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Sleeping Dogs: Definitive Edition
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Recensione - Sleeping Dogs: Definitive EditionXbox OneGame

Dopo aver portato l'ultima avventura di Lara Croft sulle nuove console, Square Enix ci propone una nuova "edizione definitiva" dalla scorsa generazione: stavolta tocca a Wei Shen di rifarsi il look e presentarsi in una sfavillante veste new-gen, con Sleeping Dogs: Definitive Edition. Analizziamo insieme le qualità di questa ennesima operazione di restauro videoludico.

Il Gioco

Uscito a fine agosto 2012 dopo una lunga gestazione che lo vide concepito come nuovo episodio della serie True Crime in seno ad Activision, finendo poi per vedere la luce in casa Square Enix come nuova IP, Sleeping Dogs ricevette ottimi consensi da critica e pubblico grazie ad una suggestiva riproduzione liberamente esplorabile di Hong Kong, ad una storia ricca di personaggi carismatici e ad un sistema di combattimento corpo a corpo estremamente soddisfacente seppur non troppo innovativo. Non sorprende quindi che l'editore abbia voluto (ri)proporre il gioco anche ai possessori delle nuove console, i quali magari per qualche motivo potrebbero essersi fatti sfuggire il titolo originale; ecco quindi arrivare nei negozi Sleeping Dogs: Definitive Edition. La nuova edizione del gioco di United Front Games si presenta per trama, ambientazioni e gameplay praticamente identica al gioco originale, con l'aggiunta dei vari DLC usciti finora; per una trattazione completa del gioco e delle sue caratteristiche vi rimando quindi alla nostra recensione di due anni fa, mentre qui mi limiterà ad illustrarvi le novità di questa edizione.

Dal punto di vista grafico, oltre alla risoluzione a 1080p che rende ovviamente tutto più nitido, troviamo l'introduzione di textures maggiormente definite soprattutto per quanto riguarda volti e vestiti dei personaggi, oltre all'aggiunta o al miglioramento di effetti visivi dal grande impatto: le strade bagnate sono ora riprodotte con un alto livello di realismo, così come il fumo, vapore e nebbia tra i vicoli di Hong Kong risultano estremamente convincenti grazie all'uso di rendering volumetrico. Il colpo d'occhio complessivo giova anche di una maggior profondità di visuale, che insieme alla buona illuminazione delle molte insegne al neon della città riesce spesso ad offrirci degli splendidi paesaggi urbani. Nessun miglioramento invece per quanto riguarda le geometrie di ambientazioni e veicoli, che sembrano presentare la stessa mole poligonale vista in passato, mentre anche le animazioni appaiono identiche a quelle viste in passato.

Come ho accennato sul fronte del gameplay rimane quasi tutto invariato, anche se qualche sottile modifica c'è stata soprattutto nel premiato sistema di combattimento che appare ora leggermente più difficile per via di una finestra temporale più ridotta nell'esecuzione di mosse, prese e contromosse. I combattimenti rimangono sempre molto appaganti anche a distanza di anni, con le splendide e variegatissime animazioni e le molte possibilità offerte dal sistema di crescita del personaggio.

Per quanto riguarda invece i contenuti, il gioco ci propone oltre alla storia principale (che vi terrà occupati tra le 12 e le 15 ore) e le diverse attività secondare, anche le due storie aggiuntive - selezionabili separatamente dal menu principale - Incubo a North Point e Anno del Serpente. La prima ci vede in una Hong Kong sulla quale è calata una mistica oscurità, invasa dai temibili demoni Jiang Shi che hanno trasformato tutta la popolazione in una sorta di zombi dagli occhi lucenti che non esiteranno ad attaccarci alla prima occasione; qui Shen deve cercare di salvare la fidanzata rapita dai demoni, sfruttando le abilità magiche conferitegli dall'intruglio di un farmacista locale. Anno del Serpente invece ci propone il protagonista nell'inedita veste di poliziotto da strada che, inviato a gestire il traffico per tenere un basso profilo, si trova invischiato in un intrigo criminoso sul quale dovrà fare luce; qui il gameplay subisce alcune interessanti variazioni come la ricerca di indizi e la possibilità di ammanettare o stordire col taser i nemici durante i combattimenti.

