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Fable II
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Fable 2 - Presentazione con Molyneux

In occasione dell'appena trascorso X06 in quel di Barcellona, abbiamo avuto la ghiotta opportunità di incontrare uno degli uomini più rappresentativi, in termini di game design, della moderna era dei videogiochi, a cui si devono capolavori come Populous, Black & White e lo stesso Fable; stiamo ovviamente parlando di Peter Molyneux, fondatore degli studi Lionhead, recentemente passati sotto l'egida dei Microsoft Game Studios.

Fable 2 - Presentazione con Molyneux

Peter ha tenuto subito a porgerci le sue scuse per non poterci mostrare nulla di pronto per quanto riguarda il gioco vero e proprio, che probabilmente non vedrà la luce prima del 2008. Mentre sul plasma scorrevano alcuni artwork abbiamo appreso per la prima volta delle interessanti informazioni sulle feature che caratterizzeranno uno dei titoli più ambiziosi della next gen.

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Diverse feature che per i più svariati motivi non furono inserite in Fable si ripresenteranno in futuro nel suo sequel. A partire dall'implementazione di un mondo dinamico, che reagisce continuamente ed in modo anche irreversibile, alle modifiche che il nostro personaggio o altri potranno compiere sull'ambiente. Quindi se per esempio piantare un seme oggi significherà un domani ritrovarsi un albero, il concetto di mondo dinamico si applicherà anche alle relazioni interpersonali e a tutto il regno di Albion in generale. L'esempio che ci viene fatto è quello di un piccolo villaggio di pescatori, chiamato Brightwood: incontrandolo sul nostro cammino potremo decidere di stabilirci lì e contribuire a farlo crescere oppure distruggerlo, decimandone gli abitanti. Ogni nostra azione si ripercuoterà, oltre che sull'inclinazione caratteriale del protagonista, anche sul mondo; quindi dopo 10 anni da questi avvenimenti, a seconda di come avremo influenzato il corso degli eventi, Brightwood potrà essersi evoluto in una comunità fervente ed estesa oppure ritrovarsi un accumulo di vecchie rovine.

Un'altra novità risiede nella possibilità di calarsi nel gioco scegliendo un personaggio femminile nonché di decidere di avere rapporti sessuali protetti o non protetti; nella seconda ipotesi le nostre azioni porteranno alla nascita di prole, la quale rappresenterà un fulgido esempio di quello che il signor Molyneux ama definire Amore incondizionato. I nostri figli, oltre a crescere in base alla nostra condotta di vita e ai nostri insegnamenti, manterranno comunque la possibilità di riconoscerci come loro genitori, anche se trascorreranno mesi, dopo innumerevoli missioni, dall'ultima volta in cui ci avranno visti. Quindi di ritorno nella casa che avremo acquistato, non farà infrequente vedere nostro figlio uscire di corsa dalla porta e venirci incontro per gettarci le braccia al collo.

Oltre ad investire in proprietà, e quindi poter acquistare una casa dove stabilirsi con la propria famiglia, piuttosto che un castello, avrete la chance di impegnarvi in vari mestieri, che vi permetteranno di guadagnare i soldi necessari al mantenimento vostro e dei vostri cari. Interessanti novità anche per quanto riguarda il sistema di combattimento, che sarà semplificato rispetto al primo episodio e terrà conto degli ostacoli architettonici in cui vi troverete ad agire; se quindi in campo aperto sarà possibile sguainare la spada ed esibirsi in spettacolari fendenti, d'altro canto, trovandosi costretti all'interno di un edificio metterete in pratica uno stile di lotta meno spettacolare ma non per questo meno efficace, focalizzato sulla precisione piuttosto che sulla potenza.

Per quanto riguarda l'online il boss di Lionhead si è mostrato molto criptico, limitandosi ad affermare che, a differenza del primo Fable, Xbox Live avrà una parte importante nel suo seguito.

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Il nostro interessante incontro si chiude con un piccolo mistero: Peter Molyneux ha tenuto a precisare che c'è un elemento del gioco, per il momento ancora segreto, talmente rivoluzionario che probabilmente, nel momento in cui ne verremo a conoscenza, sarà così difficile credere alla sua implementazione che lo si potrà fare solo dopo aver provato il gioco e averne di fatto testimoniato l'introduzione. Si pensi che si tratta di qualcosa di così "sconvolgente" che la maggior parte degli sviluppatori Lionhead non avevano la minima intenzione neanche di provare a metterlo in pratica, quando fu proposto per la prima volta. Che dire, siamo certi di aver stuzzicato ampiamente la vostra curiosità, almeno quanto Peter è riuscito a stuzzicare la nostra. Per avere delle ulteriori risposte riguardo a Fable 2 occorrerà armarsi di pazienza ed attendere almeno fino a marzo 2007, visto che, parola del suo creatore, fino ad allora difficilmente potremo vederlo in forma giocabile.

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