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SSX
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Recensione - SSXXbox 360Game

L’inverno è alle spalle e la neve inizia a sciogliersi anche sui pendii più elevati, ma la voglia di fare snowboard non passa mai: per tutti coloro che non vogliono aspettare mesi e mesi prima di rimettere piede sulle piste, quest’anno c’è un gradito ritorno sulle nostre console ad alleviare l’attesa. Lucidate le tavole, allacciate gli scarponi e copritevi bene: SSX è tornato!

Il Gioco

Era il lontano 2000 quando il primo storico SSX fece il suo debutto su PlayStation 2, conquistando fin da subito un’ampio seguito di fans grazie alla forte impostazione arcade e all’alto tasso di spettacolarità che Electronic Arts diede al primogenito della serie. Sfruttando il grande successo, negli anni successivi uscirono altri 4 capitoli della saga incluso uno spin-off per Wii che rappresenta l’ultima incarnazione di SSX, risalente però addirittura al 2007. Da allora, solo tanti rumors mai confermati sull’uscita di un nuovo capitolo almeno fino a qualche mese fa, quando EA Canada ha ufficialmente annunciato lo sviluppo di un SSX destinato alle console di nuova generazione e che ora abbiamo finalmente tra le mani. Il nuovo SSX è un’evoluzione della serie più che un nuovo punto di partenza, visto che ripropone e lascia sostanzialmente inalterate le caratteristiche che hanno reso celebre il gioco negli anni passati: discese mozzafiato in paesaggi straordinari, tricks impossibili in gran quantità e tanta, tanta velocità.

Le modalità di gioco sono tre: Tour Mondiale, Esplora ed Eventi Globali. Il Tour Mondiale è sostanzialmente la modalità Storia, con una trama molto semplice che fa esclusivamente da trampolino per tutto quello che accadrà: un ex membro del team SSX, Griff Simmons, ha intascato di nascosto tutti i fondi della squadra ed è partito in un viaggio intorno al mondo per conquistare le discese più pericolose del pianeta, con il solo scopo di dimostrare a tutti di essere il miglior snowboarder che ci sia. I membri restanti del team SSX non rimangono però a guardare e decidono di mettersi all’inseguimento dell’ex compagno di squadra per gareggiare contro di lui e sconfiggerlo. Lo scopo è quello di sopravvivere a nove discese letali in altrettante ambientazioni, ognuna delle quali caratterizzata da uno specifico pericolo mortale da superare grazie all’attrezzatura fornita: ad esempio, in uno dei percorsi ci sarà bisogno di utilizzare una tuta alare per superare i burroni tra un salto e l’altro, mentre in un altro bisognerà rimanere al sole per attivare i pannelli solari presenti sulla tuta ed evitare di congelarsi. Su ogni montagna, prima di affrontare la discesa letale, dovremo superare 4 o 5 eventi utili più che altro a riscaldarsi e a prendere confidenza con l’attrezzatura e l’ambientazione.

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Il Tour Mondiale è completabile nel giro di una decina di ore, ma proprio quando si pensa di essersi lasciati alle spalle gran parte del gioco ci si accorge che questo non era altro che un assaggio del vero cuore pulsante di SSX, ovvero la modalità Esplora. Qui ci troviamo infatti ad affrontare una serie infinita di eventi (più di 150) nel tentativo di ottenere la medaglia d’oro in ognuno di essi, potendo acquistare nel frattempo nuove tavole, tute, attrezzature e bonus particolari che si sbloccano man mano che il rider sale di livello. Infine la modalità Eventi Globali è sostanzialmente il comparto multiplayer, composto da vari eventi attivati da EA stessa o dai giocatori (che hanno la facoltà di aprirli al pubblico o renderli privati) sui quali sfidarsi fino alla fine della competizione, al termine della quale vengono assegnati crediti ai migliori. Ma non si tratta di competizioni dirette contro altri avversari umani, quanto più di un mondo online persistente in cui si può affrontare ogni singolo evento quando si vuole, senza alcuna necessità di aspettare che si completi la lobby con altri giocatori prima di partire. La meccanica di gioco è la stessa in tutte e tre le modalità: lo scopo è sempre quello di inanellare combo lunghe il più possibile per ottenere punteggi stratosferici (nelle gare di tricks) o per caricare la barra del turbo (utile ovviamente soprattutto nelle gare di velocità). Accumulando tricks in serie si attivano poi vari stage della modalità “Tricky”, dove il turbo è infinito, il moltiplicatore dei punti aumenta e ci si può sbizzarrire in evoluzioni ancor più incredibili.

Amore

Backflip per tutti!

