Anteprima - Demon Stone
di
Luca Airoldi / Airluck
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Un mondo fantasy ricco e denso di atmosfera, popolato da creature carismatiche e mitologiche.
Questa volta però l’intento è anche quello di introdurre succose ed interessanti novità soprattutto a livello di gameplay: Demon Stone, questo il nome del nuovo capitolo, prevede infatti un’impostazione molto più basata sull’azione e sulla spettacolarità dei combattimenti che non i suoi predecessori.
Certo, le avventure di Dungeons & Dragons hanno finora sempre fatto dell’azione il loro elemento forte unendolo ad una buona dose di strategia RPG; ora però con Demon Stone la volontà di Stormfront Studios è proprio quella di dar vita ad un titolo tutto azione e divertimento, in scenari fantastici e mozzafiato.
Ci troveremo infatti ad impersonare tre mitici e carismatici personaggi (un guerriero, un mago e una ladra), con lo scopo di portare alla vittoria le forze del bene, di fronte alla crudeltà delle forze del male, rappresentate da orchi, troll e creature mostruose che da sempre hanno caratterizzato i mondi dei Forgotten Realms.
Le premesse sono dunque molto molto interessanti, tanto che siamo corsi ad assistere alla presentazione negli uffici Atari del titolo, alla presenza nientemeno che del presidente di Stormfront Studios, Don Daglow.
Abbiamo potuto in tal modo mettere mano al lavoro svolto finora dagli sviluppatori, rimanendone davvero ben impressionati.
Innanzitutto bisogna sottolineare che l’ossatura e la storia su cui pone le basi Demon Stone è stata scritta proprio da R.A. Salvatore, celebre autore di molti romanzi di Forgotten Realms nonché creatore del mitico Drizzt Do’Urden (che tra l’altro appare anche nel corso della nuova avventura). Il filo conduttore delle vicende narrate in Demon Stone sarà dunque sapientemente studiato in modo tale da riservare in ogni momento sorprese così da spronare la cuorisità del giocatore.
Quello che infatti ha voluto sottolineare Don Daglow è il fatto che, mentre per un titolo quale Il Signore degli Anelli (che Stormfront Studios stessa ha realizzato) la presenza della controparte filmata fungeva da copione ferreo da seguire, ora con Demon Stone la libertà è stata molto maggiore. L’interazione tra Salvatore e il team di sviluppo che ha poi contraddistinto le fasi di ideazione e programmazione del titolo ha fatto sì che il risultato fosse davvero ben congegnato ed elaborato.
Altro elemento fondamentale della nuova avventura è, come detto, la volontà da parte di Stormfront Studios di creare un vero e proprio action game, ricco di azione e adrenalina: per tale motivo è stata introdotta una grande novità a livello di gameplay rispetto ai precedenti capitoli della serie di Dungeons & Dragons.
Ora infatti, il consueto trio di personaggi che prenderanno parte all’avventura sarà direttamente comandabile e interscambiabile in qualsiasi momento. Non più dunque una scelta obbligata ad inizio gioco relativa al personaggio da utilizzare per tutta l’avventura, ma tutti e tre i protagonisti sempre presenti nell’azione. La possibilità sarà dunque quella di poter cambiare personaggio in qualsiasi istante di un combattimento: gettarsi nella mischia con il guerriero per poi repentinamente prendere il controllo del mago appostato in lontananza in modo da colpire a distanza i nemici con degli attacchi magici.
Tutto ciò aggiunge senza dubbio molta profondità all’azione di gioco, se non altro a livello strategico e di pianificazione, visto e considerato anche che ognuno dei tre personaggi ha delle proprie abilità speciali.
Il guerriero sarà infatti più resistente ed energico nei colpi sferrati, risultando ottimo nella mischia; il mago farà degli attacchi dalla distanza il suo punto forte mentre la ladra sarà molto agile e soprattutto vanterà di una tecnica di attacco molto singolare: essa potrà infatti rendersi invisibile sostando nell’ombra per alcuni secondi per poi gettarsi nel campo di battaglia totalmente impercettibile agli occhi del nemico, potendolo così attaccare alle spalle.
La gestione dei tre protagonisti sarà sempre libera, nel senso che potremo teoricamente continuare ad utilizzare lo stesso personaggio per tutta l’avventura, anche se ovviamente comprendere le abilità di ognuno di essi e sfruttarle a dovere sarà la chiave del successo. Tanto più che alcuni passaggi dovranno essere affrontati facendo uso delle capacità proprie di uno dei tre eroi: per fare un esempio, dato che soltanto la ladra è per sua indole abile nel salto, essa sarà indispensabile in situazioni in cui si debba saltare degli ostacoli piuttosto difficoltosi. Oppure, cosa ancor più interessante, il guerriero è l’unico dei tre eroi in grado di poter scaraventare al suolo le scale in legno che spesso i nemici utilizzano per raggiungere luoghi alti: si capisce che eliminando tali scale difficilmente essi potranno raggiungere determinate zone dello scenario.