Complessivamente queste due storie aggiuntive aumentano la longevità del titolo di circa 3-4 ore, ma oltre a queste troverete nel gioco principale anche l'espansione Zodiac Tournament, che ci vede partecipare ad un grande torneo d'arti marziali, l'ideale per chi apprezza particolarmente il sistema di combattimento del gioco. C'è poi una gran varietà di costumi, veicoli e gare aggiuntive provenienti dai vari DLC usciti finora.

Amore

Una Hong Kong più vivida che mai

- Il maggior miglioramento ricevuto da Sleeping Dogs: Definitive Edition rispetto alla versione Xbox 360 è indubbiamente il colpo d'occhio generale che si ha per le strate di Hong Kong, sia in mezzo al traffico che tra gli affollati mercatini. Ora tutto appare più nitido e chiaro, le decine di insegne luminose sui palazzi creano uno sfondo estremamente affascinante ed anche l'effetto di sfocatura in profondità (DOF) durante i dialoghi, pur presente in passato, risulta ora molto più d'effetto. A questo aggiungiamo lo splendido effetto bagnato delle strade e nebbia e fumo volumetrici, ed otteniamo un'ottima - seppur lontana dal fotorealismo - riproduzione della metropoli cinese.

Storia e gameplay

- Questi erano i punti di forza originali del gioco, e lo rimangono tutt'ora. Una storia che rimane sempre interessante dall'inizio alla fine, un ottimo cast di personaggi ed un sistema di combattimento che fa della spettacolarità ed estrema varietà i suoi punti di forza rendono Sleeping Dogs: Definitive Edition un'esperienza estremamente soddisfacente. Nulla che già non sapessimo, ma è comunque una gradita conferma.

Odio

Un porting che non convince appieno

- Anche se sicuramente i miglioramenti rispetto alla versione old-gen sono ben visibili, Sleeping Dogs: Definitive Edition presenta una serie di problemi che non ci si aspetterebbe da una simile riedizione. Non si tratta di un vero e proprio "remaster" visto che sembra essere principalmente di un porting dalla versione PC originale, ma anche così trovano spazio problemi come aliasing e degli strani microrallentamenti che avvengono principalmente durante le cut-scene. Poi risaltano un po' all'occhio alcuni elementi di matrice old-gen come l'edera sui muri piatta e non tridimensionale, oppure il pesce e la frutta nelle cassette al mercato rappresentati da delle texture spalmate su una superficie liscia. Ad aggiungere il danno alla beffa, gli sviluppatori non si sono neanche preoccupati di risolvere alcuni dei problemi più vistosi del vecchio titolo: i sottotitoli piccolissimi, che anche qui si fatica a leggere a meno di essere molto vicini allo schermo, e gli abitanti della città che non di rado troviamo a camminare sul posto, incastrati davanti ad un muro o altri ostacoli.

Nulla da offrire ai fan

- Sleeping Dogs: Definitive Edition è una trasposizione 1:1 del gioco originale e relativi DLC, per cui se l'avete già giocato in passato non ha nulla di nuovo da offrirvi: sarebbe stato bello se United Front Games ne avesse approfittato per introdurre nuove mosse di combattimento, magari nuovi atterramenti contestuali all'ambiente o contenuti aggiuntivi esclusivi di questa edizione. Invece così com'è, da appassionato che ha finito ed apprezzato molto il gioco originale, trovo difficile giustificarne l'acquisto, soprattutto visto che è proposto al prezzo pieno di 59,99 Euro. Square Enix avrebbe dovuto prendere esempio da Metro Redux, che oltre ad essere un ottimo remaster con diverse novità, è anche proposto a prezzo budget. E si tratta di due giochi in uno!

Tiriamo le somme

L'esperienza generale di Sleeping Dogs: Definitive Edition si conferma come molto valida, con uno dei migliori sistemi di combattimento visti durante la scorsa generazione ed un coinvolgente affresco narrativo; il gioco non offre però nulla di più rispetto al titolo originale, a parte qualche miglioramento visivo che comunque non riesce a convincere appieno. Lo consiglierei quindi unicamente a chi non ha avuto il piacere di giocarlo due anni fa, ma il prezzo di lancio risulta comunque eccessivo per un'operazione di questo tipo. In ogni modo se non non l'avete mai giocato e riuscirete a trovarlo a prezzo più conveniente, saprà sicuramente meritarsi il vostro tempo introducendovi nell'avventuroso mondo di Wei Shen.
7.8

Recensione realizzata grazie al supporto di Square Enix e Xbox.


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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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