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Badland: Game of the Year Edition

Recensione - Badland: Game of the Year EditionXbox One DigitalGame

Uscito inizialmente due anni fa, Badland ha spopolato su ogni tipo di cellulare e tablet in questi anni, guadagnando decine di milioni di download e una miriade di premi e recensioni positive. Ora il titolo arriva su console come Badland: Game of the Year Edition: vediamo insieme come se la cava questa nuova versione del gioco.

Il Gioco

Avendo origini su cellulari e tablet, che dispongono solitamente del solo touch screen come metodo di input, il gameplay di Badland: Game of the Year Edition è davvero semplice ed intuitivo anche su console. In un ambiente 2D dove ogni oggetto è nero a parte lo sfondo colorato (ricordando così molto lo stile di Limbo e Insanely Twisted Shadow Planet), con solo pochi accenni di colore per distinguere alcuni elementi, dobbiamo muovere una piccola creaturina alata attraverso livelli che presentano ogni tipo di pericolo. Con l'analogico sinistro si muove il personaggio, mentre si tiene premuto A o il grilletto destro per far salire di quota con movimenti di ali il personaggio.

La facilità dei comandi nasconde comunque un gameplay abbastanza variegato e divertente. I livelli sono pieni di insidie come piattaforme in movimento, lame rotanti, seghe circolari, bombe e, visto che l'inquadratura continua ad andare in avanti, anche bloccarsi per troppo tempo causa il fallimento immediato, non solo la morte della propria creaturina. Una delle feature più originali del titolo però sta nei cloni: alcuni power-up infatti permettono la creazione di uno o più cloni del proprio protagonista, che verranno sempre controllati dal giocatore con gli stessi identici tasti, dando così vita a vere e proprie orde di mostriciattoli desiderosi di fuga dalle mortali trappole. Non solo è utile finire i livelli con tanti cloni disponibili (alla Lemmings insomma), ma in molti casi si devono risolvere dei veri e propri enigmi mandandoli in direzioni diverse, per poterli così sacrificare per il bene dei propri compagni. Crudele.

Ci sono anche altri power-up mirati a rendere più facile (o in alcuni casi più difficile) la propria fuga verso l'uscita da ciascun livello - alcuni ingradiscono o rimpiccioliscono le creature, aspetto fondamentale perché una creatura grande può spostare certi oggetti di peso, una piccola invece ha la chance di passare per passaggi strettissimi, e avere la grandezza sbagliata può risultare nella morte prematura della propria armata di cloni. Altri potenziamenti possono rallentare o accelerare i movimenti, anch'essi indispensabili per riuscire a superare certe aree complicate. Andando avanti nel gioco si vanno anche ad incontrare portali, teletrasporti, e i 40 livelli della campagna base voleranno via in un paio d'ore di sfida sempre crescente.

Finita la campagna principale, il gioco è tutt'altro che completato: alla fine dei 40 livelli infatti si è solamente alla fine del Giorno 1, seguito poi dal Giorno 2, una campagna secondaria che porta avanti la (basilare) trama con altri 40 livelli e alza l'asticella della difficoltà. Ci sono poi altre 2 campagne da 10 livelli ciascuno, portando il totale a ben 100 livelli giocabili, tutti poi con sfide secondarie da battere, più che raddoppiando quindi la durata effettiva del gioco. C'è poi la possibilità di affrontare una serie di livelli in modalità cooperativa, dove i cloni vengono controllati da giocatori diversi per aiutarsi a vicenda negli enigmi, nonché in competitiva, dove i livelli di Badland diventano una vera e propria gara di sopravvivenza, dove vince chi esce per primo. Queste modalità sono affrontabili solo in locale, non essendoci infatti multiplayer o funzionalità online.

Lo stile artistico del titolo funzionava già molto bene su mobile, ma la trasposizione su console lo fa rendere ancora meglio. Splendidi sfondi ad alta definizione pieni di colori vibranti, un gameplay molto fluido con un framerate impeccabile, e tempi di caricamento pressoché inesistenti. Un plauso va fatto anche alla colonna sonora, che attraverso musiche minimaliste ma molto atmosferiche e ben fatte sa dare al titolo un'aura surreale. Infine, Badland: Game of the Year Edition ha una serie di lingue selezionabili nel menù delle opzioni e l'italiano è tra questi. I testi e la trama sono pressoché inesistenti, con praticamente ogni elemento del gioco spiegato con immagini, ma fa comunque piacere trovare il nostro idioma persino in un titolo del genere.

