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Secret Weapons Over Normandy
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Recensione - Secret Weapons Over NormandyXboxGame

Seconda Guerra Mondiale, maggio 1940: i Tedeschi stanno schiacciando gli Inglesi a Dunkerque, è ora di entrare in azione!

La storia insegna
Dopo aver creato Secret Weapons of the Luftwaffe, titolo che risale ai primi anni '90, Totally Games ci propone questo seguito. In realtà Secret Weapons Over Normandy (SWON) ha ben poco di che spartire con il suo predecessore: se infatti il primo titolo pendeva dal lato della simulazione, seppur ancorata all'immediatezza, SWON mostra tutto tranne che l'aspetto simulativo. Detto in due parole SWON non è altro che uno sparattutto arcade.
Lo scenario epico che fa da cornice al gioco è quello della Seconda Guerra Mondiale: siamo agli inizi del conflitto, nel 1940, quando i Tedeschi sembrano in grado di poter schiacciare senza problema ogni resistenza degli Alleati, prendendo potere su gran parte dell'Europa. Gli Inglesi, venuti in soccorso dei Francesi al di là della Manica, vengono attaccati nei pressi di Dunkerque e, in grave difficoltà, decidono di ritirarsi per rientrare in patria. Qui comincia la nostra avventura: nei panni di un giovane aviatore americano di nome Chase, dovremo prendere parte alla spedizione del corpo inglese RAF (Royal Air Force) contro i temibili caccia tedeschi della Luftwaffe, per poi inoltrarci nel profondo buio della Grande Guerra, spingendosi fino agli estremi confini del Pacifico.

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Tutti arruolati
Questo è quanto abbiamo di fronte nella modalità principale del gioco, la "carriera", che ricopre ovviamente la parte del leone: da sottolineare come nota positiva in questo frangente l'ottimo tutorial che precede l'inizio delle missioni, in quanto familiarizzare con i comandi risulta essenziale.
Al tutorial si aggiunge la possibilità di potersi recare in qualsiasi momento nel proprio hangar, potendo in tal modo tenere sott'occhio la situazione del proprio velivolo: scelta del modello, qualora se ne abbia più di uno a disposizione, armamentario e potenziamenti vari messi man mano a disposizione dall'aeronautica militare inglese, tutto sotto il controllo vigile del nostro fido meccanico.
Fatte le proprie scelte, ci si tuffa nelle missioni: battaglie aeree cruente, basi nemiche e depositi di munizioni da bombardare, ponti da far crollare, sottomarini da abbattere e flotte da proteggere, unite a qualche scappata sulla terra ferma per mitragliare i cieli da torrette di avvistamento. Lo sforzo dei programmatori per rendere varie le diverse missioni è evidente, ma non riesce pienamente negli intenti sperati: ben presto infatti una leggera frustrazione sembrerà fluire quasi magicamente dal joypad stretto tra le mani, scoraggiando la continuazione di alcune missioni.
Attenzione, la difficoltà del gioco non è assolutamente elevata ma la facilità con cui, una volta sotto tiro di un aereo nemico, ci si ritrova in mille pezzi può giocare brutti scherzi; è dunque sempre indicato atterrare nelle proprie basi non appena qualche piccola striscia di fumo comincia a fuoriuscire dai potenti motori del nostro mezzo. In tal modo l'aereo verrà rimesso in sesto e le munizioni saranno completamente ricaricate. Altrimenti, nel caso di esplosione dell'aereo, si dovrà riprendere la missione dall'ultimo checkpoint; i salvataggi durante le missioni sono infatti soltanto automatici.
La ripetitività dell'azione è però una caratteristica come ho detto dominante: dopo qualche partita l'impressione è infatti quella di un continuo tiro al piccione senza varianti significative.
Ciò che invece rappresenta un buon punto a favore di SWON è il coinvolgimento che riesce a creare, perlomeno all'inizio delle diverse missioni. Infatti con il procedere della storia, stupendi intermezzi storici (realizzati con filmati e foto d'epoca) ci aggiorneranno sulla situazione della Guerra, spiegandoci in maniera dettagliata le diverse fasi delle operazioni militari in cui saremo impegnati. A questo si aggiunge la personale storia di Chase, il nostro alter-ego, raccontata tramite la lettura del diario personale.
Tutto ciò accompagnato da un comparto sonoro di tutto rispetto: se infatti i temi musicali sono epici ma in realtà piuttosto ripetitivi, uno nota di merito va al perfetto doppiaggio in italiano, sia per quanto riguarda i commenti dei filmati d'epoca che per la lettura del diario di Chase. A questo si uniscono le azzeccate trasmissioni radio durante le missioni, ovviamente in inglese tra i membri della RAF di cui noi facciamo parte, e in tedesco per i nemici: più volte ci si ritroverà infatti nel bel mezzo di uno scontro feroce, tempestati da continue comunicazioni e richieste d'aiuto.
Ottimo anche il rombo dei motori dell'aereo, differente a seconda del modello utilizzato.

