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ClusterPuck 99

Recensione - ClusterPuck 99Xbox One DigitalGame

Sviluppato dallo studio indie PHL Collective, ClusterPuck 99 approda anche su Xbox One dopo aver raggranellato una infinità di premi e di titoli su PC. Cerchiamo di capire insieme se effettivamente valga la pena o meno di cimentarsi in questo nuovo tipo di sport virtuale.

Il Gioco

#IDARB ha fatto storia, creando un genere che potremmo definire “sport minimalista”: un tipo di gioco ispirato a uno sport reale, trasposto con una grafica vicina alla pixel-art e votato principalmente al più frenetico divertimento in compagnia. Questa stessa idea è alla base di ClusterPuck 99; lo sport in questo caso è l’hockey da tavolo o air hockey (quello con il disco che schizza e rimbalza su un tavolo grazie alla quasi assenza d'attrito data da minuscoli getti d'aria), che viene re-inventato creando un ibrido con il calcio. Il gioco è inquadrato dall'alto ed è possibile regolare il livello di zoom attraverso le impostazioni, mentre le arene in cui si svolge l'azione non sono altro che delle re-invenzioni dalle molteplici forme (comprese versioni a forma di controller e logo Xbox) del classico tavolo da air hockey. Troviamo così fantasiosi e improbabili percorsi ricolmi di difficoltà, ma lo scopo non è cambiato: la squadra blu deve segnare nella porta rossa e viceversa.

ClusterPuck 99, come dicevo, prende alcune caratteristiche fondamentali dal calcio e da altri sport di squadra: il limite dell'uno contro uno della versione reale dell'ice hockey viene superato permettendo ai giocatori di giocare suddivisi in due squadre fino a un massimo di 10 giocatori contemporaneamente, di cui 8 possono essere umani. Il gioco è privo di un comparto multiplayer online, proponendosi come party game casalingo: questo significa che è possibile collegare contemporaneamente fino a 8 pad dando così la possibilità di divertirsi con un numero smisurato di amici (a patto naturalmente di avere abbastanza controller).

I controlli sono il massimo della semplicità: un tasto per tirare e entrare in "tackle" per tentare di soffiare il disco a un avversario, e un tasto per eseguire tiri caricati. Una volta che il disco è toccato dal nostro giocatore, questo si incolla al personaggio (mostrato a video come un disco-freccia colorato) e non viene perso finché non si urta un avversario o si finisce contro un ostacolo. Sebbene l'impronta data dagli sviluppatori a ClusterPuck 99 sia principalmente quella del party game, il gioco non è comunque unicamente multiplayer. Le partite singole, accessibili dal menu attraverso la voce "gioca", possono essere svolte anche con squadre formate da personaggi controllati unicamente dall’IA a tre livelli di difficoltà: facile, medio e difficile. Impostando quest'ultimo livello, la sfida è veramente ma veramente difficile. Nel caso in cui scegliessimo di giocare una partita con queste modalità, il personaggio controllato è sempre lo stesso e non è possibile passare da un giocatore all'altro come nei classici giochi sportivi.

Sempre nella parte single player, ClusterPuck 99 comprende una modalità sfida che raccoglie numerose prove di abilità e particolari obiettivi da raggiungere per sbloccare la sfida successiva. Per quanto queste due modalità non siano altro che una palestra per le partite multiplayer, risultano essere quasi fondamentali a causa della difficoltà e del design delle mappe. Il livello di difficoltà è davvero molto elevato, non solo a causa dell'abilità dell’avversario o degli avversari, ma anche per via di una serie di trappole e ostacoli che all'inizio portano alla frustrazione. Passiamo da bumper che ci fanno rimbalzare via come sfere di un flipper (o fanno rimbalzare il dischetto) a rocce con spuntoni che fanno esplodere il nostro giocatore, a pavimenti che velocizzano e lanciano noi e il dischetto rapidamente in avanti. Inoltre esistono arene completamente prive di muri di contenimento intorno ai bordi laterali o ai buchi centrali, nelle quali è molto facile cadere nel vuoto. Occorre un po’ di tempo per impratichirsi al meglio e cominciare a capire le tattiche per segnare il più possibile.

