MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection
copertina

Recensione - Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga CollectionXbox Series X | S Xbox OneGame

Sembra proprio essere l'anno delle Tartarughe Ninja: dopo l'eccellente nuovo capitolo Shredder's Revenge di Dotemu, questa volta è Konami a riproporci la saga con una raccolta contenente una miriade di giochi classici 8 e 16 bit. Scopriamo insieme Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection!
img

Il Gioco

Ci vuole un intero paragrafo per elencare i giochi inclusi in questa corposa raccolta, quindi partiamo proprio da questo: cosa troviamo in Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection? Per l'esattezza (tra parentesi le piattaforme di lancio originali): Teenage Mutant Ninja Turtles (Arcade), Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time (Arcade), Teenage Mutant Ninja Turtles (NES), Teenage Mutant Ninja Turtles II: The Arcade Game (NES), Teenage Mutant Ninja Turtles III: The Manhattan Project (NES), Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (NES), Teenage Mutant Ninja Turtles IV: Turtles In Time (SNES), Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (SNES), Teenage Mutant Ninja Turtles: The Hyperstone Heist (Sega Mega Drive), Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (Sega Mega Drive), Teenage Mutant Ninja Turtles: Fall of The Foot Clan (Game Boy), Teenage Mutant Ninja Turtles II: Back From The Sewers (Game Boy) e infine Teenage Mutant Ninja Turtles III: Radical Rescue (Game Boy). Peraltro, alcuni di questi capitoli sono pressoché ignoti al pubblico generale, come The Hyperstone Heist che riceve solo ora dopo 30 anni il suo primo porting. Una mole impressionante di giochi: ma come sono invecchiati, e come sono stati trasportati sulle nostre console moderne?

MX Video - Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection

Partiamo dal punto forse più ovvio: la qualità intrinseca dei giochi in questione. Si tratta di una selezione di titoli davvero impressionante, e ci sono indubbiamente dei classici beat 'em up intramontabili come Turtles In Time e quelli della sala giochi, entrambi con sprite 2D fantastici, colonne sonore meravigliosamente retrò e un gameplay che non smetterà mai di divertire. Non mancano nemmeno i picchiaduro, con le versioni piuttosto differenti SNES e Mega Drive dell'egregio Tournament Fighters. Altresì vero che la completezza invoca capitoli più controversi, come il sadico primo capitolo per NES, nonché episodi che forse appaiono più sempliciotti al giorno d'oggi, come i labirintici e platform a scorrimento laterale usciti sul primo mitico Game Boy. La volontà di Konami di proporci pressoché ogni gioco retrò delle tartarughe ninja è davvero ammirevole, ma naturalmente non tutti i giochi sono invecchiati allo stesso modo.

Ciò di cui è impossibile lamentarsi è la qualità stessa dei titoli, che non presentano smagliatura alcuna. Emulazione impeccabile per quel che riguarda grafica e performance (con persino il classico "filtro TV catodico" attivabile per dare un feeling ancor più simile al look di un tempo), controlli precisi e reattivi, e naturalmente crediti illimitati per i titoli da sala giochi. Non mancano nemmeno alcune chicche ereditate da alcuni dei migliori port di titoli 8 e 16-bit degli ultimi anni, come la possibilità di salvare e caricare un "savestate" in qualunque istante, o la fantastica feature di guardare un playthrough ufficiale degli sviluppatori del titolo, potendo entrare a partita in corso in qualunque momento. Questo permette di guardare la soluzione di ogni singolo scenario, nonché di passare rapidamente a qualunque punto dei giochi "a partita in corso", dunque non per forza dall'inizio di un livello e con zero punti.

img
Ci sono però due feature che rendono questa raccolta una delle migliori del suo genere. Il primo dei quali, purtroppo, non possiamo valutarlo appieno: si tratta del multiplayer. Se i classici per Game Boy sono unicamente single player, quasi ogni gioco arcade, picchiaduro o beat 'em up presenta, come a suo tempo, il gioco cooperativo o competitivo fino a 2 o 4 giocatori contemporaneamente. Nulla di meglio di quattro amici sul divano che si buttano nelle fantastiche battaglie attraverso le epoche di Turtles In Time. E per quanto al momento della nostra recensione pre-lancio i server online fossero inaccessibili, confermo che ogni titolo che presenta l'opzione multigiocatore può essere giocato anche online! Una feature davvero non di poco conto, considerando che nessuno di questi giochi (usciti su hardware "antiquati" come il NES o il Mega Drive) presentava opzioni online al tempo.

img
L'altra feature davvero impressionante del titolo è la quantità di materiale "storico", consultabile in qualunque momento dal menu e completamente sbloccato nella sua interezza dall'inizio. Ogni copertina dei vari giochi, ogni manuale riprodotto fedelmente, una marea di foto promozionali, scansioni di riviste di videogiochi d'epoca, pubblicità... c'è persino un player per poter liberamente ascoltare ogni musica di ciascun gioco (comprese quelle nuove dei menu di Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection), nonché copertine dei fumetti delle tartarughe ninja e persino scatti dalla longeva serie animata. Molto del materiale incluso non è mai stato reso pubblico prima d'ora, tra cui artwork originali legati allo sviluppo dei titoli in questione. Non è solo una lettera d'amore per i numerosi giochi dell'epoca riproposti qui, ma anche per le tantissime avventure anche in altri ambiti delle tartarughe antropomorfe più famose del pianeta.

img
Il prezzo di lancio (34,99 Euro per la versione digitale e 39,99 per quella fisica) è sicuramente più alto della media per quel che riguarda raccolte di questo tipo, ma la trovo una cifra onesta per quelli che sono 13 titoli in tutto, seppur alcuni siano solamente versioni differenti dello stesso gioco. Aggiungiamo poi la presenza completa del multiplayer locale e online, la qualità impeccabile dei port nonché la vera e propria enciclopedia in-game dell'universo delle tartarughe ninja, e Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection diventa indubbiamente un cimelio immancabile nella collezione di chi è cresciuto con questi giochi, ma anche un reperto storico ricco e completo per chi invece voglia scoprire un vasto mondo di beat 'em up, picchiaduro e platform bidimensionali che ancora non conosceva.