Tutto ciò aggiunge quel pizzico di strategia e di profondità al gameplay che certamente non guasta.
Ma veniamo all’azione di gioco. Ciò che immediatamente balza all’occhio è la profondità e l’atmosfera che caratterizzano gli scenari in cui ci si muove: i modelli, i poligoni e le texture sono certamente apprezzabili ma soprattutto la vastità di alcune ambientazioni è davvero eccezionale. Abbiamo assistito a scontri furiosi con orchi e troll nel bel mezzo di una cruenta battaglia nella quale nemici spuntavano da ogni dove, bombe scoppiavano senza sosta distruggendo parte delle costruzioni e liberando in tal modo passaggi prima occlusi. Qua e là incendi e catapulte pronte a sferrare colpi impressionanti; nemici che combattevano tra di loro in una battaglia davvero realistica.
A tutto ciò si aggiunge poi il fatto che molto spesso sta a noi decidere se gettarsi in scontri brandendo spade e asce o se fuggire in cerca di salvezza o di strade alternative: la libertà d’azione è senza dubbio notevole e ancora una volta rientra in quel discorso di strategia che fa da sfondo all’azione pura di gioco. Meglio uccidere quanti più nemici possibile per accumulare punti esperienza o meglio fuggire alla ricerca di tesori? Meglio affrontare i troll da vicino con il guerrierio o meglio tenersi a debita distanza scagliando magie ed incantesimi con il mago?
Domande come queste vi frulleranno sempre nella testa, spronandovi ad affrontare gli scontri in maniera sempre diversa alla ricerca della migliore strategia.
Tutto ciò ovviamente nell’ottica di mantenere l’immediatezza dell’azione come valore fondamentale: i controlli di gioco sono molto semplici ed intuitivi, tanto che una volta appreso il sistema di combattimento e di esecuzione delle combo per uno dei tre personaggi sarà automatica l’acquisizione delle tecniche e dei movimenti degli altri due.
Il sistema di inquadrature si basa su telecamere fisse, gestite comunque in maniera più che buona, che donano sempre un taglio cinematografico all’azione e che molto spesso offrono orizzonti molto profondi e ben realizzati.
Ad aumentare ancor più l’atmosfera e il coinvolgimento ci penserà poi il comparto sonoro, molto evocativo, e alcune chicche interessanti come le battute che i tre protagonisti si scambieranno nel bel mezzo dell’azione di gioco. In questo frangente va annotato che il cast di doppiaggio inglese prevede la presenza di star hollywoodiane del calibro di Patrick Stewart (Star Trek e X-Men) e Michael Clarke Duncan (Il Miglio Verde e DareDevil). Come da tradizione Atari il parlato sarà comunque totalmente doppiato in italiano, così come anche lo sarà la localizzazione del titolo.
Demon Stone prevede il dipanarsi dell’avventura in numerosi capitoli (non sappiamo ancora precisamente quanti) da affrontare in tre diversi livelli di difficoltà, per una longevità senza dubbio assicurata, soprattutto viste le varie e stupende ambientazioni fantasy che dovremo esplorare.
Nulle invece le opzioni multiplayer, sia offline che online. Alla domanda sul perché di una scelta di questo genere, Don Daglow ha affermato che il focus di Demon Stone è quello di creare una profonda avventura che sappia coinvolgere il giocatore singolo puntando molto sull’interazione dei tre personaggi; tale fatto sarebbe stato impossibile giocando in modalità multiplayer, considerando anche che così facendo sarebbe stata nulla la libertà di movimento negli scenari.
Una scelta pertanto dettata da precise volontà e da una struttura di gioco sapientemente studiata per coinvolgere il giocatore.
Demon Stone si presenta dunque come un titolo immediato e divertente ma al tempo stesso profondo e strategico: la possibilità di controllare in qualsiasi momento dell’avventura uno dei tre protagonisti aggiunge una interessante novità nella struttura di gioco rispetto al passato, comportando inoltre una notevole varietà d’azione. I fan delle saghe di Forgotten Realms ma più in generale tutti coloro che amano i titoli d’azione e il puro divertimento non mancheranno certamente di apprezzare Demon Stone: ancora una volta Atari si appresta a farci vivere un’emozionante avventura nel mitico mondo fantasy di Dungeons & Dragons.
Ringraziamo Atari per la collaborazione.
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