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NBA Live 16
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Recensione - NBA Live 16Xbox OneGame

Negli anni ’90, per gli amanti di basket e videogiochi c’era un re incontrastato ma legittimato da prodotti di ottima fattura, almeno fino al 2002. Poi un po' alla volta il re perse il suo trono fino a sparire dagli scaffali. Lo scorso anno la serie è faticosamente ripartita e quest’anno ci riprova: riuscirà NBA Live 16 a farci ricordare le brillanti origini della serie?

Il Gioco

Partiamo subito con il dire che, appena inserito il gioco ed iniziata la sfida tra Oklahoma Thunder e Cleveland Cavaliers, ci si rende subito conto di quanta strada debba essere percorsa dagli sviluppatori di EA Sports. Non per questo il titolo va archiviato con eccessiva fretta, e le righe che seguono riusciranno a trovare del buono anche in questa produzione del gigante canadese. Partiamo dal menu iniziale e dalle modalità di gioco: da questo punto di vista NBA Live non si fa mancare nulla, a partire dallo stile grafico impreziosito dalla partnership con ESPN, il famosissimo network sportivo statunitense. Il menu è impostato secondo la consueta modalità a finestra dei titoli sportivi targati EA e con il tasto dorsale destro è possibile scorrere le diverse pagine e scegliere l’area di nostro interesse. Tra le modalità di gioco single player, quella più importante e profonda risulta essere la cosiddetta “Dynasty”, nella quale si assume il ruolo del General Manager di una delle franchigie NBA e la si guida attraverso stagioni consecutive alla ricerca di fama e gloria, gestendo non solo l’aspetto tecnico del team ma anche quello finanziario e commerciale (vedasi sponsor). La presenza del marchio ESPN aiuta a dare quel tocco di varietà e profondità in più ad una componente di gioco che, altrimenti, potrebbe risultare poco varia e coinvolgente.

Restando al single player c’è naturalmente la possibilità della partita secca, utile anche per prendere confidenza con il sistema di gioco e le caratteristiche delle diverse squadre, e, soprattutto della modalità Ultimate Team che, sulla falsariga di NHL 16, Madden 16 e FIFA 16, offre la possibilità di creare un nostro Dream Team personalizzato per poi lanciarlo in tornei e partite sia offline che online. Naturalmente, anche in NBA Live 16 la crescita del nostro squadrone è legata alla possibilità di acquistare sul mercato giocatori via via più forti, utilizzando sia i crediti conquistati vincendo partite e/o tornei, sia comprando pacchetti di figurine virtuali attraverso le ormai sin troppo diffuse micro transazioni.

Infine, “last but not least”, abbiamo la modalità Rising Star grazie alla quale possiamo creare il nostro alter ego virtuale, modificarlo in tutti I suoi aspetti (fisici e tecnici) e poi lanciarlo nell’universo NBA fino a farlo diventare una stella del basket mondiale a partire dal primo Draft estivo. Nella creazione del nostro cestista virtuale ci anche venire incontro la nuova funzione, assente nella scorsa edizione, GameFace HD; grazie ad essa, utilizzando la telecamera e dopo aver scaricato un’apposita applicazione, sarà possibile implementare il nostro bel faccione sul futuro LeBron James.

Andando alle modalità multiplayer, oltre ovviamente alla possibilità di giocare partite secche, c’è la possibilità di sfidare il mondo con i tornei online dell’Ultimate Team Mode e con le Stagioni Online nelle quali si cerca di scalare il tetto del mondo partendo dalle serie inferiori fino ad arrivare al Top della categoria. Abbiamo poi la modalità Live Pro-Am, nella quale entra in gioco il giocatore creato con la modalità Rising Star ed impiegabile nelle due opzioni di gioco denominate Corsa LIVE e Circuito Estivo. La Corsa LIVE permette di organizzare, con altri utenti, delle frenetiche e divertenti sfide 5 vs 5 dove bisogna vincere arrivando a totalizzare 21 punti; le sfide possono svolgersi sia in splendidi playground all’aperto, ovvero nelle classiche arene indoor. Il Circuito Estivo permette invece di formare una squadra composta da 5 amici che avrà l’arduo compito di affrontare in modalità co-op in un crescendo di difficoltà, delle supersquadre formate da star NBA spostandosi di città in città. Tra i campi presenti abbiamo il Rucker Park di New York, l’Hoop Dome di Toronto ed il Venice Beach di Los Angeles. In tale modalità, aumentando la difficoltà del match sarà possibile guadagnare più soldi ed investirli in punti abilità per i singoli giocatori ovvero in gadgets, spesso inutili, in grado di personalizzare sempre più giocatori e squadra. Il Circuito Estivo, grazie anche alla stabilità della connessione online, promette ore di sano divertimento e, verosimilmente, rappresenta la modalità meglio riuscita dell’intero titolo.

