Recensione - Crysis
di
Ruben Trasatti / DarkAp89
P
Il Gioco
La storia del gioco esordisce mostrandoci a a bordo di un velivolo da trasporto C-17 Globemaster; fuori è notte fonda e ci prepariamo a paracadutarci sulle isole Lingshan, pronti ad affrontare una nuova operazione bellica contro le forze coreane. Fin da questi primi momenti è possibile assaporare le straordinarie visuali offerte del gioco: librandoci nel vuoto, osserviamo il cielo in attesa di arrivare sulla terraferma. Come sempre i primi imprevisti non si fanno attendere, i paracaduti non si aprono e siamo costretti ad un atterraggio di fortuna, in mezzo al mare, nelle profonde acque situate in territorio filippino. Fortunatamente la nostra tuta, la Nanosuit, è in grado di attutire il colpo e proteggerci. Queste tute, in possesso anche dei nostri compagni che sono invece atterrati senza problemi, rappresentano la più grande tecnologia a disposizione degli umani nel 2020, anno in cui è ambientato il titolo, e possono proteggerci efficacemente da condizioni altrimenti letali, permettendoci inoltre di sfruttare diversi poteri. Tra questi abbiamo l’invisibilità, caratteristica che ci permette di affrontare tutte le missioni in maniera tattica senza farci scoprire dal nemico; la corazza, che aumenta la nostra resistenza ai proiettili nemici e le nostre possibilità di sopravvivere ad un forte attacco nemico ed infine l’estrema velocità che ci permette di allontanarci da un luogo con maggior rapidità. Se siamo a corto di munizioni e i nemici sono pochi, possiamo anche scegliere di utilizzare i nostri potenti pugni, la cui forza risulta incrementata grazie alla speciale CryFibril, per mettere al tappeto l’avversario. Una volta arrivati sulla spiaggia il nostro compito sarà quello di ricongiungerci con i nostri compagni, muovendo i nostri passi nella giungla che ci accompagnerà per la maggior parte della nostra avventura. Scopriremo fin da subito che in un’isola i pericoli si nascondono sempre dietro l’angolo ed è meglio essere il meno visibili possibile, sia per non attirare l’attenzione dei nemici che per muoverci successivamente come meglio si crede. Arrivati al punto d’incontro, scopriamo che uno dei nostri alleati, Aztec, è morto in circostanze del tutto sconosciute mentre Jester è fortunatamente ancora vivo e vegeto. Presto scopriamo che i coreani non sono gli unici soggetti ostili presenti sul territorio e che quella assegnata a Nomad, il protagonista, e alla sua squadra non è una missione qualunque ma è anzi pericolosissima e avvolta da tante ombre. L’isola nasconde un mistero inquietante e letale che può minacciare l’esistenza della razza umana, ma che fa gola ai potenti o quantomeno risulta essere fin troppo interessante per essere limitato al campo della ricerca e della scienza. Nomad, Jester, Psycho e Prophet sono pronti ad accettare tutti questi rischi e ad esplorare l’isola per scoprire la verità, eseguendo gli ordini del comando generale.La campagna di questo FPS si presenta giocabile in quattro diverse difficoltà, l’ultima delle quali aggiunge un pizzico di realismo in più, ovvero il parlato dei nemici in coreano, oltre che aumentare notevolmente la difficoltà. L’isola è esplorabile come meglio si crede, rendendo la produzione Crytek quasi un free-roaming, ma ovviamente ci dovremo attenere alle missioni primarie e secondarie segnalate per poter continuare gli eventi del gioco. A seconda di quale filosofia di gioco si deciderà di adottare, Crysis può durare anche più delle canoniche 12 ore che rappresentano ormai da tempo uno standard per gli shooter. Non è invece presente il comparto multigiocatore, che nella sua versione PC si presentava con due modalità, una deathmatch ed una ad obiettivi, e sei diverse mappe. Tra le altre opzioni presenti sono da segnalare la possibilità di scegliere la lingua del gioco tra le tante disponibili e il pieno supporto al 3D, che risulterà sicuramente un extra gradito per tutti i possessori di televisioni stereoscopici.
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