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img Never Alone

Recensione - Never AloneXbox One DigitalGame

Annunciato durante l’ultimo E3 di Los Angeles, Never Alone, l’opera prima dei talentuosi Upper One Games, appartiene a quella schiera di titoli che tentano di elevare il media videoludico a veicolo culturale. Vi sentite pronti a rivivere una leggenda ancestrale ambientata nelle inospitali lande dell’Alaska? Allora unitevi alla giovane Nuna e la sua amica volpe artica nel tentativo di salvare il popolo Iñupiaq. Ecco la la nostra recensione.

Il Gioco

Never Alone ci racconta la leggenda di Kunuuksaayuka, una giovane eroina appartenente ad un fiero popolo di nativi dell’Alaska Settentrionale, gli Iñupiaq. E lo fa attraverso le gesta di Nuna, una bimba indigena che condivide le stesse abilità e lo stesso coraggio della sua controparte leggendaria. Kunuuksaayuka era una coraggiosa cacciatrice e il popolo Iñupiaq tramanda ancora oggi le sue gesta di salvatrice della tribù fin da quando un brutto giorno un’interminabile tormenta di neve si abbattè sul villaggio confinando tutti gli abitanti nelle proprie tende senza poter più cacciare e senza aver nulla con cui sfamarsi. Per salvare il suo popolo, la coraggiosa Kunuuksaayuka decise di partire sola e armata delle sue infallibili bolas, per cercare di individuare l’origine di questo maleficio e tentare di porvi rimedio.

Never Alone è un titolo di genere platform con enigmi ambientali che ci mette ai comandi della piccola Nuna, una bambina coraggiosa decisa a rivivere la leggenda Iñupiaq per poter salvare il suo villaggio da una morte di stenti e assideramento. Fin dai primi minuti di gioco in cui ci troveremo a vagare per le implacabili pianure ghiacciate dell’Alaska cercando di ripararci dalle gelide raffiche di vento, capiremo quanto tutto attorno a noi rappresenti un pericolo: ci troveremo infatti fin da subito a scappare dalle fauci di un orso polare affamato, e proprio quando la piccola Nuna starà per avere la peggio, ecco che arriverà in nostro soccorso una bianchissima volpe artica che diverrà da quel momento in poi il nostro fido e indispensabile alleato, nonché comprimario dell’avventura. Potremo infatti impersonare a nostro piacimento Nuna o la volpe in qualsiasi momento, alternando il controllo tra i due protagonisti mediante la pressione di un tasto. Grazie all’agilità della volpe, infatti, potremo attraversare passaggi angusti o scalare pareti ghiacciate da cui far calare delle funi per permettere alla bambina di raggiungere appigli altrimenti troppo elevati. Al contrario della volpe, Nuna potrà invece confidare nella sua forza fisica per spostare casse o attivare piattaforme e contrappesi e potrà dare fondo alle sue innate abilità di cacciatrice lanciando le sue bolas per rompere costoni di ghiaccio e altri ostacoli che bloccano il passaggio. Ben presto ci accorgeremo che il nostro bianco amico a quattro zampe non è soltanto un animaletto altruista: la volpe infatti è una creatura magica che nasconde dentro di sé il potere di richiamare gli spiriti degli animali e della terra, che verranno in nostro soccorso palesandosi sullo schermo per creare appigli fortuiti, ascensori o passerelle su cui camminare per evitare di cadere nel vuoto.

Generalmente il ritmo di gioco è piuttosto rilassato e gli enigmi ambientali non risultano mai troppo complessi, fatta eccezione per le scene in cui ci troveremo a darcela a gambe dalle minacce ancestrali narrate dalla leggenda Iñupiaq. In quei momenti il tempismo di salti e azioni coordinate tra i due protagonisti diventa cruciale per la sopravvivenza. Anche in quei frangenti, comunque, il titolo non desta mai troppe preoccupazioni, salvo il verificarsi di qualche glitch sporadico che mina l’intelligenza artificiale del comprimario di turno facendolo precipitare e morire, generando così spiacevoli sequenze di trial and error che spezzano un po’ il ritmo di gioco. La narrazione generale dell’avventura di Nuna e della volpe è affidata a delle cutscene animate con pitture rupestri Iñupiaq e all’autorevole voce di uno dei nativi anziani della tribù, la cui collaborazione ufficiale con il team di sviluppo Upper One Games ha dato vita a questa affascinante opera. Never Alone è un titolo evocativo e tecnicamente pregevole, che si finisce in appena una manciata di ore ma che sottolinea quanto i videogames possano essere ben più di un’esperienza catartica condita di sparatorie ed esplosioni fine a sé stessa, e che tramanda a modo suo una bellissima leggenda intrisa di coraggio, di amore e rispetto per la madre Terra e per tutte le sue creature. La commovente avventura di Nuna e del suo magico amico a quattro zampe ci fa attraversare lande ghiacciate ricche di pericoli e antiche divinità, ed è bellissima tanto da guardare che da giocare. Vi scalderà il cuore.