Amore

La forza della semplicità

- Il gameplay di Badland: Game of the Year Edition si basa unicamente sul movimento di una levetta analogica e la pressione di un tasto. Nient'altro, basta questo per controllare le proprie creature nell'arco di tutto il gioco, senza il bisogno di aggiungere poteri extra, potenziamenti o chissà cosa. La varietà è data dal design dei livelli e dai power-up raccolti, e per quanto le situazioni di gioco possano essere molteplici, ci si sente sempre sotto controllo, persino quando si comandano dozzine di cloni alla volta. Non a caso Badland fu un gran successo su cellulari e tablet, dove comandi semplici e precisi fanno la differenza in titoli del genere.

Che stile!

- Lo stile grafico di Badland: Game of the Year Edition, pur non essendo particolarmente originale (basti pensare a Limbo o Insanely Twisted Shadow Planet), è davvero efficace e piacevole. Grazie a sfondi vivi e con colori vibranti, in pieno contrasto col mondo minaccioso che vediamo in forma di ombre davanti, il titolo offre un mondo sempre intrigante e bello da vedere, e il framerate stabilissimo combinato alle animazioni fluide contribuiscono a un senso di velocità e precisione. Anche la colonna sonora, minimale ma atmosferica, aiuta a creare un feeling davvero unico per tutta la durata del gioco.

Odio

Il grande salto

- Portare un gioco mobile che di fatto si basa sulla pressione di un solo tasto su una console capace di comandi ben più avanzati può essere un rischio, e infatti il gameplay di Badland: Game of the Year Edition è forse fin troppo semplicistico per essere adatto a una console next-gen. Ciò sarebbe anche accettabile, del resto non tutti i giochi devono essere complicati per forza, ma visto che su dispositivi mobili il titolo costa molto meno (gratis su Android con elementi freemium e 3,99 Euro su iOS, confrontati ai 9,99 Euro sulle nuove piattaforme), è difficile giustificare il passaggio sugli schermi più grandi, visto che oltre al rifacimento in HD di contenuti nuovi non se ne vedono molti.

Sorpresa!

- Il gioco presenta ben 100 livelli, perlopiù dotati di un design ingegnoso, capace di regalare divertimento e un buon livello di sfida. Man mano che si procede con la storia però, ci si imbatte sempre più spesso in parti dove al primo tentativo è pressoché impossibile vincere, con trappole invisibili, inaspettate, o vicoli ciechi che si presenteranno come tali soltanto quando è troppo tardi. Vista la frequenza dei checkpoint non è un problema grave, ma non è piacevole quando si procede spediti con tanti cloni all'attivo per poi imbattersi in una trappola assolutamente imprevedibile, dovendo quindi ripartire con una sola creatura.

Tiriamo le somme

Badland: Game of the Year Edition è la versione PC e console del popolarissimo gioco su cellulari e tablet Badland, che grazie a un gameplay semplice e preciso, uno stile artistico affascinante e parecchi contenuti ha saputo appassionare milioni di giocatori di tutto il mondo. Tutti i pregi di questo ottimo titolo vengono trasportati al meglio anche nelle nuove versioni, comprese le divertenti modalità cooperative e competitive, anche se purtroppo sono limitate al solo gioco locale. I contenuti non mancano, ma il gameplay troppo semplicistico può essere un po' poco per giustificarne la presenza su console così potenti, a maggior ragione perché il prezzo di lancio è più del doppio delle controparti mobile. In ogni caso, Badland: Game of the Year Edition è un titolo divertente, capace di regalare tante ore di svago semplice ma allo stesso tempo affascinante, a patto che non vi aspettiate un gameplay complesso o estremamente vario.
7.5

Recensione realizzata grazie al supporto di Frogmind Games e Xbox.


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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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