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MotoGP: Ultimate Racing Technology 3
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Recensione - MotoGP: Ultimate Racing Technology 3XboxGame

Il primo Moto GP di THQ, uscito su Xbox nel 2002, aveva all'epoca stupito tutti: una realizzazione qualitativamente alta combinata ad una maneggiabilità arcade e precisa, unita ad uno dei primi supporti per Xbox Live avevano reso il gioco molto popolare fra i primi possessori di Xbox. L'anno successivo, Moto GP 2 correggeva il tiro in termini di realizzazione, con un comportamento stradale più vicino alla simulazione e diventando il re dei titoli motociclistici per console. Oggi Moto GP ritorna grazie al talentuoso gruppo di Climax Racing, in un terzo episodio sempre esclusivo per Xbox e nel quale l'obiettivo rimane quello di diventare il nuovo titolo di riferimento su console nel suo genere.


Nota: Articolo pubblicato in collaborazione con Xbox-Mag. Versione originale

Novità sull'asfalto?
Come rinnovare la saga di Moto GP su Xbox? Questa la domanda che hanno voluto porsi gli sviluppatori di Climax Racing, soprattutto dopo la grande riuscita di Moto GP 2. Osservare la concorrenza è sicuramente una buona fonte d'ispirazione: da qualche anno vediamo comparire titoli automobilistici urbani tra i quali spiccano Project Gotham Racing e Need For Speed Underground. Ed ecco quindi che oltre alla licenza ufficiale Moto GP, che propone i 16 circuiti del campionato 2004, questo terzo episodio ci propone 16 nuovi circuiti che hanno luogo in locazioni questa volta urbane e le cui ambientazioni corrispondono ai differenti paesi attraversati in occasione delle corse classiche. Grande novità di questo episodio è il fatto di potersi alternare in qualsiasi momento tra le corse su circuiti e quelle in città. La realizzazione grafica è ottima in entrambi i casi ed il piacere di controllare la moto molto aumentato, e questa novità costringerà gli abituè di Moto GP ad apprendere nuovi percorsi anche molto tecnici ed impegnativi tra i tracciati che incontreranno. L'innovazione apportata al titolo è dunque ingente, e porta un benvenuto vento di freschezza in questa serie.

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Questa novità è parte integrante della modalità carriera - in particolare per quel che riguarda la modalità Extreme, che è suddivisa in 3 categorie (600, 1000 e 1200 cc). Si tratta comunque solo di un assaggio di tutto ciò che attende i giocatori in questo titolo. La modalità carriera si propone in maniera simile a quanto visto in Moto GP 2: scegliete un pilota ed una moto dalle caratteristiche inizialmente deboli e, sul modello di un RPG, accumulate punti da ripartire secondo le vostre preferenze tra stabilità, frenata, accelerazione e velocità massima. Anche essendo dei piloti provetti, se la vostra moto non sarà adeguatamente configurata vincere i 4 campionati nelle 4 diverse difficoltà presenti potrebbe rivelarsi una impresa insormontabile. L'IA delle moto nemiche si è evoluta verso una maggiore agressività e realismo nelle reazioni, e la maneggiabilità dei veicoli si rivela ancora una volta eccellente. Si tratta di un dettaglio importante, infatti in questo tipo di corse la velocità e, conseguentemente, la precisione di controllo risulteranno indispensabili per il vostro successo.

La gestione di pilota e moto sono tanto più precisi rispetto ai due episodi precedenti, che sarà necessario un certo periodo di apprendistato per i novizi della serie. Nulla è lasciato al caso: mancare un giro, una accelerazione o una frenata sarà automaticamente sanzionato con la perdita di molte posizioni in una corsa o di penalità nei tempi effettuati, ed una caduta causerà l'annullamento del tempo del giro in corso. Ma una volta padroneggiato, questo aspetto più simulativo del gioco porta Moto GP 3 alla vera essenza dei titoli motociclistici e dei titoli di corse in generale, senza contare che questa ottima riuscita nel gameplay è supportata da una realizzazione impeccabile.

