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Bully: Scholarship Edition
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Recensione - Bully: Scholarship EditionXbox 360Game

Dopo averlo rilasciato a fine 2006 su PS2, Rockstar traghetta nella nuova generazione uno dei titoli che più fece discutere perbenisti e moralizzatori, i quali, spesso senza neanche averlo provato, lo giudicarono un titolo deviante, convinti che si trattasse di un simulatore di bullismo scolastico. In realtà si tratta solo di un divertente titolo che raccoglie efficacemente la lezione di GTA, portandola in un tipico ambiente studentesco americano. Analizziamolo insieme.



Il protagonista di Bully: Scholarship Edition è il quindicenne Jimmy Hopkins, un teenager espulso da molte scuole per via del suo carattere ribelle. Il gioco inizia quando la madre di Jimmy, dopo aver sposato il suo nuovo padrigno, decide di partire per una luna di miele lunga un anno e lo affida quindi alle cure della severissima Bullworth Academy. Arrivati sul posto, e dopo una veloce chiacchierata con il preside che non mancherà di farci capire chi comanda, abbiamo il controllo del personaggio, liberi di esplorare la scuola.

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La struttura del gioco è tanto semplice quanto efficace, ed è strettamente legata allo scorrere del tempo: mentre giochiamo, un orologio sullo schermo ci mostra, infatti, il passare delle ore, durante le quali si alternano il ciclo notte/giorno e i vari eventi programmati. La principale routine giornaliera del giovane Jimmy è quella delle lezioni in classe: ogni giorno ci sono due lezioni, una la mattina e una la sera, il cui inizio è scandito dal suono di una campanella e dal lampeggiare di una piccola campana sulla mappa a schermo. Sta a noi decidere se seguire le lezioni, ma il gioco è strutturato in modo da incoraggiarci a farlo. Ogni lezione è, infatti, rappresentata da un diverso mini-gioco, al termine del quale, se lo avremo terminato correttamente, otterremo nuove abilità o oggetti. Durante lezioni di chimica, ad esempio, siamo chiamati a premere una sequenza di tasti equivalenti al miscelare gli ingredienti di una formula, e se faremo tutto correttamente apprenderemo l'abilità di costruire petardi, polverina pruriginosa e così via. Sono presenti molte materie, dall'anatomia all'educazione fisica, dalle lettere alla geografia alla matematica, ognuna con mini-giochi diversi. Alcuni sono divertenti, alcuni semplici e altri anche molto difficili, come ad esempio quelli di anatomia in cui bisogna dissezionare degli animali ed estrarne gli organi vitali entro lo scadere del tempo. Comunque sia ci troveremo spesso a voler frequentare una lezione, anche perché se decideremo di non presentarci, potremo sì girare liberamente, ma qualsiasi bidello o poliziotto incontreremo inizierà a correrci dietro per riportarci in classe, rendendoci la vita alquanto difficile. Anche di notte sarà più difficile circolare, poiché vigerà il coprifuoco e troveremo ugualmente bidelli e agenti a inseguirci, senza contare che se resteremo svegli per troppo tempo saremo presi dal sonno svenendo ovunque ci troviamo, a meno che non ci rechiamo nel dormitorio della scuola o in uno dei tanti rifugi che potremo ottenere in città per un meritato riposo. Questa struttura fortemente legata al passare delle ore potrebbe sembrare a un primo sguardo fastidiosa e troppo restrittiva, ma in realtà non è così e aggiunge un minimo di componente strategica al gioco. Se è appena iniziata una lezione, potremmo decidere di non iniziare una missione che potrebbe venir rovinata da bidelli e poliziotti che ci correranno dietro, preferendo quindi andare in classe per poi iniziare dopo la missione con più calma.