L’ultima feature del gioco, che forse è anche la più interessante, è il potente editor di mappe, che ci permette di creare qualunque tipo di tavolo con qualunque tipo di ostacolo, rendendo ClusterPuck 99 potenzialmente infinito. Grande pregio poi di questo editor, è la facilità di utilizzo. Tutte le possibilità sono facilmente accessibili ed è utilizzabile veramente da tutti, anche chi non ha mai messo le mani su un tool di questo tipo. I comparti audio e grafico infine sono molto minimal, con grafica pixelosa e audio in stile midi 8 bit anni 80. Di sicuro non ricorderemo questo gioco per la sua colonna sonora.

Amore

Unico nel suo genere

- Questa coraggiosa scelta di non includere un multiplayer online, ma di potenziare la componente party supportando fino a un massimo di 8 pad collegati contemporaneamente (anche se consiglio almeno di essere 2 vs 2), rendono ClusterPuck 99 un gioco unico nel suo genere. Adatto a famiglie numerose oppure a gruppi allargati di amici, acquistando il gioco farete sicuramente felici vostra madre o la vostra compagna/o di vita, perché in questo modo avrete sempre un sacco di gente nuova in casa. Già, perché il comparto dove ClusterPuck 99 vince tutto è proprio questo.

Editor di mappe semplice e funzionale

- L’editor incluso in ClusterPuck 99 è uno dei suoi principali punti di forza. Semplicissimo da usare e potenzialmente infinito, l’editor viene utilizzato per rendere il gioco giocabile in eterno. Il difetto sta nel fatto che non esista la possibilità di condividere le proprie creazioni con altri giocatori, né di editare i tavoli che già sono predefiniti.

Elementare ma non semplice

- In #IDARB, la difficoltà era media e occorreva poco tempo per padroneggiare i comandi e imparare a destreggiarsi con le basi. Con ClusterPuck 99 invece la musica cambia. Per diventare degli assi occorre un bel po’ più di tempo rispetto al gioco che ho citato prima. Alle difficoltà costituite da burroni, spuntoni, molle e quant’altro, aggiungiamo anche l’abilità dell’avversario o della IA e otteniamo un gioco abbastanza difficile e molto divertente.

Odio

No online, no party

- ClusterPuck 99 si propone unicamente come party game offline ed in questo brilla sicuramente, ma oltre a ciò non offre altro. Anche in multiplayer con gli amici non offre molte alternative, sotto i 4 giocatori (almeno 2vs2) il livello di divertimento è pressappoco uguale a quello che si ha giocando da soli contro l’IA. Alcuni dei tavoli da gioco sono troppo grossi per essere giocati con solo un paio di amici, perciò l’aggiunta di giocatori controllati dalla CPU è una scelta quasi obbligata. La perfezione si sarebbe raggiunta inserendo un comparto multiplayer online, sia per le partite che per la condivisione di contenuti creati con l’editor.

Il massimo risultato col minimo sforzo

- L'impressione che ho avuto giocando a ClusterPuck 99 è quello di un gioco sviluppato per portare a casa il massimo risultato con il minimo sforzo, senza impegnarsi troppo non solo sul fronte online ma anche su quello visivo ed audio. Ovviamente questo dipende anche dalla natura indie del titolo, ma sento che sarebbe stato necessario da parte degli sviluppatori uno sforzo aggiuntivo per arricchire ulteriormente il gioco.

Tiriamo le somme

ClusterPuck 99 diverte in compagnia a patto di avere a casa almeno tre amici e quattro controller: il suo punto di forza diventa quindi anche il suo limite, perché mancando una vera alternativa al multiplayer in locale il gioco diventa velocemente noioso se si è da soli. E' quindi consigliato solo se disponete delle condizioni giuste per potervelo godere, ossia tanti amici con relativi controller: in tal caso vi regalerà ore di divertimento, anche grazie a un ottimo editor dei tavoli.
7.5

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L'autore

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Quando gli hanno chiesto di comporre una Bio, ha pensato subito alla natura e all’ambiente. Una volta rinsavito, ci ha raccontato di essere un appassionato di Basket e Calcio, videogiocatore accanito, predilige RPG, FPS e TPS. In generale però non si tira indietro di fronte a nulla. A tempo perso è anche speaker in una Web Radio.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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