MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



ChromeHounds
copertina

Recensione - ChromeHoundsXbox 360Game

L’estate è ormai iniziata ma forse c’è ancora qualche buon gioco che può trattenerci, nonostante il caldo, davanti alla televisione per qualche partita con la nostra Xbox 360; Sega e From Software ci propongono il primo mech game next-generation allettandoci con una modalità Live innovativa e profonda, ma sarà abbastanza per convincerci a prendere posto in un rovente cockpit e andare in guerra? Iniziamo il tutorial e scopriamolo insieme!


Sei briefing per sei Hounds
Dopo aver assistito al breve filmato introduttivo ci troveremo davanti il menù principale del gioco dove poter scegliere se giocare la modalità Storia o quella Live; la scelta più consigliata è ovviamente quella di iniziare con la prima perché dietro tale modalità si cela, più che una storia, una sorta di lunghissimo tutorial che ci permetterà di essere poi in grado di pilotare e conoscere ogni caratteristica dei sei tipi di Hounds (i robottoni del gioco) presenti e di poter affrontare successivamete l’immensa campagna Live di cui parleremo più avanti.

  • img
  • img
  • img


Il nostro istruttore durante tutti i briefing sarà il sergente Edgardo Gilardino che, severo e deciso, ci spiegherà tutti i comandi degli Hounds e le loro principali attitudini; come già detto le classi di mech sono sei, chiamate RT (Role Type) e nello specifico troviamo: Soldier, Sniper, Defender, Scout, HeavyGunner e Commander. Il Soldier è il tipico mech da assalto, il soldato in prima linea, con armi e difesa abbastanza bilanciate, il più semplice da manovrare ed il primo ad iniziare uno scontro con il nemico. Lo Sniper è invece un Hound cecchino, dotato di armi a lungo raggio, preciso e discretamente potente ma con un livello di difesa medio, dato che deve operare dall’alto di qualche collina o comunque appostato lontano dal cuore della battaglia. Il Defender è un RT dalle alte capacità difensive, rese possibili da scudi durevoli ed un’ ottima potenza di fuoco. Al contrario dei due Hound precedenti, questo non è dotato di gambe metalliche ma si muove su dei cingoli, trovando il suo impiego ideale nell’affiancamento e protezione degli alleati sul terreno di battaglia, nella distruzione dei nemici prima che arrivino a scontrarsi con i Soldiers e nella difesa del proprio HQ (Quartier Generale). Lo Scout è un RT da ricognizione e si muove su una specie di hovercaft che ne aumenta l’agilità e la velocità anche su terreni insidiosi come paludi, fango e corsi d’acqua. Tra i suoi compiti primari c’è quello di scovare i nemici e segnalarli via radio sulla mappe degli Hounds alleati nonché quello di fare da esca per attirare il nemico in delle imboscate; funzioni queste che ne determinano una scarsa potenza di fuoco, ridotta allo stretto necessario e finalizzata essenzialmente all’abbattimento di torrette, aircraft e qualche mech leggero. Abbiamo poi l’Heavy Gunner, RT specialista in artigleria pesante, il più ostico da controllare ma con una potenza di fuoco devastante; a causa del potente rinculo dei cannoni di cui è dotato, questo Hound poggia su una larga base con quattro gambe, ben assestate sul terreno, che ne garantiscono la stabilità durante i bombardamenti atti a distruggere mech e basi nemiche in lontananza, sfruttando le armi con la più ampia gittata presenti nel gioco. Infine troviamo il più tattico di tutti gli Hounds, il Commander, specializzato in comunicazioni, informazioni e impartimento di vari ordini attraverso la sua parabola istallata sul cockpit; è fornito anch’esso di cingoli per spostamenti veloci e per ripararsi ad osservare la situazione fuori dal raggio del fuoco nemico studiando le mosse opportune da comunicare ai suoi compagni.


Story mode, grafica e giocabilità
Al termine di ogni briefing verremo spediti sul campo di battaglia a sostegno di una della tre fazioni presenti: la Repubblica di Morskoj, di Tarakia o quella di Sal Kar dove incontreremo vari personaggi, ognuno con le sue storie, legate da un unico filo conduttore: la guerra, più precisamente una serie di conflitti nati 20 anni dopo una ipotetica Terza Guerra Mondiale, che ha lasciato davanti ai nostri occhi scenari post-atomici, lande desolate interrotte solo di rado da piccoli villaggi e qualche avamposto.