Amore

Tecnicamente magnifico

- Sebbene distante dalla qualità tecnica delle produzioni più blasonate, Never Alone sfoggia un comparto tecnico e artistico davvero pregevoli e ottimizza tutte le risorse del motore grafico Unity per dare vita agli evocativi scenari in cui ci addenteremo. Anche il comparto sonoro fa la sua parte proponendo un sound design contestuale emozionale e a tratti di grande impatto.

La volpe e la bambina

- I protagonisti dell’intera vicenda sono Nuna e la volpe che nel gioco godono di fisicità e animazioni incredibili. Impersonare l’una o l’altro offre sensazioni differenti di pesantezza e agilità dei modelli poligonali. Si rimane incantati a guardarli correre sulla neve o stendersi a terra faccia in giù per ripararsi dalle raffiche sferzanti. Sono entrambi caratterizzati in modo egregio e godono anche di differenti espressioni facciali.

Un gioco per tutti

- Per il suo abbordabile livello di difficoltà, Never Alone si dimostra un’esperienza fruibile sia da giocatori skillati che da un’utenza di giovanissimi. Il layout di comandi a nostra disposizione è ridotto all’osso e richiedrà poco tempo per padroneggiare un gioco che comunque non metterà mai a dura prova i nostri riflessi, se non in determinati momenti in cui i due protagonisti si troveranno a cooperare tempestivamente per fuggire da alcune minacce.

Alla scoperta degli Iñupiaq

- Il titolo di Upper One Games è sviluppato in collaborazione con la comunità Iñupiaq che si è prestata anche alla realizzazione di un interessante documentario suddiviso in brevi clip, che possono essere sbloccate e collezionate scovando dei gufi appollaiati all’interno delle varie aree di gioco. Ogni uccello trovato ci darà accesso ad una porzione di documentario che approfondisce il folklore, il passato e il presente del popolo Iñupiaq.

Una leggenda tramandata per via… digitale

- “Kisima Inŋitchuŋa”: anche il titolo dell’opera assume delle sembianze in lingua Iñupiaq, così come tutta la simbologia magica che ci viene riproposta nel gioco trova un’aderenza molto fedele a quella della leggenda della giovane Kunuuksaayuka, tramandata per via orale per generazioni all’interno della comunità Iñupiaq. Per quanto Never Alone sia solo un titolo platform, si ha la costante impressione di trovarsi di fronte a qualcosa di più nobile di un semplice videogame. E’ un’esperienza che insegna, accresce e appaga.

Odio

Trial and error

- Talvolta capita che alcuni enigmi basati sul tempismo di salti e azioni combinate generino delle sessioni di trial and error ripetitive che spezzano un po’ l’azione del gioco fortemente incentrato sulla narrazione. Non si può certo dire che Never Alone sia difficile o frustrante, ciò nonostante alcuni enigmi non sono calibrati in maniera ottimale.

Piccole sbavature e I.A.

- Purtroppo accade che durante alcune azioni coordinate, il nostro comprimario abbia la vocazione suicida gettandosi nel vuoto. Questo fattore e alcuni sporadici glitch durante le animazioni dei personaggi sullo schermo rendono di tanto in tanto difficoltoso il pieno controllo di gioco, anche se si tratta solo di problemi marginali che non incidono sull’esperienza generale.

Breve, molto breve

- Per quanto affascinante e ricco di contenuti esplicativi extra sul popolo Iñupiaq, il titolo volgerà al termine dopo appena 4 ore scarse di gioco. Sta a voi decidere se il prezzo vale la pena o meno.

Tiriamo le somme

Never Alone è un opera videoludica evocativa che tenta di tramandarci un’antica leggenda Iñupiaq, attraverso una storia dinamica e commovente. Sorvolando la brevità e le piccole sbavature del titolo, Never Alone dimostra di essere una bellissima avventura ricca di simbologia e significato, che propone un comparto artistico e tecnico degni di nota, con due protagonisti caratterizzati in modo eccezionale. Se siete convinti come me che i videogames possano trascendere la sola esperienza scacciapensieri fatta di azione e adrenalina, allora questo titolo fa al caso vostro. La storia di Nuna e del suo magico amico a quattro zampe intrisa di amore, coraggio e rispetto vi conquisterà.
8.9

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L'autore

autore

Classe '79, sound designer di professione. La sua incrollabile passione per i videogiochi nasce solo all'inizio degli anni '90 e viene presto affiancata da quella per il doppiaggio. Col passare del tempo la sua carriera di videogiocatore onnivoro si focalizza sulla scena PC, ma poi assume sembianze più mature con l'avvento di PlayStation e di tutte le successive console che prenderanno lentamente possesso di casa sua.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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