- La prima cosa che salta all’occhio quando si impugna il joypad durante la primissima discesa è l’immensa semplicità del sistema di controllo. Levetta sinistra per muoversi, levetta destra, grilletti e 4 tasti colorati da combinare tra di loro per dar vita ai vari trick e alle combo aeree: non c’è altro da sapere per riuscire a godersi SSX. Man mano che si gioca ovviamente si impara a gestire meglio i vari controlli in ogni diversa situazione, ma la curva di apprendimento è talmente bassa che già dopo due o tre discese si riesce a padroneggiare alla perfezione il proprio snowboarder.

Arcade, in senso buono

- Spesso ci si trova a criticare un gioco ispirato ad un determinato sport perché troppo poco vicino alla realtà. Le versioni arcade di alcuni generi sportivi difficilmente sono più apprezzate delle proprie controparti simulative, ma nel caso di SSX è vero il contrario: EA ha confermato le scelte che hanno reso celebre la serie, lasciando ancora una volta da parte la pura simulazione sportiva per far spazio a salti giganteschi, combo infinite, tricks al limite delle capacità umane e discese che, a tratti, sembrano provenire da un film di fantascienza. Il risultato è un titolo assolutamente esagerato e fuori di testa come è sempre stato nei capitoli passati, divertente nel senso puro del termine proprio perché sfida tutte le leggi della fisica e ogni sana logica. Pur essendo un videogiocatore che apprezza particolarmente i titoli sportivi solo quando questi si avvicinano alla realtà, devo ammettere che la scelta di EA di insistere su meccaniche di gioco prettamente arcade è assolutamente azzeccata.

Spettacolo sulla neve

- Il vantaggio di avere un’impostazione fortemente arcade è quella di potersi sbizzarrire nel rendere altamente spettacolare ogni singolo aspetto del gioco. E così SSX è un titolo splendido sia da giocare che da vedere, grazie al riuscitissimo mix tra velocità, spettacolarità dei tricks e dei tracciati, fluidità estrema ed effetti visivi e sonori che sottolineano i momenti più adrenalinici della discesa: un meraviglioso viaggio psichedelico che prende le migliori caratteristiche dello snowboard e le esalta alla massima potenza, fregandosene di rimanere fedele alla realtà.

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Odio

La frustrazione dietro l'angolo

- Alcune delle competizioni di SSX metterebbero a dura prova anche la pazienza di un monaco tibetano: scoprire di essere in ritardo di 20 secondi rispetto all’avversario al primo checkpoint di una gara di velocità quando si pensava di aver fatto un discesa perfetta, portare a termine una competizione di tricks con metà dei punti del primo in classifica nonostante l’impressionante numero di combo portate a termine o vedere che quando mancano ancora 1000 metri al traguardo qualcun altro è già arrivato da un pezzo, sono tutte cose che potrebbero far gettare la spugna a chiunque non abbia la pazienza di provare e riprovare lo stesso evento. Per vincere le gare più ardue bisogna utilizzare l’attrezzatura giusta, percorrere e ripercorrere il tracciato alla ricerca del tragitto più vantaggioso e, una volta trovato, affrontarlo senza potersi permettere nemmeno il minimo errore: la voglia di lanciare il joypad contro il muro dopo l’ennesimo tentativo non riuscito, in alcune situazioni, è sempre dietro l’angolo.

Tanta quantità, poca varietà

- Gli eventi in cui gareggiare sono tantissimi, i tracciati tra cui scegliere non finiscono mai e il numero di personaggi selezionabili è di tutto rispetto per un gioco del genere. Tuttavia, giocando a SSX ho spesso avuto la sensazione di avere tra le mani un gioco piuttosto limitato a causa della totale mancanza di alternative alle classiche gare di velocità e di trick: semplicemente, non c’è altro da fare. E’ pur vero che in un gioco simile è difficile inventarsi qualcosa di totalmente nuovo, ma sarebbe bastata qualche semplice variazione in più (ad esempio, competizioni in cui si ottengono punti facendo solo un determinato tipo di trick o gare di velocità in cui passare obbligatoriamente da certi punti del tracciato) per rendere SSX più godibile e variegato.

Tiriamo le somme

L'attesa per un nuovo capitolo di questa serie è stata ripagata: SSX è un gioco divertente fin da subito, con una curva di apprendimento bassa e un sistema di controllo semplice ma appagante, sia per i novizi del genere che per i maestri delle combo infinite. L’eccessiva difficoltà di alcune gare e la poca varietà nelle modalità di gioco potrebbero far storcere il naso a qualcuno, ma dal mio punto di vista questi difetti non sono sufficienti a declassare un gioco che, a conti fatti, è uno dei migliori esponenti nel suo genere.
8.5

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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