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Dakar 18
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Recensione - Dakar 18Xbox OneGame

Deep Silver e Bigmoon Entertainment ci offrono un nuovo racer ambientato stavolta in una delle più note, storiche e varie competizioni off-road: Dakar 18 promette di farci vivere tutta l'emozione della quarantesima edizione del Dakar Rally tra Bolivia, Perù e Argentina. Ecco di cosa si tratta.

Il Gioco

Con Dakar 18 entriamo in un mondo quasi mitologico, quello di una delle corse off-road più famose e conosciute di sempre: la mitica Parigi-Dakar, una competizione affrontabile con ogni mezzo a 2 e 4 ruote e che portava dalla Ville Lumiere alla capitale del Sengal. Già, “portava”, perché da ormai quasi dieci anni a causa dei numerosi eventi bellici che affliggono la martoriata Africa, la competizione è stata rinominata in "Dakar Rally" spostandosi in sudamerica, tra le montagne e i deserti di Perù, Bolivia ed Argentina per un totale di oltre 12.000 chilometri in un crescendo di difficoltà sia di natura tecnica che ambientale. I programmatori di Bigmoon si propongono, quindi, di far rivivere digitalmente uno degli eventi motoristici più famosi ed estremi al mondo, il vero e proprio Rally Raid per eccellenza.

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Tra l’altro, l’edizione del Dakar Rally di quest’anno cade nel 40° anniversario della competizione, e Dakar 18 nasce con l’obbligo morale di non deludere i fan dell’evento. Come nella gara reale, il titolo ci permette di utilizzare tutti i veicoli presenti alla manifestazione: auto, moto, quad e camion con la possibilità di avere l’ausilio del fido navigatore sui veicoli che lo prevedono (auto e camion). Quindi pur essendo più divertenti nella guida, i veicoli a due ruote e quad presentano una difficoltà aggiuntiva dovuta all'assenza di un copilota, che viene però parzialmente bilanciata da velocità di punta superiori.

Appena lanciate il gioco verrete obbligatoriamente catapultati nel tutorial che, se da un lato presenta l’indubbio vantaggio di farvi prendere dimestichezza con un gioco di guida assolutamente diverso da tutti gli altri, dall’altro risulta eccessivamente lungo e non permette di entrare nel menu principale del gioco finché non è stato portato a termine. Dakar 18 ruota intorno alla modalità Carriera, mentre le altre (come ad esempio la Caccia al Tesoro) fanno da contorno e non offrono null’altro rispetto a quanto si può osservare in altri titoli similari. Il gioco si presenta sin da subito diverso agli altri racer dedicati al mondo Rally, ma ciò è dovuto alla natura intrinseca del Dakar Rally; sostanzialmente ci troviamo di fronte ad un open world che ci permette, in modalità Carriera, di vivere un’esperienza di guida estrema ed integralmente simulativa. Dovrete gestire bene i vostri movimenti e la scelta del percorso. perché andare a tutto gas non vi porterà da alcuna parte, anzi!

MX Video - Dakar 18

In questa simulazione del Dakar Rally, tutto ruota intorno al concetto apparentemente semplice di orientamento; dovrete essere molto bravi ad orientarvi, grazie al vostro roadbook, nelle lande desolate che attraverserete aiutati solo dal vostro fido navigatore (quando presente); ai livelli di difficoltà più bassi è invece presente una freccia gialla nella parte superiore dello schermo che vi indicherà la strada. Come detto, la competizione si svolge - come ormai da 9 anni - in America Latina, e le diverse tappe si completano superando i cosiddetti waypoint, una sorta di check-point che, però, possono non essere raggiunti in ordine predefinito. Alla sinistra dello schermo avrete, infatti, una barra simile a quella che si vede in giochi come WRC, sulla quale i diversi waypoint raggiunti verranno evidenziati con un colore verde; il fatto di non dover seguire un percorso prestabilito implica, però, anche un minimo di pianificazione strategica e vi assicuro che la cosa non è affatto semplice. Se poi volete un grado di simulazione assoluta, giocate al livello di difficoltà massimo ed otterrete l'esperienza più realistica possibile: zero aiuti e dovrete contare solo su bussola e navigatore.

