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Prince of Persia: The Sands of Time
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Recensione - Prince of Persia: The Sands of TimeXboxGame

Arriva finalmente in Europa la versione Xbox del titolo che durante il trascorso periodo natalizio ha maggiormante destato l'interesse di critica e pubblico in America ed, esclusivamente in versione PS2, Europa. Si è parlato molto di Prince of Persia: The Sands of Time come di un capolavoro dalla giocabilità innovativa e dalla grafica spettacolare: è giunta l'ora di dire la nostra.

Storia passata e futura
Come molti di voi sapranno, la saga di Prince of Persia affonda le sue radici a fine anni 80, quando lo sviluppatore Jordan Mechner creò il primo gioco della serie. La storia era ovviamente ambientata in Persia e ci vedeva nei panni di un principe impegnato nel salvataggio della sua amata, la principessa del regno, imprigionata dal Visir per farne la sua sposa durante una assenza del sultano. Dovevamo così guidare il principe attraverso il palazzo del sultano per arrivare a salvare la principessa, attraverso un percorso contorto ed insidiato da trappole e soldati armati di sciabola. Le incredibili animazioni 2D e la giocabilità innovativa del titolo ne fecero un successo istantaneo, tanto che venne trasposto su numerose piattaforme (ed ultimamente anche su dispositivi mobili in versione Java). Gli seguì un secondo episodio in 2D con trama pressochè simile tranne per il fatto che dovevamo salvare la principessa da un nostro clone, e successivamente nel 1999 ne fu realizzato un remake in 3D dallo scarso livello qualitativo. Si arriva quindi ai giorni nostri, quando Ubisoft decide di riesumare il franchise tentando di trasporre di nuovo l'essenza ed il sense of wonder del titolo 2D sulle piattaforme odierne, ovviamente realizzando la trama in modo che non abbia nessun punto di contatto con i titoli precedenti, così da essere comprensibile a tutti.

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In Sands of Time vestiremo i panni di un principe persiano durante un viaggio in India con il padre ed il suo esercito: lungo il percorso vengono ingannati ed indotti ad attaccare il palazzo di un regnante locale dal Visir del palazzo, allo scopo di impadronirsi dell'immenso tesoro cusodito all'interno. Mentre la battaglia infuria, il principe raggiunge così la sala del tesoro solo per scoprire di essere stato ingannato dal Visir e scatenando suo malgrado il potere delle Sabbie del Tempo. Questo evento fa sì che tutti gli abitanti del palazzo in cui si trova vengano trasformati in una sorta di zombies combattenti, e la situazione minaccia di estendersi anche fuori le mura del palazzo. Il principe si imbarca quindi nell'epica impresa di rimediare alla situazione armato solo della sua spada e di un pugnale magico in grado di piegare il tempo, ed avendo come compagna Farah, la conturbante figlia del Marajah padrone del palazzo.

