scampo!

Ad accentuare la sensazione di trovarci intrappolati nella nostra stessa mente ci sono delle parole sospese per aria, caratteri che hanno la stessa peculiarità degli oggetti posseduti: puntando la luce della nostra torcia contro di loro, tramuteremo in realtà la parola stessa; questo comporta un nuovo modo di rifornirsi, di azionare meccanismi o anche di far apparire nemici dal nulla, rinnovando marginalmente le meccaniche a cui eravamo abituati. Una altro aspetto che ho apprezzato del gioco sono i particolarissimi spoiler in game che erano affidati alle pagine del manoscritto "Departure"; naturalmente, essendo il romanzo ormai concluso, non sarà più possibile trovare le pagine, ma i programmatori non hanno voluto rinunciare a questo particolarissimo ed originale aspetto narrativo. Ora ciò è rappresentato da alcuni televisori da cui vengono trasmessi dei messaggi dello stesso scrittore; messaggi cupi di un uomo sconvolto, impazzito, quasi come se fosse lo stesso Alan a bloccarci, a spingerci pericolosamente oltre ogni limite, oltre la sanità mentale ed a volerci morti.

Il quadro che ne consegue è davvero ricco di tensione, l'instabilità di una mente ormai sconvolta non fa altro che calarci ancor maggiormente in questa strana situazione, donando ansia a profusione, aspetto tutt' altro che marginale in un gioco di questo genere. Da questo punto di vista il DLC in questione riesce addirittura a migliorare ciò che viene offerto dal gioco, riuscendo in quello che ritengo l'aspetto più importante e significativo di questa opera: creare tensione ed insicurezza nell' animo del giocatore per tutta la sua durata.

La luce fuori dal tunnel
Come già propostoci in passato, anche in questo contenuto scaricabile la luce sarà la nostra salvezza, la nostra unica alleata e sarà sempre la luce stessa a rappresentare Zane che cercherà di aiutarci, evitando che Wake sprofondi nel buio dei suoi stessi pensieri. Stesso dicasi per le meccaniche di gioco, ovviamente le stesse presenti nell'originale, e per la durata media dell' episodio stesso. Cosiccome per i sei capitoli che compongono Departure, la durata è di almeno un'ora e mezza, tempo che potrà allungarsi se cercheremo i collezionabili nascosti per sbloccare i relativi obiettivi di gioco; come da tradizione infatti anche questo DLC arricchirà il valore in gamerpoints del titolo Remedy, aggiungendo 8 traguardi da raggiungere, per un totale di 250 punti giocatore.

Aspetto importantissimo di questa prima espansione è il prezzo: il contenuto infatti sarà assolutamente gratuito per chiunque sia in possesso di una copia nuova del gioco, col relativo tagliando per il download. Diversa invece la situazione dell' usato: in questo caso il pacchetto costerà 560 Microsoft Points, un prezzo a mio parere piuttosto caro per un singolo episodio, ma se paragonato al listino di altri DLC si rivela anche minore di quello che altre software house ci chiedono per contenuti spesso non all'altezza delle aspettative. Cosa che non riguarda assolutamente questo caso. La sempre ottima realizzazione globale, a partire da quella tecnica a quella puramente narrativa, e la voglia di saperne di più, di capire cosa sia successo ad Alan Wake non vi farà pentire della spesa in nessun caso. Preparatevi quindi a tuffarvi in una Bright Falls ancora più sconvolgente e più pericolosa di quanto sia mai stata. Appuntamento al 27 luglio per The Signal: seguite la luce!

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