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I comandi di gioco sono abbastanza semplici, con i grilletti dorsali delegati a fungere da freno ed acceleratore ed i tasti frontali impiegati per la gestione delle visuali ed il freno a mano. Ma il punto dolente arriva quando andiamo ad analizzare il motore di gioco e tutto ciò che gli ruota intorno, in modo particolare il modello alla base della fisica del gioco; trattandosi di percorsi particolarmente accidentati, è facile avere a che fare con dossi anche piuttosto spigolosi affrontando i quali si può rilevare come le sospensioni del veicolo non rispondano in maniera adeguata alle sollecitazioni. Inoltre, come spiegherò più approfonditamente in basso, i telai sembrano fatti di carta velina per come reagiscono ai minimi urti, comportando la necessità di frequenti soste (e relative perdite di tempo) per riparare i danni riportati. Quello che non si capisce, infine, è come i veicoli non rispondano in maniera diversa alle svariate tipologie di terreno e, soprattutto, alle diverse velocità; questo fastidioso difetto lo si riscontra soprattutto con le moto, in quanto non è possibile gestire il peso del guidatore. Peccato anche per la mancanza di supporto per i volanti più diffusi. Per quanto concerne la localizzazione, abbiamo un buon doppiaggio in italiano e tutti i testi perfettamente tradotti nella nostra lingua.

Amore

Varietà di scelta

- Come nella realtà, vi sono tutte le categorie di veicoli presenti nel Dakar Rally: auto, camion, moto, quad e SxS (sidecar), ognuno con le proprie caratteristiche in grado di differenziare in maniera abbastanza plausibile l’esperienza di gioco. Auto e camion hanno il pregio di essere veicoli stabili e resistenti ma poco veloci rispetto a moto e quad che, pur essendo più veloci, pagano il loro prezzo in termini di resistenza e stabilità in pista.

Ambientazioni e vetture

- Le location risultano decisamente valide dal punto di vista quantitativo, con diversi chilometri quadrati di piste fedelmente riprodotte; non ci siamo sempre dal punto di vista della qualità, soprattutto quando si passa sui terreni di montagna dove i panorami mi sono sembrati eccessivamente piatti. Le vetture sono molto ben riprodotte (io mi sono divertito in maniera particolare con i camion, veri e propri bestioni dalla buona guidabilità) e la varietà, anche in termini di case costruttrici, non manca di certo. Le licenze ufficiali dell’edizione 2018 ci sono tutte, a garantire un ottimo grado di fedeltà nella rappresentazione della stessa.

Odio

Va bene la difficoltà ma…

- Sono assolutamente d’accordo sul fatto che la simulazione implichi una certo grado di difficoltà, ma forse qui si raggiungono vette eccessive. Mi riferisco, in particolar modo, al discorso dei waypoint che non sono mai indicati in maniera semplice ed immediata sulla mappa, ma vanno trovati aiutandosi con il GPS e le coordinate fornite dagli organizzatori, con il risultato di perdersi con estrema facilità.

Veicoli fragilini

- Altro elemento di disappunto riguardo il sistema di implementazione dei danni. Tutti i veicoli presenti nel gioco mi sono sembrati estremamente fragili, come se fossero fatti di cartapesta: anche il minimo urto può provocare danni ai limiti dell’irreparabile. Il tutto si complica quando si resta impantanati nel fango e i veicoli potranno subire danni irreparabili, anche se avrete la possibilità di scendere e provare a mettere dei blocchi sotto le ruote per tentare la ripartenza.

Un tutorial esasperante

- Credo sia sostanzialmente corretto fornire agli utenti le basi per affrontare un gioco davvero particolare come Dakar 18, ma qui si esagera con un tutorial non skippabile e davvero troppo ridondante, pieno di schermate fisse che fanno davvero perdere la pazienza, soprattutto laddove tutta la concorrenza ci offre dei tutorial sempre più dinamici.

Grafica non al passo coi tempi

- Qui la differenza con altri racer recenti diventa impietosa. La spigolosità dei modelli ed i fenomeni di pop-up e di aliasing sono troppo marcati per un titolo moderno, che finisce per sfigurare con i vari colossi sul mercato.

Tiriamo le somme

Dakar 18 sa purtroppo di occasione mancata; con la licenza ufficiale Dakar Rally e con le ambientazioni in cui la competizione è basata, si poteva e si doveva fare molto di più. Il titolo di Bigmoon paga una realizzazione tecnica di scarso livello, con un impatto grafico non al passo coi tempi; i punti di forza sono sicuramente rappresentati dalla veste ufficiale e da un livello di difficoltà in grado di attrarre chi vuole un vero realismo nella navigazione tra le immense ambientazioni del rally. A questo punto, ci si augura un buon supporto post-lancio per cercare di limare il più possibile le numerose mancanze del titolo, che per ora non gli permettono di raggiungere la sufficienza.
5.5

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L'autore

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Da sempre grande amante di tutti gli sport, ha trasferito questa passione nel mondo dei videogiochi non disdegnando però anche gli altri generi. Ama il nostro calcio quanto sport come il football e l'hockey, ma è sempre pronto a blastare qualche alieno quando ce n'è il bisogno!

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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