Il principe acrobata
La struttura del gioco è basilarmente molto semplice: nei panni del principe dovremo percorrere tutta una serie di locali del palazzo per arrivare ad una torre dalla quale disinnescare il potere selle Sabbie del Tempo, ma il percorso non sarà affatto semplice in perchè troveremo numerosi nemici a sbarrarci la strada e quando non ci saranno questi dovremo trovare il modo di attraversare i vari ambienti pieni di insidie e di trappole. Siamo quindi di fronte ad un action adventure, con una forte preponderanza della componente di risoluzione degli enigmi: durante il nostro percorso all'interno del palazzo incontreremo una grande varietà di ambienti come saloni, prigioni, immense voliere per uccelli, cortili ed addirittura i ruderi di un palazzo più antico sul quale fu edificato quello attuale, ed ogni volta che entreremo in uno di questi ambienti una carrellata della telecamera del gioco ci mostrerà l'uscita che dobbiamo raggiungere e la struttura del livello. Ovviamente la porta sarà sempre collocata in zone apparentemente impossibili da raggiungere, ma il nostro principe è dotato di incredibili capacità acrobatiche che dovremo fargli utilizzare in maniera creativa per raggiungere l'uscita. Potremo quindi compiere operazioni come saltare, camminare sui muri, saltare da un'asta all'altra, arrampicarci su delle colonne e saltare da una all'altra, scalare pareti saltando continuamente da un muro ad uno adiacente e così via. Oltre a questo gli ambienti saranno disseminati di interruttori ed altri dispositivi da attivare per aprire porte o far funzionare dei meccanismi necessari all'uscita dall'area, e come se non bastasse alcuni di questi meccanismi saranno anche a tempo, per cui dovremo affrettarci a percorrere il tragitto necessario prima che si disattivino. Per questa attività di puzzle-solving ovviamente dovremo contare sulla nostra capacità di indovinare i meccanismi da usare e la strada da percorrere, ma metteremo alla prova anche la nostra prontezza di riflessi in quei frangenti in cui dovremo eseguire una serie di evoluzioni entro lo scadere del tempo. Il tutto si svolge comunque in maniera molto intuitiva ed assolutamente non frustrante, in primo luogo perchè in ogni situazione delle telecamere piazzate in punti strategici faranno in modo di darci sempre una visuale d'insieme dell'ambiente per capire bene cosa fare, e poi perchè in caso di un errore fatale durante una acrobazia, potremo utilizzare il potere del pugnale magico del principe. Il Pugnale del Tempo è infatti un artefatto magico che si alimenta delle Sabbie del Tempo e che permette al principe di dominare il tempo, facendolo tornare indietro oppure rallentandolo: in questo modo se ad esempio sbagliamo un salto finendo nel vuoto, abbiamo sempre la possibilità di "riavvolgere il nastro" tornando indietro di alcuni secondi e riprovare l'azione. Man mano che si usa il potere del pugnale, la sua carica si esaurirà e dovremo ricaricarlo utilizzando delle sorgenti di sabbie magiche che troveremo posizionate in punti strategici del gioco.

Oltre alla componente puzzle/esplorativa, durante il percorso all'interno del palazzo dovremo anche affrontare una serie di nemici, combattendoli in corpo a corpo armati solo della scimitarra del principe e del Pugnale del Tempo. I combattimenti saranno sempre contro molti nemici che ci verranno addosso a gruppi, e dovremo saltare da una parte all'atra schivando e colpendo per riuscire a batterli: anche in questa fase infatti la componente acrobatica del gioco è molto forte e saremo in grado non solo di eseguire delle capriole per terra per evitare gli attacchi nemici, ma anche di usare le pareti come trampolino per sferrare attacchi micidiali, oppure potremo effettuare dei salti sopra i nemici per colpirli al volo alle spalle. Il tutto è all'insegna della spettacolarità, ed anche qui potremo usare in diversi modi i poteri del Pugnale del Tempo, riavvolgendo il flusso del tempo per scongiurare una morte certa, oppure rallentando o addirittura fermando il tempo per colpire più agevolmente i nemici. Durante il combattimento potremo ricaricare il pugnale immergendolo nei corpi morti dei nostri oppositori, in modo da avere sempre una scorta di sabbia magica a disposizione.

Le donne, gioie e dolori
Come accennato, durante la sua avventura il principe potrà contare sulla compagina della bella Farah (misteriosamente rimasta immune al potere devastante delle sabbie magiche), che lo seguirà per tutto il palazzo aiutandolo in diverse maniere. Farah non dispone delle doti acrobatiche del principe ma è molto minuta, quindi il suo modo per passare da un ambiente all'altro sarà di infilarsi in delle crepe nelle pareti per poi fuoriuscire in altri locali spesso inaccessibili dal principe in cui potrà azionare delle leve o dei meccanismi utili per il proseguimento dell'avventura. La principessa si muoverà sempre autonomamente mentre noi continuiamo ad impersonare il principe, ed ogni tanto si infilerà anche nei guai venendo assediata da dei nemici dai quali la dovremo salvare, pena la fine della partita: fortunatamente la ragazza non è indifesa e ci aiuterà come può con il suo arco dalle frecce infinite. Oltre all'aiuto durante il gioco, il personaggio di Farah aggiunge anche un pò di vitalità alla storia, parlando spesso con il principe, cosa che lo farà innervosire non di rado e generando dei battibecchi decisamente spassosi.