Noi, essendo dei mercenari al servizio della Rafzakael, cioè la più grande industria d’armi, cinica ed imparziale fornitrice delle tre Repubbliche, non dovremo far altro che svolgere delle missioni per conto della fazione di turno che pagherà il nostro operato, cercando di ottenere i voti più alti al termine di ogni campagna per ricevere medaglie e parti bonus per i nostri Hounds. Il livello di difficoltà della modalità off-line è ben calibrato anche se non ci sono check-point durante le missioni, ma, con un po’ di impegno si potrà completare in una decina di ore salvo poi rigiocare alcune missioni in modalità Free Play per migliorare il nostro grado e sbloccare altri premi, costituiti da pezzi nuovi da montare sui nostri Hounds per potenziarli o solo personalizzarli esteticamente come più ci aggrada.

Il livello grafico è invece altalenante; gli splendidi Hounds, dettagliatissimi e ben animati, contrastano con degli scenari non sempre all’altezza, quasi che i programmatori volessero concentrare l’impatto visivo sui colossi d’acciaio che in fondo sono i veri protagonisti del titolo Sega. Questo non significa che non si incontreranno comunque paesaggi ben realizzati, in particolare campi di grano pettinati dal vento, montagne innevate o alcune città ricche di strutture interamente distruggibili, dove, combattendo, si causeranno esplosioni notevoli, tra le più belle viste finora, rese ancor più reali dal fumo volumetrico che le accompagna. Stessa cura è stata messa nella realizzazione delle ombre dei mech, nella riproduzione dell’ acqua, e nella resa di alcuni particolari come le impronte lasciate dagli Hounds, sia bipedi che cingolati, senza poi trascurare gli effetti delle tempeste di neve e sabbia (in cui avremo bisogno di visori termici adeguati) e della pioggia che, battente, lascia goccie sparse sul vetro del nostro cockpit; tutti fattori questi che donano alle varie situazioni ambientali e climatiche una loro distinta identità che richiederà poi nella pratica un mech attrezzato adeguatamente per fronteggiarle con successo. Il gioco gira comunque in modo molto fluido e senza cali di frame-rate anche quando si gioca online, dove il numero di poligoni su schermo e il livello grafico rimangono invariati.

  • img
  • img
  • img


Il terreno roccioso e le altre superfici irregolari sfoggiano un discreto effetto bump-mapping, che si enfatizza soprattutto di notte con le luci accese degli Hounds, o quando vengono lanciati i razzi segnalatori che per qualche minuto illuminano i cieli più scuri con una resa davvero unica. Non mancano però le note dolenti, in particolare il fatto che molti oggetti distruttibili come i camion, i container, i palazzi e altre strutture, una volta esplosi e crollati, affondino nel terreno senza lasciare detriti o resti di alcun tipo e la mancanza di bruciature e buche nelle zone colpite dai missili, dove il terreno rimane immutato. La cosa peggiore però è il fatto che alcuni obiettivi da distruggere non mostrino il minimo cenno di cedimento finchè non crollano (a parte qualche colonna di fumo) il che rende difficile capire se quello è un obiettivo distruggibile ed eventualmente quanto manchi ancora al suo cedimento finale, difetto questo che a volte influenza il gameplay in alcune missioni.

La giocabilità è invece molto buona, i controlli semplici ed immediati permettono di pilotare i mech con una discreta padronanza dopo poche partite, mentre gli ottimi effetti sonori trovano in un impianto surround il loro habitat naturale, necessario per riprodurre fedelmente i passi pesanti dei mech attraverso i bassi del subwoofer e rendere giustizia alle decine di esplosioni e missili che accompagnano le battaglie più concitate. Le musiche risultano un po’ anonime e monotone ma in questo genere di gioco non sono poi troppo importanti.


Live the Neroimus War!
Arriviamo ora a quello che è il vero cuore pulsante di Chrome Hounds, cioè la modalità Live e la sua Guerra di Neroimus, progetto ambizioso e innovativo che porta il gioco online ad uno step superiore: basta solo avere un po’ di pazienza e dedicargli il tempo necessario a farsi coinvolgere dal susseguirsi di eventi e battaglie narrate. La prima volta che ci connettiamo ci viene chiesto se vogliamo trasferire l’esperienza acquisita in single-player sul profilo Live in modo che le nostre caratteritiche come la mira, i danni subiti e provocati, le medaglie e il grado di bravura relativo all’uso di ogni RT siano visibili a tutti gli utenti connessi, determinando i loro comportamenti nei nostri confronti. Mi spiego meglio: la prima cosa da fare sarà scegliere da che parte stare, cioè affiliarci ad una delle tre Repubbliche, ognuna delle quali possiede Hounds propri con caratteristiche ed equipaggiamenti diversi, e poi scegliere il tipo di partita tra battaglie veloci, personalizzate o classificate, da giocare soli o uniti ad una squadra, rendendo l’esperienza molto più profonda; purtroppo la nostra ammissione verrà messa ai voti e se gli utenti del team vedranno un profilo basso o un giocatore con cui è difficile comunicare a causa della diversa lingua/nazionalità ci saranno poche possibilità che tale ammissione venga accettata e quindi non rimarrà che creare una propria squadra o continuare a insistere fino a che non si riuscirà a diventare un membro ufficiale con i vantaggi che ne conseguono (a questo proposito ringrazio i ragazzi della squadra italiana Hounds-Ita per il loro supporto: mi hanno accolto con simpatia e spiegato pazientemente tutti i meccanismi del gioco online).