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Non riesce invece a colpire il bersaglio, se non altro nei pressi del centro, la realizzazione tecnica. Se infatti i mezzi da controllare sono numerosi e discretamente realizzati (veramente ben fatta è la scia di condensa che producono le estremità delle ali dell'aereo durante il volo), lo stesso non si può dire per tutto ciò che ci circonda: paesaggi piuttosto anonimi, cittadine scialbe caratterizzate da texture piatte e senza la benché minima presenza umana (va bene che siamo in guerra ma almeno qualche persona si poteva inserire, se non altro qualche militare) ed esplosioni tutt'altro che esaltanti. Antialasing praticamente assente, figlio di un concepimento multiformato.
Colpiscono l'occhio invece i filmati e le foto prima descritte, insieme a tutto ciò che fa da contorno nella selezione dei menu: attrezzi militari in genere, cartine, binocoli, macchine da scrivere e quant'altro.

Cloche alla mano
Pilotare il proprio aereo risulta abbastanza semplice, talmente semplice che tutto ciò che si può far compiere al mezzo si scontra con le più banali leggi della fisica: sembra infatti di controllare un velivolo capace di manovre assurde, impossibili anche per le nostre Frecce Tricolore, agendo semplicemente sulla levetta analogica sinistra. Decolli pazzeschi e picchiate poderose sono all'ordine del giorno, le fasi di stallo sono pressoché ininfluenti e le correnti d'aria inesistenti. Del resto ho subito sottolineato come SWON sia un prodotto arcade, che strizza l'occhio a tutto tranne che alla simulazione, quindi ben vengano le manovre impossibili.
Alla semplicità di volo si contrappone la difficoltà di mirare il bersaglio: una volta agganciato l'aereo nemico il miglior metodo per aggiustare la mira è quello di iniziare a mitragliare senza badare a finezza e precisione, altrimenti difficilmente si otterranno risultati significativi. Le armi principali, le mitragliatrici, si attivano tramite la levetta R, mentre le bombe, armi secondarie, si sganciano con il tasto Y; tasto A per il mirino (come detto inutile) e tasto B per zoomare con il mirino (ancora più inutile), tasto X invece per il mirino di terra. I pulsanti BIANCO e NERO servono per attivare rispettivamente una visuale del velivolo dall'alto e un sorta di rallentatore del tempo(!) tanto incredibile quanto fuori luogo e ancora una volta assolutamente inutile.
L'unica inquadratura offerta dal gioco è quella di spalle all'aereo, abbastanza funzionale per il volo, mentre più complicato è il controllo sul terreno sottostante in quanto non esistono modi per effettuare delle panoramiche di ampio raggio.
Un interessante spunto è rappresentato invece dalla dimensione collaborativa: agendo sulla croce digitale si possono impartire ordini ai propri gregari, presenti durante alcune missioni. Comandi del tipo "coprimi", "all'attacco", aggiungono un pizzico di realismo e coinvolgimento all'azione di gioco.

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Fine della guerra
Le missioni da completare sono numericamente consistenti ma la loro scarsa varietà infligge pesantemente sulla vita di SWON: i motivi per proseguire le campagne di guerra si riassumono forse maggiormente nella curiosità di mettere mano su nuovi modelli di aerei storici (peraltro numerosi), anche solo per sentirne il differente rombo e testarne la potenza di fuoco.
Non è concepibile invece l'assenza di supporto Live (è disponibile solo il download contenuti) che avrebbe senza dubbio giovato e avrebbe aggiunto una dimensione di sfida sicuramente notevole: un titolo di guerra arcade come SWON si sarebbe prestato ottimamente al gioco online.
Ad affiancare la modalità "carriera" vi sono la possibilità di "azione immediata", che ricalca il classico "quick race" dei titoli di guida e che prevede l'entrata in campo di battaglia senza tanti fronzoli dopo aver scelto uno tra numerosi modelli di aerei da guerra storici, e la modalità "multiplayer" con scontri uno contro uno piuttosto banali (tra l'altro senza nemmeno il radar). Entrambe le modalità non aggiungono nulla di significativo in fatto di longevità a SWON.
Chiudono il pacchetto i contenuti extra sbloccabili con l'avanzamento in "carriera" che offrono filmati relativi al museo "Plane of fame" californiano dove sono esposti numerosi aerei autentici d'epoca.

Secret Weapons Over Normandy tenta di riproporre senza pretese l'atmosfera epica degli scontri aerei durante la Seconda Guerra Mondiale: riesce in parte a colpire il bersaglio, ma la mancanza di personalità e di cura nei particolari lo relega a semplice arcade senza fama né gloria. Se sul vostro comodino si susseguono modellini di aerei da guerra d'epoca un pensiero è d'obbligo, altrimenti puntate alto, senza pericolo di stallo, e sorvolate.

Ringraziamo GameSurf per la collaborazione.
6.0

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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