Chiuso il capitolo riguardante le modalità di gioco, apriamo quello del Gameplay, vero nodo cruciale di qualsivoglia titolo, soprattutto in ambito sportivo. La prima cosa da tenere in considerazione è che ci troviamo davanti ad un prodotto dallo stampo decisamente più arcade rispetto alla concorrenza. NBA Live 16 è decisamente orientato verso un approccio più semplice (non semplicistico) ed immediato, ed è magari maggiormente rivolto a coloro i quali non hanno particolare voglia di cimentarsi in configurazioni troppo elaborate. Detto questo, cerchiamo di capire se la strada intrapresa da EA Sports, rispetto alla versione dello scorso anno, è quella giusta. La risposta sembrerebbe essere affermativa: i passi in vanti ci sono e sono sostanziali soprattutto per quanto concerne i movimenti degli atleti anche se restano ancora troppo legnosi in alcune occasioni, soprattutto nelle azioni maggiormente confuse. La giocabilità, nel complesso, è meno macchinosa rispetto all’edizione passata ed il movimento della palla è abbastanza fedele alla realtà. Quello che si nota è ancora una certa rigidità nella risposta da parte dei nostri compagni di squadra al momento, ad esempio, delle ricezione del passaggio. Gli schemi di attacco e di difesa possono essere chiamati in maniera abbastanza semplice con i tasti dorsali del pad e rispondono bene ai comandi del giocatore.

L’IA della CPU, talvolta, si presenta latitante e non sempre riesce a seguire bene l’azione di gioco, soprattutto in fase difensiva ai livelli di gioco più bassi; se ci si sposta verso la difficoltà estrema (superstar) si può notare una gestione ottimale dei movimenti difensivi ma non di quelli offensivi. Va poi sottolineato come, sempre ai livelli di gioco più elevati, l’IA sia praticamente imbattibile nel momento in cui il giocatore controllato dalla CPU tende ad accentrarsi in un’azione simil-sfondamento oppure nel tiro da 3 punti, dove risulta quasi infallibile. E’ infine presente un nuovo sistema di guida per i tiro che aiuta parzialmente il giocatore, ma non è sempre così preciso e la combinazione precisione di tiro/capacità del giocatore controllato diventa elemento cruciale per andare a segno.

Venendo all’aspetto estetico, c’è da dire che NBA Live 16 si presenta piuttosto bene, grazie soprattutto alla partnership con ESPN che dona quel tocco di teatralità che non guasta. I giocatori sono riprodotti in maniera abbastanza fedele rispetto alle controparti reali e le arene di gioco sono davvero ben realizzate. Il pubblico è “vivo” e non spalmato sugli spalti come nell’edizione precedente e dà la sensazione di partecipare attivamente alle azioni di gioco. L’audio è sostanzialmente buono ma pecca in alcuni momenti; applausi, brusii del pubblico e rumore delle scarpe sul parquet sono sostanzialmente ben realizzati. Il commento audio è sostanzialmente sovrapponibile a quello della passata edizione di gioco e questa non è una bella notizia dato l’esiguo numero di frasi campionate, spesso non in linea con l’andamento del gioco. Le tracce musicali, al contrario, sono davvero ben fatte e l’ampia selezione di titoli rap ed hip – hop farà felici gli amanti del genere.

Amore

Presentazione

- La grafica di ESPN rende il tutto molto televisivo e fortemente realistico. I menu sono ben progettati e tutto è facilmente individuabile sullo schermo del vostro TV.

Atmosfera

- Il pathos di un match di basket è ben riprodotto con arene, pubblico e giocatori “vivi” ed al passo con le azioni di gioco.

Un passo avanti

- NBA Live 16 rappresenta un ulteriore, piccolo, passo avanti rispetto al precedente episodio della serie che, speriamo, potrà fornire lo stimolo per un NBA Live 17 in grado di dar fastidio alla concorrenza.

Modalità di gioco infinite

- Tante e varie, con la chicca del Circuito Estivo e la modalità Pro – Am che, se ulteriormente potenziata, potrà diventare un elemento caratterizzante la serie.

Ultimate Team

- Ottimamente realizzato, sulla scia di un’esperienza consolidata da EA.

Odio

Gameplay

- Seppur migliorato, siamo ancora troppo lontani dalla concorrenza: i giocatori, a volte, non sembrano rispondere agli ordini impartiti e spesso sembrano caracollare in campo oppure scivolare in maniera troppo pesante sul campo di gioco. Le animazioni, seppur discrete nel complesso, a volte sono un tantino legnose.

IA

- Il comportamento dei giocatori sembra a volte troppo lacunoso, con atleti (sia compagni di avversari) che non sembrano in grado di leggere i momenti e le azioni di gioco.

Troppo facile

- Per chi cerca la simulazione vera, NBA Live è sin troppo arcade ma, in definitiva, è probabilmente ciò che gli sviluppatori cercano, almeno per il momento.

Carriera giocatore singolo

- A volte semplicistica, senza quel tocco di pathos e con troppo poche occasioni di personalizzazione del giocatore e della carriera medesima.

Tiriamo le somme

Alla resa dei conti è ovvio che NBA Live 16 abbia ancora molta strada da recuperare, ma si nota sicuramente un certo progresso in tutti gli aspetti del gioco. I punti di forza restano l’immediatezza e la semplicità e, per ora, si tratta di un più che buon titolo arcade che prova ad avere anche delle velleità simulative. La strada da fare è tanta ma, a mio avviso, una prova su strada andrebbe fatta per rendersi conto del feeling del gioco. Magari sfruttando, per chi ne ha la possibilità, le 10 ore di prova messe a disposizione da EA Access.
7.0

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L'autore

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Da sempre grande amante di tutti gli sport, ha trasferito questa passione nel mondo dei videogiochi non disdegnando però anche gli altri generi. Ama il nostro calcio quanto sport come il football e l'hockey, ma è sempre pronto a blastare qualche alieno quando ce n'è il bisogno!

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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