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Tales from the Borderlands

Recensione - Tales from the BorderlandsXbox One Xbox 360 DigitalGame

Pandora non è solo luogo di feroci combattimenti tra criminali, esseri mutati e Cacciatori della Cripta: puo' essere anche lo scenario di drammi, amori e struggenti vicende umane. Oppure no? E' quello che scopriremo nel primo episodio di Tales from the Borderlands che abbiamo provato per voi: ecco cosa ne pensiamo.

Il Gioco

Rhys è un rampante manager della Hyperion che, surclassato da un odiato collega, si trova retrocesso a uomo delle pulizie della stazione orbitale dell'azienda. Rhys non accetta però la sconfitto e, spinto dalla forte ambizione di diventare il presidente della società, si avventura col suo amico Vaughn su Pandora per recuperare da un trafficante locale una delle ambitissime Chiavi della Cripta, così da impressionare il consiglio d'amministrazione e farsi mettere a capo della società. Sul letale pianeta le cose non sono però mai facili, e la contrattazione termina con la rocambolesca fuga dei due corporativi che finiscono per allearsi con la truffatrice Fiona e la sua banda per recuperare una valigetta piena di soldi che gli è stata sottratta dai banditi. Il gruppo si mette quindi in cerca della base dei banditi, finendo per immischiarsi in affari ancora più letali nel covo del temibile boss Bossanova, amante della musica e con un potentissimo subwoofer sul petto. Fortunatamente i nostri amici riceveranno l'aiuto di un noto membro del cast di Borderlands.

Questa è, a grandi righe, la trama del primo episodio di Tales from the Borderlands, intitolato "Zer0 Sum"; perdonatemi se sono rimasto molto sul generico, ma trattandosi di un gioco basato quasi completamente sulla narrazione volevo evitare di raccontarvi punti fondamentali della trama. Il gioco sfrutta infatti l'universo narrativo creato da Gearbox con la sua serie di FPS Borderlands per raccontarci delle storie inedite e farci vivere le vicende di Pandora da un punto di vista diverso da quello dei soliti Cacciatori della Cripta. Tales from the Borderlands ci mette alternativamente nei panni di Rhys e Fiona, che troviamo entrambi all'inizio del gioco prigionieri di un pericoloso individuo; tutta la storia è narrata tramite i loro ricordi, come un lungo flashback nel quale ognuno dei protagonisti narra la storia dal suo punto di vista.

La tipologia di gioco è quella alla quale Telltale ci ha ormai abituato, ossia un'avventura punta e clicca con l'aggiunta di scene d'azione che si svolgono tramite l'uso di Quick Time Events. Ci troviamo quindi a muovere i personaggi in scenari 3D con la possibilità di interagire con numerosi oggetti e soprattutto potendo parlare con i vari personaggi, utilizzando un sistema di dialogo a scelta multipla che può influenzare gli avvenimenti futuri in base a quello che diciamo. I due personaggi, Rhys e Fiona, si differenziano oltre che dal punto di vista caratteriale anche per alcune capacità secondarie: il primo ha un occhio bionico con il quale può analizzare gli oggetti dell'ambiente, mentre la seconda può raccogliere soldi in giro per poi utilizzarli per corrompere banditi oppure acquistare oggetti. Come sempre per questo tipo di giochi, comunque, non esistono scelte giuste o sbagliate ed è molto raro morire, cosa che avviene per lo più quando si sbagliano le sequenze QTE; la storia si dipana come un libro a bivi, dove decidiamo il percorso con le nostre azioni e scelte.

"Zer0 Sum" è il primo di cinque episodi che dovrebbero essere rilasciati con la frequenza di uno al mese, e completarlo vi impiegherà circa due ore e mezza.

Amore

Storia e personaggi

- Lo dice anche il loro nome: i ragazzi di Telltale sono specializzati nel raccontare storie, ed qui lo fanno eccezionalmente bene. Nessuno avrebbe pensato che dall'universo di Borderlands potesse uscire una storia così divertente e ricca d'ironia, eppure è proprio questo che troviamo in Tales from the Borderlands; una trama spassosa e brillante, insaporita da belle scene d'azione e che non sfigurerebbe come sceneggiatura per una serie TV di qualità. E che dire dei personaggi, tutti molto ben caratterizzati sia tra i protagonisti che i nemici? Rhys soprattutto, con il suo fare a metà tra il duro ed il goffo, riuscirà a strapparvi più di un sorriso. Non guarderete più l'universo di Borderlands allo stesso modo.

100% stile Borderlands

- Già lo stile classico in cel-shading dei giochi Telltale si presta molto alla narrazione di una storia ambientata nel mondo di Borderlands, ma gli sviluppatori hanno fatto in modo che gli amanti della serie Gearbox si trovassero perfettamente a loro agio anche per quanto riguarda l'interfaccia, i menu ed anche riguardo agli elementi secondari come il raggio giallo che viene emesso dagli oggetti raccoglibili. Il mondo di gioco, poi è pieno di riferimenti ad avvenimenti e personaggi che i fan della serie non potranno non apprezzare.

Soundtrack

- Molto bella anche la colonna sonora, con alcuni pezzi davvero azzeccati che riescono a sottolineare bene le atmosfere quasi western del gioco, o le scene d'azione più concitate.

Odio

Esecuzione tecnica

- I titoli Telltale non hanno mai brillato dal punto di vista tecnico, ma con il loro arrivo sulle nuove console sembravano ormai essersi lasciati alle spalle molti problemi. In Tales from the Borderlands invece troviamo pesanti rallentamenti, soprattutto durante le scene d'azione, con frame che si congelano anche per diversi secondi prima di continuare. In un paio di casi mi è anche accaduto che il gioco si bloccasse del tutto, costringendomi a riavviarlo per poter procedere. Telltale dovrebbe davvero lavorare sull'ottimizzazione del proprio engine.

Full english

- Vecchia storia. Il gioco è completamente in inglese, sia nel parlato che nei sottotitoli; mentre chi ha familiarità con la lingua non avrà problemi a seguire la bella storia, chi non è molto pratico finirebbe per non riuscire a goderselo. Questi giochi hanno ormai un buon successo di pubblico e sicuramente Telltale ne ottiene dei buoni ricavi: sarebbe ora che iniziassero a localizzarne almeno i sottotitoli, così da attrarre ancor più giocatori.

Tiriamo le somme

Una storia sorprendentemente valida e dannatamente spassosa, che ci mostra il mondo di Borderlands sotto un punto di vista inedito. L'appetibilità di Tales from the Borderlands è però bloccata primariamente dall'assenza di localizzazione in italiano, oltre che da problemi tecnici piuttosto vistosi. Se avete amato Borderlands e non avete problemi con l'inglese, però, dovreste assolutamente provarlo.
7.8

Recensione realizzata grazie al supporto di Telltale e Xbox.


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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

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