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F1 Race Stars
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Recensione - F1 Race StarsXbox 360Game

Il campionato di Formula 1 più lungo nella storia di questo sport è giunto finalmente al termine consegnandoci per la terza volta consecutiva un Vettel campione del mondo con la sua Red Bull. Sulla scia dell’entusiasmo, Codemasters ci dà la possibilità di giocare una versione molto particolare di questa seriosa competizione: F1 Race Stars.

Il Gioco

F1 Race Stars basa le fondamenta del suo sviluppo su un concetto di gioco estremamente solido e ormai assimilato da gran parte dei videogiocatori. Quando si sviluppa un kart game infatti, ogni riferimento a quel Mario Kart capostipite del genere, è quasi d’obbligo. E pur inserendo qualche elemento che si discosta dal concetto più classico di questo genere, i ragazzi di Birmingham hanno deciso di affidarsi in larga parte ad uno stile che ricalca piuttosto fedelmente gli stilemi del prodotto Nintendo. Troviamo quindi versioni super-deformed dei campioni di questo sport che sopra le loro monoposto si danno battaglia per la vittoria, sfruttando un gran numero di power-up all’interno di tracciati fantasiosi ma che riprendono tratti distintivi dei circuiti originali.

Raccontato così, il titolo sembra una copia carbone del prodotto Nintendo, ma gli sviluppatori di Codemasters, sfruttando la licenza del circus motoristico, hanno ricreato un ambiente che non solo ricorda molto da vicino quello reale ma che prende in prestito alcuni suoi elementi molto famosi reinventandoli in chiave arcade. Questo si traduce nella presenza sulla pista di power-up come il kers, funzionante a mo' di turbo, oppure la safety car che possiamo usare per rallentare il capolista della corsa; troviamo anche gli immancabili box, che ci permettono di riparare la nostra auto in caso abbia subito troppi colpi dagli avversari (i danni, è bene precisarlo, non influiscono sulla guidabilità o sulle prestazioni del mezzo). Anche la guidabilità classica del genere subisce una revisione in chiave F1: sparisce infatti la derapata, elemento tradizionale dei titoli di kart, a favore di una guida più “pulita”. Questa scelta rende ancor più importante l’utilizzo dei power-up che diventano così capaci di fare la differenza in pista. Ovviamente il cuore del prodotto è quello di un titolo molto user friendly e che punta molto sul fattore semplicità.

Tutto questo avviene in un contesto che stimola tantissimo la sfida tra più giocatori grazie al supporto di quattro utenti sulla stessa console e diverse modalità online. A dare una spinta aggiuntiva a questo contesto ci pensano anche le otto modalità di gioco differenti che danno al giocatore la possibilità di creare delle vere e proprie playlist di gioco sia da godere in compagnia che da solo con le altre monoposto controllate dalla CPU.

Parlando di contenuti sono presenti gran parte dei circuiti provenienti dall’attuale campionato mondiale (ovviamente rivisitati in chiave parodistica) e quasi tutti i piloti delle scuderie che vi hanno preso parte. Sotto l’aspetto meramente tecnico il titolo sfrutta lo stesso motore già utilizzato da Codemasters per altri suoi prodotti motoristici che, in questo caso particolare, risulta perfetto soprattutto per quanto riguarda la fluidità. L'audio ovviamente opta per uno stile molto minimalista e può contare su una localizzazione totalmente in italiano, elemento basilare visto il target a cui il gioco fa riferimento.

Amore

Stile accattivante

- Se c’è una cosa su cui gli sviluppatori hanno fatto sicuramente centro è lo stile caricaturale adottato per caratterizzare i diversi piloti, super-deformed e che esagera i tratti distintivi del loro viso. Uno stile simpatico, accattivante e che strappa anche qualche risata. Inoltre la presenza di quasi tutte le scuderie dell’attuale campionato con relativi piloti è sicuramente un valore aggiunto, così come lo è la presenza di alcune donne e la possibilità di utilizzare il proprio avatar.

Ma questa è Monza?

- Altra caratteristica che mi ha colpito in maniera particolare è il level design che, partendo dal tracciato reale, modifica in maniera sostanziale il percorso di gioco inserendone non solo le curve famose ma aggiungendo al tutto anche tratti distintivi e luoghi noti del paese in cui il tracciato risiede. Mi sono così trovato a correre all’interno di un mini Colosseo sul tracciato di Monza, oppure all’interno di un castello sul tracciato tedesco. Senza dimenticare il fatto che in più di un tracciato è possibile sperimentare scorciatoie, passaggi segreti e così via. Un tratto distintivo del gioco che farà piacere sia ai giocatori più piccoli che agli amanti della F1che sorrideranno davanti alle tante, fantasiose, modifiche fatte sui loro tracciati preferiti.

Gioco in compagnia

- Codemasters ha indubbiamente puntato molto sul fattore multiplayer offrendo al giocatore moltissime opportunità di gareggiare con e contro avversari. Oltre alla componente locale, che permette di giocare sino a quattro giocatori sulla stessa console e mixando le otto modalità in playlist personalizzate, la modalità online permette a 12 piloti di cimentarsi in gare all’ultimo power-up. Non solo, ma particolarmente interessante è la possibilità per fino a quattro giocatori sulla stessa console di andare online sfruttando lo split-screen. Caratteristica molto interessante e che, dopo averla testata, mi auguro venga utilizzata come standard per i titoli a venire.

Comparto tecnico

- L’Ego Engine liberato da qualsiasi costrizione fotorealistica offre un comparto visivo di assoluto spessore con una grafica colorata, definita e con un frame rate solido sui 60 fps costanti. Un elemento imprescindibile - e che di conseguenza ho molto apprezzato - in titoli di questo genere.

Odio

E la derapata?

- Per quanto coerente con il mondo della Formula 1, la mancanza della derapata può lasciarci spiazzati almeno nelle prime fasi di gioco. La mancanza di quella che è ormai una caratteristica standard di qualsiasi kart game si sente sicuramente: sarà magari una cosa molto personale, ma la mia sensazione è che in un gioco così arcade la mancanza di questo elemento può influire negativamente sulla giocabilità.

Maledetto power-up!

- Ulteriore elemento che proprio non mi ha convinto di questo F1 Race Stars è la caratterizzazione dei diversi power-up. A differenza di Mario Kart o del più recente Sonic & All Stars Racing Trasformed, la visualizzazione dei power-up è relegata semplicemente a delle bolle di diverso colore che attivano i diversi poteri. Una scelta che anonimizza troppo le differenti armi da utilizzare; in un gioco che basa tutto sulla simpatia e sulla stravaganza di personaggi e ambientazioni è sicuramente un elemento che stride.

Mini campionato del mondo

- Un altro punto a sfavore del titolo è sicuramente la presenza di pochi tracciati di gioco, basati su sole 12 tappe del mondiale. Ok, inserire tutte quelle in cui si è corso quest’anno sarebbe stato forse eccessivo, ma arrivare almeno a 15 evitando così di escludere alcuni circuiti evocativi e di impatto sarebbe stata una cosa molto gradita.

Tiriamo le somme

F1 Race Stars si è rivelato un prodotto estremamente solido sia nelle meccaniche di gioco che nel contesto puramente tecnico. Un titolo decisamente pick-up & play che dà la possibilità anche ai più piccini di avvicinarsi al mondo della F1, senza dimenticare anche i seguaci più cresciuti di questo sport che non avranno difficoltà a divertirsi con un gioco che, nonostante alcune piccole magagne, riesce perfettamente a coinvolgere.
7.3

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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