MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



Pixel Piracy

Recensione - Pixel PiracyXbox One DigitalGame

Dopo il successo planetario di Terraria, Re-Logic torna alla ribalta, anche se questa volta solo come publisher insieme a 505 Games, con il nuovo titolo di Quadro Delta: Pixel Piracy. Il look bidimensionale e 8-bit è simile, così come la possibilità di esplorare e costruire, ma come il nome suggerisce, Pixel Piracy catapulta i giocatori nell'affascinante mondo dei pirati. Siete pronti a salpare?

Il Gioco

Avviando la storia di Pixel Piracy il giocatore si trova subito davanti a scelte importanti: dobbiamo creare infatti il nostro personaggio scegliendone look, sesso ed alcuni tratti del suo passato e del carattere, che vanno poi a determinare cose come quantità e pericolosità dei nemici e valore del loot trovato. E' un buon modo per iniziare a personalizzare la propria esperienza di gioco, anche se a livello pratico le differenze tra i vari personaggi sono abbastanza minori: difficilmente vi pentirete delle vostre scelte. Sempre che vi capiti una voce piacevole da ascoltare, perché quella viene generata casualmente e sentire una vocina stridula per tutto il gioco può essere fastidioso.

Superate le prime importanti decisioni, ci si ritrova finalmente a giocare. Un breve e semplice tutorial e ci siamo: eccoci su una piccolissima nave sulla quale il nostro protagonista, il capitano, dovrà destreggiarsi navigando nell'enorme mondo di gioco fatto di isole di ogni tipo. Le fasi di viaggio avvengono durante i caricamenti, quindi è una feature principalmente estetica con il giocatore chiamato man mano ad esplorare le isole, andando così a scoprire quelle adiacenti. Possono essere isole apparentemente deserte con nemici, animali e loot da scoprire, città dove spendere i soldi per comprare ogni tipo di cose utili, ma anche navi pirata da assaltare. Tornerò ancora su questo aspetto.

MX Video - Pixel Piracy

Ovunque andiate inizierete ad accumulare soldi, e ben presto vi accorgerete anche del fatto che da soli è dura andare avanti, nonostante sia possibile trovare armi migliori e potenziare il proprio personaggio. Ed è qui che entra in gioco la vostra ciurma: nelle varie città visitate potrete assoldare valorosi pirati dalle diverse capacità (e prezzi), che combatteranno al vostro fianco e svolgeranno i compiti sulla nave: dalla cucina alla gestione dei cannoni, passando per la pesca e per... la pulizia delle feci! Sì, c'è pure questo in Pixel Piracy. Questi pirati seguono poi i comandi del capitano in battaglia, e possono anche essere suddivisi in gruppi di colori diversi per una gestione immediata delle mansioni.

Ma in Pixel Piracy c'è anche un'ampia componente RPG, infatti sia il protagonista che la ciurma guadagnano esperienza per ogni azione fatta, salendo di livello e consentendoci di potenziare (anche se di pochissimo alla volta) determinati parametri come la vita o l'attacco. E' anche possibile trovare oggetti di ogni tipo: alcuni servono per le mansioni come la pesca o caccia agli animali (che possono anche essere catturati e ammaestrati), altri come spade e pistole per il combattimento. Infine è possibile trovare o comprare libri di ogni tipo, utili ad insegnare abilità a sé stessi e alla propria ciurma: pulizia, cucina, ma anche abilità dedicate al combattimento, all'agilità, e così via.

L'enorme mondo di gioco è pieno di incontri di diverso tipo. Città dove è possibile comprare e vendere di tutto con l'oro guadagnato, isole dove si possono trovare tesori ma anche nemici o animali (ostili e non), navi da assaltare. Una volta eliminati i pirati da una nave nemica, è possibile rubare la loro nave e procedere con quella, ma anche distruggerla e ottenere tutti i blocchi di cui è composta per potenziare la nostra nave. Possiamo recuperare componenti estetiche come quadri, scale o luci, ma anche oggetti utili alla sopravvivenza come cannoni per evitare gli attacchi di altri pirati.

Nel mondo di gioco possiamo incontrare anche cinque navi di pirati leggendari che vanno battute per poter arrivare ai titoli di coda, anche se dopo di essi è comunque possibile continuare il gioco. Questi incontri avvengono su navi enormi stracolme di pirati nemici, e sono da affrontare una volta raggiunti livelli piuttosto alti. Arrivare a superare questi incontri leggendari mi ha richiesto circa 6 ore, ma arrivati a quei livelli tutto il resto che si trova è di livello basso, quindi c'è poco motivo di rigiocare il tutto e anche le opzioni di difficoltà e gli elementi di casualità non stravolgono la giocabilità. Non ci sono poi modalità alternative, multiplayer o classifiche, in compenso Pixel Piracy è tradotto in italiano per quel che riguarda i testi, mentre i pochissimi dialoghi audio rimangono in inglese.

