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Dragon's Dogma
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Dragon's Dogma - anteprima post-E3

Dopo un annuncio in pompa magna, all'E3 è stato finalmente levato il velo di mistero che nascondeva il primo vero progetto open world di Capcom: l'action-adventure ad ambientazione fantasy/mitologica Dragon's Dogma. Vediamo insieme cosa aspettarci da questo interessante titolo.
Successo dopo successo – non senza qualche flop qua e là – Capcom si è costruita un ottima reputazione tra i giocatori grazie a titoli che rientrano di diritto nel reame di quelli che in gergo vengono chiamati tripla A, basti citare ad esempio Devil May Cry,Resident Evil e Dead Rising. Il minimo comun denominatore della filosia Capcom era ed è tutt’ora una design orientato verso ambienti chiusi e anche in casi in cui sembra di aver più libertà, permane comunque una divisione settoriale dall’area di gioco. Quando è stato annunciato, Dragon's Dogma ha fatto subito scalpore per via della sua natura estremamente free roaming grazie ad un ambiente totalmente esplorabile fin dall’inizio della nostra avventura. Se dovessimo classificare questo titolo, dovremmo dire che raccoglie un po’ di Oblivion, un po’ del Signore degli Anelli e anche un pizzico di Monster Hunter. In particolare l’ultimo titolo citato (sempre di Capcom e brand molto forte nella terra del Sol levante.) è stato il punto di partenza per lo sviluppo di questo titolo e successivamente ampliato e occidentalizzato, per rendere il titolo più appetibile ai palati dei giocatori di tutto il mondo.

Questo action-adventure in terza persona con elmenti RPG, il cui sviluppo è iniziato già 2 anni fa, ci vede calati in un'ambientazione fantasy di stampo occidentale che ricorda a tratti le lande descritte nei libri di Tolkien. Il protagonista è un abitante del villaggio di pescatori di Casadeis, il quale un giorno riceve la visita di un grande drago che si pensava scomparso da secoli; il drago gli dice che lui è il prescelto, dopo di che gli strappa il cuore dal petto e vola via. Il nostro eroe sembra destinato a morte certa, ma una qualche magia miracolosa lo fa rinascere come l'"illuminato": da quel momento in poi il suo unisco scopo sarà vagare per le lande del mondo alla ricerca del drago e del suo cuore rubato. Il protagonista potrà essere scelto all'inizio dell'avventura tra una rosa di classi disponibili: guerriero, mago o "strider", una sorta di ladro molto agile e veloce.

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Durante la nostra avventura incontreremo giganti creature di tutti i tipi con le quali dovremo confrontarci: non si tratta però dei soliti troll, draghi e orchi tipici del fantasy di derivazione tolkeniana, ma troveremo creature che ricordano quelle descritte nei racconti della mitologia greca, romana e nordica. Per quel che abbiamo potuto vedere finora, verranno inscenati frenetici e sanguinari scontri con grifoni, idre e la bestia che ha fatto la sua comparsa all’E3, la temibile Chimera. Vien da sé che per affrontare queste immense bestie un solo uomo non basti, ed infatti il gioco ci viene in aiuto fornendoci un gruppo di tre personaggi che ci aiuteranno in battaglia e ai quali potremo dare diversi comandi di attacco e spostamento. Particolarità di questo gruppo di eroi è la loro composizione: mentre uno di questi sarà lo stesso per tutti, un personaggio chiave della storia che ci accompagnerà nelle nostre avventure, gli altri due potranno essere "presi in prestito" dai nostri amici su Xbox Live che stanno giocando al titolo. Non è chiaro ancora in che modo avverrà questa interazione, comunque la connessione online non è obbligatoria ed in alternativa si potranno utilizzare dei personaggi messi a disposizione del gioco. Come in ogni RPG che si rispetti, durante il gioco dovremo potenziare non solo il nostro personaggio ma anche i nostri compagni di viaggio. Durante una dimostrazione a porte chiuse svoltasi a Los Angeles, sono state mostrate alcune scene di combattimento altamente spettacolari: quello che più ha impressionato i giornalisti presenti è stata l’evoluta intelligenza artificiale di cui godono i nostri compagni durante lo scontro, con dinamiche che si adattano in base alla loro classe e alle situazioni che si presentano man mano durante gli scontri.

Altra particolarità importante del gameplay è la possibilità di afferrare, o "agganciare", gli enormi bestioni con cui avremo a che fare: il nostro personaggio disporrà si una mossa che gli permetterà di afferrare gli arti o le estremità dei nemici per poterli così scalare e raggiungere qualsiasi parte del loro corpo. Trattandosi di esseri tanto grandi, gli sviluppatori non volevano che i combattimenti si limitassero ai semplici attacchi ai piedi del mostro o con armi da lancio, e hanno fornito un meccanismo per poterli affrontare in maniera più ravvicinata, scalandoli letteralmente. A differenza di giochi in cui fasi simili sono condotte con quick-time events in maniera più o meno scriptata, qui tali azioni saranno parte integrande del gameplay e saremo noi a decidere quando e come afferrare un mostro per raggiungerne le parti vitali.

In ogni caso quello che merita di essere menzionato è l’elevato tasso di dettaglio di cui godono tutti i vari mostri mitologici, il cui aspetto si modificherà gradualmente dopo ogni colpo ricevuto, con ferite evidenti e sangue che inizierà a sgorgare da esse. Ovviamente non ci saranno solamente combattimenti epici ma ci troveremo a combattere anche i nemici di piccola/media entità che popolano il mondo di Dragon’s Dogma. Mondo che gode di vita propria grazie ad un ciclo di giorno e notte, personaggi secondari, villaggi e luoghi segreti da esplorare. Sarà presente anche una città principale che conta la bellezza di 200 personaggi, tutti impegnati nelle loro attività e con i quali potremo interagire e parlare. La grandezza del spazio esplorabile inoltre, per buona pace di chi cerca sempre ricercatezza grafica, non sembra aver sacrificato la qualità delle texture e della grafica in generale, molto ricca di dettagli e in grado di regalare scorci e panorami di assoluto spessore. Inoltre ad arrichire ulteriormente l’offerta del prodotto di Capcom vi è un sistema integrato di scelte morali che, a detta degli sviluppatori, andrà al di là del giusto e sbagliato rendendo le scelte molto più sottili e discutibili; in base a quello che sceglieremo di fare o non fare durante la storia, avremo finali completamente diversi aumentando indubbiamente la longevità del titolo. A proposito di longevità, gli sviluppatori affermano che il gioco potrà variare tra le 30 e le 100 ore, a seconda che ci si concentri solo sulla storia principale o che si voglia esplorare tutto il mondo ed interagire con tutti i personaggi.

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Nonostante quanto visto finora sia assolutamente promettente e ricco di spunti originali, c'è ancora molto da vedere - e provare - del nuovo titolo Capcom per capirne l'effettivo valore. Confidiamo comunque nelle grandi capacità dello sviluppatore, l'unico tra quelli giapponesi che è riuscito a cogliere appieno le opportunità offerte dalla attuale generazione di console, e confermiamo Dragon's Dogma come uno dei titoli più attesi del 2012. Speriamo di poterne vedere di più tra due mesi, alla GamesCom di Colonia: restate sintonizzati.

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