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Più bello e veloce
Dal primo episodio, la serie di Moto GP ha sempre voluto mettere in primo piano le sue doti grafiche come una vetrina tecnologica dele capacità di Xbox, e proporsi come uno dei più bei giochi di corsa in circolazione. Non è dunque una sorpresa vedere Moto GP 3 confermare questa volontà. Ogni circuito (piste o percorsi urbani) è modellato alla perfezione, il bordo-pista è estremamente realistico, e la modellazione di tutte le moto è stata oggetto di una precisione maniacale. Il risultato è impressionante, anche oggi che sono già alle porte le nuove console next-gen. Senza contare che le animazioni sono incredibilmente fluide e veloci. La costanza dei 60 frame al secondo è un vero piacere per il giocatore, tenuto conto che la velocità di gioco è anche aumentata rispetto al titolo precedente. Climax ha mantenuto alcune caratteristiche visive della serie: l'effetto di sfocatura ed il cambiamento di focale della telecamera che intervengono all'approssimarsi delle velocità di punta. Tutto è realizzato ottimamente ed elencare i dettagli tecnici sarebbe troppo lungo, ma basta prendere in considerazione l'illuminazione realistica e differente per ogni circuito, le condizioni meteorologiche variabili, i brevissimi tempi di caricamento o i riflessi sulle moto, per capire il livello di realismo raggiunto. Davvero splendido.


OK, chi vuole misurarsi con me?
Altro punto forte di Moto GP 3 è la modalità Xbox Live. Dalla demo del primo episodio, che aveva semplicemente sdoganato il gioco online su Xbox, la serie ha sempre voluto proporre titoli all'altezza del sistema di gioco online di Microsoft. Concepito per approfittare il più possibile di Xbox Live, il gioco è sempre collegato online così che in occasione di partitite in solitario tutti i vostri tempi siano registrati e confrontati con quelli di tutto il mondo. Oltre a questo, le partite online possono accogliere fino a 16 giocatori ed il codice è sufficientemente ottimizzato, con un lag quasi assente. Uno dei difetti invece di questa modalità è che è molto difficile gestire le piccole collisioni tra piloti: spesso, se la gestione della vostra stabilità non è perfetta, sarete voi a ritrovarvi a terra. Questa situazione è molto frustrante, e diventa rapidamente snervante tanto da poter condizionare l'esito dell'intera corsa. Il problema avviene anche quando su pista sono presenti anche moto pilotate dalla CPU: l'IA è riesce a getstire con correttezza i piloti, ma non in caso di urti sul Live. Rischierete spesso di essere urtati posteriormente e di perdere stabilità. Per il resto, la modalità Live è completo e presenta tutto ciò che i giocatori Live potrebbero aspettarsi da un gioco di corse: stabilità e numerose modalità di gioco.

Riguardo al sonoro, gli effetti di tutti rumori meccanici sono magnificamente riprodotti in un ambiente 5.1: accelerazioni, fischi di ruote e frenate sono un piacere per le orecchie. Per quelli che preferiscono giocare con la musica, i pezzi proposti con il gioco sono di stampo molto inglese. Si passa da una techno molto anni 90 a corposi riff di chitarra. La verietà non manca, mentre la qualità dei pezzi è fluttuante. Naturalmente dipenderà tutto dai vostri gusti personali, ma vista la presenza dell'opzione per le musiche personalizzate su hard disk, potrete utilizzare le vostre musiche preferite per incentivarvi al meglio nel superamento dei record.

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Concludendo, in Moto GP 3 troviamo molte qualità e pochi difetti. Sicuramente a prima vista potrebbe sembrare un semplice aggiornamento della serie, ma i nuovi circuiti, l'ottimizzazione del motore 3D, il codice Live e soprattutto la giocablità più profonda e divertente fanno si Moto GP 3 diventi il titolo di riferimento per i giochi motociclistici su console.
8.6

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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