Amore

Vita da pirati

- Se c'è una cosa che Pixel Piracy azzecca alla perfezione, è la vita dei pirati. Tra look accattivanti, musiche ben pensate, canti per alzare il morale, isole tropicali da esplorare, navi sempre più grandi da abbattere o rubare, oro da sgraffignare a tutti, combattimenti contro tutti... c'è tutto quello che gli appassionati dei pirati potrebbero volere, ed è forse la rappresentazione migliore della loro vita dai tempi di Assassin's Creed: Black Flag, seppur ovviamente su una scala molto minore e più pixellosa.

Creatività

- Il gioco di Quadro Delta dà anche buone possibilità ai giocatori di personalizzarsi la propria esperienza di gioco, e grazie anche alla generazione casuale di certi elementi la varietà può essere notevole a tratti. La grande libertà nella costruzione delle navi permette costruzioni di ogni tipo, da maestose navi pirata fino a rifacimenti di astronavi o macchine famose, se non qualcosa di totalmente astratto. Basta che poi sia agibile per la propria ciurma e il gioco è fatto, poco importa se nella realtà non starebbe mai a galla. Poi con altre aree del gioco personalizzabili, come il look del personaggio, i nomi dei pirati e le abilità, difficilmente due partite risulteranno uguali, anche se...

Odio

...la varietà è finta

- Il gioco vanta un'infinità di isole generate casualmente, e lo stesso vale per le navi e in generale per gli incontri che faremo nel corso del gioco. Ma la generazione di questi elementi si basa su un bacino ridottissimo di elementi, e quindi capiterà spesso di rivedere navi identiche, isole senza variazioni di rilievo (contando anche che sono tutte piatte), e negozi che vendono le stesse identiche cose, andando quindi a togliere molto mordente all'esplorazione.

Problemi tecnici

- Inutile girarci troppo attorno: Pixel Piracy è praticamente ingiocabile per come lo intendevano gli sviluppatori. Grazie a un motore di gioco davvero scadente, il frame-rate cala vertiginosamente non appena lo schermo si riempie troppo, quindi scordatevi una nave enorme con una vasta ciurma, altrimenti "godetevi" caricamenti eterni, un frame-rate indecente e dei menu molto poco reattivi. A un certo punto, per scrollarmi di dosso questi problemi, ho licenziato tutta la mia ciurma perché il gioco era diventato ingiocabile, e così ho scoperto un'altra verità scomoda del titolo.

Feature inutili se non dannose

- Non solo il frame-rate gioca brutti scherzi se cercate di sfruttare al meglio il gioco, ma evitando di usare il 90% delle feature vi accorgerete che il tutto risulta più divertente, meno stressante e decisamente più facile. Senza una ciurma non dovete preoccuparmi delle loro paghe, del loro cibo, della pulizia della nave - aspetti che (feci a parte) non toccano minimamente il capitano. Lo stesso vale per la cattura degli animali, che hanno davvero poca utilità pratica. E la personalizzazione della nave? Totalmente futile, solo estetica. E i cannoni? In teoria i pirati avversari possono attaccare la vostra nave. In pratica sono arrivato ai titoli di coda (e oltre) senza che ciò accadesse una sola volta.

Gameplay semplice ed automatico

- I combattimenti di Pixel Piracy sono di una banalità disarmante. All'inizio premevo A come un pazzo per attaccare di continuo, mentre spostavo di continuo la ciurma per questioni strategiche. Ma mi sono accorto che, arrivati a un certo livello, è tutto inutile. Licenziate la ciurma, buttatevi in battaglia, attaccate un nemico e... posate pure il controller, giochicchiate pure col cellulare, fate quello che volete. Il gioco gestisce automaticamente movimenti, attacchi, schivate, parate, il massimo che dovrete fare sarà spostarvi o usare una pozione nel caso perdiate troppa vita. Non è molto divertente giocare quando è il gioco stesso a gestire tutto.

Tiriamo le somme

Non è uno dei giochi peggiori che abbia giocato, ma è sicuramente una delle delusioni più grandi. Pixel Piracy avrebbe potuto essere un gioco di pirati davvero particolare, e infatti ha ambizioni creative notevoli, con la vita da lupo di mare ben rappresentata e uno stile simpatico che caratterizza il gioco dall'inizio alla fine. Le prime ore risultano abbastanza divertenti, ma una volta capito l'inganno, il castello di carte crolla: la varietà è inesistente, quasi tutte le feature sono inutili o mal spiegate, il motore del gioco soffre con troppi elementi a schermo impedendo la creazione di navi o ciurme grandi, e il gameplay di base è ridicolmente semplice. Tante promesse, ma affondano tutte grazie a una realizzazione a tratti davvero scadente.
5.0

c Commenti (1)


L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

c

Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...