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Un capolavoro di giocabilità
Tutte le azioni del principe sono eseguibili in maniera molto semplice ed intuitiva, tramite l'uso di pochi tasti tra i quali i principali sono salto, attacco principale, attacco con pugnale ed acrobazia, che utilizzati in contesti diversi permetteranno di eseguire tutte le azioni del principe. Unico neo nella gestione del principe è che bisogna imparare a dare i comandi un attimo prima del momento in cui devono avvenire, per dare il tempo al motore di gioco di riconoscerli: ad esempio se ci avviciniamo ad un precipizio per saltare, il tasto di salto va premuto subito prima di arrivare sul ciglio, altrimenti il principe penserà che ci vogliamo aggrappare al bordo anzichè saltarlo. Ma si tratta solo di abituarsi a questi meccanismi, e tutte le azioni nel gioco avverranno con la massima naturalità. Il pericolo di una giocabilità frustrante è scongiurato, oltre che dalla possibilità di riavvolgere il tempo, anche da un ottimo sistema di "aggancio" automatico degli obiettivi durante il salto, per cui non serve essere perfettamente allineati ad una colonna od una corda per riuscire ad agganciarla, ma il principe si dirigerà automaticamente verso l'obiettivo del salto, sempre che non stia correndo in tutt'altra direzione. Come già accennato, anche il sistema di telecamere del gioco è perfetto e viene incontro a tutte le esigenze del giocatore, in quanto in ogni momento del gioco è possibile switchare tra diverse telecamere: una è la camera che segue sempre il principe e che potremo ruotare a nostro piacimento per cambiare l'inquadratura, ed oltre a questa saranno presenti una o più telecamere fisse che ci permettono di avere una visione complessiva dell'area di gioco e che ci aiuteranno a capire meglio cosa fare per procedere nel livello. Ancora, al fine di evitare che il giocatore si blocchi nei vari quadri senza sapere dove andare, gli sviluppatori hanno ideato un sistema di "suggerimenti" sotto forma di premonizioni che il principe avrà ogni volta che accede ad un nuovo save-point tra quelli distribuiti lungo il percorso: queste premonizioni mostrano quello che accadrà nel livello successivo e spesso sono di aiuto per capire come ci si dovrà muovere. In definitiva, l'unione di tutte queste accortezze degli sviluppatori ci autorizza a definire Prince of Persia un autentico capolavoro di giocabilità, di rara fattura.

Un mondo da favola
Prima dell'eccellente giocabilità e dello stupore per tutte le acrobazie di cui il principe è capace, la cosa di cui si rimane maggiormente affascinati è il bellissimo design del gioco, soprattutto dal punto di vista artistico. Tutte le immense ambientazioni sono disegnate in modo da rendere perfettamente le atmosfere esotiche stile "Arabian Nights", con elementi tipici dell'architettura araba ed indiana: colonne, scale, archi e volte enormi, il tutto addobbato da una moltitudine di arazzi e teli che pendono lungo le pareti e che conferiscono al tutto una atmosfera favoleggiante. All'interno di questo scenario si muovono i personaggi del gioco, tutti animati incredibilmente bene e con una dovizia di particolari tale da farli sembrare quasi vivi: è evidente l'uso intensivo del motion capture e la realizzazione degli "scheletri" con centinaia di punti di articolazione. Anche il design dei personaggi è in linea con quanto detto, anche se i volti, escluso quello del principe, non convincono appieno risultando un pò troppo "cartoonosi". Contribuisce a creare una atmosfera globale quasi onirica l'uso estensivo dell'effetto "bloom", che crea introno ad ogni oggetto un debole alone di luce e che siamo sicuri vedremo utilizzato anche in altri titoli futuri (è già presente ad esempio in Gladiator: Sword of Vengeance di Acclaim). Tecnicamente il gioco non è di quelli che fanno gridare al miracolo (almeno per gli standard Xbox), ed a parte le ottime animazioni non ci sono elementi di particolare rilievo nel rendering come bump-mapping, textures in alta risoluzione o illuminazione dinamica, ma vista l'altissima caratura artistica del titolo, un dettaglio del genere passa senza dubbio inosservato, e lo eleva senz'altro sopra altri titoli dalla grafica sbalorditiva ma dalla realizzazione non all'altezza.