Quando finalmente faremo parte di una squadra ci troveremo davanti una grande mappa dello scenario di guerra, molto simile a quella del Risiko, con diverse bandierine a segnare i campi di battaglia conquistati dalle varie fazioni. L’analisi di questa mappa sarà interrotta, di tanto in tanto, da dei veloci telegiornali che ci aggiorneranno in tempo reale sugli eventi e sulla situazione politica del paese con il quale collaboriamo. Lo scopo finale della guerra è quello di conquistare tutti gli avamposti avversari e le capitali nemiche entro un periodo di tempo di alcune settimane reali, dopodichè si resetteranno i server e comincerà una nuova guerra. Durante la guerra non potremo più cambiare alleanza ma, se la nostra fazione verrà sconfitta, potremo sempre decidere di passare a combattere per una delle due rimanenti , d’altronde siamo dei mercenari e nulla ce lo può vietare!

Nel caso poi di una crisi di Stato ci verrà persino chiesto di votare per un nuovo Presidente tra i vari candidati, scegliendolo in base alle sue strategie militari che possono soddisfare o meno i nostri gusti; ci saranno infatti Presidenti più propensi a donare fondi a noi mercenari, altri che preferiranno comprare Hounds da difesa, altri Hounds d’attacco e così via. L’elezione sarà frutto di una votazione reale tra tutti i giocatori Live di Chrome Hounds sparsi nel mondo, e una cosa molto simile avverrà con le aste che ogni tanto si potranno fare per partecipare alla vincita di componenti speciali sperimentali o sequestrati al nemico ma disponibili in numero limitato, fruibili quindi solo dalle squadre più fortunate che verranno sorteggiate. Tra componenti dello stesso team è poi possibile scambiarsi in modo permanente o solo temporaneo pezzi di mech, schemi di montaggio, decalcomanie e trasferire crediti, moneta d’acquisto essenziale per potenziare i nostri RT.

Come nella modalità single-player, anche online potremo andare nel nostro garage ed assemblare vari hounds, customizzandoli in ogni loro aspetto, in modo quasi maniacale data l’enorme presenza di opzioni, combinazioni e colori disponibili, con l’aggiunta però della possibilità di comprare componenti tramite un negozio visitabile solo nella modalità online, preclusione questa che lascia trapelare l’orientamento Live del titolo voluto da From Software. Il numero di mappe disponibili durante la Neroimus War è poi davvero notevole, circa cento, mentre il numero massimo di utenti in battaglia è di sei contro sei (più qualche raro mech o carroarmato gestito dal server), esattamente il numero di RT disponibili, e il motivo è facilmente intuibile; se ogni membro di una squadra userà uno specifico mech si assisterà ad uno scontro estremamente tattico e bilanciato, dove ogni pedina sarà vitale per l’esito finale. Anche il Commander o lo Scout che magari combatteranno poco o niente in modo diretto saranno fondamentali per sviluppare strategie e per attivare le torri radio (le Combas) che permettono poi la reale comunicazione tra utenti, creando una Network Area nel raggio della quale ci si potrà parlare, collaborare e segnalare la presenza degli Hounds nemici. Infine vale la pena ricordare che nella scheda personale di ogni utente connesso verrà annoverato, in percentuale, l’effettivo supporto dato dal giocatore alla sessione di guerra in corso a testimonianza del reale contributo di cui ognuno si potrà fregiare in caso di vittoria.

  • img
  • img
  • img


Conclusioni
ChromeHounds è un gioco di nicchia ben realizzato, poco adatto a chi vuole azione immediata e frenetica, ma un vero e proprio must-buy per tutti gli amanti dei mech che troverranno nel titolo Sega il loro "Paradiso". Alcune migliorie grafiche e tecniche, facilmente apportabili, e soprattutto, la traduzione dei dialoghi e dell’interfaccia in italiano, lo avrebbero reso appetibile a molti altri giocatori ai quali, comunque, mi sento di consigliarlo solo se possiedono un abbonamento Live, essenziale per godere a pieno delle potenzialità del titolo, ed a tutti coloro i quali abbiano voglia di sperimentare l’emozione di stare alla guida di un mech e con esso sentirsi partecipi e fautori di grandi guerre virtuali.
7.8

c Commenti

copertina

c

Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...