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Quando non saremo occupati con gli obblighi scolastici, Bully: Scholarship Edition ci offrirà molte cose da fare. Si tratta di un titolo a giocabilità aperta, quindi possiamo svolgere le attività che preferiamo tra quelle messe a disposizione dagli sviluppatori. La storia principale ci vede farci strada nella struttura sociale della scuola per avere il controllo di tutti i gruppi di studenti presenti: ci sono i classici "grezzi" ingelatinati alla Fonzie, poi i ricchi figli di papà, i nerd secchioni ed i palestrati tutti testosterone e poco cervello. Sulla mappa troviamo indicate da delle stelline le missioni disponibili, ognuna delle quali, una volta attivata, ci mostrerà una breve animazione dandoci un obiettivo da raggiungere. Questi sono dei più disparati, offrendo davvero una gran varietà di gioco: corse in bicicletta, raid punitivi a casa di altri studenti o professori, difesa di amici in difficoltà sono solo alcuni esempi delle moltissime situazioni che ci vedranno percorrere in lungo e largo tutta la città di Bullworth, uscendo quindi spesso dai confini della scuola. Oltre a questo troveremo anche molti incarichi secondari che ci saranno affidati dai numerosi personaggi del gioco: una volta completati, sia questi che le missioni principali ci porteranno a guadagnare un po’ di soldi spendibili nei molti negozi sparsi per la città, per acquistare nuovi capi di abbigliamento o accessori vari.

La varietà insomma non manca di certo, addirittura potremo giocare a fare i playboy comprando fiori e cioccolatini da regalare alle molte ragazze della scuola per corteggiarle ed ottenere appassionati baci, per non parlare poi delle spassose missioni "stagionali" come eseguire scherzi durante la notte di halloween oppure eliminare la concorrenza di un Babbo Natale ubriacone il 25 dicembre. Il tutto è molto ben realizzato, dal sistema di combattimento fino alla guida di biciclette e skateboard: Bully: Scholarship Edition si fa giocare molto bene senza annoiare mai, dimostrando come i ragazzi di Rockstar Vancouver (autori del gioco originale, anche se il porting su 360 è stato affidato a Mad Doc Software) abbiano ben appreso la lezione dei cugini di Rockstar North, autori della serie Grand Theft Auto, applicando con successo quegli elementi che l'hanno resa celebre. E non si tratta neanche di un gioco particolarmente facile: alcune missioni richiederanno più tentativi per essere completate. Il titolo vi terrà incollati parecchie ore al joypad, soprattutto se vorrete svolgere tutte le missioni: probabilmente per completare unicamente quelle della storia principale non ci vorrà più di una dozzina d'ore di gioco, ma il titolo offre molto di più, e merita di essere goduto appieno.

Se da una parte troviamo un ottimo gioco per quanto riguarda gameplay e livello di divertimento offerto, purtroppo sul fronte tecnico abbiamo molti motivi per lamentarci: purtroppo gli sviluppatori non si sono impegnati molto nel porting da PS2, limitandosi ad aggiungere qualche effetto qua e là ma mantenendo essenzialmente inalterata grafica e, peggio ancora, struttura del gioco. Se possiamo infatti perdonare una grafica poligonalmente scarsa, con textures poco definite e con inspiegabili cali di frame-rate, non possiamo però concepire oggi un titolo che ci mostri frequentissime schermate di caricamento, spezzando così il flusso della storia. La memoria di Xbox 360 può contenere molti più dati di quella di PS2, ed il fatto che la struttura dei caricamenti sia rimasta la stessa della vecchia console Sony è spiegabile solo con la pigrizia degli sviluppatori. Senza parlare di altri problemi come occasionali interruzioni nell'audio e frequenti blocchi del gioco che costringono a riavviare la console. Quest'ultimo problema è stato corretto con un aggiornamento scaricabile via Xbox Live, ma i giocatori che non hanno la console connessa online dovranno tenersi un gioco rovinato da un insidioso bug.

Sul fronte audio troviamo delle musiche di sottofondo orecchiabili ma non particolarmente memorabili, unite ad effetti sonori di medio livello e parlato completamente in inglese. Peccato per l'assenza del parlato in italiano, che avrebbe sicuramente aumentato l'immersività del titolo evitando ai non anglofoni di distrarsi dalle scene a schermo leggendo i sottotitoli in italiano.

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Dare un giudizio finale su Bully: Scholarship Edition non è facile: una faccia della medaglia ci mostra un titolo dall'ottimo gameplay, avvincente e divertente, che offre una rappresentazione caricaturale del mondo scolastico americano decisamente spassosa. L'altro lato della medaglia mostra invece un porting dalla vecchia generazione pigro e minato da bug anche molto fastidiosi. Il nostro consiglio è tuttavia di dare una chance al titolo, perché è uno di quei casi in cui l'ottima realizzazione di giocabilità e storia oscurano la grafica mediocre e gli altri lati negativi. E' sconsigliato solo se non disponete di connessione ad Xbox Live, perché non potreste rimuovere il bug di freezing della console, e questo minerebbe seriamente l'esperienza di gioco.
7.8

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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