Il sonoro del gioco pur non raggiungendo i livelli di eccellenza delle altre componenti, fornisce una validissima base per le gesta del principe: un ottimo sottofondo oriental-medievale ci accompagna costantemente, e gli effetti sonori sono di eccellente fattura, anche se un pò ripetitivi e non troppo differenziati tra loro. Ottimo il parlato completamente in italiano, molto ben recitato ed utilissimo ai fini della comprensione della trama: oltre ai dialoghi, durante il gioco il principe narra lo svolgimento dei fatti come se fossero già avvenuti, e questo aiuta molto ad immedesimarsi. Inoltre quando si muore si sente la sua voce pronunciare frasi come "No no, qui non è andata così. Ero riuscito a saltare il ponte ed andare dall'altra parte!", dando indizi su come si sarebbe dovuto fare per superare quel punto: verrebbe quasi voglia di morire ad ogni livello per ascoltare il commento del principe.

Corto è male?
Uno dei maggiori difetti additabili a Prince of Persia è la sua brevità: il gioco è completabile in una quindicina d'ore, il che significa che giocandoci per due ore al giorno, in una settimana è andato. Comunque sarà possibile sbloccare i due vecchi e storici episodi di Prince of Persia, e la bellezza del gioco vi spingerà probabilmente a rigocarlo una seconda volta per rivivere l'esperienza o vedere se riuscite a finirlo nel minor tempo possibile, ma sicuramente una maggiore longevità sarebbe stata gradita. Teniamo comunque in considerazione che, forse anche in virtù della sua brevità, Ubisoft ha pubblicato il gioco ad un prezzo inferiore alla media dei giochi Xbox (e secondo noi per la sua bellezza avrebbe meritato anche il prezzo pieno), per cui questo viene a bilanciare il rapporto soldi spesi/tempo passato a giocare. Dopotutto, il primissimo POP andava portato a termine in un'ora, e questo non gli ha certo impedito di diventare un grande capolavoro del passato.

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La clessidra si è svuotata...
...ed è giunto il momento delle conclusioni. Prince of Persia: The Sands of Time mantiene alla grande la promessa di rendere un classico del passato in chiave moderna: giocare a questo rinnovato episodio ci fa provare lo stesso senso di stupore e meraviglia che provammo quasi quindici anni fa quando sui nostri monitor potevamo osservare i primi sinuosi movimenti del principe. Al giorno d'oggi questo è un risultato non da poco, inarrivato da altri titoli che hanno cercato di rinverdire altre glorie del passato. Gli sviluppatori Ubisoft ci regalano un titolo eccelso, dalla giocabilità altissima ed artisticamente sublime, ad un prezzo altamente concorrenziale. Forse lo finirete nel giro di una o due settimane, ma vi assicuriamo che potrà lasciarvi molto più soddisfatti di altri giochi che letteralmente si "trascinano" oltre le trenta ore di gioco. Il nostro tempo è prezioso e va ben speso, e questo il Principe lo sa bene.

Ringraziamo Ubisoft per la collaborazione.
9.0

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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