Amore

Raccolta praticamente completa

- Okay, mancano i titoli dal Game Boy Advance in poi e tutti quelli tridimensionali degli ultimi due decenni, ma qualunque fan delle Tartarughe Ninja vi confermerà che il periodo d'oro di questi videogiochi era tra gli anni '80 e '90, e tra i giochi più iconici non ci sono grosse assenze qui. Notevole anche l'inclusione in alcuni casi di port differenti dello stesso gioco, con sprite e meccaniche un po' diverse vista la differenza di hardware, per esempio tra il NES e il Mega Drive.

Porting impeccabile e moderno

- Forse Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection non fa nulla di unico rispetto ai tantissimi port retrò in circolazione, come quelli di Disney, i tantissimi di NEOGEO e via dicendo: savestate, possibilità di riavvolgere il tempo o di assistere al playthrough degli sviluppatori e prendere controllo in qualunque momento, opzioni per le dimensioni e i filtri dello schermo e così via. Il tutto però funziona in maniera impeccabile, con comandi reattivi e precisi e menu pratici per destreggiarsi tra le opzioni del titolo. Persino i "minuscoli" titoli Game Boy risultano precisi e godibili anche su un grosso televisore 4K.

Enciclopedia delle TMNT

- Andare negli Extra del gioco è come accedere a un vero e proprio museo delle Tartarughe Ninja. Qui è possibile ascoltare ogni pezzo di musica incluso nella raccolta, leggere il manuale originale di tutti i giochi, consultare materiale promozionale e artwork di ogni genere, ma persino informazioni, copertine e scatti dai fumetti, dalla serie animata e molto altro ancora - persino quelli più recenti pubblicati da Nickelodeon. Si trovano persino documenti interni e disegni mai pubblicati prima d'ora, diventando così un vero e proprio reperto storico per tutti gli amanti del retrogaming, non solo per i fan delle tartarughe che tanto amano la pizza.

Persino online

- Affrontare alcune di queste chicche dell'epoca da soli o con i propri amici stravaccati sul proprio divano di casa è già una bella esperienza, ma i capitoli che prevedono più giocatori possono persino essere giocati online! Non posso esprimermi sull'effettiva bontà di questa funzionalità visto che i server ancora non erano accesi durante la mia
prova, ma merita sicuramente un plauso il lavoro di Konami nell'implementare completi sistemi online per titoli retrò emulati che non avevano mai avuto alcuna opzione multiplayer via Internet.

Odio

Qualche ripetizione

- La lista di 13 titoli può sembrare davvero massiccia, ma viene un pochino accorciata dalla presenza di diversi doppioni - per esempio ci sono ben 3 versioni di Tournament Fighters nonché i port sicuramente inferiori per NES degli intramontabili titoli per sala giochi. Una volta spolpata la versione definitiva di un gioco, probabilmente pochi avranno la voglia di giocare ore ed ore con una versione leggermente diversa. Va sicuramente detto che all'epoca, a differenza dei nostri tempi, spesso e volentieri le versioni dei giochi erano totalmente distinte da una console all'altra, con grafiche e meccaniche che andavano riscritte da capo per il nuovo hardware. Dunque sono versioni alternative curiose da aggiungere alla propria collezione, ma talvolta non ne vale davvero la pena sorbirsi versioni meno riuscite di un gioco.

Non è tutto oro quel che luccica

- Konami ha scelto di fare il porting di praticamente tutto ciò che era possibile ottenere dei giochi anni '80 e '90 delle Tartarughe Ninja, dai classici arcade fino a quelli portatili per Game Boy. Ne consegue che troviamo veri e propri capolavori come Turtles In Time e The Hyperstone Heist, ma anche titoli invecchiati decisamente peggio come il primo TMNT per NES. Ritengo nessuno di questi giochi sia disastroso, ma alcuni episodi non sono così essenziali da giocare fino in fondo.

Tiriamo le somme

Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection è venduto a un prezzo sicuramente più alto di molte raccolte di titoli retrò, ma il prezzo appare ampiamente giustificato dall'amore per la saga che Konami ha messo in mostra. Ben 13 titoli giocabili, seppur alcuni siano port degli stessi contenuti, riprodotti con cura e fedeltà sia per quel che riguarda i contenuti che la grafica e il sonoro. Spiccano persino un multiplayer locale e online assolutamente completo, un'enciclopedia di materiale promozionale e di sviluppo dei vari giochi e delle Tartarughe Ninja in generale, con feature moderne come i savestate applicati ad ognuno dei titoli. Peraltro, molti di questi giochi sono ancor oggi a dir poco esilaranti. Qualunque sia la vostra età o opinione su questi specifici giochi dell'epoca, fatevi un favore: recuperate una copia di Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection ed immergetevi in una delle raccolte di porting meglio riuscite di sempre.
9.0

c Commenti (6)

copertina

c

Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...