Recensione - Call of Duty: Modern Warfare III
Il Gioco
DISCLAIMER: sì lo so, non vedete l'ora di correre subito a guardare il numeretto in fondo alla recensione. Ma mai come per Call of Duty: Modern Warfare III, per via delle molte polemiche che ne hanno accompagnato il lancio, è importantissimo capire quali siano i motivi che hanno portato il recensore ad esprimere una certa valutazione, negativa o positiva che sia. Quindi mettetevi comodi, prendetevi il giusto tempo per leggere attentamente tutta la recensione e capire cosa mi sia e cosa non mi sia piaciuto del gioco, arrivate al fatidico numeretto… e ci vediamo nei commenti!Call of Duty: Modern Warfare III arriva nel ventennale dal lancio della serie ed è il seguito diretto del capitolo dello scorso anno, MWII, stavolta sviluppato da Sledgehammer anziché Infinity Ward, anche se quest'ultimi ne hanno supportato la realizzazione. Il gioco condivide peraltro il launcher del titolo precedente, ora rinominato in "CoD HQ": una scelta interpretabile come la volontà degli sviluppatori di trasformare la serie di CoD (o almeno il filone Modern Warfare) in un Game-as-a-Service, ambizione che potrebbe però scontrarsi con l'acquisizione di Activision da parte di Microsoft, la quale potrebbe avere piani diversi per il franchise visto anche come questo episodio è stato recepito da critica e pubblico. Il gioco ci propone una campagna single player che prosegue la storia reboot di Modern Warfare iniziata nel 2019, e narra delle gesta del capitano Price e della squadra Bravo, alle prese in questo capitolo con il più iconico villain della serie: Vladimir Makarov.
MX Video - Call of Duty: Modern Warfare III
La campagna è strutturata in modo molto simile ai giochi precedenti, con la maggior parte delle missioni scriptate simili a lunghi corridoi in cui si succedono gli avvenimenti della trama. Sono state però aggiunte un paio di missioni "free roaming", in cui una volta fissati gli obiettivi il giocatore è libero di muoversi e portarle a termine come meglio crede e nell’ordine che ritiene migliore. In questo particolare sistema di missioni non ci sono checkpoint se non dopo aver portato a termine l’obiettivo principale; quindi, se non si è abbastanza attenti, si rischia di ripetere più e più volte la stessa sezione, magari anche dopo un lungo tratto. Le ambientazioni di queste missioni non sono peraltro originali, ma vengono prese dalle modalità DMZ e da Warzone. La durata della campagna si assesta sulle 5-6 ore a livello normale e senza saltare le cut-scene, in linea o forse leggermente più breve rispetto alle campagne dei giochi precedenti.
Naturalmente, come per tutti i CoD da molti anni a questa parte, la campagna non rappresenta il fulcro di Call of Duty: Modern Warfare III né il motivo principale per 'acquisto del gioco, fungendo più che altro come breve diversivo e - in parte - tutorial per la componente principale, il multiplayer. In Call of Duty: Modern Warfare III sono presenti 20 mappe multiplayer: 16 sono le riedizioni di molte mappe di Modern Warfare 2 del 2009, ovvero Afghan, Derail, Estate, Favela, Highrise, Invasion, Karachi, Quarry, Rundown, Rust, Scrapyard, Skidrow, Sub Base, Terminal, Underpass e Wasteland. Mancano, per mio gusto personale, Vacant, Shoot House e Shipment, le ultime due delle quali non facevano comunque parte del pacchetto di MW2 2009. Sledgehammer ha già annunciato che usciranno nel corso del tempo anche le mappe più giocate del Modern Warfare 2 2022 fra cui appunto Shoot House, ma anche Mercado e Farm 18. Dulcis in fundo, altre 12 mappe inedite o rimasterizzate verranno rilasciate dagli sviluppatori nel corso della vita di Call of Duty: Modern Warfare III. Oltre alle 16 mappe di cui ho accennato qui sopra, sono presenti 4 mappe inedite dedicate alla modalità Guerra Terrestre, tre delle quali sono delle anticipazioni della mappa del nuovo Warzone 3.0 che uscirà a dicembre 2023 e sarà ambientato nell’Urzikstan. Nel gioco è poi presente un sistema di “Carry Over Content” che permette di trasferire gran parte dei contenuti acquistati in Modern Warfare II in questo sequel, tra cui skin delle armi e operatori che dunque non dovranno essere riacquistati.
In termini di gameplay, il multiplayer di Call of Duty: Modern Warfare III rappresenta un ritorno agli antichi fasti, con un’azione e un gunplay fluidi e frenetici come già abbiamo visto nel Modern Warfare del 2019 e in generale nei Call of Duty più datati. Sono tornate tutta una serie di feature molto richieste dalla community, come lo slide cancel oppure la mappa tattica con l’indicazione della posizione di chi spara senza silenziatore. Le modalità disponibili per il matchmaking sono le solite: Team Deathmatch, Tutti contro tutti, Dominio, Cerca e distruggi (quest’ultima solo nella playlist non veterano), Uccisione confermata, Postazione e Controllo. Mi sembra ridondante dettagliare ciascuna di queste. Abbiamo poi la Guerra Terrestre, che permette di giocare in compagnia di altri 4 compagni di squadra in una enorme mappa a obiettivi a 64 giocatori, anche questa che arriva dai capitoli precedenti senza grosse variazioni. C’è anche una modalità chiamata Guerra, che ritorna da World War II ed è ambientata su una mappa apposita, che suddivide in due fazioni i dodici giocatori che vi prendono parte. Una squadra attacca e deve raggiungere e superare tutte le missioni per assicurarsi la vittoria. L’altra squadra invece difende e cerca in tutti i modi di impedire il raggiungimento dell’obiettivo dell’altra squadra. In vengono Call of Duty: Modern Warfare III poi introdotte altre due nuove modalità: la modalità Tagliagole è un’evoluzione della Gunfight: tre squadre da tre giocatori e nessun respawn. Vince chi sopravvive, oppure in caso di parità chi cattura per primo la bandiera allo scadere del tempo. Dulcis in fundo rimane la modalità Invasione, che mette di fronte due squadre dalla bellezza di 20 giocatori ciascuna in due mappe di grandi dimensioni.
La grossa novità di Call of Duty: Modern Warfare III è però certamente costituita dalla modalità Zombi (MWZ), che espande quanto visto nella modalità DMZ di Warzone 2.0. Questa modalità è ambientata nella Al Mazrah che vedrà ospitare Warzone 3.0. La città è infestata da Zombi e popolata di 24 giocatori divisi in team da 3 giocatori che non possono uccidersi fra loro. MWZ è infatti una modalità full cooperative PvE, che differisce dalla classica modalità Zombi che abbiamo imparato a conoscere in passato. Le caratteristiche sono più simili a quelle di DMZ: obiettivi da risolvere e un’estrazione finale che permette di accumulare l’equipaggiamento e di conservarlo per le partite successive. Se si muore o se si chiude la partita senza estrazione invece, si perde tutto ciò che si è guadagnato. In MWZ è presente inoltre una sorta di campagna che si sviluppa affrontando e risolvendo alcune missioni apposite e che (si spera) si svilupperà nel corso del tempo. Dalle vecchie modalità Zombi tornano il Pack-a-punch, le casse e le lattine di Juggernog che conferiscono abilità speciali per la durata della partita.
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